Mutui e Bolle immobiliari

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 21:31

Ma Paulson si fa consigliare da Bertinotti e Ferrero?? sembra sentir parlare uno di rifondazione comunista!!! Paulson Urges Action on Housing Crisis Tuesday October 16, 12:37 pm ET Paulson: Aggressive Action Needed for Housing Crisis, Which Is 'Significant Risk' to Economy WASHINGTON (AP) -- Treasury Secretary Henry Paulson called Tuesday for an aggressive response to deal with an unfolding housing crisis that he said presents a significant risk to the economy. In the administration's most detailed reaction to the steepest housing slump in 16 years, Paulson said that government and the financial industry should provide immediate help for homeowners trying to refinance current mortgages before they reset at much higher rates. ADVERTISEMENT He also called for an overhaul of laws and regulations governing mortgage lending to halt abusive practices that contributed to the current crisis. "Let me be clear, despite strong economic fundamentals, the housing decline is still unfolding and I view it as the most significant current risk to our economy," Paulson said in a speech delivered at Georgetown University's law school. "The longer housing prices remain stagnant or fall, the greater the penalty to our future economic growth." In his most somber assessment of the crisis to date, Paulson said that the housing correction is "not ending as quickly" as it had appeared it would and that "it now looks like it will continue to adversely impact our economy, our capital markets and many homeowners for some time yet." Paulson spoke a day after officials from the nation's three biggest banks announced the creation of a fund with up to $100 billion in resources to buy troubled assets such as mortgage-backed securities. Treasury Department officials participated in the behind-the-scenes discussions that led to creation of the fund, but no government resources have been pledged to the effort. Paulson said that the government must balance the need to help homeowners stay in their homes against the threat that government action can encourage investors to make risky decisions in the future. "We must help as many able homeowners as possible stay in their homes," Paulson said. "Foreclosures are costly and painful for homeowners." But Paulson also stated, "When investors are relieved of the cost of bad decisions, they are more likely to repeat their mistakes. I have no interest in bailing out lenders or property speculators." Federal Reserve Chairman Ben Bernanke said Monday that the housing problem would be a "significant drag" on economic growth into next year and that it would take time for Wall Street to fully recover from a significant credit crunch.

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 16:49

l'ibex infatti risponde con un bel nuovo massimo!!!! che pizza!

la fortaleza del sistema económico... - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 15:42

"Zapatero pide a la banca que no corte el crédito a las inmobiliarias...la fortaleza del sistema económico aconseja que las entidades de crédito...estén abiertas para seguir manteniendo un nivel razonable de crédito para la economía de nuestro país, en particular para el sector inmobiliario"..." il primo ministro spagnolo Zapatero oggi è in prima pagina in un "inusual llamamiento (o advertencia) al sector financiero" a non tagliare i mutui (una volta c'era il socialismo dal volto umano, oggi il socialismo dal mutuo immobiliare) ...la fortaleza del sistema económico...un nivel razonable de crédito...en particular para el sector inmobiliario"... non si poteva riassumere meglio di così la situazione

 

  By: Esteban on Giovedì 06 Settembre 2007 23:05

Si ... Pure a me Grazie ... Non ho trovato niente dia riguardo in giro ... a parte 2 parole del Trichet dove allude ad un "underlain trend" e parla di effetti su M1 e i tassi .... ma attacchi o allusioni non m'è parso ... da che fonti arriva questo ragionamento ? esiste un link ?

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 06 Settembre 2007 21:53

Ad ogni modo l'attacco al sistema sembra esserci e da quello che si comprende, stanno cercando di individuare chi sono gli artefici. -------------------------------- Ciao, questa me la spieghi meglio, per favore.

 

  By: Trading Online on Giovedì 06 Settembre 2007 21:46

Più di perdita del controllo del Libor ci sono grandi problemi sull'interbancario con spread mai visti finora. I mercati finanziari azionari praticamente sono immuni, tutto sta succedendo dietro le quinte. Se uno osserva le parole che sono state dette da Trichet sembra come un messaggio indirizzato ad una speculazione particolare, un attacco vero e proprio al sistema Euro e Usa. Non a caso in Brasile per esempio così come in altri Paesi non ci sono problemi sull'interbancario. Ci sono banche che possono piangere e non mi stupirei per esempio nel venire a sapere che banche spagnole, una grande banca Inglese e una Italiana possano avere problemi sull'interbancario. Attenzione però, a breve potrebbe esserci l'effetto al contrario e una grande massa di liquidità che potrebbe fare crollare i tassi dell'interbancario! Ad ogni modo l'attacco al sistema sembra esserci e da quello che si comprende, stanno cercando di individuare chi sono gli artefici. Mettersi contro tutte le banche centrali e contro il sistema bancario credo sia un'impresa persa. La cosa brutta è che questo sia avvenuto in un periodo vulnerabile come quello di agosto.

