Insider Trading news

 

  By: rael on Mercoledì 30 Ottobre 2002 11:25

Proprio così, Noir. Se Greenspan interviene a dà una sfoltita ai tassi per gettare acqua sul fuoco del panico, contemporaneamente il contadino del wyoming che voleva mettere su un allevamento di cavalli va a chiedere il finanziamento approfittando del denaro a più basso costo; l'operaio della P&G che prima dava uno sguardo al salone Ford, finalmente pensa di poter entrare a chiedere informazioni per l'acquisto tramite finanziamenti; la commessa di K-Mart (no, facciamo di JCPenney...) probabilmente prenderà casa col fidanzato approfittando dell'aumento (l'economia tira) e dei mutui a buon prezzo... Però se poi, 4 anni dopo qualcosa comincia ad andare storto... La chiamano "la cura dei tassi". Io li chiamo "effetti collaterali".

 

  By: Noir on Mercoledì 30 Ottobre 2002 11:15

Roba da matti, qui si travisa la realtà. Premi nobel che si confrontano con il marcato diventano straricchi e poi... sbagliano e pagano. La realtà e che per i danni che stavano facendo a livello mondiale si è dovuto scomodare il Banchiere centrale della Fed con politiche monetarie da recessione quando l'america aveva un pil al 5 %. Fra un pò verremo a sapere che chi ha clonato la pecora Dolly si è messo a fare l'allevatore e ha creato un gregge con pecore grandi come cavalli..(che grande uomo si è confrontato con il mercato) peccato che non avevano capito che bisognava cavalcarle e non mangiarle ..

 

  By: rael on Mercoledì 30 Ottobre 2002 11:11

Panarea, Zibordi, Black non fece mai parte dell'LTCM, morì nel 95 se non ricordo male. Vi partecipò attivamente il suo collega (della formula...) Myron Scholes. E l'iraniano non si chiamava Hayashi ma Haghani. Non ho idea di chi sia Malkiel. Scusate, dev'essere che mi sono svegliato con la luna storta...

 

  By: Floid on Mercoledì 30 Ottobre 2002 10:49

Secondo me bisogno fare un distinguo un conto è l'impresa privata e un conto è uno uno stato che garantisce il corretto funzionamento del mercato finanziario. Se prendiamo la Fiat per cercare un caso recente credo che "La proprietà"(Gli Agnelli)e ora che la finiscano perchè hanno dimostrato di non essere degli imprenditori capaci, negli ultimi cinquantanni lo Stato è intervenuto per salvare l'azienda ben quattro volte, e con il solito ricatto morale dell'occupazione sono sempre stati aiutati, allora se lo stato ancora interviene, anche se la comunità europea dice picche, qui si danneggia una popolazione in termini di gabelle ma sopratutto di una classe dirigente incapace di affrontare le competizioni mondiali. Mentre se lo stato non mi garantisce il sistema finanziario allora si è grave perchè chi investirebbe più, la fiducia che si ripone in un operatore, indipendente o di qualche casa di investimento, è anche supportata dalla SICUREZZA che il sistema stato banca centrale garantisce, certo lo sappiamo che purtroppo non è perfetto e ci sono molte lacune o cose lampanti che sono da repubblica delle banane, ma credo che proprio per questo dobbiamo segnalare avvisare gli investitori privati per creare un sistema sempre più efficiente e realmente competitivo. Per quanto riguarda il LTCM due ex soci sono stati premi Nobel ora hanno la busta paga pignorata.

 

  By: panarea on Mercoledì 30 Ottobre 2002 10:37

Caro Ph.D. Zibordi, può ricordare ai presenti la carriera accademica di Black, co-gestore del LTC? Se non mi sbaglio "inventore" della omonima formulina per il "fair value" delle opzioni, insieme a Scholes, per il quale ha vinto il premio nobel x l'economia. L'avventura del LTC è stata la quintessenza dell'american way. Dei geni della matematica applicata all'economia, consci delle loro potenzialità, diventano i migliori gestori del mondo,si mettono in proprio e diventano straricchi. Tirano troppo la corda, sbagliano e pagano. Resta lo spirito del genio/scienziato/imprenditore così diverso sia dal ns. sistema finanziario (per lo + allergico alla matematica e alle sue applicazioni pratiche, intarfugliato di politica e clientelismo) che dal ns. mondo accademico (dove tutti si crogiolano nei loro privelegi e poteri, trascurando la realtà). Questi con il Nobel in tasca invece di fare cerimonie, conferenza e attività varie, applicavano le loro teorie sulla loro pelle. Il Banco di Napoli è su un altro pianeta. Purtroppo.

