COPERTURA DA CRASH... POSSIBILE SENZA INFICIARE TROPPO IL RENDIMENTO?

tutto dipende da Apple, Intel e Research in Motion - gz  

  By: Sir Wildman on Martedì 21 Agosto 2007 21:28

A fine marzo di quest'anno ho rimodellato un mini indice che mi serviva per il future del nasdaq. Sostanzialmente ogni tot mesi prendo il peso dalla tabella che si trova sul sito del nasdaq e divido i punti indice guadagnati per la percentuale di guadagno in modo da calcolare il peso di ciascun titolo sull'indice .... Poi prendo il beta (in intraday mi importa della volatilita' soprattutto ... un titolo che pesa tanto e si muove poco non mi interessa), li moltiplico e prendo i 10 titoli col valore piu' grande. Sostanzialmente pesano circa meta' del n100 mentre considerando beta * peso sono nettamente predominanti sul totale. A questo punto con il medved faccio un portafoglio che deve valere 100k ... e compro in base al peso .... in questa maniera, ho in intraday un ottimo riferimento. In sostanza invece che tenere sempre in vista solo aapl e qcom tengo a vista tutti i 10 i titoli piu' influenti. Ogni X mesi naturalmente va rifatto perche' qualche altro titolo potrebbe emergere. Cosa e' successo dopo quattro mesi e mezzo? Un portafoglio cosi' siffatto mantiene a vista, su una salita nel lungo periodo, quanto pesa esattamente ciascun titolo ovvero i loro contributi alla salita. Questo indice, tanto per cominciare, aveva raggiunto 123k. E gia' la si potrebbero fare delle belle considerazioni, ma lasciamo stare. Oggi, dopo mesi, sono andato a vedere sulle colonne in fondo il contributo alla salita. Al momento attuale e' a 114k .... dopo aver toccato nel panico i 106k. Bene, su 114k, quindi 14k di salita abbiamo: AAPL +33% -> 6900$ RIMM +78% -> +3650$ INTC +25% -> 1800$ il resto una miseria ... QCOM -13% -> -2080$ In altre parole su 14k di rialzo 10500$ sono RIMM a AAPL. Considerando l'indice in complesso non penso i numeri siano molto differenti visto la predominza di questi 9 titoli: AAPL, RIMM, EBAY, GOOG, CSCO, ORCL, MSFT, INTC, QCOM. RIMMAAPL Index ... Oggi poi RIMM ha fatto lo SPLIT 1:3 quindi figuriamoci che intenzioni hanno .... :-))

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 18:16

Sì e no; se l'inflazione fosse il 6% qualunque bene reale sarebbe meglio dei Tbonds e nessuno ti obbliga a comprar Tbonds -------------- spiegati meglio....se per bene reale intendi aziende, terreni e case, oltre all'oro, abbiamo avuto ultimamente un inflazione del 10 % come minimo l'anno su tutto questo, segno che chi ha voluto ha comprato beni reali e non tbond comprare tbond può per molti essere l'unica via di investimento, o perchè è la meno complicata, o perchè non hai sufficienti soldi per comprare altro, o perchè hai già comprato altro e vuoi diversificare, o .o .o. la semplificità matematica e la certezza del ritorno sono due caratteristiche fondamentali delle obbligazioni, se compri terreni, case o altro non avrai mai la stessa trasparenza sostanzialmente ed entro limiti abbastanza ampi "compri obbligazioni" a prescindere dal loro rendimento, ergo il rendimento ti viene imposto prendi per esempio i grandi fondi pensione, sono obbligati ad investire in obbligazioni e non è che possano scegliere quanto e come farlo....tot gli arriva di denaro fresco, tot devono investire, poi possono magari comprare un po' più sul corto e un po' meno sul lungo, ma alla fine tanta scelta non ce l'hanno

 

  By: Fortunato on Martedì 21 Agosto 2007 18:08

E' giusto che in momenti topici come l'attuale ognuno la pensi a proprio modo, questo sì che è mercato: è iniziato solo ora, signori. Tutto si aggiusterà d'ora in poi. Fortunato

 

  By: polipolio on Martedì 21 Agosto 2007 16:55

"Tra l'altro non è che l'acquirente di Tbond decide il tasso (altrimenti preferirebbe sicuramente un bel 10 %) ma il mercato nel suo complesso (manovrato o influenzato come è dalle autorità oltre che dagli altri partecipanti)" Sì e no; se l'inflazione fosse il 6% qualunque bene reale sarebbe meglio dei Tbonds e nessuno ti obbliga a comprar Tbonds: solo in Italia (forse in altri paesi del 3° mondo) 25 anni fa c'era il collocamento forzoso dei titoli di stato (nei portafogli delle banche). In effetti l'inflazione degli asset è una buona spiegazione di un'inflazione superiore a quella ufficiale, ma dev'essere depurata dalla volatilità.

