911, il free della home

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 11 Settembre 2002 16:09

GZ, quando tenta di volare più alto, la preferisco e per molti versi sono d'accordo con lei (anche se suppongo di essere anch'io relegato nello stesso girone dei br). :-) La sua aspirazione a una visione unificante delle opinioni che prende in esame mi piace; purtroppo la realizzazione mi pare claudicante. Ecco perchè: lei dice "In questa visione del mondo tutti i fenomeni vanno sempre ricondotti alla fine a questo disegno o meccanismo unico...", e ne consegue un giudizio negativo. Ma cercare un meccanismo forte, cui fare riferimento per comprendere le dinamiche sociali, economiche e quant'altro è uno sforzo ambizioso, ma del tutto meritorio. L'errore non è cercarlo, l'errore è pensare di averlo trovato, e questo vale per noi tutti (lei compreso). Ognuno di noi (scusate se parlo al plurale) ha una lettura unificante della realtà, che sorge dal vantaggio biologico (vale anche per i piccioni, per fare un esempio) che si ottiene dall'averne una. E' infatti statisticamente probabile che ci sia una rapporto di causalità a legare gli avvenimenti; se non riusciamo a trovarlo, assumiamo per valido quello che ci sembra dare più riscontri. Come un po' approssimativamente lei dice, "ognuno ne da la sua versione in base al livello scolastico". Sono convinto che anche lei sia detentore di una di queste "teorie universali", quindi mi spiace, ma devo intrupparla nel nostro medesimo girone infernale: benvenuto tra i br! :-) 2ali

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 15:20

Ti capisco... Ah, se ti capisco...

 

  By: bandy on Mercoledì 11 Settembre 2002 15:18

Bah a quel punto Luke io non ho grosse alternative. Mi verrebbe in mente il mercato cinese che sta aprendo giusto adesso le porte agli investitori istituzionali, ti immagini che spread su un ipotetico mercato dei derivati alla borsa di Shangai? Insomma un emerging market con un enorme bacino di utenza. Anche se non hai tanta vola l'inefficienza di un "bimbo" finanziario dovrebbe darti modo di far soldi. Tra l'altro sono single, posso giraree fare un po' quello che voglio. Oppure come qualche amico mi ha consigliato vado a fare il comico, dicono io sia entertaining, ma in banca tra pratiche di fido, e portafogli sbf io non ci torno piu', non dopo aver avuto il privilegio di fare il lavoro piu' bello del mondo(per fortuna o sfortuna)....sigh!

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:50

Bandy. Quello che dici è ineccepibile, ma il fatto è che tu hai vissuto na stagione (tra rialzi e ribassi) di straordinaria volatilità del mercato. E se questa venisse meno? Se improvvisamente sulla borsa calasse un disinteresse generale? Se i tassi restassero per altri 5/6 anni allo stesso livello?

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:44

Una lunga banalizzazione alla quale si può rispondere che per lei - invece - vale il concetto in forza del quale "l'America da 200 anni è il motore pulsante del benessere e della democrazia, basta leggere la storia per rendersene conto" eccetera, eccetera... Un altro segno che il mercato - e l'analisi sul mercato - non dà più grandi stimoli a nessuno, neppure a lei che gestisce un sito di analisi tecnica.

 

