un dibattito molto sentito - gz
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By: GZ on Martedì 15 Novembre 2005 02:47
Non so perchè ma sono capitato sul blog di beppe Grillo che menzionava la demolizione di tre campi Rom e ^mi sono messo a leggere le risposte#http://www.beppegrillo.it/2005/11/la_guerra_ai_po.html#comments^
A momenti rotolavo dalla sedia. Grillo quando scrive non fa ridere nè sorridere, ma con la storia dei Rom la reazioni del suo pubblico invece sì.
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.....Il 4 novembre ho assistito alla demolizione di tre campi Rom, situati nel comune di Casoria, nella provincia di Napoli. In questi campi c’erano circa quattrocento persone.
Alle 8.00 del mattino sono arrivate, scortate dalla Polizia, scavatrici, ruspe, cingolati per demolire il tutto.
Sembrava un esercito in assetto di guerra che spianava tutto. Unica sorpresa: il campo era stato abbandonato dai Rom lungo la notte. Infatti la sera prima, un notevole contingente di Polizia aveva ammonito tutti ad andarsene. E se ne erano andati, scappando da tutte le parti: chi verso la stazione ferroviaria (Piazza Garibaldi), chi verso centri sociali ove poter passare la notte.
Non si era mai visto a Napoli un’azione del genere: buttare fuori con la forza persone dal proprio habitat senza offrire loro prima un altro luogo ove andare. Mi ricordava certe scene viste nei regimi militari. Mi ricordava soprattutto le demolizioni che avevo visto delle baraccopoli di Nairobi. Mai mi sarei aspettato che avrei assistito a simili scene nella mia Italia.
Era da alcuni mesi che accompagnavo, insieme al professore Marco Nieli, da vicino, l’avventura di questi Rom: gente buona, semplice, attiva, gente che non ha mai partecipato ad una guerra, gente che era scappata dalla Romania per trovare un po’ di dignità. Ero stato, con Marco, ospite dei Rom di Casoria: un’ospitalità calorosa e aperta.
Con loro ho potuto vedere la realtà del campo. Devo confessare che non avevo mai visto in Italia, una situazione così degradata. Mi faceva venire in mente certi angoli di Korogocho, la baraccopoli di Nairobi, dove sono vissuto per 12 anni. Questo sia per la sua posizione, sia per le condizioni del campo. Infatti l’accampamento Rom di Casoria è posto sotto un immenso arco con piloni enormi della tangenziale di Napoli. Ma le condizioni igieniche e ambientali del campo non sono meno agghiaccianti. Baracche accatastate una sopra l’altra in piccolissimi spazi. Senza acqua potabile. Stretto tra due ferrovie (un ragazzo è morto qualche mese fa sotto un treno). Enormi topi che passeggiavano tranquillamente.
La gente ci ha accolto con tanto calore e tanti caffè. Avevano invitato tutti a venire l’11 aprile davanti al Comune di Casoria per parlare con gli esponenti del Comune. Quel giorno buona parte della comunità venne in piazza a urlare, gridare, battere i tamburi, per chiedere l’acqua potabile nel campo, un bus per portare i bambini a scuola ed infine un luogo alternativo ove i Rom potessero costruire il loro campo.
E’ incredibile che in Campania non ci sia ancora una legge quadro per i Rom. Furono solo promesse. Dopo tante insistenze… arrivarono i poliziotti, le ruspe……e via! Via tutti quelli che sporcano le nostre città.
Grave, molto grave che si dia effetto immediato ad un’ordinanza di un sindaco “scaduto”! Il prefetto l’ha immediatamente resa effettiva! E’ proprio vero che sono sempre i poveri a pagare. Ma ho visto un gruppo di fuggiaschi fuori dalla stazione Gianturco: donne incinte, bambini che piangevano…Ora vivono nella diaspora della quasi totale indifferenza delle istituzioni e dei cittadini. E’ questa l’Italia democratica? E’ così che trattiamo i Rom? Non è forse così che trattiamo anche gli immigrati chiudendoli nei CPT, veri lager? I poveri a Nord come a Sud, a Napoli come a Nairobi, non contano! Eppure sono volti!"
