Stupidi Uomini Bianchi

 

  By: Giovanni-bg on Sabato 15 Ottobre 2011 21:15

Jobs è stato un alternativo ad oltranza in tutto quindi ha voluto esserlo anche nelle cure mediche. Lo è stato anche nell'educazione della figlia che non gli rivolgeva più la parola. La morale è che il segreto per una vita felice (e lunga possibilimente) è che bisogna anche avere la capacità di capire quando occorre fermarsi.

 

  By: manx on Sabato 15 Ottobre 2011 19:44

Steve Jobs :come un presumibile QI elevato può allo stesso tempo essere un QI basso il Tumore che aveva avrebbe potuto essere curato se non si fosse sottoposto alle cure alternative invece che quelle della medicina ufficiale http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_14/jobs-tumore-cure-giuste-potevano-salvarlo_56088194-f68f-11e0-abf0-c6818ffd4921.shtml

 

  By: Tuco on Sabato 15 Ottobre 2011 17:25

Per non dare spazio ad equivoci, qui si sta affermando che persone differenti in sesso, gruppo etnico o sociale, possono avere caratteristiche psichiche diverse. Nessun intento di affermare superiorità od inferiorità sul piano umano. E' bene chiarire questo aspetto visto che molti occhi ci stanno leggendo e potrebbero voler fraintendere il senso di questa discussione.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Sabato 15 Ottobre 2011 15:34

in casa si pensava che fossero esseri inferiori in quanto non cristiani, non cattolici; meno in quanto non intelligenti abbastanza per questo i missionari erano una sorta di salvatori del mondo, perchè facevano emergere dalla loro inferiorità, stuoli di persone cobraf è, grazie al suo padrone di casa, una grandissima opportunità di approfondimento e di scambio di esperienze, pensieri, vedute e questo va sempre e in ogni caso riconosciuto

 

  By: Tuco on Sabato 15 Ottobre 2011 15:08

Io sono sempre stato un ingenuo almeno fino ai 20 anni ( e penso di essere guarito totalmente e definitivamente da questa ingenuità solo da poco...), pero' ho avuto sempre un grande spirito critico che di fronte a molte cose mi faceva pensare dei grandi: Ma se... Ma perche'... In questo caso, leggendo i libri di storia mi sono sempre domandato come mai anticamente ( nemmeno troppo...) l'uomo bianco abbia sempre considerato meno intelligenti gli africani e gli Indios, ma non gli asiatici oppure i nordici. Poi ad un tratto... tutti belli, tutti simpatici, tutti uguali... Per ciò che affermi riguardo alla distorsione dell'educazione, ti capisco, io sono stato educato in scuole pubbliche di una provincia rossissima, in regione rossa per antonomasia e anche allora ( io che sono nato e cresciuto in un ambiente di campagna dove la realtà e sincerità della natura non le nascondi ) quando ascoltavo certi miei insegnanti, provavo quella forte sensazione di "sfuggente", di poco chiaro...

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Sabato 15 Ottobre 2011 14:42

certamente tuco ma in genere anche di cose su cui c'è la censura senti lontanamente parlare*; invece non avevo mai saputo che qualcuno studiasse queste cose e se ne interessasse; era proprio un'intera branca della scienza che mi era sconosciuta ovviamente non mi era mai nemmeno sfiorata l'idea che un negro o un cinese o un indio non fosse uguale a me; io stesso quindi non avrei mai investigato l'esistenza di una qualche differenza * anche se, a proposito di censure, pensa che dato l'ambiente di provincia frequentato (non di città di provincia, ma di provincia di città), per giunta in scuola privata cattolica, anche del Che Guevara io ho sentito parlare per la prima volta solo intorno ai 24 anni - pensare che adesso qualcuno mi prende addirittura per comunista!

 

  By: Tuco on Sabato 15 Ottobre 2011 14:38

Non ne ha sentito parlare perchè é un argomento scottante, dopo la seconda guerra mondiale parlare di differenze fra uomini é quasi un reato perseguibile con l'incarceramento, siamo tutti uguali per definizione assiomatica. Però la censura del "politically correct" mal si concilia con la liberta' di pensiero e la ricerca scientifica.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Sabato 15 Ottobre 2011 14:26

io devo dire sinceramente che per i primi 42 anni della mia vita di questi studi non avevo mai sentito parlare, nemmeno per vaghissimi accenni è stato grazie a Zibordi che sono entrato per la prima volta in contatto con queste cose

 

  By: Tuco on Sabato 15 Ottobre 2011 14:19

Qualche anno fa lessi un interessante libro ( Eysenck, H. J. (1971). The IQ argument: Race, intelligence, and education.) di ^H.J. Eysenk#http://www.indiana.edu/~intell/eysenck.shtml^, un ricercatore di origini tedesche che nel '900 ha approfondito molto l'argomento intelligenza ( poi volutamente dimenticato con l'avvento del "politically correct" a partire dagli anni '80 ), gli argomenti che cita Zibordi, derivano originariamente tutti dai suoi studi. Oltre a studiare e divulgare le differenze in livello di I.Q. fra le diverse razze e ambienti di sviluppo, Eysenk afferma pure alcune cose sull'intelligenza femminile, per la quale e' prevista una distribuizione gaussiana piuttosto stretta, al contrario di quella maschile molto larga, ovvero ragionando molto a spanne, fra gli uomini abbiamo molti grandi idioti e molti grandi geni, fra le donne invece, livello piuttosto omogeneo.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Sabato 15 Ottobre 2011 12:09

Esteban io ricorro sempre ad osservazinoi di carattere pratico e banalissime prendi gli sport: ce ne sono alcuni in cui il numero di atleti di colore è pazzesco, a volte sfiora il 100 %; nel calcio metà delle nostre squadre sono con gente di colore, così come in francia inghilterra o spagna eppure gli allenatori sono tutti bianchi, anzi sono quasi sempre i bianchi più bianchi (non però ebrei....quelli hanno un concetto troppo settario del gioco di squadra e non riescono proprio a far propria una bandiera che non sia la LORO) strano no? tutti questi neri così forti e nessuno che poi emerga come allenatore....

 

  By: Esteban. on Sabato 15 Ottobre 2011 00:54

Anzi, Siccome mi son stancato di sentir parlare di QI in questo modo,USANDOLO per giustificare idee di cui non c'è assolutamente modo di verificarne la veridicità in quanto sistema non certo... mettiamoci una PIETRA SOPRA e cerchiamo di spiegare l' INSUSSISTENZA di tale "sistema di misura" ... O meglio, Ve lo faccio spiegare da un altro ... anche se è come la vedo, troppe le variabili per definirle in modo così stupido con un numero ... la realtà , di tutti questi personaggi che impegnano capitali e tempo in questi studi è che sono Braccia rubate all'agricoltura ... ----------------- ^La stupidità del QI#http://www.giannimarconato.it/2007/08/la-stupidita-del-qi/^ La pretesa scientificitá di certe posizioni, scoperte e pratiche, più che una verità rappresenta (soprattutto nelle scienze sociali ed umane) un punto di vista, una opinione più o meno autorevole. Questo mio convincimento ha ricevuto una conferma dall’ultimo libro di Hans Magnus Enzensberger “Nel dedalo dell’intelligenza” recensito ne L’Espresso del 9 agosto, n.31. L’autore demolisce il mito del QI, quoziente di intelligenza, concettualizzazione di una presunta caratteristica delle persone su cui si è basata e si basa tanta pratica scolastica e di gestione delle risorse umane. Enzensberger, noto poeta, filosofo, saggista, giornalista, inviato speciale, traduttore poliglotta, critico letterario, analista sociale e militante politico, afferma che i test di QI non testano altro che mentalità e pregiudizi di coloro che li hanno inventati e non hanno nulla a che fare con l’intelligenza. L’autore si domanda se sia mai possibile misurare una entità tanto insondabile ed indefinita quanto l’intelligenza. A supporto dell’affermazione riferisce ben 120 definizioni di intelligenza, ognuna delle quali guarda alla questione da un punto di vista diverso. La conclusione: i metodi per misurare l’intelligenza sono stupidi, quanto è stupida l’idea di misurarla. E pensare a quante lezioni sui test, anche di intelligenza, ho dovuto frequentare all’università e quanto sono stati pontificati personaggi come Binet e Eysenck ….. Dove la mettiamo con Gardner e le sue intelligenze multiple? O con quella che per me è la fondamentale suddivisione tra intelligenza convergente e divergente? E’ proprio così, la vera condizione umana che si testa con il QI sono i pregiudizi di certi scienziati …… Di Enzensberger ricordo “Il mago dei numeri”, un libro per ragazzi (e non) che introduce nel mondo della matematica attraverso una favola. Lo ho regalato a mio figlio al tempo delle scuole medie, lo ho regalato a parecchi figli di amici ed è piaciuto. Credo possa essere un buon strumento per la didattica della matematica. Provare per credere. PS: ho cercato il libro“Nel dedalo dell’intelligenza” (edito a Zurigo dalla Fondazione Vontobel) in Amazon ed in IBS senza trovarlo. L’unico riferimento è quello che segue trovato in una rassegna periodica della Biblioteca Nazionale svizzera. Se qualcuno è più fortunato, segnali un riferimento diverso. NB 001482729 Enzensberger, Hans Magnus. – Im Irrgarten der Intelligenz : ein Idiotenführer / Hans Magnus Enzensberger ; Ill. von Martial Leiter. – Zürich : Vontobel-Stiftung, 2006. – 61 S. : Ill. ; 30 cm. – (Vontobel-Schriftenreihe) Literaturverz. – Bestellnr.: Vontobel-Stiftung 1760

 

  By: Esteban. on Venerdì 14 Ottobre 2011 21:23

MODERATORE la Gaussiana è una fregatura , chiunque la usi nel modo corretto lo capisce ... Veda market profile nel caso di indicatori di trading o applicata pure in altri ambiti come scostamento rispetto ad una media o altra funzione nel caso usi le deviazioni e associata alla regressione di funzioni polinomiali ... nel caso base il tutto poggia su una media e già una media è una approssimazione ... quindi definire una distribuzione distante 1/2/3 deviazioni standard da una misura approssimativa mai precisa ... perchè la media ritarda e non può considerare brusche variazioni del prezzo(nel caso del trading ad esempio), può solo indicare una zona probabile, ma mai certa ! così se lei mi associa il QI, non solo ho queste imprecisioni, ma le ho pure considerando i criteri che scelgo per definire gli "standard" del QI ... C'è una imprecisione incredibile a livello numerico (e dipende sempre dalla traccia di riferimento) figurarsi sul stabilire via bell curve la posizione del QI di JOBS "rispetto al "resto del mondo"" ... come pure stabilire se hai il cancro o meno ... nei numeri , relativamente al prezzo hai molte meno probabilità di errore del sottostante(prezzo) rispetto ad associare misurazioni "variabili tipo il cancro" dove la base di riferimento è dipendente da una quantità incredibile di fattori ... per dire certi marcatori , lo chieda pure ad un medico, possono indicare probabilità di tumore anche se non v'è alcun tumore ... reagiscono positivi anche se dipende d'altro ... in faccende di questo tipo i cigni neri si moltiplicano in quantità ... al punto che si arriva a definizione di formule dovendo associare dei valori fissi(costanti) a VARIABILI di fatto semplicemente considerate costanti per praticità di calcolo ... inoltre non mi può considerare una curva ideale ...fra Kurtosi e skew arrivare alla definizione del punto "migliore" cui associare caratteristiche di QI rilevante rispetto alla media ce ne vuole ... A volte si confonde il QI con la TESTARDAGGINE , chiaro che JOBS è un grande .. ma a volte è semplicmente questione di formazione e determinazione ... Il QI come dice BUFFETT non serve ad un CAZZ.. in FINANZA ... lo spiega LUI ... Se poi vogliamo definire QI la elaborazione di algoritmi incomprensibili per fregare chi acquista i prodotti bassati sugli stessi ... è più furbizia che QI ... Per me JOBS ha sacrificato la vita al lavoro... quello in cui credeva ! ma Berlusconi , politica a parte se l'è almeno goduta e si sta divertendo in confronto cosa dovrebbe avere il QI a 300 rispetto a JOBS ... ------------------------- I limiti Il QI è una misura indiretta, che classifica l’individuo relativamente a un insieme di persone. L’estimazione non è perfetta, quindi. Gli psicologi e gli esperti stimano che i test sono affidabili al 70%. Inoltre, i test del QI non danno nessuna informazione su capacità quali la creatività o l’immaginazione. ------------------------- JOBS di queste ne era colmo ... creatività o l’immaginazione pure berlusconi ... questo è l'ES ... l'ho adattato solo per prova (non lo uso per trading ci si mangia la casa) e pure l'ORTO !