  By: bandy on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:41

Allora Luke provo a darti una qualche idea in piu' di come funziona un prop. desk che investe quindi grana della banca su derivati qui alla City. Sui derivatives e' cosa diversa che sul cash. Sull'azionario hai un benchmark inopinabile che e' il paniere di riferimento o il singolo titolo. Per cui e' facile vedere la tua performance relativa basta vedere come ha performato l'indice o il titolo e si guarda se hai fatto meglio peggio o uguale. sui derivati e' cosa diversa perche' non esiste un benchmark e il tipo di attivita' effettuabili sono veramente tante. Trading direzionale (il tuo Fib venduto a 33000), Risk arbitrage, volatility trading, skew trading etc. etc. Ora in una piazza come New York o Londra (quindi non Milano), i P&L (Profit & Losses) sono l'ossessione di qualsiasi Head di un desk o di qualsiasi trader. Quindi se mi apri una qualsiasi posizione in derivatives dove hai quindi anche leverage, alla sera hai puntualmente l'ombra, l'alito pesante di chi avvalora la tua posizione, dunque la pressione quando la tua posizione e' in perdita e' enorme. Se il tuo Fib venduto a 33000 invece che cominciare a scendere subito avesse rialzato fino a 34500 nell'arco di due settimane, per quanto la tua view possa essere corretta nei tre mesi ad esempio si scontra con esigenze di performance, di timing, di risultati comparati con quelli dei tuoi vicini di desk (che magari stanno performando e tu no), quello che voglio a provare a dire e' che non e' sufficiente avere la view corretta fare l'operazione e andare a giocare a tennis sbattendosene dei prezzi perche' nelle banche d'investimento non e' cosi. Perche' il rischio e' millimetricamente monitorato (mai sentito parlare di VAR come paramentro di valutazione del rischio?), ci sono track record di traders che hanno avuto performances mirabolanti quindi viene naturale scartare performances deludenti anche dopo un periodo breve di tempo (ecco perche' licenziano i traders a ragione o torto) Insomma un trader (QUINDI NON UN GESTORE di fondi pensione), ha molte piu' variabili, un trader il mercato lo viviseziona, la posizione la aggiusta, la cambia, la hedgia se necessario la stravolge continuamente perche' sopra al monitor c'e' un crudele contatore che come a Las Vegas ti mostra cosa stai facendo. Una previsione giusta a 6 mesi potrebbe essere errata a due mesi. E' come se ti guardi Telecom Italia e dici "mmhh....volatilita' implicita bassa, secondo me questa sale.." e ti riempi di staddles a scad. due mesi poi le settimane passano e il titolo continua a muoversi in range e la vola scende li', allora nervoso decidi di chiudere-cambiare-switchare posizione e via cosi' (magari quello del desk due metri piu' in la' la vola l'aveva venduta su France Telekom ed ha un erezione). Poi come d'incanto incassi la perdita alla scadenza del contratto e li' Telecom si impenna con la vola (e le tue bestemmie partono perche' la tua view era corretta). I derivati sono scommesse a scadenza, e la performance inevitabilmente viene monitorato day by day. Tre mesi continuativi in perdita ed e' molto probabile che un bel mattino ti ritrovi le tue scartoffie raccolte in una scatola e una lettera di redundancy pronta sul tuo desk. Poi esci dalla porta e il mercato gira dalla tua parte...c'est la vie! Questi traders a JP Morgan, Goldman S., etc. li dovresti vedere, e' un altro mondo, il mercato sono loro, vivono solo di Black&Schoels.....e' un altro mondo Scusa per la lungaggine

 

  By: GZ on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:33

Leggendo diversi interventi generali sul tema america-iraq-al-qaeda-crisieconomica-argentina, in particolare quelli sotto questo topic "911" saltano agli occhi delle affinità dal punto di vista della matrice culturale, del tipo di schema concettuale. Per esemplificare meglio di che tipo ho fatto l'esperimento linguistico-concettuale di interpolare i paragrafi di analisi di politica internazionale dell'ultima risoluzione Bierre qui in mezzo al topic(usando un nickname inventato sul momento che è simile a quello di un partecipante, ma stiamo parlando solo di nickname). Il primo intervento che ha fatto seguito al post bierre è stato subito di plauso se notate. Forse se non avessi detto subito la fonte ne sarebbero arrivati altri. La matrice culturale a cui faccio riferimento è quella dominante in italia, per cui il mondo economico è governato da un unico disegno, da un unica "mente" o unico "meccanismo" o "sistema" o (nelle versioni più terra terra) un gruppo di persone. In questa visione del mondo tutti i fenomeni vanno sempre ricondotti alla fine in qualche modo a questo disegno o meccanismo unico, che sia il crollo del nasdaq e del nuovo mercato o il terrorismo e la reazione al medesimo. Il mondo è governato da un meccanismo (a volte antropomorfizzato in vero e proprio complotto) che tira i fili di tutto e per il quale praticamente i milioni di persone che non siano al vertice del governo usa o delle grandi banche o multinazionali sono sostanzialmente solo burattini. Il cuore di questo invisibile potere che determina "in ultima analisi" quasi tutto è a volte indicato più precisamente in grandi famiglie del capitalismo mondiale e americano in particolare e a volte lasciato nel vago come meccanismo impersonale, ma non per questo meno implacabile che modella però sempre tutto. E tutti i guai e le tragedie del mondo, dall'inquinamento, alle stragi in palestina, all'afganistan, all'aids in africa, alla povertà in brasile al crollo del Nuovo Mercato e di Intel sono tutte riconducibili a questo meccanismo unico che avanza implacabile e macina la vita di miliardi di persone. Anche l'11 settembre "se ci si pensa bene" è in ultima analisi riconducibile alle conseguenze della miseria o conflitti creati DAL MECCANISMO UNICO che sia la globalizzazione o il capitalismo o "i soliti che tirano le fila di tutto" (ognuno ne da la sua versione in base al livello scolastico). In Italia le conseguenze negative sono semmai solo le perdite in borsa o l'articolo 18 (al momento), ma altrove sono guerre o misera o terrorismo, tutto quello che c'è di male al mondo. Come questo meccanismo esattamente funzioni non è specificato bene, a volte è il lavaggio del cervello della pubblicità (vedi Usamlab) e dei film, a volte è "il peso degli interessi delle multinazionali" (come fenomeno unico che agisce in blocco e non ha bisogno di spiegazioni), a volte sono le manipolazioni finanziarie delle Mani Forti(anche queste come entità che agirebbe sempre come blocco unico e compatto) ecc... Ma se leggi in giro sui media e tanto più nei forum dove ci si lascia andare di più, trovi dappertutto questa visione, con tutte le diverse sfumature del caso ovviamente. Questa è però la matrice culturale da cui sono nati tutti i fenomeni di terrorismo provengono e anche gran parte delle dittature. Perchè se il mondo è governato da un unica influenza malefica, sfruttatrice e distruttrice nonostante le apparenze di libertà e relativo benessere allora è lecito opporsi con tutti i mezzi. Le persone più miti si limitano alla protesta o a scrivere su un forum, ma anche loro avranno un minimo di simpatia o tolleranza per chi si rivolta tramite gesti di violenza. Perchè comunque anche l'11 settembre è poca cosa rispetto a tutti i crimini del "SISTEMA" globale, del MECCANISMO unico che governa tutto (che "ha creato i talebani"...) e che è responsabile alla fine di tutto. La maggioranza degli interventi che si vedono anche qui, seguono, con le diverse sfumature del caso, questa linea di pensiero e provengono da questa matrice culturale. Che affonda le sue radici poi in rousseau o marx o altri se vogliamo disquisire. Le analisi delle bierre sono solo la punta estrema di questa visione del mondo che è molto diffusa. Le ho copiate qui dentro solo come esperimento pratico, per fare vedere che non stonavano affatto, che c'è una matrice culturale comune (e che questa mentalità è uno dei problemi principali che abbiamo in italia) Modificato da - gz on 9/11/2002 12:59:39

