Allora non capisco quale sarebbe il lato "scassato" del suo ragionamento.
In casi analoghi, faccio esattamente lo stesso ragionamento anche io. (in genere lo faccio a quelli che "il pane non va gettato via", ma la logica che seguo è la stessa dicendogli che non cambia niente a mangiarlo o buttarlo, ormai quella pagnotta è stata prodotta e il suo destino non fa mangiare un solo bambino africano in più o in meno)
Diverso sarebbe il caso in cui la conversazione fosse avvenuta prima che tu comprassi le costate. Allora lei, suggerendoti di non comprarle avrebbe effettivamente impedito un'uccisione (per semplicità immaginiamo che ad ogni porzione corrisponda un animale) - non ovviamente dell'animale a cui appartenevano le costate che tu vedi in vetrina, ma di quello "successivo" che non verrebbe macellato finchè le costate del precedente stanno in vetrina.
Se si è carnivori meglio esserlo di animali di grossa taglia, così da minimizzare il numero di uccisioni (se uno da' un valore a questo fatto). Per ogni uccisione si mangia qualche centinaio se non migliaio di volte. Viceversa se mangi coniglio, di solito un pranzo = un uccisione