distribuzione (e utilizzo) dell'intelligenza - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 14 Ottobre 2011 20:04

Esteban, tu non hai letto quello che scrive ^Taleb nel suo capitolo sulla distribuzione di proabilità gaussiana#http://www.fooledbyrandomness.com/GIF.pdf^ perchè, non essendo ignorante, Taleb a pagina 247-248 spiega che si applica benissimo in tanti casi e campi e cita tra questi casi i risultati della psicologia applicata, che è precisamente quella che ^misura il quoziente di intelligenza#http://it.wikipedia.org/wiki/Quoziente_d%27intelligenza^ (vedi le frasi in inglese che ho sottolineate ? vuoi un aiuto ?) Mettere un link ha senso se è qualcosa che si è letto e magari anche compreso quello che c'è scritto....(spero che tu non lo abbia letto, perchè se lo hai letto e non hai capito che dice il contrario il tuo QI cadrebbe nella parte bassa della curva gaussiana) Quello che dice Taleb è invece che ci sono situazioni, come appunto il mercato finanziario, in cui "un singolo numero può alterare le medie, ad esempio un crollo del -90% può cancellare 40 anni di accumulazione di capital gain..". Ma non c'entra con le ^misurazioni del quoziente di intelligenza#http://it.wikipedia.org/wiki/Quoziente_d%27intelligenza^ perchè sono numeri che variano per definizione da 50 a 180. Ci sono i geni come Leonardo o lo stesso Gauss, ma anche loro quando vengono misurati in termini di QI al massimo hanno un numero tipo 160 o 180, non 1800 o 4000 o 20mila di QI !!! Questo perchè sono semplici test di un ora di abilità analitiche, verbali e spaziali, che per definizione danno un risultato con dei confini predeterminati. Il problema di discutere il Quoziente di Intelligenza è che ti scontri, oltre che con il pregiudizio imposto ora per cui "...non si possono mai fare confronti... tutte le popolazioni e gruppi sono intelligenti a modo loro ..." con la scarsità o scarso uso del medesimo in chi lo nega Non esiste praticamente più nessuno in psicologia applicata che neghi la validità della misurazione del quoziente di intelligenza tramite i test standardizzati. Lo usano a scuola per determinare se un ragazzo ha bisogno dell'insegnante di sostengo (QI inferiore a 60) o se uno può entrare al MIT o Stanford (QI superiore a 130). Nessuno nega questi risultati elementari di psicologia applicata. Incluso Nassim Taleb in questo capitolo in cui dice tranquillamente che quando i numeri non variano molto la gaussiana si applica Non c'entra un tubo quello che scrive lui con il fatto che il quoziente di intelligenza di un milione di persone è statisticamente distribuito all'incirca così (prendendo gli europei e i cinesi) i) l'80% cade tra 90 e 111 di QI (una deviazione standard, circa 10 punti) ii) il 90% tra 85 e 122 circa (due deviazioni standard) ii) il 96% tra 80 e 133 circa (tre deviazioni standard) E nel caso di altre popolazioni la distribuzione è identica, ma la media è spostata di 10 o anche 30 punti più in basso...

 

  By: Morphy on Venerdì 14 Ottobre 2011 19:01

Non vorrei sbagliare ma mi sembra che la Coca Cola company, sia ricorsa per una bevanda del gruppo e non proprio per la cocacola bibita. Ci vuole un pazzo a voler sfidare sul campo la cola della cocacola, sia con contraffazione completa sia parziale. La seconda avrebbe forse qualche senso commerciale ma con risvolti relativamente insignificanti. CocaCola the best... morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Esteban. on Venerdì 14 Ottobre 2011 18:48

non lasciano correre e cosa fanno ? LOL non fanno proprio nulla .... la prossima volta si svegliano e lasciano dormire i giganti ... anzichè regalargli esperienzaA COSTO ZERO ... Che stupidi, pensavano di raccontare le storielle ai cinesi ... Ci faranno un mazzo a tutti se non blocchiamo le frontiere ed imponiamo dazi pensando a curare il nostro giardino anzichè lasciarlo INARIDIRE ...