By: giorgiofra on Martedì 18 Ottobre 2011 00:28
Siamo certamente i più intelligenti d'Europa ed anche, in virtù della nostra storia, i più smaliziati e scettici.
E' per questo che abbiamo tutti un fondo di anarchia, ovvero di scetticismo nei confronti delle istituzioni.
Un mediocre è sempre un ottimo impiegato di banca, in virtù del fatto che si limita ad eseguire le disposizioni senza porsi domande. Una persona particolarmente intelligente avrebbe estrema difficoltà ad eseguire le disposizioni senza voler cambiare qualcosa, e sarebbe, quindi, un pessimo impiegato. E' per questo motivo che, probabilmente, non siamo dei "buoni cittadini", nel senso che abbiamo difficoltà a rispettare le leggi se le riteniamo stupide od ingiuste.
Quando svolgevo il servizio militare mi chiedevo per quale motivo tutto l'addestramento tendeva al rimbecillimento dei soldati, all'annichilimento dell'intelligenza e del pensiero creativo. Col passare del tempo ho compreso che il tutto era funzionale alla natura stessa del mondo militare, nel quale è necessario che vengano ciecamente eseguiti gli ordini, anche i più stupidi.
Esiste un bellissimo libro di Guido Piovene: "Viaggio in Italia". Scritto intorno alla metà degli anni cinquanta. Quando parla di Napoli si sofferma sul fatto che vi fossero i più bravi artigiani d'Europa, dalle capacità straordinarie ma caratterizzati dal fatto che ognuno di essi non eseguirebbe mai una commessa esattamente come richiesto dal cliente. Ognuno di essi pretendeva di apportare sempre qualche modifica, qualche miglioramento, un qualcosa che mettesse in mostra la loro singolarità.
Ecco, noi italiani siamo un po tutti così, con i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta.