By: giorgiofra on Domenica 22 Settembre 2013 19:40
Appunto. Per quelli che credono che il popolo conti qualcosa. Il popolo non conta nulla, e la sua volontà conta altrettanto. Non è mai accaduto, nell'arco della storia umana, che chi detiene il potere abbia mai concesso qualcosa se non costretto dal popolo. L'unico limite esistente all'esercizio del potere è costituito dal limite della tolleranza della gente.
In parole povere chi detiene il potere fa tutto quel che gli pare, entro il limite che di volta in volta viene posto dai sudditi. Se esistono quelli che noi chiamiamo diritti inviolabili è perchè il popolo ha lottato per ottenerli. Quelli che hanno fiducia nello stato sono dei fessacchiotti. La pressione fiscale, ad esempio, sarebbe del 100% se chi comanda non fosse certo che ad un certo punto il popolo si ribellerebbe con violenza. Ma fino a quando il popolo è disposto a subire, i grandi parassiti non si fermeranno mai.
Lo stato si comporta come un commerciate: cerca di vendere al maggior prezzo possibile, ed il limite alla sua brama di guadagno consiste nel prezzo che il cliente è disposto a pagare. E come il commerciante, per ottenere il massimo possibile dai cittadini, lo stato utilizza l'imbroglio, prima ancora della forza.
Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un popolo di rincoglioniti che sta accettando tutto, terrorizzato dall'intraprendere strade diverse, essendo stato convinto che ogni alternativa all'attuale sistema porti alla catastrofe. Il caso dell'eventuale uscita dall'euro è emblematico.