hanno perso il controllo del Libor - gz  

  By: GZ on Giovedì 06 Settembre 2007 14:57

Quando vai a fare un mutuo il contratto dice che pagherai (se è un tasso variabile ad esempio) il "Libor" più uno 0.70% o 0.80%, vero ? Bene, sono due anni che il Libor sale ed è più che raddoppiato, in euro, dollari, sterline... e questo mese hanno perso il controllo del Libor, gli continua a salire nonostante le banche centrali stiano buttando secchi di miliardi per farlo scendere. Al momento la differenza tra Libor e il tasso fissato dalla Banca centrale è un 1%, la maggiore dal 1987. Solo che nel 1987 c'era stato un crac del -30% delle borse Questi tre grafici qui sotto spiegano perchè c'è stato un BOOM negli ultimi anni e perchè ci sarà una crisi finanziaria (...Yesterday, the Bank finally acknowledged there is a problem by offering to inject £4.4bn of short-term cash into the system. Bankers were unimpressed, though, saying the remedial measure was rather like bandaging the skin next to a wound. Short-term debt markets are not overly stressed. "Normally, three month Libor is super-liquid," John Ewan, a director at the British Bankers' Association, said. "It is historically the most traded debt instrument." No longer. The market has locked up. Despite the Bank's intervention, three month Libor hit another near nine-year high yesterday, at 6.8pc. It is now 1.05 percentage points higher than base rate - the widest gap in more than 20 years...)

 

  By: Esteban on Mercoledì 05 Settembre 2007 21:13

^Subprime Mortgage #http://www.nydailynews.com/news/2007/03/28/2007-03-28_set_up_for_a_fall-3.html^ ^stato per stato#http://money.cnn.com/magazines/fortune/storysupplement/subprime_statebystate/^

 

  By: Law on Mercoledì 05 Settembre 2007 19:14

Immobili,mercato italiano si contrae,fuga dalle grandi città-Ubh Reuters - 05/09/2007 16:00:08 MILANO, 5 settembre (Reuters) - Il mercato immobiliare residenziale in Italia dà segni di contrazione, in particolare nelle grandi città. Secondo le stime dell'ufficio studi Ubh, il numero delle compravendite scenderà a fine anno del 3% circa a 820.000 unità, con una tenuta media dei prezzi, da oltre un anno in sostanziale equilibrio. Emerge intanto un fenomeno relativamente nuovo e destinato a consolidarsi nei prossimi anni: la crescente richiesta di abitazioni nelle città di media dimensione purchè non troppo distanti dalle più grandi. Il primo studio di settore presentato oggi da Ubh - holding che controlla i marchi Professionecasa, Grimaldi Franchising e Rexfin per un totale di oltre 900 agenzie immobiliari - evidenzia infatti che la domanda è ora fortemente caratterizzata da proprietari in cerca di metrature più ampie ma privi di un budget da grande città. La scelta cade quindi sui capoluoghi di provincia o sulle piccole città distanti anche un'ora dal luogo di lavoro, ma capaci di offrire una qualità della vita, per servizi e infrastrutture, competitiva con i centri maggiori. Di qui, la crescita zero dei prezzi nelle grandi città (negativa al netto dell'inflazione), tranne che per le zone di pregio e l'hinterland, contro il +2-3% dei centri di media dimensione. Da Milano, ad esempio, le nuove mete sono Pavia, Lodi, Monza o Bergamo, mentre da Roma la direzione è quella della costa, con Anzio, Ostia e Latina tra i lidi più gettonati. A sostenere la popolazione delle città maggiori è fondamentale il contributo dei residenti stranieri. Un altro segno di debolezza del mercato viene dal mondo della locazione, dove i canani di affitto, tranne piccoli aggiustamenti, sono sostanzialmente fermi da due anni. Lo squilibrio tra canoni e prezzi rende meno interessanti i tassi di rendimento, intorno al 4,5% annuo. Più convincente l'investimento in box e posti auto, che garantiscono ancora rendimenti tra il 5,5% e il 6,3%. Quanto al mercato del credito della casa, Ubh evidenza gli effetti della risalita dei tassi di interesse, come il ritorno al tasso fisso soprattutto nel centro-sud e l'allungamento del periodo di finanziamento. "Ricordiamo che, nonostante l'allarme sul rialzo dei tassi, oggi siamo esattamente sui livelli del 2000, quando si arrivò al 4% dal 2,75% del 1999. E allora non ci fu nessuna crisi del mercato immobiliare", ha sottolineato l'AD di Rexfin Enrico Quadri. Commentando la crisi dei mutui a rischio emersa il mese scorso negli Usa, Quadri rassicura: "Certamente la tendenza del tasso di insolvenza è in salita anche in Italia, perchè le maglie per la concessione dei finanziamenti si sono allargate anche a ceti più bassi, ma in Italia i mutui subprime non esistono. Il protestato non è mai stato finanziato e i prestiti arrivano raramente a coprire il 100% dell'immobile, altro che il 120% come accaduto negli Usa". Negli Stati Uniti i subprime sono nati dopo i fatti dell'11 settembre, conclude. "Allora la Fed decise di facilitare i presititi in modo da sostenere i consumi: era un rischio calcolato fatto in un paese abituato a far fronte alle crisi". Poche e semplici considerazioni. I. E' vero che il problema non è dei tassi alti (come si fa a dire che il 4% è alto...), il fatto che si sia accumulato debito per 265 MLD quando nel sett. 2000 eravamo a 102 MLD. II. Questo tizio non ha mai sentito parlare di stime gonfiate, forse è il caso di farlo parlare con qualche immobiliarista?:-) III. Ora, almeno per alcune zone della penisola siamo al punto di svolta: o sostengono il mercato con offerte di mutui veramente ridicoli (della serie inizi a pagare nel 2010 e così via) o la flessione ci sarà veramente, se poi sarà catastrofica o solo salutare quello dipenderà da quanto panico ci sarà in giro. IV. Se gli italiani si dovessero accorgere che ormai gli obbligazionari sono più appetibili della casa perché non dovrebbero tornare ad amare il nostro debito pubblico? Ergo mettersi sulla difensiva e aspettare che i prezzi si sgonfino? Non è certo con i giovani come me che guadagnano una misera che si può pensare di tenere su il mercato (a meno di un mutuo all'1% con rata flessibile a due generazioni). Non siamo alla crisi subprime, ma solo per il fatto che l'Italia ha un concetto diverso del debito e del fallimento, se si viene protestati qui siamo degli appestati, ma se la peste fosse troppo contagiosa?