Alex Zanotelli
------------------------ ^le risposte#http://www.beppegrillo.it/2005/11/la_guerra_ai_po.html#comments^ ---------------
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Vorrei tranquillizzare tutto coloro che, commossi dalle parole di padre Zanotelli, si stanno interrogando sul destino dei ROM di Casoria. Beh, ieri sera trasitavo sulla rampa della tangenziale che corre accanto ai tetti della baraccopoli (a rilento, dato il traffico). Bene, le baracche erano ancora in piedi, e brulicavano di vita. Non solo, la rampa della tangenziale era invasa da bambini ROM che elemosinavano sciamando di corsa tra le auto e colpendo a calci e pugni quelli degli automobilisti che rifiutavano loro il denaro. Forse se avessi avuto la pazienza di posteggiare l'auto e inoltrarmi nel campo mi sarebbe stato offerto un caffe' con un sorriso da queste persone tanto laboriose?
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FINALMENTE UNA BELLA NOTIZIA DA NAPOLI!!!
Forza Napoli! Un applauso al prefetto di Napoli che ha fatto sgomberare il campo. Quand'è che vedremo le ruspe anche in tutti gli altri campi?
Beppe, a noi italiani degli zingari non ce ne frega niente. Se ne possono andare. Dove vanno non ci interessa, ma devono andarsene fuori dalle balle.
Finche vivono di microcriminalità si meritano ruspe e bastonate. Basta con questi parassiti, basta con questi rami secchi e dannosi della società. Basta con questo buonismo vomitevole. Mandiamoli fuori dalle palle a fucilate. Mettiamoli al muro, lanciamogli le molotov, organizziamo roghi in piazza, devastiamogli le mercedes di lusso con cui vanno in giro.
Lasciamoci andare ad una ondata in piena di sana violenza che ricordi a questi straccioni pezzenti ladri, stupratori, morti di fame, che la pazienza ha un limite. Colpiamone 100 per educarne 1!!!!
Tremenda è l'ira del mansueto... il Belpaese si è rotto i coglioni di tutto questo. Nessuno muoverà un dito per difendere i rom.....
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Ho visitato di recente la Pinacoteca Capitolina dove è esposto il bellissimo quadro "La Buona Ventura" di Caravaggio (noto razzista e reazionario) che raffigura una zingara mentre ruba l'anello ad un giovane con la scusa di leggergli la mano. Ora mi chiedo, a quei tempi la gran parte delle persone viveva sotto il limite di sussistenza e quindi aveva ottimi motivi per rubare, ma già gli zingari erano considerati al top di questa triste classifica. Con questo voglio dire che il problema non è di adesso ma deriva da una lunga tradizione di rifiuto all'integrazione e alla civile convivenza e non credo potrà essere risolto fornendo loro aiuti materiali, per quanto consistenti possano essere. Occorre accettare il fatto che la loro cultura non costituisce un patrimonio ma un problema e che va combattuta a partire dai bambini che, se necessario, vanno separati dai genitori ed affidati a qualche famiglia o comunità dove possano condurre un'esistenza degna di esseri umani.
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Per una volta sono contrario che tu difenda questa gentaglia CARO BEPPE perchè quelli te lo fanno credere a TE CHE HANNO BISOGNO DI SOLDI DI QUA E DI LA MA HO VISTO CON I MIEI OCCHI UNA ZINGARA DEL ***** MENDICARE PER TERRA VESTITA DI STRACCI E DOPO UN ORA ARRIVARE SUO MARITO COL MERCEDES A PRENDERLA E ANDARE COME UNA LEPRE!!***** NON ME LA POSSO PERMETTERE IO UNA MERCEDES CHE FACCIO IL MURATORE E MI FACCIO UN CULO COSI E DEVO DARGLI UN EURO A STI ATTORI CHE HANNO SOLO IL CORAGGIO DI BUTTARSI A PIETA DAVANTI A TE PER FREGARTI O MEGLIO VENIRTI IN CASA A "TROVARE" OOH POVERINI COME MI SPIACE QUANDO DEMOLISCONO LE BARACCOPOLI MI SPIACE COSI TANTO CHE MI FAREI VOLONTARIO A VITA PER ESSERE IO L'ESCAVATORISTA CHE VA A DEMOLIRE QUEI POSTI!!VEDIAMO DI SMETTERLA DI DIFENDERE QUESTI ACCATTONI NOI NON LO FACCIAMO PERCHE' ABBIAMO UNA DIGNITA E VOGLIAMO MANTENERLA ALTRIMENTI SE QUELLO FOSSE L'ESEMPIO DA SEGUIRE L'ITALIA DIVERREBBE UN TROIAIO......
