Il Terzo Mondo in Italia

 

  By: GZ on Lunedì 15 Agosto 2011 22:03

Commoventi tutti questi tentativi di dire che il problema ovviamente non sono gli immigrati e i neri anche ci sono cinque giorni di filmati che li mostrano 12 ore al giorno distruggere delle città come non è mai successo dai tempi della guerra civile di Cromwell in Inghilterra NOOO... questo sarebbe ammettere di vedere quello che hai davanti agli occhi e il cervello serve invece per oscurare quello che vedono gli occhi... il problema è che tua sorella 24 anni fa ha trovato una famiglia inglese presso cui era alla pari molto deprimente.... per cui oggi giustamente gli devastano il quartiere ? Le città inglesi vanno a fuco, ma il problema sono i bianchi giovani che vivono di welfare, sbevazzano e rubacchiano e che sono difficili da impiegare dice l'imprenditore di Gano...beh... almeno non danno fuoco a tutta la città! Se si limitano a lavorare poco e non ti mettono a ferro e fuoco il quartiere, non accoltellano i passanti e non stuprano è già qualcosa paragonati a nigeriani e giamaicani.... Perchè gli incendi li hanno appiccati quasi esclusivamente i neri, i quattro morti ammazzati pure i responsabili erano per coincidenza neri, la violenza è iniziata da loro, l'80% dei crimini violenti a Londra ora li commettono i non bianchi e in particolare pachistani, giamaicani e neri di varia provenienza che sono meno del 15% della popolazione. Ci sono 30 o 40 morti accoltellati l'anno a Londra ora e praticamente tutti i responsabili non sono figli di antenati inglesi..... ma il problame è un altro ovviamente. Non sono le bande di nigeriani che accoltellano, nooo di sicuro... il problema è qualche cosa che ho letto o sentito e che non so che 'azzo poi significhi bene, ma l'importante è dire che .....il problema è un altro.... Va a fuoco mezza città, ma il problema è che la sorella di Gianlini 25 anni ha trovato molto antipatica una famiglia di inglesi e che i giovani bianchi inglesi lavorano poco... Oggi dall'America, le aggressioni ai danni dei bianchi ^in Kansas spingono a discutere di coprifuoco#http://m.kansascity.com/kcstar/db_41534/contentdetail.htm?contentguid=Ed5OquhD&detailindex=0&pn=0&ps=5&full=true#display^

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Agosto 2011 13:42

ieri ho litigato veementemente con mia sorella data la difficoltà nell'apprendimento della lingua inglese di mia figlia, ho in mente di mandarla l'anno prossimo in Inghilterra per un mese, quando avrà 12 anni e mezzo ho già in mente di chiedere a qualche mio collaboratore inglese di indicarmi, se possibile, una qualche famiglia capace e a posto loro amica dove mandarla mia sorella ha contestato aspramente l'idea, dicendo che in Inghilterra lei non manderebbe mai i figli ad imparare l'inglese, semmai in Irlanda lei, dopo aver fatto per 3 volte l'esperienza estiva in Irlanda (come me), quando aveva 15 anni aveva fatto infatti un mese in famiglia (vicino a Cambridge) e pur non avendo avuto problemi di violenza o altro, aveva trovato l'ambiente sia famigliare che sociale deprimentissimo e freddissimo aveva anche un po' legato con la figlia della famiglia che la ospitava ma ne parlava come di una depressa che non vedeva l'ora di arrivare a 18 anni per poter bere e ubriacarsi legalmente stiamo parlano del 1984, non di qualche anno fa ma i filippini una volta non erano gialli? adesso sono diventati "light brown"? e poi non era una questione di testosterone e di QI e non di etica o valori?