 

  By: Noir on Mercoledì 30 Ottobre 2002 09:48

Giovanni Ltcm era un Hedge Fund e non un fondo. Anche negli Hedge italiani, se cosi vogliamo chiamarli, se vuoi le start up da istituzionali etc. devi investire soldi tuoi (del gestore) nel fondo come garanzia, è un prassi. Le banche italiana quando fanno danni, tu dici, si salvano perchè lo Stato interviene a dargli una mano .. e meno male.. guardiamo la fine che hanno fatto quei poveracci che lavoravano in Enron e Wordcomm, per non considerare tutto il disastroso indotto che hanno provocato, per non parlare poi della mega truffa che i dirigenti hanno fatto a quei poveri dipendenti che avevano tutte le loro pensioni in azioni e oggi si ritrovano, dopo anni di lavoro senza nessun sostentamento mentre i signori dirigenti d'accordo con le società di analisi che pompavano il titolo vendevano le loro stocks. E' questo il rovescio della medaglia caro Giovanni. Qual'è il male minore ? meditate gente meditate

LTCM era il contrario dell'Italia - gz  

  By: GZ on Mercoledì 30 Ottobre 2002 01:57

LONG TERM CAPITAL (il mega fondo hedge fallito nell'ottobre 1998) è' stato l'unico caso al mondo in cui i soci creatori di un fondo speculativo NON HANNO VOLUTO PIU' I SOLDI DEI CLIENTI e hanno investito in proprio tutto quello che avevano, indebitandosi pure. Come fanno gli imprenditori. Una cosa molto "americana" (anche se l'aninma nera del LTCM, Hayashi, era un emigrato iraniano con Phd del MIT). Il contrario esatto di come funzionano le gestioni in italia. Quando LTCM è fallito John Merriwhether, Hayashi, Malkiel, Black e soci hanno perso quasi solo i loro quattrini e i clienti erano già stati fatti uscire (contro la loro volontà) un anno prima del crollo. I proprietari e fondatori erano convinti di guadagnare tanto che volevano esserci solo loro nel fondo. E' il contrario esatto del sistema italiano in cui i soldi sono SEMPRE QUELLI DEGLI ALTRI E IN PARTICOLARE DELLO STATO. E tutto si gioca sulla raccolta e la promozione e niente sul rendimento. Immaginiamo un altro fondo in cui avendo avuto troppo successo, si ridanno indietro (con un bell'utile) i soldi ai clienti recalcitranti e i proprietari si indebitano per essere solo loro a essere investiti nel fondo.... NELLE GESTIONI E FONDI ITALIANI il gestore o proprietario non investe nemmeno una frazione dei propri propri soldi, sono tutti funzionari stipendiati dal direttore centrale, a quelli del board al gestore e nessuno si sogna di fare con i propri soldi le operazioni che fanno per i clienti. L'unica cosa che conta è raccoglierli i soldi, poi la performance se non c'è nessuno si dispera. Figurarsi se mettono i propri quattrini e a un certo punto si indebitano pure per essere solo loro investiti nel fondo come se fossero imprenditori. Il concetto italiano é :" gioco con i soldi degli altri e se poi faccio un vero guaio, dato che sono parte di una banca lo stato e la banca d'italia mi "aiuta", mi sovvenziona le perdite e nessuno mai perde il posto.." Riguardo a BankItalia, che delle banche centrali europee e quella italiana in particolare avessero investito cifre non irrilevanti non è citato da nessuna parte, forse erano investiti per l'1% del fondo, ma non sono mai menzionati tra gli investitori o soci rilevanti. (Ho riletto un paio di mesi fa ^"When Genius Fail"#http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0375758259/qid=1035934527/sr=2-1/102-7824732-4528910?v=glance^ di Roger Lowenstein che è la ricostruzione (bellissima tra l'altro) più completa della vicenda). Invece solo alcuni anni prima di LTCM, nel settemre 1992, Bankitalia aveva bruciato dai 2 ai 3mila miliardi di lire per difendere il cambio della lira sopravvalutato, garantendo che non avrebbe mai ceduto. E nel 1994-1995 (vedi ricostruzione della vicenda sull'espresso di sabato) ha organizzato il salvataggio del Banco Napoli per circa 8 mila miliardi di lire. Altro che LTCM. Questi sono i danni per l'Italia, solo che sui terminali e sui grafici mica li vedi. Solo quando paghi le tasse. In LTCM un anno prima del crollo quasi tutto il denaro era stato restituito ai clienti che non erano soci e questi avevano tutti protestato perchè volevano tenercelo a tutti i costi. Il motivo per ridare indietro i soldi era che i venti o trenta partner del fondo volevano essere solo loro a guadagnare e investire nel fondo e avevano chiesto linee di credito personali per poter sostituire loro i clienti nelle quote del fondo! Ma il punto è che non si è trattato di una truffa, non c'è stato niente non solo di illegale, ma nemmeno di non etico. E' stata un impresa come un altra che prima va bene e poi va male e i cui soci ci hanno rimesso. L'economia funziona così, non tutto è fatto come nelle banche italiane dove se va male paga lo stato come per Banca di Roma, Banco di Napoli e tutte le altre che dovevano fallire e non falliscono mai perchè ci sono i soldi dei contribuenti pronti e alla fine il deficit è di 2 milioni e mezzo di miliardi. Long Term Capital era stato il fondo di maggiore successo NEL MONDO in termini di rendimento/rischio per tre anni (aveva fatto un +40% persino in un anno in cui anche l'obbligazionario aveva perso, con oscillazioni minime e manovrando cifre enormi, non i 50 o 100 milioni di $). E anche prima di fondarlo Merriwheter e soci erano stati l'invidia del mondo finanziario per anni a Solomon Brothers. Da tutto il mondo c'era la fila per poter esserci quando hanno aperto il fondo e solo alcune delle più grandi banche e istituzioni del mondo sono riuscite a entrarci. Il problema è stato che una tecnologia finanziaria che funzionava con cifre da 10-20 miliardi di dollari di controvalore movimentato ha smesso di funzionare quando ne ha impegnati 200-300-400 di miliardi e simultaneamente c'è stato uno sconquasso sulla Russia. La liquidità non era più sufficiente per uscire da posizioni mostruose come le loro. Non c'è niente di male a fallire in un impresa se uno non ruba o succhia denaro pubblico o non inganna i soci o il pubblico. Quello che LTCM faceva era chiaro a tutti i soci, non è diverso da speculare sui futures e rimetterci. La cosa che stupisce è che era gente così convinta di quello che faceva ( e megalomane) che ci ha messo tutti i propri soldi e a un certo punto si è pure indebitata per essere investita nel proprio fondo AL POSTO DEI PROPRI CLIENTI. In questo modo parecchi sono andati in bancarotta personale alla fine e i clienti sono usciti (involontariamente) quando era ancora in guadagno. Magari le gestioni fossero basate su questo concetto. Modificato da - gz on 10/30/2002 8:35:45

