Stupidi Uomini Bianchi

 

  By: GZ on Lunedì 28 Ottobre 2013 17:54

giorgio ho parlato un paio di volte con D'Andrea che ha fondato il movimento per la sovranità che citi e mi aveva anche inviato un suo documento da leggere e perchè gli facessi dele osservazioni. E' uno che si impegna molto seriamente, vedo che ha coinvolto Marino Badiale come economista Le mie osservazionio però sono che 1) "sovranista" non lo capisce nessuno cosa vuole dire, tanto vale usare "socialista" che è un termine che nessuno vuole più, per cui non hai molta concorrenza 2) i documenti e analisi sul sito dell'ARS non sono il massimo della chiarezza 3) se vuoi essere pratico devi entrare nel M5S e cercare di convincere la gente che c'è dentro

 

  By: carlog on Lunedì 28 Ottobre 2013 16:25

le domande giuste di solito vanno poste come: "tu al mio posto cosa faresti"? beh io me ne starei qui, semmai spostandomi in un piccolo centro verso la bassa

 

  By: carlog on Lunedì 28 Ottobre 2013 15:37

l'immigrazione e' un problema innanzi tutto demografico che a sua volta e' un problema contraccettivo che a sua volta e' un problema culturale che a sua volta e' un problema politico la sapete la storia degli aiuti umanitari (in contraccettivi) dati all'Africa, con partire di preservativi di marca giapponese inutilizzabili in quel continente per ovvi problemi di taglia ?

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 13:22

Intanto occupiamoci di uscire dall' euro. Fra l' altro l' euro in Europa è motivo di conflitto e di nascita di odi profondi e non di unione. Si parte da lì. Poi il resto viene da sé.

 

  By: giorgiofra on Lunedì 28 Ottobre 2013 12:37

Gano, antieuropa non vuol dire distruggere tutto il lavoro buono fatto in questi ultimi decenni. Quella europea è una idea bellissima, che in ogni caso si realizzerà. Quello che non ci garba è questa Europa, una sovrastruttura gestita da burocrati e banchieri e non democratica. Se la sovranità appartiene al popolo, dovrebbe voler dire che è il popolo, attraverso i suoi rappresentanti, a decidere del proprio destino. Ma nel momento in cui le norme europee hanno preminenza sulle norme nazionali, vuol dire che le decisioni dei burocrati prevalgono su quelle dei popoli. E la democrazia? Esiste un parlamento europeo senza alcun potere, e questo è inconcepibile. Visto che esiste una istituzione eletta dai popoli europei, spetta a questa istituzione formare un governo e legiferare. L'europa che tutti hanno sognato è un grande territorio di stati federati, uniti dalla comune matrice culturale, in cui pace e prosperità consentano una migliore vita a tutti i suoi abitanti. L'Europa che ci governa non ha nulla di tutto questo. Essa non è diventata altro che uno dei tasselli dello strapotere delle plutocrazie, e sta operando al fine di esautorare i governi nazionali e lasciare libero campo alle scorribande del potere economico. Lo stesso errore compiuto con l'unità d'Italia, si sta compiendo a livello europeo. Imporre regole uniche a popoli diversi produce sempre pessimi risultati, che si possono riassumere nell'esasperare le differenze, piuttosto che amalgamarle. Usare una unica moneta e normative uguali per tutti, senza un unico sistema fiscale, senza un unico walfare, senza stipendi uguali, costo dell'energia uguale, costo delle assicurazioni uguale per tutti, e chi più ne ha più ne metta, vuol dire per troppi europei subire solo le cose negative e non avvantaggiarsi di quelle che potrebbero essere positive. Questa Europa, caro Gano, non ci piace. Vogliamo un'europa dei popoli, e non delle banche e dei burocrati.

 

  By: shabib on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:24

GANO caro , davvero , leggo spesso tue anche se non intervengo , mi diverto con le discussioni della suocera GIANLINI che m'ha detto che son vecio e briagun , cosa per altro vera , eheh , ma dicevo , tu dici una cosa che condivido , ma per uscire da euro e' ESSENZIALE una grande unita' popolare , un popolo coeso e un'organizzazione bancaria che non c'e' in quanto le banche si sono fatte i loro cavolacci ed ora si buttano col vincitore...chi ' GS , che non e il supermercato...eheh leggiamo assieme : e' istruttivo CRISI ITALIANA: POTREMMO USCIRE DALL’EURO SE SOLO SAPESSIMO COME FARE E SE LA GENTE DESSE RETTA AL GOVERNO Postato il Sabato, 26 ottobre @ 14:09:11 CEST di davide DI ANTONIO DE MARTINI corrieredellacollera.com Con l’arrivo del deficit del nostro paese al 133% del PIL ( il secondo della UE) si apre ufficialmente la caccia alla liquidità, ma con accenti depressionari che tradiscono la mancanza di idee e di coraggio che caratterizza la nostra dirigenza politica. Chi mostra i segni di aver chiari i propri obiettivi sono alcuni ambienti finanziari italiani che sembrano mirare a drammatizzare la situazione per giungere a una moratoria se non ad una sorta di fallimento generale incontrollato – niente più debiti- da cui si uscirebbe solo abbandonando l’Euro. L’uscita dalla moneta unica è fattibile in un paese unito e ordinato nelle istituzioni e obbediente nella popolazione, come ad esempio la Francia o anche la Spagna, ma che in uno stato sbrindellato come il nostro o la Grecia , avrebbe effetti socio politici devastanti. D’altronde sappiamo anche che siamo stati incapaci ad entrare nell’Euro e ci siamo fatti pilotare, cosa fa pensare ad alcuni che saremmo capaci ad uscirne, è per me un mistero. Sembra che pochi si rendano conto – forse nessuno – che il sommovimento sociale e politico che accompagnerebbe l’evento potrebbe produrre effetti comparabili a quelli di una guerra civile libanese prima maniera, in cui ogni fazione tornerebbe ad armarsi come nel secondo dopoguerra. Avremmo un futuro economico e politico da Kosovo o Montenegro, in cui le uniche realtà capaci di produrre ricchezza sono, come noto, il contrabbando, la contraffazione, l’adulterazione alimentare e il riciclaggio dei rifiuti tossici. Ci avviciniamo al momento della verità e decidere dove andare a prendere con urgenza i circa cento miliardi che servono per ristabilire la situazione. Ho più volte indicato che la via maestra indolore sarebbe stata la nazionalizzazione e riprivatizzazione delle fondazioni bancarie, ma pare che tutti gli errori commessi da Giuliano Amato siano intoccabili e la fine miseranda che attende alcune fondazioni fa ormai pensare che il ricavato sarebbe inferiore a quello ipotizzato cinque anni fa. La patrimoniale, molto malfatta, è già in funzione ed è applicata a soggetti di dubbia esigibilità in tempi brevi. La proposta Savona di creare un fondo immobiliare che raccolga denaro fresco a migliori condizioni di rating, ha tempi ormai lungi e la trasfusione rischia di giungere a paziente deceduto. È quindi necessario ipotizzare una manovra finanziaria integrativa di governo oltre a quella ( solo da me ipotizzata) verso le banche, per raccogliere almeno altri cinquanta miliardi. L’ unica strada percorribile in tempi brevi – lo dice Lookout di questa settimana – è ” l’emissione di obbligazioni a tasso fisso, garantite dallo Stato, da parte della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) da allocare presso le due “casse-forti” italiane: i Fondi Pensione (104 miliardi di euro di raccolta) e le Assicurazioni (108 miliardi di euro di premi annui raccolti, 526 miliardi di euro di investimenti e 397 miliardi di euro a copertura delle riserve tecniche, IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, 2013). Le obbligazioni della CDP sarebbero sicuramente migliori di molti titoli di debito sovrano estero, che abbondano nei portafogli, e non inferiori a quanto attualmente assicurato dalla gestione patrimoniale di molte delle 19 casse previdenziali private e dei fondi pensione negoziali. “ ” Per le assicurazioni forse vale la pena ricordare che appena due giorni fa l’IVASS ha chiesto a Unipol-Sai di intervenire sui 6,5 miliardi di titoli strutturati (derivati), di cui 5,2 nella sola Unipol, che la compagnia assicurativa deteneva al 30 giugno 2013. Dal punto di vista dell’affidabilità-solvibilità, forse è venuto il momento capire che da questa crisi o si esce con uno scatto in avanti e tutti insieme, oppure c’è il collasso che può essere sociale, dell’euro o di entrambi, ma in tal caso sarebbe difficile esigere il pagamento dei debiti da chiunque e ovunque fossero stati contratti.” Infine, è bene ricordare che altri paesi dell’UE sono ricorsi ai patrimoni delle casse previdenziali e dei fondi pensioni con interventi ben più coercitivi. Il governo francese ha richiesto alle casse previdenziali di riorientare il proprio attivo verso i titoli di stato. In Polonia il governo ha imposto il trasferimento delle obbligazioni coperte da garanzia pubblica (titoli di stato) in possesso dei fondi pensione nelle casse dello stato (40 miliardi di euro). In Ungheria, nel 2011, il parlamento ha nazionalizzato le case previdenziali. La Germania , con un artifizio contabile ha escluso da sempre la sua equivalente della CDP dal bilancio dello Stato. Se lo facesse come facciamo tutti noi, il suo deficit passerebbe dall’80% a ( cito a memoria) oltre il 93. Antonio De Martini Fonte: http://corrieredellacollera.com Link: http://corrieredellacollera.com/2013/10/26/crisi-italiana-potremmo-uscire-dalleuro-se-solo-sapessimo-come-fare-e-se-la-gente-desse-retta-al-governo-di-antonio-de-martini/ 26.10.2013 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12507