In principio era l'azione ? Come l'hybris ha cambiato il mondo (occidentale) - Paolo_B  

  By: Paolo_B on Lunedì 15 Agosto 2011 02:12

C'è un continuum nel cambiamento in cui negli ultimi anni si sono visti degli estremi, e viene da molto, molto lontano. E' più profondo di una teoria economica, o di ciò che può essere propagandato da un potere politico ed economico. E' più forte dell'attrattiva banale del consumo o del benessere, che già ai tempi dei vangeli si parlava di mammona e di coloro per cui Dio è il proprio ventre, nonché del principe di questo mondo, che in quanto male era prodigo nell'elargire fortuna ai propri adepti. Quel cambiamento più potente ed efficace di tutto quanto appena citato è il cambiamento nel modo di vedere il mondo e sé stessi. Un cambiamento continuo, progressivo, direzionale. Henrich Boll, nella sua meravigliosa novella "Qualcosa accadrà. Un racconto denso di avvenimenti" http://www.scribd.com/doc/28008178/ITA-Heinrich-Boll-Qualcosa-accadra-Racconto-denso-di-avvenimenti spiega che nella fabbrica del signor Wunsiedel vigeva la regola che "in principio era l'azione". In realtà si tratta di una citazione di Goethe ma qui l'importante da notare che è il voluto capovolgimento dell'inizio del vangelo di Giovanni, il vangelo dei filosofi greci: In principio era il logos. Questa del Logos era l'antichità e la sorgente della civiltà occidentale. Che cosa attestava il logos ? Il logos attestava che Verum, Bonum et Unum convertuntur. L'Uno (che è la totalità dell'essere), il vero e il bene, convergono (o sono convertibili), sono la stessa cosa. Lo sguardo con cui il logos guarda al mondo è che è basato su un principio che è al medesimo tempo razionalità, bene, unità. E di quella unità tutto il resto partecipa, anche noi stessi. In questo senso i greci interpretarono l'essere immagine di Dio dei testi sacri. Dietro al mondo, ma includente anche il mondo, c'era la dimensione dell'eterno che conferiva essere, unità e bellezza ai frammenti che l'uomo poteva contemplare, e attraverso i quali risalire alla propria sorgente. E allo stesso tempo guardare ad un altro uomo significava - indipendentemente dal colore della sua pelle e dalla sua provenienza - ritrovare ancora quella sorgente su cui fondare la comunità e la società. Per un problema interno al modo con cui tale rapporto con l'eterno è stato visto (e su cui non mi soffermo per non fare il discorso troppo tecnico), ad un certo punto, e progressivamente, l'uomo occidentale ha ritenuto che per essere libero nella propria azione, nel proprio potere di trasformare (distruggere e creare), ogni limite doveva essere rimosso. Non c'è più stato un orizzonte dove possa comparire alcunché di eterno. Tutto è finito, temporale, animale. Tutto è suscettibile di azione - proprio intesa come volontà di potenza (Nietzsche aveva capito tutto). In principio era l'azione. Così recita il nuovo vangelo del nostro millennio. E la trasformazione e il dominio sulle cose è quell'azione-principio. La società non è più uno stato naturale ma qualcosa da creare partendo da tabula rasa. I rapporti umani da reinventare (magari distruggendo quelli vecchi, vedi destino di matrimonio e famiglia). L'uomo moderno guarda al mondo e vi vede caos invece che il logos e ha solo nella tecnica una speranza di rendere più sicura la regione artificiale che abita. La nazione non ha più spirito ma è costituita solo da un insieme coordinato di elementi dove marketing/propaganda e struttura produttiva gestiscono il tutto. I rifiuti del vecchio mondo (le culture e le tradizioni) vanno maneggiate e rese innocue. Idebolite dalla decrescita numerica dei portatori, dalla mescolanza con le altre, il tutto ferreamente sotto controllo manageriale. L'uomo senza eterno è un tubo da cui la roba entra da una parte ed esce dall'altra. Un ingegnere e un manager è l'unica cosa che occorre per gestire il sistema dei condotti che compone la società. Da questo cambiamento di visione viene tutto il resto e dipende anche la modernità. Liberalismo, comunismo, nazionalsocialismo e fascismo sono state tutte modalità di questa nuova modernità. Il conservatorismo apparente di nazismo e fascismo è solo maschera. Tutti questi movimenti avevano la stessa anima, anzi la stessa mancanza di anima. Si trattava solo di selezionare il più adatto fra esperimenti diversi aventi la medesima sorgente nichilista. Il risultato finale sarebbe stato uguale qualunque fosse stato il vincente: Fare dell'occidente - e del mondo - un posto privo di vita vera. Perché è solo il Logos ad esere Verità e Vita.

