...la domanda importante è:
Da dove cazzo arriva la registrazione delle conversazioni ( se sono vere ) fra Savoini e i dirigenti Russi?
Permettetemi un sobrio sospetto:
Questa registrazione nella mia irrilevante opinione arriva da uno smartphone sul tavolo dell’Hotel Metropol dove hanno conversato Savoini e i Russi, probabilmente da un sistema operativo iOS o Android che guarda caso aveva il microfono attivo e ha trasmesso quanto raccolto ad un qualche servizio in grado di accedere ai device.
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Piuttosto di discutere su quale sia stato il mezzo tecnico attraverso il quale è stata intercettata la conversazione al Metropol, sarebbe utile chiedersi perché di questa conversazione si conoscono soltanto alcuni protagonisti e non altri (i russi), oppure perché non è stata diffusa la parte dell’audio che tratta della commessa, oppure ancora per quale motivo l’ENI non era al corrente di una trattativa di simile entità.
Possibile che a nessuno sia venuto in mente di interpretare tali elementi nel senso più ovvio e cioè di una spudorata messinscena, volutamente registrata per recare danno al governo italiano, o più precisamente all’uomo politico oggi più scomodo agli equilibri internazionali in chiave anti Putin e anti qualcosaltro?
Una messinscena in cui i tre russi non identificati (salvo ricorrere ai consueti: uomo del tal ambiente; elemento riferibile a talaltro oligarca, e così via) tali restano per l’ovvia impossibilità di attribuirgli un nome, essendo essi impostori o meglio attori della messinscena.
E i tre “pistola” italiani?
Chi altri se non le vittime designate (per la vicinanza politica a Salvini), a recitare inconsapevoli la parte degli intermediari accondiscendenti alle mirabolanti provvidenze dei faccendiieri russi.
Se la parte andata in onda vede protagonisti i nostri beniamini nel loro stentato inglese, è solo perche la parte grassa delle provvigioni milionarie è stata recitata dai soli russi (curatori della registrazione audio), inidonea a dimostrare una qualsivoglia intesa con gli uomini della Lega.
Sarebbe stato alquanto difficile coinvolgere nella patacca dirigenti dell’ENI.
Ancor piu difficile per Savoini e altri raccontare ai magistrati la figura da polli.