Il Terzo Mondo in Italia

 

  By: Trucco on Martedì 16 Agosto 2011 11:33

willis il principio è lo stesso per cui io non prenderei per buone a priori nemmeno le indasgini statistiche fatte da stormfront ad esempio, comunque le statistiche per me più significative sono quelle "di partenza", quelle che non si possono interpretare ma solo leggere, quelle precedenti ad ogni artificiosa opera di filtrazione arbitraria. Non mi faccia fare lunghi elenchi. I post di Zibordi non li ha letti? Il povero cristo ha trascorso il ferragosto a tradurre Edmund Connelly e lei non ha dedicato un minuto per leggerselo? Poi per forza si diventa facili da ingannare, se si resta nell'ignoranza della realtà si è più facili alle mistificazioni. Devo citarlo io dunque? E va bene, facciamo una versione bignami per Wyllis! "i neri sono solo il 3% della popolazione inglese e compaiono nel 60-70% delle foto e filmati dei teppisti in azione" "Un gruppo che è il 3% della popolazione inglese ha commesso probabilmente l'80% degli incendi, delle aggressioni e delle distruzioni." " ci sono alcune decine di migliaia di strupri ogni anno in cui la vittima è bianca e l'aggressore invece no, mentre non ne accadono virtualmente in cui i ruoli sono rovesciati." (Zibordi stavolta) "l'80% dei crimini violenti a Londra ora li commettono i non bianchi", potrei procedere con altre fonti, ma prima vorrei domandarle Wyllis: questi dati di fatto puri e semplici (certo meno artefatti come esito di una metodologia statistica che sta dietro le indagini dei ministri delle pari opportunità) a lei che cosa dicono? la realtà di partenza di cui si sta discutendo almeno ce l'ha chiara? altrimenti diventa un dialogo tra sordi.

 

  By: lmwillys on Martedì 16 Agosto 2011 11:07

quandi Trucco a lei non vanno bene i dati ufficiali inglesi, li ritiene viziati ha dati a suo modo di vedere oggettivi a supporto delle kazzate da proporci ?

 

  By: Trucco on Martedì 16 Agosto 2011 11:05

Willis mi prende delle citazioni di un organismo il cui presidente è contemporaneamente ministra delle pari opportunità, siamo proprio a posto allora. Le indagini statistiche possono essere viziate facilmente più si va in là e ci si allontana dai dati di partenza, qualunque organismo politicizzato può portare sostegno pseudostatistico a qualunque tesi. Ad esempio se si intervista un campione di persone, basta che anziché scegliere, a caso, gli intervistati, si intervistino i "volontari" che vogliono essere intervistati, per avere una rappresentazione erronea dell'universo. Se io prendo in considerazione un gruppo di leoni, escludendo quelli che hanno gli artigli e quelli i cui genitori erano carnivori, quelli che rimangono non hanno una propensione a mordere maggiore delle gazzelle. La disciplina scolastica ad esempio è un filtro inaccettabile, se esamino solo gli studenti disciplinati sto considerando solo persone che hanno un comportamento lungimirante tipico di soggetti più dotati, chi è meno dotato di materia grigia solitamente fa più fatica ad accettare ad esempio l'idea di sacrificarsi oggi, e per i prossimi 10 aani ad esempio, per poi avere un migliore collocamento lavorativo tra 15 anni. Certo che se isolo il campione dei "diligenti" poi scoprirò che c'è poca differenza nella propensione al crimine tra diligenti verdi e diligenti blu o rossi. Ma ho fatto una indagine statistica sciocca.

 

  By: lmwillys on Martedì 16 Agosto 2011 10:51

Trucco ripeto kazzate non documentate se ha la bontà di leggere il link che ho riportato può vedere che l'agenzia inglese incaricata di supervisionare immigrazione e sicurezza http://en.wikipedia.org/wiki/Home_Office ha stabilito che 'research on young people published by the Home Office suggests that, once other factors have been controlled for, such as weak school discipline, liberal parenting, strong parental guidance, socioeconomic class, local drug problems, weak local control, siblings in trouble with the police, household size, gender, and family type, then ethnicity is not a reliable predictor of the propensity to commit crime.' se lei fosse cresciuto in un tugurio fatiscente senza un cent in tasca spesso insultato o fermato senza motio dalla polizia mentre passeggia per kazzi suoi anche se biancolatte avrebbe avuto una certa predisposizione a delinquere anche in Italia abbiamo alcuni dementi 'leghisti', imbecilli che discriminano in base a razza od origini, in england sono percentualmente troppi Gianlini diceva che siamo più accoglienti, ha indubbiamente ragione quando poi lei dice 'Nelle premesse bisogna anche metterci che certe popolazioni occidentali giunte a questo livello di sviluppo, faticano a trovare nelle loro nuove generazioni persone disponibili a fare certi lavori, e senza farle arrivare dall'esterno sarebbe difficile gestire la situazione. ' avvalora l'idea che l'occidentale voglia schiavi da ghettizzare, ma la ricerca dello schiavo non si limita a colori diversi, basta vedere da noi l'ennesimo attacco all'articolo 18 del nano maiale ... come vede ho fatto questa aggiunta solo pr avere la possibilità di fare il mio insulto quotidiano a quel coglione ... mi fa stare meglio