 

  By: defilstrok on Lunedì 15 Agosto 2011 01:34

Tuco: "A proposito dei bimbi che fuggono con la Vodka invece che con i Lego... Tutto questo e' dovuto al frantumarsi dei valori sociali che prima esistevano nelle società europee, il '68 ha portato all'annullamento di tutto questo" Gano: "Forse lo si deve anche al liberalismo sfrenato, che dei valori etici, se non sono funzionali al profitto, se ne frega". ......................... Ancora una volta condivido il pensiero di Gano. Attribuire le "colpe" al '68 è una mistificazione. Chi protestava nel '68 lo faceva in nome di valori che reclamavano rispetto, maggiore uguaglianza, contestavano le guerre, rivisitavano la religione cattolica. Il '68 è stato una rivoluzione culturale (dalla musica al ridimensionamento di certi tabù) ma non è stato degrado. Il terrorismo, o i biechi personaggi rappresentati, chessò, da Bukowski o nei film di Ferreri rappresentano situazioni estreme, ma non mi risulta che le generazioni nate negli anni '60 non siano cresciute portando avanti dei valori, abbiano consumato la vita drogandosi, sfasciando tutto o gambizzando a destra e manca. Il naufragio dei valori è avvenuto a partire dalla seconda metà degli anni '90 ed esclusivamente come detto sopra: a causa di "un liberalismo sfrenato che dei valori etici, se non sono funzionali al profitto, se ne frega". Anzi: in nome del liberalismo si è persino strumentalizzato quel che di buono c'era in certi valori, come ad esempio nello sfruttamento dell'immigrazione e delle tolleranze intollerabili connesse (partendo dall'abolizione dei crocefissi nelle aule, passando allo sfruttamento della mano d'opera clandestina, finendo con l'apertura incontrollata e senza contropartita alla Cina). Ma qui il discorso si allarga a macchia d'olio, e non è questo né il 3d né il sito più confacente a discettare di sociologia.

 

  By: Giovanni-bg on Domenica 14 Agosto 2011 21:30

A proposito di film & Co. non so se qualcuno ha visto la serie falling skies, regista spielberg, che hanno dato su sky a Luglio (prime 5 piuntate poi io mi sono visto le altre in streaming su internet) E' curioso che all'indomani dell'11 settembre hanno tirato fuori salvate il soldato ryan e ora questo. E' una serie, molto carica di valori quali famiglia, patriottismo, difesa della nazione dall'invasore, sacrificio estremo per il bene comune, roba che non si sentiva in un programma TV forse dagli anni 50 o giù di lì. Il protagonista è un proferssore di storia americana che ovviamente non perde occasione per ricordare aneddoti sulla guerra d'indipendenza ecc. ecc.. C'è anche un personaggio molto interessante di una ragazzina immigrata messicana che sembra essere l'ultima rimasta sulla terra a credere in Dio nonostante tutto e a fronte di tutto. Non so in italia ma in USA ha fatto ascolti record.

 

  By: marco on Domenica 14 Agosto 2011 20:13

Per fare qualcosa bisogna prima recuperare il ^Vir#http://www.doncurzionitoglia.com/esto_vir.htm^

 

  By: Tuco on Domenica 14 Agosto 2011 17:48

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SLAVA UKRAINII !

 

  By: Gano* on Domenica 14 Agosto 2011 17:40

Forse lo si deve anche al liberalismo sfrenato, che dei valori etici, se non sono funzionali al profitto, se ne frega. Anche perche' si direbbe che il sogno di questi sfasciatori, gli oggetti cioe' di cui tentano di appropriarsi siano proprio i simboli di questo liberalismo: l' iPhone, il televisore a schermo piatto...