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Perchè esiste l'OPERA NOMADI?
In quanti ci lavorano?
Chi paga i loro stipendi?
Quanti soldi pubblici si beccano ogni anno?
A che serve l'OPERA NOMADI?
Ad integrare gli zingari?
Allora perchè non fare una OPERA MAROCCO o OPERA ECUADOR?
Se gli zingari sono nomadi, che girino il mondo e si tolgano dalle scatole
Se non lo sono più, che si facciano il mazzo per vivere come tutti gli altri (italian e non)
saluti
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C'è qualcosa di magico nel mondo degli zingari. Noi cittadini ormai abituati a comunicare alla questura ogni nostro spostamento abbiamo perso la poesia del non avere una terra nostra. L'uomo non dovrebbe possedere la terra, ma essere posseduto da questa.
Io sento che questi popoli nomadi appartengano alla terra oramai più di noi che crediamo invece di esserne i padroni. Casa nostra... Bruttissima espressione.
La terra è di tutti. Riuscire a convivere pacificamente, questa è la vera sfida.
Alcuni zingari rubano, è vero.
Anche alcuni non-zingari rubano. Mi risulta anche da queste pagine di blog che i nostri stessi politici, eletti in questo sistema così perfetto che è la nostra democrazia, nella nostra terra, rubino.
E forse con i politici facciano lo stesso errore che con gli zingari. Pensiamo che rubino tutti. In fondo è anche più semplice ragionare così.
Ma è giusto? non credo. Ma a noi interessa la giustizia? O ci preme solo il nostro interesse?
Alex Zanotelli parla di queste persone e dice di essere stato da loro e di essere stato benaccolto. Qualcuno di noi è mai andato in un campo nomadi?
Mi sembra che come sempre si parli, si parli, ma di cose, persone ed esperienze che non conosciamo veramente o se le conosciamo la nostra è una conoscenza parziale, limitata, comoda......
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Opera Nomadi?
Beppe perchè non fai un'inchiesta sull'opera Nomadi? rabbrividisco a leggere che questi hanno avuto per le mani 42.000 euro per la mediazione culturale etc etc.
come diresti tu: ma che ***** vuol dire mediazione culturale??? serve qualcuno per farmi accettare che questi sanno fare solo le pentole di rame???
e poi "messi in crisi dall'avvento della società industriale"...
cacchio ma questi in 100 e passa anni ancora non hanno saputo reagire???
la realtà è che qualcuno su tutto questo ci tira fuori lo stipendio ogni mese...