 

  By: Noir on Martedì 29 Ottobre 2002 19:17

Come noto, Bankitalia (ufficio Italiano Cambi x l'esatezza) , investi,visto la componente elitaria del fondo (cosi si difese Fazio) , diversi miliardi in LTCM. Tutto il mondo finanziario conosce questa storia . ci sono state anche interpellanze parlamentari circa l'operato di Fazio con risposte evasive in merito. Ma non ce niente di scandaloso in questo. Quest'anno la storia si è ripetuta visto che molte Banche Italiana ed estere avevano in corpo ingenti posizioni di ENRON E WORDCOM. L'america visto l'alta credibilità che ha come paese la sua mondezza non fa fatica a piazzarla .. tutto qui sono fatti. Basta vedere poi che cosa ha fatto con emissioni Argentina (tutto pilotato dal FMI sotto l'egida Americana).. fino a quando gli ha fatto comodo li ha finanziati quando ha dovuto spostare i suoi capitali altrove (vedi Afghanistan e tutto il resto ) li ha mandati in bancarotta. E poi, se ti ricordi bene il caro Greenspan x sistemare il tutto fece una politica espansiva anomala x quelli che erano i fondamentali di quel periodo (pil da paesi emergenti) oltre ad insider con le banche giapponesi (coso poco dignitosa x un banchiere centrale) dando il via , grazie a tutta quella liquidità alla bolla speculativa di cui paghiamo adesso le conseguenze.

 

  By: GZ on Martedì 29 Ottobre 2002 18:39

Se è per questo LTCM l'ha pagato anche Bankitalia . Il problema che che i disastri nostri li paghiamo noi quelli americani li pagano tutti. ---------------------------- La domanda qui, come in tante alte discussioni, è si sa qualche cosa di questa (o altra) vicenda oppure si parla per aver letto un articolo di giornale. In questo secondo caso è come fare conversazione in treno o al bar con quello che si legge sul giornale, a parlare di macrobiotica o di calcio o di slave o di pesca subacquea o anche di borsa. Diverso è se si pensa di dire una cosa esatta nella convinzione che bene o male in una sede pubblica di discussione sia preferibile e che parlare sulla base del sentito dire non porti lontano Nessuna banca centrale inclusa la FED ha pagato una lira per il fallimento del Long Term Capital. Chi ci ha rimesso sono i soci del LTCM. Non c'è stato nessun salvataggio, ma un azione concertata delle principali banche di wall street che avevano fornito i margini a LTCM e che comunque in molti casi hanno li hanno recuperati (senza contare che sapendo la vera posizione di LTCM ne hanno approfittato per spararci contro). Questa è un affermazione documentabile, come quella per cui uno è nato un certo giorno e mese all'anagrafe e non un altro. Si può rimanere con i propri pregiudizi o giudizi e lo stesso rispettare i fatti. In generale le banche nei paesi anglosassoni falliscono (come la Barings inglese, esempio clamoroso) salvo eccezioni come le Saving& Loans e così le grandi aziende. In Europa l'eccezione alla regola è quando le lasciano fallire e non le salvano Modificato da - gz on 10/29/2002 17:49:11