 

  By: Tuco on Domenica 14 Agosto 2011 17:36

Intervengo solo per fare un paio di considerazioni. A proposito dei bimbi che fuggono con la Vodka invece che con i Lego e ai poveri che rubano, spaccano e sfasciano invece di organizzarsi e protestare in maiera ordinata e organizzata. Tutto questo e' dovuto al frantumarsi dei valori sociali che prima esistevano nelle societa' europee, il '68 ha portato all'annullamento di tutto questo, portando ad un relativismo morale che e' una non morale, un non etica. Prima le madri e i padri insegnavano ai propri figli certi valori, adesso se va bene, al massimo provano ad essergli amici...E d'altronde se hai una madre single e tossica, il massimo a cui puoi ambire e' sbronzarti di Vodka per non pensare ad altro... D'altronde l'etica e la morale degli inglesi offendeva quella degli immigrati, e quindi e' stato corretto sradicare questi valori dagli inglesi... ( ovviamente non condivido ). L'assenza di valori etici ( di qualunque tipo, anche primitivi, ma comunque valori..) porta a questo imbarbarimento, il ritorno a condizioni mentali primitive, anche se poi in tasca si ha l'Ipad o un palmare...

SLAVA UKRAINII !

 

  By: defilstrok on Domenica 14 Agosto 2011 16:21

La separazione sociale nell' Inghilterra di oggi e' enorme. E soprattutto hai milioni di giovani inspendibili. Giovani che sono, saranno e resteranno a reddito zero tutta la vita. Che non fittano nell' economia inglese, che e' diventata una macina che non distingue il bianco dal nero ma solo lo spendibile dal non spendibile. La fotografia che piu' mi ha fatto impressione e' stata quella di un gruppo di bambini di 11-12 anni (bianchi) che scappavano dopo aver svaligiato un negozio. Non scappavano con il Lego, con le biciclettine o con gli iPod. Scappavano con le bottiglie di vodka. ..................................................... Grandissimo Gano! davvero eccellente! Le ragioni sono davvero quelle che tu dici. Nel 2003 vivevo a Londra e, per quanto guardingo e con un certo disagio, potevo comunque passare per Croydon a piedi la notte se avevo perso l'ultima metropolitana. All'epoca, infatti, era arcinoto che i problemi odierni sarebbero esplosi. Grazie al revolving delle carte di credito già era noto che la media della gente che viveva a Londra aveva un debito medio di 60000 euro. Anche nella City il sistema si andava inbarbarendo. Tanto per fare un esempio, non erano pochi gli operatori che lavoravano presso broker minori che venivano pagati cash il venerdì sera, anziché essere inquadrati regolarmente. Però si lavorava. Era una società prepotentemente aggressiva, ma c'erano opportunità di lavoro più o meno per tutti. E' ovvio che finisca come sta andando oggi (non so se rendo: coprifuoco a Philadelphia!) quando non hai più prospettive, quando ci hai provato in tutti i modi, quando vedi in strada a fianco a te chi ce l'ha fatta mentre la totale mancanza di alternative al tuo futuro ti si stringe come un cappio al collo. Come già detto ieri, tutto questo è conseguenza del degrado etico espanso a dismisura nell'ultimo decennio, dalla politica, alla chiesa ai media. E' quanto mestamente, e profeticamente, ci ha voluto dire il grande Clint in "Gran Torino"

 