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Preso da: www.bergamoblog.it
Una persona insospettabile, sembra non rhom o comunque non riconducibile all'etnia rhom, si presenta dal venditore con la ferma intenzione di acquistare un appartamento finito.Decisa la tipologia dell'immobile, come consuetudine il cliente versa una caparra confirmatoria che, nella zona di Bergamo, si aggira mediamente intorno ai 10.000 €. Il malndrino si dimostra così interessato alla casa e liquido, da offrire di sua spontanea volontà al venditore una caparra più cospicua: diciamo 20 o 30.000 €.Cominciano a presentarsi in visita all'appartamento ed a stazionare con furgoni nei parcheggi liberi a dirimpetto, gruppi e famiglie di rhom, questa volta esplicitamente rhom.scatta prontamente l'allarme fra i neo-inquilini ed i promissari acquirenti, che si rivolgono all'imprenditore: "Ma come avete venduto agli zingari"? Pertanto l'intero immobile è sputtanato tout-court: i clienti protestano duramente, i potenziali clienti fuggono, ed i nuovi acquirenti non possono essere accompagnati a visitare lo stabile.Prima ancora che l'imprenditore cada nella disperazione, riceve la visita del promissario rhom o pseudo-rhom, che pacatamente gli comunica la propria disponibilità a farsi da parte, secondo però i termini di legge.Cosa dice la legge in caso di mancato rispetto dei termini contrattuali?al promissario verrà corrisposto il doppio della caparra versata. All'impresario conviene comunque optare per la soluzione pecuniaria, e così si chiude il cerchio.Lascio ogni deduzione e determinazione, morale ed etica, circa i protagonisti e le comparse di questa vicenda al lettore...
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..... per questioni professionali ho avuto a che fare con il progetto europeo Equal, di cui forse avrai sentito parlare. Fra le varie attività finanziate ve ne sono alcune che riguardano aiuti ai nomadi per favorirne l'integrazione all'interno del paese ospite. Nonostante l'impegno e la professionalità delle persone che seguivano il progetto e le consistenti risorse stanziate, i risultati sono stati scarsissimi. Semplicemente non avevano nessuna voglia di fare un lavoro normale, seguire un corso professionale o abitare in una casa vera, pur venendo messi nelle condizioni di poter scegliere tali opportunità.
- sono stato a Roma di recente. Ero al tavolo di un ristorante all'aperto e si è avvicinato un nomade con una bambina dell'età apparente di 10 anni vestita e truccata come una donna di 20 che chiedeva insistentemente l'elemosina. Nel tavolo vicino c'era una coppia di stranieri che, osservando il mio rifiuto a fare elemosina si è subito data da fare per porre rimedio tirando fuori qualche moneta. In pochi secondi, mentre la bambina prendeva i soldi, l'uomo ha afferrato il loro cellulare e sono fuggiti. CVD
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Qualcuno è così gentile da indicarmi dove il Sig. Alex Zanotelli
dice nel suo post:
1)che pensionati, operai, giovani coppie senza casa e tutti gli
Italiani con problemi economici, debbano versare anche un solo
centesimo per i Rom di Casoria;
2)che sia giusto lo sfruttamento minorile, con tanto di sevizie
fisiche e psicologiche;
3)che sia meglio rubare piuttosto che lavorare?
Grazie.
Giovanni, uno che non sa leggere.
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Ho letto con attenzione l'articolo di Beppe sui rom ed una piccola parte dei commenti.
Mi vedo costretto, anche se con dispiacere, a dar ragione alla maggioranza dei commentatori, perchè e' del tutto veritiero quanto di negativo si pensa e si scrive su questo "popolo maledetto".
E' difatti maledettamente vero che per scelta di vita e cultura essi vivano di espedienti e furti e non desiderano in alcun modo l'integrazione nella nostra società. Forse tutti non sanno che per la maggior parte queste persone sono cittadini italiani (e' impossibile quindi rispedirli da dove sono venuti i loro avi...), e che e' molto difficile perseguirli penalmente (perchè sfruttano i punti deboli delle nostre leggi). E le mie non sono solo parole: per motivi professionali ho assistito a diversi procedimenti penali a carico dei c.d. "zingari", dove ho constatato con meraviglia come la loro sia da considerarsi una associazione a delinquere molto ma molto ben organizzata. Alcuni esempi: i reati vengono sempre commessi dai minori di anni 14 o dalle donne in gravidanza che per una serie di motivi giuridici non vengono mai arrestati potendo poi scomparire trasferendosi a delinquere in altre città; hanno sempre a disposizione un avvocato di fiducia, che a poche ore dal loro fermo arriva in Tribunale per difenderli; quando rubano oggetti d'oro hanno dei complici pronti a fondere il metallo prezioso a distanza di pochi minuti dal furto, rendendo impossibile il ritrovamento della refurtiva.