 

  By: gianlini on Martedì 16 Agosto 2011 10:40

ieri era Ferragosto trenta anni fa e passa si raccomandava ai ragazzi italiani presenti in Inghilterra (per turismo o studio) di non uscire il giorno di Ferragosto, perchè era di moda la caccia all'italiano (e al suo naso, con la convinzione che sanguinante stesse meglio), da parte di giovani sudditi della Corona, di pelle bianca o bianchissima (forse un po' lentigginosa) e dai capelli biondi o rossastri certo ci sono aggiornati, i social network permette loro di organizzarsi meglio, la gioia di vedersi ripresi ovnunque (in tv, youtube, sui telefonini) li stimola ad imprese sempre più grandiose ma tutto sommato si tratta della medesima voglia di violenza, che latente, è sempre stata in quel Paese, in quella gioventù, forse anche il segreto della loro capacità di conquistare mezzo mondo tra l'altro 30 anni fa i giamaicani sembravano dediti a tutt'altro che a spaccare case e cose, io avevo un paio di amiche che non volevano più tornare a casa......

 

  By: Trucco on Martedì 16 Agosto 2011 10:39

secondo me ci vorrebbe un pò più di onestà intellettuale ed un pò meno ideologia, mi rendo conto che è una questione delicatissima, che tocca valori e credenze profonde, sia religiose sia laiche, però la forza dell'evidenza statistica dovrebbe far dubitare chiunque, anche chi non possiede grande dimestichezza con i numeri. quando al telegiornale dicono che un ragazzo al volante ubriaco ha asfaltato 4 giovani guidando in autostrada contromano, ditemi che nel vostro cervello non si prefigura già prima di saperlo una idea della probabile nazionalità, o quando sentite che dei bimbi sono stati lasciati morire incustoditi a causa di una bombola a gas, o quando è scoppiata una rissa e un giovane viene massacrato di botte: il nostro cervello primordiale in realtà sa molto bene certe cose, perché l'istinto di sopravvivenza non sono ancora riusciti a rimuoverlo del tutto, giustamente forse si è più restii ad acquisire statistiche che non sono ancora molto comuni nel vissuto italiano, dove le minoranze che nei Paesi anglosassoni causano tanti guai sono invece più pacifiche. Io potrei capire che allora qualcuno dicesse che certi problemi da noi non ci sono perché si è fatto qualcosa di giusto in più o qualcosa di sbagliato in meno, anziché pensare, come faccio io, che dipenda dal raggiungimento di una massa critica sopra la quale inizierebbero certi episodi anche da noi. Posso comprendere che qualunque siano le premesse, anche le più evidenti, qualcuno non accetti di giungere a nessuna conclusione meno che politicamente corretta. Tutto posso comprendere, meno che si arrivi a negare anche la realtà di partenza, che si neghino non solo le conclusioni, ma le stesse premesse, cioè la realtà. La realtà non è una cosa che si può interpretare, la realtà dei fatti è un punto di partenza per ragionare uguale per tutti, qualsiasi siano le proprie idee. Negare persino la realtà non è intellettualmente onesto, non giova a nessuno, non aiuta neppure la causa che si vuole eventualmente difendere, come non aiutava quando Berlusconi negava che vi fosse la crisi in Italia. LMWyllis che bolla certi assunti di partenza come "kazzate non documentate" è del tutto simile al premier che lui odia in questo atteggiamento. Se in una discussione il mio interlocutore mi spiega che dei leoni ammaestrati, una volta che ricevono una adeguata quantità di cibo quotidiana, che vengono fatti crescere fin da piccoli in un ambiente non selvaggio, ecc., allora possono essere del tutto innocui anche se lasciati liberi di girovagare in mezzo alle gazzelle, che qualche gazzella azzannata è dipesa dall'errore umano non da istinto irreprimibile del leone anche se sazio e ammaestrato al meglio, io lo posso capire. Se invece il mio interlocutore mi dice che i leoni possono anche vivere come vegetariani, che il loro istinto primordiale è uguale a quello di una gazzella, che l'incidenza relativa dei morsi dei leoni a danno delle gazzelle rispetto a quella delle gazzelle a danno dei leoni non prova nessuna differenza sostanziale, o che dimostra semmai una colpa delle gazzelle che tendono a ghettizzare i leoni, a non volerli integrare nei loro branchi, allora io fatico a capirlo. Mi sembra di assistere ad un dibattito dove una controparte deve arrampicarsi sugli specchi per non riconoscere la realtà, come quando una parte politica deve fare ogni sforzo possibile per non ammettere una cosa che tuttavia è evidente al 99% delle persone, e uno si domanda: ma vale la pena perdere la faccia, raccontare un mucchio di balle, gettare l'onestà intellettuale nel gabinetto per convincere quell'1% di idioti che magari è pronto a bersi qualunque frottola? Non farebbero meglio alla loro stessa causa se non facessero vedere che trattano da deficienti la maggioranza dei loro stessi sostenitori? Anche perché anche riconoscendo le premesse, non è scontato giungere a delle conclusioni. Nelle premesse bisogna anche metterci che certe popolazioni occidentali giunte a questo livello di sviluppo, faticano a trovare nelle loro nuove generazioni persone disponibili a fare certi lavori, e senza farle arrivare dall'esterno sarebbe difficile gestire la situazione. Se proprio uno vuole trovare un punto debole nei ragionamenti di Zibordi, dico io, faccia uno sforzo, si possono obiettare mille cose, ma dire che il mare è arancione o che i chiromanti possono predire il futuro non mi sembra costruttivo.