  By: Gano* on Domenica 14 Agosto 2011 14:05

Quelle che leggo che attribuiscono i problemi d' Inghilterra esclusivamente alle tensioni razziali mi sembrano analisi un po' superficiali. Alcuni giorni fa ero a cena con un imprenditore di Londra, che mi diceva che il problema non e' razziale, ma di emarginazione economica. Ci sono in Inghilterra oramai centinaia di migliaia di giovani e oramai non piu' giovani emarginati dal sistema e virtualmente "inimpiegabili" cui e' precluso qualsiasi futuro. Questa underclass e' formata sia da bianchi che da neri. Che poi su questo ci si inneschino anche tensioni razziali e' possibile. Bisogna pero' saper distinguere gli ordini di grandezza delle cose. Il villaggio bucolico inglese, dove tutti vanno d'accordo e i giovani hanno tutti un lavoro, sia anche di distribuire il latte al mattino, in bicicletta e col sorriso sulle labbra, e' roba di 50 anni fa. E' una storia vera ai bei tempi in cui in Inghilterra c'era un welfare state in grado di redistribuire la ricchezza. La separazione sociale nell' Inghilterra di oggi e' enorme. E soprattutto hai milioni di giovani inspendibili. Giovani che sono, saranno e resteranno a reddito zero tutta la vita. Che non fittano nell' economia inglese, che e' diventata una macina che non distingue il bianco dal nero ma solo lo spendibile dal non spendibile. La fotografia che piu' mi ha fatto impressione e' stata quella di un gruppo di bambini di 11-12 anni (bianchi) che scappavano dopo aver svaligiato un negozio. Non scappavano con il Lego, con le biciclettine o con gli iPod. Scappavano con le bottiglie di vodka. Purtroppo queste masse non impiegate e non impiegabili per una qualche ragione che mi sfugge, non riescono a darsi un' impronta ideologica. Non sono quindi in grado di esercitare una pressione politica per il cambiamento. Sono capaci di comportarsi solo in modo scollegato e primitivo. Ai tempi dei minatori di Scargill, per quanto facessero un lavoro di m.erda a 100 mt sotto la superficie, erano tutti impiegati e ideologicamente motivati. E questo li salvava, anche umanamente. Questo stesso bacino di persone, tirate fuori dalla miniera o dalla catena di montaggio ed abbandonate a se stesse in un economia dove solo il fittest sopravvive, ti danno luogo a questi fenomeni. Per loro non rimane che l' alcool o la rivolta selvaggia, primitiva, inutile ed immotivata. E qui in un certo senso do ragione ad Anti.

 

  By: Paolo_B on Domenica 14 Agosto 2011 13:57

si però fare che cosa ? E' chiaro che si tratta della parte emarginata, gli ultimi della società, che ancora vede la sua emarginazione in chiave razziale, e percepisce insieme una ostilità di questo tipo. Se gli stati uniti invece di spendere per gli ombrelli spaziali e guerre varie avessero cercato di affrontare la situazione con una assistenza effettiva econcentrando gli sforzi sull'educazione (quella si magari in stile militare e inculcando il senso della nazione), invece che con norme ridicole (tipo le quote per le università), sarebbero oggi in una situazione migliore. Questi non sono infatti immigrati dell'ultima generazione che devono integrarsi. Magari è gente che è qui da quando i loro antenati sono stati deportati dall'africa. Il razzismo da ogni lato non porta che a peggiorare le cose, ad acuire l'odio e generare nuova violenza.

 

  By: Gano* on Domenica 14 Agosto 2011 13:16

Curioso che il blog di Grillo non faccia la minima menzione ai fatti accaduti in Inghilterra. Mi sarebbe interessato sentire la sua opinione. Cosa ne pensava in materia. Invece parla di Draghi, Letta, della BCE, dell' intervista a Beppe Scienza... ma di quei fatti niente. A proposito, non ritenete bullish che sul blog di Grillo ci sia l' intervista a uno che consiglia di mettere i soldi sotto il materasso o al banco posta?

"Che cosa ci vorrà prima di svegliarsi e fare qualcosa?" - GZ  

  By: GZ on Domenica 14 Agosto 2011 01:09

---------------------------------- da : Edmund Connelly, "Honestly, What Will It Take?" Questa estate ci sono state circa duecento episodi in America di "giovani" che in pieno centro, alle fiere, all'uscita dei centri commerciali, attaccano in massa dei passanti in base al criterio della razza. Poi ci sono ora queste violenze senza precedenti nella storia inglese a Londra e in altre parti d'Inghilterra. I Mass Media hanno descitto il tutto come un fenomeno complesso, con tanti aspetti di frustrazione, rabbia, disgregazione, alienazione, mancanza di opportunità, modelli culturali sbagliati... tante spiegazioni e considerazioni meno quella ovvia Le immagini dei filmati li smentiscono ogni giorno perchè i neri sono solo il 3% della popolazione inglese e compaiono nel 60-70% delle foto e filmati dei teppisti in azione. Senza contare che c'erano solo neri ad iniziare le violenze il primo giorno, che nei casi dei quattro morti ammazzati (tre pachistani e un bianco) i responsabili individuati sono neri e lo stesso nei casi di gente che si è buttata dalla finestra perchè le avevano dato fuoco all'appartamento. Un gruppo che è il 3% della popolazione inglese ha commesso probabilmente l'80% degli incendi, delle aggressioni e delle distruzioni. (Nell'approfittare successivamente e rubare dai negozi distrutti le proporzioni sembrano essere più basse perchè molti li hanno seguiti). Mettiamola in modo semplice: se non abitassero africani in inghilterra: a) questi disordini non sarebbero iniziati, b) l'80% delle violenze non si sarebbero verificate. La prova ulteriore è che dal 1880 circa in poi le uniche violenze di massa simili sono state condotte da africani in Inghilterra Questo riporta alla domanda che noi, alcuni di noi perlomeno, in America ci poniamo: "Che cosa ci vorrà prima che i bianchi si sveglino ?" perchè si scuotano dall'ipnosi del politicamente corretto ? I bianchi in America, come anni fa in Rhodesia e Sudafrica e oggi in Inghilterra, volutamente negano il pericolo chiaro, evidente ed attuale che hanno di fronte, nella vita quotidiana se non sono molto molto benestanti che vivono in quartieri esclusivi. Più in generale, attraverso matrimoni in ritardo che danno un figlio di media, la rinuncia ad avere figli e il lasciare che le elites che li governino importino un nuova popolazione (non bianca) che è destinata a sostituirli stanno andando docilmente verso la loro autodistruzione Questa è una storia personale che mi sconcerta ancora: Questa storia ha colpito noi perchè la mia famiglia gestiva un business per quattro generazioni e continuiamo a identificarsi con esso in una certa misura. L'anno scorso, una giovane donna che vi stava lavorando sul tardi è stata aggredita e violentata da un immigrato clandestino ispanico. Tutta la sua famiglia estesa lo ha saputo, ma ne hanno parlato il meno possibile e la vicenda non ha avuto alcun effetto nel loro modo pensare al contesto in cui è avvenuta, cioè il fatto che ci sono alcune decine di migliaia di strupri ogni anno in cui la vittima è bianca e l'aggressore mentre non ne accadono virtualmente in cui i ruoli sono rovesciati. Cioè anche dopo fatti del genere i parenti con figlie giovani si rifiutano di insegnare loro a proteggersi a spiegare loro che possono essere a rischio a causa della loro razza. Subito dopo l'attacco, una delle mie sorelle, che vive in una cittadina fuori Raleigh, North Carolina, ha avuto l'esperienza di un figlio dei vicini, un ragazzo di 14 anni aggredito da una banda di "giovani" (il termine usato dai giornali per non indicare mai la razza...) nei pressi di casa sua. E 'stato trascinato dalla sua bicicletta, preso a calci per terra e gli sono saltati sopra fino a che è morto, nel bel mezzo di un quartiere quasi tutto bianco. Anche in questo caso, non ho notato il minimo accenno al fatto che i parenti ed amici abbiano appreso qualche lezione sul contesto razziale in cui è avvenuto l'omicidio. Invece ho visto sul giornale locale la scena standard dei bianchi che tengono una fiaccolata, si tengono per mano e parlano genericamente di "crimine" e di perdono Questo genere di cose avvengono ogni settimana in tutta l'America e vengono però riportare solo nelle cronache locali, senza mai connetterlo ad un contesto, sono sempre trattati come incidenti isolati. Per esempio, un amico mi ha raccontato questa storia da Dallas. Conosceva una pensionata di 70 anni che si ferma spesso a mangiare nel suo ristorante preferito e poi va a casa a casa sua un paio di isolati più avanti in una delle poche enclave bianche della zona. La vecchia signora uscì il ristorante pochi giorni fa e un "giovane" e il suo "ho" (compagno) erano appoggiati al muro di uno degli edifici e mentre camminava davanti a loro l'hanno attaccata. Avrebbero potuto facilmente afferrarle la borsa, ma invece l'hanno presa a calci e buttata giù, hanno preso la borsa, ma poi continuato il loro attacco. Le hanno rottto dei denti e le costole "i giovani" e l'hanno calciata sulla testa due volte. Poi hanno preso le chiavi e sono entrati nella sua auto. Mentre stavano in macchina la donna sanguinante ha iniziato a cercare di alzarsi. Infuriato un giovane tornò di corsa a prendeerla a calci urlando contro "Non tentare di alzarti, puttana bianca" ("White Bitch") L'anziana è entrata barcollando nel ristorante coperta di sangue e sputando dei denti e il cameriere ha chiamato i medici e come si è seduta l'anziana ha singhiozzato: "Per quanto male mi faccia che mi hanno rotto dei denti ed esser stata preso a calci la cosa peggiore che hanno fatto è stato che mi chiamato 'puttana bianca.' Ho sempre fatto tutto il possibile per aiutare la gente nera. Io lavoro come un mentore nel volontariato per i giovani neri nelle scuole con la mia Chiesa e contribuisco mensilmente agli enti di beneficenza per i neri. Posso anche capire che per derubarmi mi abbiano presa a calci, ma non c'era bisogno di chiamarmi '"White Bitch"". Quello che lascia perplesso non è tanto perché i bianchi di oggi raramente aiutino altri bianchi in pericolo in queste situazioni pericolose, quanto perché non facciano nulla di fronte a un pericolo chiaro ed evidente PER SE STESSI. Voglio dire, anche con tutti gli imbrogli e bugie dei mass media che nascondono la verità sulla violenza razziale contro di loro è impossibile che la maggioranza dei bianchi in America non vedano ciò che sta accadendo, perchè non è solo qua e là, E' OVUNQUE ! Non possiamo incolpare solo la propaganda delle istituzione educative dalle elementari all'università e i mass media per tutto perchè milioni di americani hanno sperimentato direttamente o attraverso amici e conoscenti questa violenza diretta a loro Nell'esempio che ho citato, dove il vicino di mio fratello di 14 anni è stato preso a calci in testa e gli sono saltati sopra un gruppo di neri fino a che è morto, non ho sentito una parola da nessuno in quella famiglia su quello che era successo e neanche in quella di mio fratello. E mio fratello ha due figlie appena qualche anno più grandi! Questo assassinio selvaggio è successo ad una famiglia a fianco di quella di mio fratello, eppure non indotto un bisogno di fare nulla per difendersi, perché i famigliari non si sentono "autorizzati" a pensare e discutere sul contesto che produce dozzine di omicidi del genere Questo è semplicemente incredibile. Voglio dire che stiamo parlando del ragazzo della porta accanto che si è svegliato e ha guidato la sua bicicletta, come in qualsiasi altro giorno e la sua vita è finita perchè gli sono saltati sulla testa dei selvaggi che lo hanno scelto come vittima perchè era un ragazzo bianco e per nessun altro motivo. C'è una spiegazione culturale per questo tipo di inerzia di massa, ma che può funzionare solo fino a un certo punto. Voglio dire, se fossi in una classe e un istruttore convince il ragazzo accanto a me che farsi picchiare è effettivamente un bene per lui e poi l'istruttore facesse entrare qualcuno che lo massacra di botte non mi farei influenzare dalle argomentazioni del docente, non importa quali fossero. Avrei intenzione di difendermi pensando che tocca poi anche a me forse e a dire la verità cercherei anche di aiutare il ragazzo Quindi torno alla stessa domanda con cui ho cominciato: "Che cosa ci vorrà prima che ci si svegli e si faccia qualcosa?" da : Edmund Connelly, "Honestly, What Will It Take?"

 

  By: Giovanni-bg on Sabato 13 Agosto 2011 21:37

Nelle ultime ore hanno fatto un sondaggio a Londra Domanda: Secondo Lei ci sono troppi immigrati a Londra oggi? Risultati