Stupidi Uomini Bianchi

 

  By: gianlini on Giovedì 20 Giugno 2013 17:57

ferpa.....italiani operai ce ne sono ancora?

 

  By: gianlini on Giovedì 20 Giugno 2013 13:12

ma secondo voi un immigrato che come occupazione magari lava il deretano agli anziani o pulisce i cessi all'autogrill, si sente in empatia con una come la Kyenge? guarda che chi ha magari sgobbato quindici anni per ottenere la cittadinanza italiana, mica è tanto contento se arriva qualcuno che gli dice che d'ora in poi la danno a tutti....

 

  By: Gano* on Giovedì 20 Giugno 2013 12:30

è figlia di un capotribu importante --------------------------------------------------------------------- 'Azzo! Allora cambia tutto. Potevi dirlo subito.

 

  By: gianlini on Giovedì 20 Giugno 2013 11:11

Ferpa, non è così la Kyenge è rappresentante dell'èlite del suo Paese, è figlia di un capotribu importante, è una che ha proprio l'arroganza tipica delle classi dominanti dei paesi del terzo mondo; non ha niente a che spartire con i poveracci che tentano la fortuna nei PAesi Ricchi a quanto sento in giro è più malvista e schifata dagli immigrati regolari che non da noi italiani.... "E' stata accolta in un paese 10 volte più sviluppato del suo, le è stata data la possibilità di laurearsi e specializzarsi " anche questo non è vero, lo ha detto lei dalla Annunziata, lo Stato non c'entra; era diventata clandestina qui, è stata aiutata dalla Chiesa (gente di Roma) a regolarizzarsi e a proseguire e terminare gli studi....dobbiamo ringraziare il Vaticano per la sua laurea.... e dobbiamo infine ringraziare l'ingegnere calabrese che se l'è sposata se è cittadina italiana...

 

  By: pana on Giovedì 20 Giugno 2013 10:34

gli immigrati che arrivanoin Italian vivono in condizioni migliori di come vivevano gli italiani immigrati in america "la terra delle opportunita" son i bambini che vivevano senza scarpe e che per scaldarsi dovevano dormire ammassati insieme http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/ecco-come-vivevano-gli-immigrati-gran-parte-italiani-a-new-york-alla-fine-del-57887.htm

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: gianlini on Giovedì 20 Giugno 2013 09:57

quello che mi sento sempre rispondere da coloro a cui faccio notare che l'immigrazione non è del tutto positiva, è che gli immigrati sono come eravamo noi 50 o 100 anni fa e che come noi ci siamo evoluti e civilizzati, così faranno anche loro e la discussione si chiude lì. in realtà sfugge anche a me l'elemento che rende gli islamici così refrattari allo smorzamento delle loro posizioni o addirittura al passaggio ad una posizione neutra o come diremmo da noi secolarizzata; tutto sommato la maggior parte di loro sono stati convertiti con la forza e quindi dovrebbero conservare un desiderio di ribellione e di ritorno al passato che invece non sembrano mai evidenziare evidentemente l'islam è una religione più a misura d'uomo delle altre e soddisfa ancora meglio i bisogni dell'animo umano; mi sembra l'unica spiegazione possibile