 

  By: XTOL on Martedì 21 Agosto 2007 16:49

il mercato dei bond mi sembra dominato dai flussi est/ovest del mondo. dove starebbero adesso senza gli acquisti cinesi? non mi verrà mica a raccontare che comprano e si tengono i bond perchè pensano di battere l'inflazione?! ps: ma perchè le mie vocali accentate vengono visualizzate in cirillico e quelle di gianlini no? sono offesissimo

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 16:38

Se il mercato si accorge che l'inflazione è anche solo un 6% dato che rendono il 4.97% li deve fare cedere a 80 no ? (per darti almeno un 7% di rendimento) E tu con 1.000 dollari ne guadagni 27.000 ---------- questo è il punto,....non è il mercato che si deve accorgere, ma qualcuno là in alto che decide che il mercato a quel punto può accorgersene il mercato non ha appunto calcolato l'inflazione a ritroso negli ultimi 5 anni al 5 o 6 %? perchè allora si è sempre accontentato del 4 o 5 %? io tutto vedo tranne libertà di determinazione del rendimento sull'obbligazionario. Sembra sempre imposto dall'alto (sia che sia il 12 % sui bot di qualche anno fa, sia che sia il 2,5 % degli ultimi 5 anni)

 

  By: GZ on Martedì 21 Agosto 2007 16:28

io ad esempio ho la brutta tendenza a pensare di avere capito quello che tutti gli altri non comprendono, però poi prendo delle tranvate in faccia quando compro una cosa che scende o vende short una cosa che sale e cerco di tenere a freno questo vizio come posso anche io leggo il john williams di ^www.shadowstats.com#http://www.shadowstats.com/cgi-bin/sgs?^ che ha ricalcolato l'inflazione americana usando i criteri "pre-Clinton" cioè in uso da parte del Bureau of Labor Statistics prima della riforma del 1996 e vedo che se oggi in America la calcolassero come si faceva prima di Bill Clinton sarebbe un 6% e rotti invece del 2% di cui parlano sui mercati gli operatori, gestori, analisti e traders nonchè i banchieri centrali e i politici Però non è che john williams o altri critici siano gli unici a fare calcoli e ragionamenti sull'inflazione, bisogna tenere presente che non è una scienza e ci sono margini di errore per cui penso che l'inflazione reale sia più alta, ma non del 4 o 5% Anche perchè se fosse vero che l'inflazione reale è il 7% ad esempio in Europa o America dato che il PIL si calcola come Pil Nominale - Inflazione vorrebbe che siamo in recessione da 10 anni !! Ad ogni modo visto che esiste un mercato del reddito fisso es uno è convinto che l'inflazione è molto più alta del 2.7% che dicono e sta salendo o addirittura rischiamo l'iperinflazione allora con 1.000 dollari vendi short 100.000 dollari di Treasury Bonds americani a 110-24 oggi. Se il mercato si accorge che l'inflazione è anche solo un 6% dato che rendono il 4.97% li deve fare cedere a 80 no ? (per darti almeno un 7% di rendimento) E tu con 1.000 dollari ne guadagni 27.000

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 16:01

zibordi, non sono d'accordo sul discorso del tbond che non prezzando l'inflazione futura di per sè ne scarta la possibilità l'iperinflazione arriva inaspettata (altrimenti non arriva, no? se sai già che farai un incidente stai a casa), detto questo, proprio gli ultimi tempi ci hanno mostrato che il mercato fa una grande fatica a vedere più in là del suo naso, e che preferisce svegliarsi una mattina dicendo "oh! ci sono i mutui subprime in rosso!" piuttosto che scontarlo in anticipo. Che quindi prefiguri assenza di forte inflazione perchè ora si accontenta del 5 % sui 30 anni è tutto da vedere. Tra l'altro non è che l'acquirente di Tbond decide il tasso (altrimenti preferirebbe sicuramente un bel 10 %) ma il mercato nel suo complesso (manovrato o influenzato come è dalle autorità oltre che dagli altri partecipanti) quello che manca in questo momento per la iperinflazione è la stampa di carta in quantità industriali, e in questo giustamente lei fa riferimento ai diversi aggregati monetari Mx per dimostrarlo

 

  By: Fortunato on Martedì 21 Agosto 2007 15:20

Esteban, non essere così fiducioso sul sistema bancario italiano; ci sono dentro da troppi anni e lo conosco molto bene; anche quì ci sono quei mutui eli stanno cartolarizzando a manetta sin dal mese di marzo/aprile. Fortunato