 

  By: Noir on Martedì 29 Ottobre 2002 18:12

X adesso, prendiamo il Nasdaq 100 (tanto sono tutti uguali) trovato Max a 1010 come onda 1 o a o C. Se è uno o A si deve fermare a 908 ottimale 855 in estensione come 2 o B e quindi poi sale 3 o c che si incastra con il ciclo di novembre sempre positivi bla bla compriamo Banche, telefonoci etc. etc.. Il problema e se questa è una C a chiudere una B irregolare come onda 2 o 4 allora sono dolori. Quello che mi lascia pensare è che tutti si stanno giocando il primo scenario .. può anche funzionare ma di solito premia + fare il contrario (onda C finita e adesso giù per nuovi minimi). Come sempre i prezzi ci daranno la risposta.

 

  By: Wanna Otelma on Martedì 29 Ottobre 2002 17:26

Noir occhio alla password... E intanto il mercato ci viene finalmente a favore. Attenzione pero! Qua si deve fare il pieno di telefonici

 

  By: Noir on Martedì 29 Ottobre 2002 17:23

Se è per questo LTCM l'ha pagato anche Bankitalia . Il problema che che i disastri nostri li paghiamo noi quelli americani li pagano tutti. Caro giovanni non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

 

  By: prozac on Martedì 29 Ottobre 2002 16:51

Il sistema Usa hai suoi pregi e i suoi difetti, ma le banche le salvano anche lì a spese dei contribuenti: negli anni '80 certamente ricorda la crisi delle casse di risparmio Usa, per evitare il crack i contribuenti americani ci rimisero 40 miliardi di $ di allora .

Banco di Napoli e Long Term Capital - gz  

  By: GZ on Lunedì 28 Ottobre 2002 18:46

Stock: Bear Stearns, Moodys

Prendo spunto dalla discussione su : "Domanda sul risk management" per fare notare una cosa: Long Term Capital nel 1998 ha bruciato circa 1.5-1.8 miliardi di dollari appartenenti interamente ai proprietari e partner del fondo. Il Banco di Napoli quando è stato salvato con una complessa manovra del governo e delle banche maggiori è costato SUI 4 MILIARDI DI EURO nel 1994-1995 (vedi la ricostruzione sul'Espresso in edicola) pagati interamente dai contribuenti italiani Questo spiega perchè nel lungo periodo la borsa italiana renderà sempre meno di altre ! Come molti ricorderanno prima di Enron e Worldcom il crac finanziario che aveva più danneggiato il mercati mondiali era stato nel settembre 1998 il crac del mega fondo "Long Term Capital". Addirittura in quel caso la FED era intervenuta per sollecitare le maggiori banche di Wall Street a assumersi le posizioni del LTCM per liquidarle gradualmente (senza però che il governo mettesse quattrini) e aveva anche tagliato i tassi per allentare la tensione sui mercati. Bene, se uno legge però bene la storia si trattava di un crac che ha coinvolto solo i partner del fondo (circa 20-25 ricchi trader e personaggi di wall street). Addirittura l'anno prima i partner avevano restituito tutti i soldi ai clienti con un utile per poter mettere nel fondo solo i propri soldi (pensando di guadagnare di più così da soli) Quindi si trattava di un crac inferiore della metà a quello del Banco di Napoli, (ma l'economia americana è 6 volte quella italiana come dimensione!) Con tutto questo nessun mercato mondiale ha risentito del crac di 4 miliardi di euro del Banco di Napoli, mentre tutte le borse mondiali invece hanno oscillato in basso a causa del crac di LTCM. Idem per Enron: se uno guarda non alla perdita in borsa, ma al capitale bruciato, cioè ai mezzi propri distrutti dall perdite accumulate per Enron, arriva a una cifra inferiore a 1.5-2.0 miliardi di dollari (qui non ho davanti i numeri e posso sbagliare, ma era certamente inferiore a 4 miliardi) Il Banco di Napoli da solo è costato quanto Enron e LTCM. Ma i mercati internazionali non se ne sono preoccupati. Perchè ? Perchè lo assorbiva tutto lo stato italiano Mentre per Enron o LTCM nessuno quattrino pubblico è entrato o uscito. Questo spiega perchè su un arco di 10 o 20 anni certe borse rendano più di altre (e certe economie crescano più di altre) Edited by - gz on 10/28/2002 17:56:47