 

  By: shabib on Giovedì 30 Agosto 2007 10:24

e bravo Federico , hai detto parecchie cose interessanti.Abituiamoci a dividere quello che sono i problemi itallani da quelli della germania o USA perche' , infatti , non hanno le stesse strutture e origini.l'italia , purtroppo non riuscira' mai a spiccare il volo , e' appunto , come hai tu notato , una questione culturale , radicata nel profondo :noi vogliamo fare i furbetti speculatori fregando i nostri compatrioti e se possibile anche l'estero...non e' cosi' che gli imprenditori Usa o Germany ragionano , ed e' questo che ci tiene in questo stato sempre tra l'incudine e il martello . ora che siamo nell'euro dovremmo essere noi per primi ad attuare normative comunitarie a livello legislativo e fiscale , proprio per essere in linea con i paesi che contano e tirano l'europa , ma invece no , aspettiamo che ci si imponga di attuare le direttive cee , ed anche allora cerchiamo di agirarle , trovare escamotage giuridici per fare gli interessi dei nostri "grandi" pseudo industriali o pseudo politici .Assodato quindi che siamo altro dalla comunita' degli stati che contano , i problemi italiani non inficiano o mutano il corso degli eventi internazionali ,i quali casomai ci aggravano i nostri.al di la dei miti storici , voglio fare un paragone , dato da esperienze che mi ricordo bene : negli anni 70-80 , quando si scatenava la cosidetta speculazione internazionale - (chiamiamola cosi' ) - contro le valute deboli , ma anche verso il $ e che poteva mobilitare gia' centinaia di miliardi di $ , le banche centrali avevano a disposizione poche decine , i piu' fortunati un centinaio di miliardi di $ per contrastarla...non parliamo se la speculazione era azionaria...oggi le banche centrali hanno molte piu' munizioni , ma soprattutto c'e' la volonta' della FED e dei detentori di molti mld di $ di impedire in tutti i modi il mutamento delle attuali condizioni in quanto sanno tutti bene che se si perde il controllo ci sarebbe il piu' grande bang finanziario della storia...quindi iniezioni di liquidita' cartacea di 1 , 10 , 100 miliardi di $ cosa volete che siano , rispetto a quelle virtuali di 100, 500 , mille miliardi , anche 5000 , pur di evitare che il $ perda la sua guerra ? per cui caro Federico , sicuramente l'unico modo per non farsi svalutare quei pochi soldi che una persona ,una famiglia ha , e' quello di investirli continuamente negli assets piu' redditizi del momento , sempre pronti a cambiar cavallo , e se poi uno vuole stare un po' tranquillo senza correre per forza appresso al business , nella mia vita ed anche nella storia , ho visto che solo l'immobiliare , malgrado tutto , e' l' unico che nel lungo mantiene il suo valore e in certi periodi storici riesce anche a moltiplicarlo... BASTA HO PARLATO TROPPO - good gain

 