 

  By: Fortunato on Martedì 21 Agosto 2007 15:17

Zibordi di quale inflazione parla? Quella percepita (reale) o quella ufficiale (taroccata)? Fortunato

 

  By: XTOL on Martedì 21 Agosto 2007 15:16

nella nebbia che contraddistingue le mie conoscenze economiche, io vedo 1- flight to quality sui bond 2- riflusso sui mercati delle montagne di bond in mano a cinesi ecc 3- riacquisto forzato da parte fed con stampa di dollari a tutta forza et voila', l'iperinflation! ovvio, essendo incompetente in materia, tutto accadrà in altro modo, possedendomi innaturalmente...

 

  By: Fortunato on Martedì 21 Agosto 2007 15:15

per XTOl, pienamente d'accordo solo che non riesco a prefigurarmi un ritorno delle monete legate a ll'oro. per gianlini: aspetti e vedrà, in questi anni di follie e di "concertazioni" sindacali è accaduto tutto e di più, così non si può più andare avanti e lo vedremo questo autunno. Spero solo che non ritornino certi tempi ma le premesse ci sono tutte. Fortunato

spararle grosse sull'iperinflazione - gz  

  By: GZ on Martedì 21 Agosto 2007 15:10

Prima di spararle grosse sull'iperinflazione occorre tenere conto di un dettaglio: esiste un mercato globale del reddito fisso di circa 30.000 miliardi in cui vengono scambiati non so se 1.000 o 3.000 miliardi al giorno e in cui partecipano decine di migliaia di operatori di tutti i paesi i quali ogni giorno "prezzano" l'inflazione i bonds a 10 o 30 anni sono prezzati infatti in base al rendimento dei bonds a un mese o un anno + o - l'inflazione attesa nei prossimi anni questa è la formula, il meccanismo, con cui il mercato prezza un Bund o Treasury Bond USA o un JGB giapponese a 10 annni Bene, al momento il mercato globale del reddito fisso di circa 30.000 miliardi ecc... prezza i Treasury Bond USA a 30 anni, obbligazioni che devi tenere per 30 anni per riavere indietro il capitale alla pari, al 4.97% nonostante i tassi a un mese siano sul 5.25% quindi il mercato si aspetta che i tassi scendano e quindi che l'inflazione scenda o come minimo non salga, se ci fosse un sospetto che l'inflazione sale anche solo dal 2.5 al 4.5% nessuno vorrebbe tenere per 30 anni dei bonds che rendono il 4.97% no ? Se pensi poi che ci sia iperinflazione (+20% ?) vuoi che ti paghino almeno il 20% non il 4.97% Si può pensare che tutta questa gente che scommette miliardi sul reddito fisso non capisca un tubo e che invece io e i miei amici sappiamo che ci sarà iperinflazione in questo caso i Bond crolleranno da 110 dove quotano oggi a 70 o 50 e il tizio citato da Xtol farà i miliardi vendendo short i Bonds (Tassi di interesse sui Treasury Bond a 30 anni)

 

  By: Esteban on Martedì 21 Agosto 2007 15:06

Secondo Voi, Arrivati a questo punto,per il sistema bancario, specie qui in europa, c'è + convenienza , date le perdite delle banche per i recenti problemi,lasciare scendere i tassi ... Oppure aumentarli . Mi chiedo questo perchè , specie in Italia , non si regalano mutui se non dopo aver legato per le OO il creditore (o i garanti) ... Allora mi chiedevo se per una banca non è preferibile far fallire il creditore in modo di rientrare sicuramente di tutte le spese (casa all'asta etc ... quindi recupero immediato. piuttosto che diminuire i tassi e permettere dilazioni + "possibili" nel tempo. Qual'è , per le banche la soluzione migliore in questa situazione ? far fallire i creditori o tentare di salvare il salvabile lasciando crollare i fondi ? La faccia l'hanno già persa.

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 15:04

xtol, ma da dove verrebbe la massa monetaria che riversandosi sui beni non-asset finanziari crea inflazione? finora hanno stampato Virtualmente (non fisicamente, infatti pare che i contanti siano pochini in america) tanti dollaroni, che sono finiti in mano a 5 banche d'affari e relativo entourage di scalatori di aziente e top manager per avere iperinflazione bisognerebbe che 'sti dollaroni finissero in mano ad operai ed impiegati, ma finora hanno furbescamente evitato che accadesse (ricordi qualche sciopero o rivendicazione salariale seria negli ultimi 5 o 10 anni in europa?)