 

  By: polipolio on Martedì 16 Agosto 2011 09:54

Anti, è straordinario come tu riesca a usare categorie del'800 per una questione che potrebbe esser liquidata come fallimento dell'immigrazione nera in occidente (stile Zibordi) o come una complessa evoluzione sociologica di melting pot (come cerca di fare, senza molto successo, la voce.info) Quelli che la pensavano come te, negli anni '60 e '70 pensavano che i meridionali inurbati al nord sarebbero state le avanguardie delle rivoluzione, e i loro figli, studenti, i suoi guardiani. E hanno ottenuto una borghesia volgare e assetata di potere (molti dei socialisti degli anni '90 si erano fatti le ossa nei movimenti studenteschi) o che ora vota lega. 'Lotta di classe' in questo caso è un concetto tanto banale e volgare quanto 'negro' o 'giudeo'. ------------ In qusti casi siamo in presenza di una lotta di classe e se i giamaicani sono piu' attivi nella devastazione puo' dipendere dal fatto che essi appartengono in gran parte alla classe che sta per sollevarsi. Guarda caso questi avvenimenti sono successi di recente in Inghilterra e in America vale a dire nei paesi a piu' alto tasso di "liberismo" dove l'opera di schiavizzazione dei lavoratori di classe medio bassa e' in avanzata fare di realizzazione. In Germania, dove un operaio o impiegato ha una vita piu' che dignitosa non succede nulla di tutto cio' pur essendo una nazione ad altissimo tasso di immigrazione.

 

  By: Olocrami on Martedì 16 Agosto 2011 02:45

Le cause profonde dei disordini nel Regno Unito non sono da individuare nella crisi della convivenza tra diverse etnie. Ma nelle disuguanze sociali, rese più drammatiche dalla crisi economica. È questo il malessere del paese. Che si esprime senza motivazioni politiche con forme di violenza giovanile, con il saccheggio di oggetti di marca. ... ... È un malessere legato alla forte disuguaglianza nella distribuzione del reddito, alla bassa mobilità sociale e al modo in cui la crisi finanziaria è stata gestita... http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002500.html

 

  By: lmwillys on Martedì 16 Agosto 2011 01:13

GZ non sarebbe forse il caso di piantarla di sparare kazzate razziste non documentate ? la criminalità dipende dalle condizioni socio-economiche lo dicono anche gli stessi inglisc, nel link può vedere anche che stronzi razzisti siano gli inglisc osservando la sproporzione tra i controlli effettuati e gli arresti compiuti per razze, è evidente a chiunque abbia anche solo una volta parlato in vita sua con un inglisc, conosce inglesi che si sprecano ad imparare una sillaba in qualche altra lingua ? ha mai incontrato un inglese in Italia che le si rivolge in italiano ? http://en.wikipedia.org/wiki/Race_and_crime_in_the_United_Kingdom se, come ho già riportato, cameron ad inizio luglio toglie soldi ai poveri rischiando di metterne 40 mila fuori di casa perché non più in grado di pagarsi l'affitto è normale che i poveri in procinto di senzatettizzarsi si incazzino, se poi sono in maggioranza di qualche colore (frutto della ghettizzazione continua che soggetti con cervelli simili al suo perseguono incessantemente) non significa che il colore percentualmente maggioritario (in rapporto alla popolazione di medesimo colore residente) nei brogliacci di polizia sia una caratteristica razziale valida ovunque nel mondo