  By: Law on Mercoledì 29 Agosto 2007 17:45

Grazie shabib per gli auguri vista la situazione ne abbiamo bisogno tutti. Ci sono a mio avviso due fattori che consentono questa situazione economica: la credibilità del sistema creditizio e l'idea del soft-landing o meglio l'idea che qualcuno governi l'economia. In questi giorni le banche stanno facendo del loro meglio per rendersi ridicole e sulla seconda idea non credo che ci sia da dire molto solo che sia il mito su cui si reggono le classi dirigenti di mezzo mondo. Ora se il mercato immobiliare dipende dalla facilità di finanziamento quali sono i fattori che possono portare ad una crisi? Stretta creditizia con rialzo dei tassi o chiedendo maggiori condizioni ai mutuatari; calo della domanda (ma i dati come hai giustamente evidenziato per ora non indicano questa ipotesi); crisi economica. Nessuno vuole che i prezzi scendano perché gli italiani sono pesantemente esposti nel settore visto che più dell'80% possiede una casa, se poi ci mettiamo di mezzo il fatto che negli ultimi anni decine tra ex-palazzinari, fondi e finanzieri si sono riempiti di immobili e strumenti correlati... Penso quindi a cause esogene al mercato stesso che possano mettere in difficoltà gli attori: mettendo per un attimo da parte il fatto che le banche italiane subiscano i riflessi della crisi USA e quindi siano costrette ad abbandonare il credito facile (cosa che ritengo molto probabile), se la nostra economia dovesse ritornare a crescere con gli 0,.. o peggio andare in recessione come faremmo a sostenere mercato immobiliare e consumi? Esiste un rischio concreto di imboccare quel circolo vizioso che è un po' lo spauracchio di tutti: bassa crescita/recessione; aumento di tasse (dovuto ai vincoli europei); esplosione del debito privato (ammesso che te lo consentano) o in alternativa peggioramento delle condizioni di vita. Tutti i paesi occidentali, non solo l'Italia, non sono progettati per sostenere questo tipo di situazione perché se il popolo annusasse puzza di bruciato butterebbe in aria tutta la classe dirigente del paese e la socialdemocrazia. Blair ha avuto successo in Inghilterra perché è stato capace di imboccare il ciclo giusto di crescita simultanea del Pil e del debito (poi bisogna vedere quanta parte del merito va a lui). Di vie d'uscita ce ne è solo una: la fortuna. Siamo culturalmente incapaci di rimboccarci le maniche o passa la tempesta senza che niente ci cada addosso o si va a fondo e stavolta senza salvagente. Federico P.S. Un mercato su cui scommetterei per comprare casa nei prossimi anni è la Grecia, come avete visto hanno già bonificato i terreni e a differenza nostra non c'è nemmeno il divieto di edificazione sulle aree bruciate (ammesso che da noi si rispetti). Che vogliano emulare la Spagna? :-)

 

  By: shabib on Mercoledì 29 Agosto 2007 10:03

Ottimo contributo ! sarebbe bello se ci fosse un long -soft-laanding anche qui'...ma conoscendo le brusche svolte del mercato,ho dei dubbi.....

 

  By: temistocle2 on Martedì 28 Agosto 2007 21:39

beh, cmq il grafico evidenzia la variazione annua, non assoluta. Quindi un -4% rispetto a prezzi che l'anno prima erano aumentati del 16% e dell'anno prima ancora "solo" del 12%, etc... Ci vorrà tempo per vedere se è solo un aggiustamento della tendenza che sarebbe salutare o una inversione effettiva. D'altra parte, anche se fosse attendibile l'inflazione ricalcolata con il "sistema pre-Clinton", il 16% di incremento annuale sarebbe un pò troppo... e forse finirebbe per influenzare l'inflazione stessa. Quindi o rientrano i prezzi degli asset, dalle case alle commodities, o la gente (ri)fa le barricate per avere gli aumenti di stipendio e esplode l'inflazione...

 

  By: shabib on Martedì 28 Agosto 2007 17:55

c.v.d. : 28 AGO - Ribasso record per i prezzi delle case negli Stati Uniti nel secondo trimestre 2007. L'indice, elaborato da S&P Case Shiller, ha segnato un calo del 3,2%. Su base annua, a giugno scorso si era registrato un calo del 3,5%. (ANSA). e per il terzo trimestre io credo anche peggio...

 

  By: shabib on Venerdì 24 Agosto 2007 18:28

Nel mese di luglio, la vendita di nuove case ha registrato un'inattesa crescita del 2,8%, attestandosi a quota 870mila unità, in deciso progresso rispetto alla lettura precedente che è stata rivista al rialzo a 846mila unità dalle 834mila indicate in un primo momento. Il dato odierno ha sorpreso positivamente il mercato che si era preparato invece ad un calo a 830mila unità. bisogna vedere , pero' , di quanto i prezzi di vendita sono ribassati.....