Se si vuole il problema lo si risolve - GZ  

  By: GZ on Giovedì 20 Giugno 2013 02:59

Sono ^cose talmente ovvie#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?topicGroupID=1&topic_id=6011&reply_id=123527478^ quelle che scrive Sartori, sul fatto che non puoi in pratica lasciar invadere il tuo paese da milioni di stranieri (perchè questo è in realtà) che deve esserci sotto qualcosa per forza. Se tutti i mass media (con rare eccezioni come appunto questa di Sartori) ripetono che è giusto essere invasi da milioni di persone da tutto il mondo non può essere solo una "tendenza" del "nostro mondo moderno" come ti rispondono Ad esempio: una notizia fresca fresca (ma notare che la trovi solo sulla stampa russa), che riferisce come Israele risolve il problema dell'immigrazione. Hanno appena approvato a Tel Aviv una legge che ^punisce l'immigrazione clandestina con tre anni di prigione#http://english.pravda.ru/world/asia/05-06-2013/124757-israel_immigrants-0/^. In più, oltre al muro che hanno costruito per tenere fuori i palestinesi dalla Cisgiordania ora costruiscono un altro muro con filo spinato a sud per impedire che dal confine con l'Egitto entrino degli africani. E in un altra notizia recente, di cui ora non trovo il link, fanno accordi con i paesi africani da cui provengono gli immigrati che vogliono rimandare indietro di questo genere: gli vendono armi e in cambio i loro governi se li riprendono. Si tratta di un paese industriale e moderno, composto da gente che ha vissuto per secoli in Europa, con un parlamento e una stampa pluralista e guardano anche loro Sky. Come mai allora fa il contrario esatto di quello che facciamo noi, cioè si comporta in modo "fascista" (che qui in Italia o in Inghilterra verrebbe definito tale). Perchè Israele può cioè permettersi di risolvere il problema dell'immigrazione e noi invece no ? Perchè nessuno gli dice niente quando deportano, puniscono con la prigione o costruiscono muri e reticolati. E perchè non gli dicono niente ? Perchè i grandi mass media non riportano questi fatti e di conseguenza nessuno ci fa caso (la notizia l'ho trovata sulla Pravda...). E perchè i grandi mass media.... (...adesso non complichiamo troppo, ma questo esempio mostra che se vuoi risolvi il problema...)

 

  By: giorgiofra on Giovedì 20 Giugno 2013 00:32

Io sono un razzista, si, lo sono. E non nel termine proprio del termine, cioè relativamente alla razza vera e propria, ma relativamente alla cultura. Io non sono favorevole all'immigrazione di popolazioni con cultura molto diversa dalla nostra. Ben vengano ucraini o polacchi, o anche rumeni (esclusi i rom, naturalmente). Ma l'immigrazione di popolazioni di culture molto diverse dalla nostra, e particolarmente di popolazioni islamiche, produrrà dei disastri enormi nel nostro occidente. Se dipendesse da me rispedirei a casa tutti gli islamici. E questo per il dovere che sento di avere nei confronti dei miei posteri di garantirgli una società migliore, e non peggiore della nostra, cosa che inevitabilmente accadrà se si continua ad accettare l'invasione musulmana della nostra Europa. Sarei disposto anche ad accettare una dittatura fascista, pur di arginare questo fenomeno. Purtroppo pochi si rendono conto del disastro che stiamo preparando. Se questa crisi porterà al collasso della nostra economia, avrà almeno il vantaggio di provocare una sterzata decisa alla folle politica sull'immigrazione che la nostra miserabile classe politica sta attuando. Il fatto che un giorno i miei nipoti dovranno festeggiare il Natale di nascosto, mi fa rabbrividire. Cosa dite? Non accadrà? Allora siete del gran Koglioni.

 

  By: gianlini on Martedì 18 Giugno 2013 01:42

Gano, non star lì a perdere tempo con la Kyenge! hai letto invece questa? Le autorità svizzere hanno revocato il permesso di residenza in Canton Ticino a Raffaele Sollecito, il giovane condannato, assolto e ora in attesa di un nuovo processo per la morte della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuta a Perugia sette anni fa. La notizia è stata confermata nel pomeriggio dal dipartimento di polizia di Bellinzona. LA DOCUMENTAZIONE «INCOMPLETA» - Sollecito dal dicembre scorso aveva ottenuto un permesso di residenza nel comune di Aldesago, alle porte di Lugano; qui aveva anche fondato una società, la Expercience Teller, per la produzione di sceneggiature. ..... Daniele Caverzasio, aveva presentato un'interrogazione per domandare se il giovane italiano possedesse tutti i requisiti per ottenere la dimora nella Confederazione. E proprio da questi ulteriori controlli sarebbe emerso che Sollecito avrebbe presentato una documentazione incompleta riguardo le sue pendenze giudiziarie. --- se l'ha fatto il giovane Sollecito, perchè non potrebbero farlo Gianlini o Gano? (io sono a 50 km scarsi.....)

 

  By: Gano* on Martedì 18 Giugno 2013 00:19

Allora non vedo il problema. La volta che ha fatto elementari e medie qua avrebbe fatto già 5 + 3 = 8 (x2) = 16 anni ininterrotti in Italia. Appena compie 18 anni (21 anni di permanenza ininterrotta, quindi in eccesso sulla richiesta) gli dai subito la cittadinanza anche senza bisogno dello ius soli. Non cambi la legge, lasci perdere lo ius soli che è un' idiozia e mantieni la richiesta di 18 anni di permanenza ininterrotta in Italia, ma nel computo moltiplichi per due gli anni passati alla scuola dell' obbligo. Ora mando una mail alla Kyenge.

 

  By: gianlini on Lunedì 17 Giugno 2013 19:48

chi è figlio di clandestini ha tutti i diritti previsti per i cittadini italiani, diritto alla salute, all'educazione, ecc.ecc. per questo è strano volerlo da una parte considerare un corpo estraneo alla società (negandogli la cittadinanza) ma dall'altra trattarlo come un qualsiasi altro bambino (facendogli frequentare la scuola) e poi, più avanti, non avere strumenti o volontà di espellerlo dalla società stessa per questo ho scritto qualche tempo fa che è puro sadismo non dargli la cittadinanza già prima dei 18 anni, perchè in realtà dal punto di vista pratico lo lasci cmq vivere la sua vita qui e ritardi una cosa che alla fine gli darai cioè se uno figlio di senegalesi arriva a 19 anni e non gli dai la cittadinanza, cosa fai poi? cerchi di rispedirlo in Senegal?

 

  By: Gano* on Lunedì 17 Giugno 2013 19:15

Sono questioni con le quali non ho dimestichezza. Chi è figlio di clandestini può accedere alla scuola pubblica? Se no, è quello il primo problema da risolvere. Non vuoi avere masse di non educati sul suolo italiano. Se sì, come penso, si applica anche a loro l' equazione: anni di scuola dell' obbligo in Italia = 2 anni di vita passati in Italia.

 

  By: gianlini on Lunedì 17 Giugno 2013 17:38

Gano! bellissima l'equazione, con gli anni di scuola che valgono il doppio; il problema dello ius soli però è un altro, ed è il problema della permanenza sul territorio italiano di chi è clandestino ma ha figli nati qui, il che lo rende sostanzialmente non passibile di espulsione è lì il problema, nel senso che chi è qui regolarmente e ha dei figli, se ne frega della loro cittadinanza perché non manca nemmeno ai genitori troppo per acquisirla (e di riflesso i figli, diciamo che una coppia di immigrati regolari, fatti i debiti calcoli la acquisisce dopo 15 anni che è in Italia, quindi normalmente intorno ai 10 anni dei primi figli) diverso è il caso invece (e credo siano tanti) di quelli che partoriscono da irregolari; lì ti trovi con delle amebe giuridiche che si protraggono anche oltre i 18 anni dei figli

 

  By: Gano* on Lunedì 17 Giugno 2013 17:21

Gianlini, intendevo dire sullo ius soli. Chi è nato a Nova Gorica deve avere o no diritti diversi da quello nato a Gorizia? Comunque dieci anni ininterrotti di residenza possono andare bene anche a me. Se facessero me ministro invece della Kyenge, visto che non devo stupefare nessuno, risolverei la questione così: 18 anni di residenza ininterrotta in Italia con esame finale di lingua e cultura italiana. Ogni anno scolastico frequentato nella scuola dell' obbligo vale doppio. E hai già risolto tutto.

 

  By: gianlini on Lunedì 17 Giugno 2013 17:20

Gano, io penso che 18 anni sia un muro decisamente troppo alto per chi è nato qui ragionevolmente già è difficile pensare che i genitori di questi ragazzi abbiano una qualche intenzione di tornare al loro paese (eccezion fatta, forse, per qualche rumeno, qualche egiziano e qualche filippino), diventa davvero arduo immaginare che i ragazzi cresciuti in Italia abbiano una seppur vaga ragione per farlo; spesso nemmeno sanno più la lingua del paese dei loro genitori, o se sanno parlarla non sanno scriverla ergo, la soluzione deve essere sensata, evitare facili imbrogli ed escamotages, e tener conto che questi ragazzi al 90 % resteranno in Italia (o Europa) Per chi è nato qui, direi che 10 anni sono un tempo più che sufficiente - diciamo tutte le elementari frequentate e la quinta elementare superata con successo - a prescindere dalla situazione dei genitori (chissà perché le colpe dei padri devono sempre ricadere sui figli); magari si può pensare ad accorciare ad otto anni questo periodo, se la terza elementare viene superata con voti sopra la media (tipo del 9) Per chi è nato a Nova Gorica, ed è arrivato qui prima della prima elementare, direi senz'altro che possono valere le stesse regole (l'italiano lo imparano perfettamente a quell'età)