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:18

> vogliamo continuare con EURO Ma perché dovremmo continuare a voler andare avanti per forza con un aborto? Usciamo dall' euro e continuiamo invece sulla strada dell' integrazione POLITICA dell' Europa (e qui finalmente cascherà l' asino: vedremo allora quali sono i paesi veramente europeisti e quali no). Poi, Europa integrata (ablativo assoluto), potremo ripensare anche ad una valuta comune. L' euro oggi in Europa è fattore di divisione, non di unione. Sono d'accordo con te che i PIIGS dovrebbero coalizzarsi. I voti in Europa ce l' hanno.

 

  By: shabib on Lunedì 28 Ottobre 2013 10:36

nel frattempo , con valenza immediata , bisognerebbe che la compagine politica italiana cerchi di ottenere dagli alleati ricchi , convincendo tutti i compagni paesi PIIGS , a fare normative che rendano piu' flessibile l'euro , consentendone una gestionalita' stile FED , iniziativa abborrita ovviamente da germania,olanda principalmente.... direi che i PIIGS dovrebbero fare una specie di ricatto soft ai ricchi : vogliamo continuare con EURO , ma se tutti assieme non scriviamo subito nuove regole , eliminando gli spread tra i paesi aderenti perche' eliminiamo i debiti singoli degli stati , facendo della BCE una BC piu' simile alla FED , se no si fa cio' , noi usciamo in blocco....sai che concorrenza all'euromarco ?

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 09:31

...

 

  By: giorgiofra on Lunedì 28 Ottobre 2013 09:27

Gano, esiste già un movimento politico anti euro e anti Europa. Si tratta dell'ARS. Dopo un convegno nazionale abbiamo fatto convegni a livello regionale, e ci stiamo organizzando. Non si tratta ancora di un vero partito, perchè pensiamo che occorra prima creare una buona organizzazione che abbia lo scopo di diffondere le nostre idee, sopratutto nelle strade e nelle piazze. Se sono rose, fioriranno. http://www.riconquistarelasovranita.it/

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 09:20

.

 

  By: Acmen on Domenica 27 Ottobre 2013 22:39

Vabbè allora per alcuni" Stupidi uomini bianchi " qui in cima elimineremo " Differenza " dal vocabolario....! ma cosa bisogna leggere...! Shera ..tu si, che ti sei fatto integrare i neuroni ? o i Coglioni ? penso ambedue.

 

  By: Gano* on Domenica 27 Ottobre 2013 21:28

.

 

  By: VincenzoS on Domenica 27 Ottobre 2013 21:15

x GZ E' perchè le persone che contano hanno la cameriera o la badante immigrata e non si trovano giovani italiani a raccogliere la frutta a 5 euro l'ora ? -------------- Zibordi, Lei è il solito razzista che si merita tutto quella cretina della Kyenge. Mi spiega che differenza passa tra la signora Rossi e la signora Stelea o la signora non so come si chiama che viene dalla Nigeria? Sono o non sono tutti e tre esseri umani che meritano lo stesso identico rispetto e considerazione e che non c'è ne è una più uguale delle altre sol perché è nata a Voghera o a Monopoli mentre l'altra viene da Pitesti o da Lagos? Continui così e si tenga la sua degna contraltare che è la Kyenge.

 

  By: shera on Domenica 27 Ottobre 2013 19:59

Globalizzazione e immigrazione, sono l'espressione di un mondo che cambia. Ben vengano gli extracomunitari, a iniziare dalle ragazze: in est europa sono molto belle e snelle, sud america meno carine ma molto simpatiche e aperte, asiatiche spesso sottomesse e affascinanti... le nere poi delle pantere a letto. Le italiane come sono invece: mediamente grasse e cellulitiche (a causa della tanto esaltata dieta mediterranea, olio, pasta, pane, dolci, vino...) viziate da genitori molto deboli e di poco spessore. Atteggiamento autoritario e arrogante... Proprio oggi ho conosciuto una ragazza equadoregna, in genere sono bruttine, ma la ragazza in questione è molto bella, simpatica aperta e sorridente. Aperta e solare come la maggior parte degli immigrati. Citare la kyenge è facile, ma quella si è integrata: grassottella, odiata dal marito, con una formazione catto-comunista e tendenze radical chic. Avanti con l'immigrazione dunque, sperando che siano le italiane a mettersi a dieta e non le badanti a mettersi all'ingrasso.
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.