 

  By: Paolo_B on Martedì 16 Agosto 2011 00:30

Anche io vivo da solo come Gianlini e finisco spessissimo per mangiare solo nei posti più vari (quando non al ristorante dove ho fatto una convenzione). Peccato che abita in una città che non mi piace, altrimenti avremmo potuto farci compagnia qualche volta. Gianlini, perché non emigri da Milàn e vieni a Venezia ? Di traduttori non penso farai fatica a trovarne, anzi... e magari i contatti con i clienti li tieni online.

 

  By: Andrea on Martedì 16 Agosto 2011 00:23

Gianlini, quali colpe gravi dovevi espiare?

 

  By: gianlini on Martedì 16 Agosto 2011 00:18

stasera ho cenato in un mcdonald di piazzale Lotto una vera macedonia di gente sia lato inservienti che clienti erano rappresentati tutti i continenti, ad eccezione dell'australia; gli unici che rappresentavano un po' di chiasso e tensione erano dei rom, rozzi, sporchi, chiassosi gli altri molto ordinati e tranquilli, il clima sociale italiano è molto diverso da quello anglosassone e questo gioca un ruolo fondamentale

Malessere sociale ed etnie. Come le differenze culturali si saldano ai pregiudizi e al disagio - Paolo_B  

  By: Paolo_B on Martedì 16 Agosto 2011 00:04

buona parte dei crimini nella chicago degli anni 30 venivano da italian mobsters. Non solo, ci fu un momento in cui the "lazzaroni from sunny Italy" costituivano la quasi totalità dei mendicanti in città. La frase è presa dal libro WOP, storia dell'anti-italianismo in america, da cui si evince che effettivamente molti si erano convinti che gli italiani fossero una razza di violenti scansafatiche dal coltello facile. I bambini italiani (pag. 139) mostrano lack of mental abilities, anche quando sono separati dalle loro famiglie e sottoposti ad educazione (con tanto di confronto con polacchi ed ebrei). Seguono i tratti del carattere italiano ... http://books.google.it/books?id=qFtgLMQnL68C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false

 

  By: Andrea on Lunedì 15 Agosto 2011 23:59

Zibordi, una curiosita' (se posso permettermi): lei e' un lettore/seguace di George Gilder?

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Agosto 2011 23:25

"l'80% dei crimini violenti a Londra ora li commettono i non bianchi e in particolare pachistani, giamaicani e neri di varia provenienza che sono meno del 15% della popolazione." Se si fa riferimento alla criminalita' di tutti i gorni e' possibilissimo che ci siano delle razze dal coltello piu' facile o dalla pistola veloce. Quando invece si mette a ferro e a fuoco una citta' credo che ci sia scarsa relazione con la criminalita' quotidiana o quella imputabile alle razze. In qusti casi siamo in presenza di una lotta di classe e se i giamaicani sono piu' attivi nella devastazione puo' dipendere dal fatto che essi appartengono in gran parte alla classe che sta per sollevarsi. Guarda caso questi avvenimenti sono successi di recente in Inghilterra e in America vale a dire nei paesi a piu' alto tasso di "liberismo" dove l'opera di schiavizzazione dei lavoratori di classe medio bassa e' in avanzata fare di realizzazione. In Germania, dove un operaio o impiegato ha una vita piu' che dignitosa non succede nulla di tutto cio' pur essendo una nazione ad altissimo tasso di immigrazione. Quando questi avvenimenti succederanno in Italia (e succederanno di sicuro) avremo la conferma che l'immigrazione, che pure e' molto attiva nella piccola criminalita' quotidiana, avra' uno scarso peso nelle sollevazioni di massa che possono essere alimentate solo da malcontento diffuso e condizioni diventate insopportabili. Se ci fosse un movimento ideologico in grado di aggregare i focolai di protesta che gia' covano sotto la cenere anche in Italia credo che il "lavoro" verrebbe fatto molto piu' alla svelta. Purtroppo c'e' ancora da aspettare, c'e' troppo frazionismo in giro e troppo individualismo, siamo ancora alla fase in cui ognuno vuol fare il suo movimento. Quando ci sara' un buon grado di aggregazione allora saranno cazzzz! E gli immigrati credo che avranno un ruolo del tutto marginale.