 

  By: LaSignoraMaria on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:32

Modificato da - giorgia on 9/11/2002 12:33:19

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:27

Eccoti un bell'esempio di come vanno le cose. All'asta odierna per l'assegnazione della relativa tranche del Ctz a 24 mesi (5a tranche con scadenza il 30 giugno 2004) gli 1,5 miliardi di euro messi in offerta sono stati tutti assegnati registrando un rendimento lordo del 3,33%, in calo di 58 centesimi rispetto all'asta precedente (3,91%), ed una richiesta, forte, risultata pari a 3,221 miliardi di euro, ossia oltre 2 volte il quantitativo offerto. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 94,31, quello di esclusione è stato di 92,347, il riparto si è attestato al 10,399% mentre l'importo in circolazione è pari a 6,825 miliardi di euro e la quota assegnata agli specialisti nelle ultime tre aste è di 5.625 milioni di euro. La Banca d'Italia rende noto che i titoli assegnati dovranno essere regolati il 16 settembre 2002. 58 centesimi di calo...

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:25

Gian, per me questo è un mercato in agonia. Fai salvo questo rimbalzo e poi chiediti: i soldi per le azioni dove li troviamo? Potremmo scendere dello 0,5% al giorno, ogni giorno. E' inutile guardare i fondamentali e il resto: se uno i soldi non li ha non li investe. E qui hanno quasi tutti i conti in rosso e stanno risparmiando su tutto il superfluo. Anzi, "iniziando" a risparmiare.

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:21

Tanto per intenderci del tutto, ieri è stato presentato il nuovo libro di Rifkin (al TG2, certamente non di sponda comunista) che da qualche anno racconta cose non molto dissimili da quelle postate da Usemlab (e persino dal clone "Usamlab). Tu, Bandy, hai lavorato per qualche tempo in banca e dovresti renderti conto che il problema del sistema è proprio là, nel difficile equilibrio dei conti che si fanno a fine anno. Sofferenze e perdite sui crediti sono un portato fondamentale di quell'equilibrio: ai tempi in cui lavoravo io (1988-1993) si erano aperte procedure concorsuali monumentali con una notevole quantità di crediti inesigibili che sarebbero stati portati a perdita soltanto alla chiusura delle procedure. Beh, siamo quasi al dunque, visto che il tempo medio di gestione di una pratica fallimentare è di 10/12 anni. Aggiungi le svalutazioni che le banche dovranno iscrivere a bilancio per effetto della depressione di partecipazioni che detengono - ora, dopo la riforma - come capitale di rischio. Il ROE non è che conti molto, in questi casi, così come la liquidità prestata da banche centrali compiacenti (altrimenti il Giappone sarebbe in buona salute, o almeno convalescente). Se il mio stato patrimoniale segnala perdita di valore DEVO acquistare beni a garanzia - lo impongono quasi tutte le leggi in materia. Perciò ecco l'acquisto di immobili - e la relativa "bolla" creata su quei valori - e sui titoli di stato - ed ecco la tenuta di quel settore. Stesso discorso per le assicurazioni. Noi studiamo la questione da un punto di vista strettamente tecnico borsistico: diciamo "ecco, le banche e le assicurazioni vendono azioni perchè i valori sono scesi soto i margini". Ma puoi vederlo anche sotto un altro punto di vista: immobilizzo, acquistando gli assets di garanzia, la liquidità e QUINDI dispongo di meno flusso di cassa per la mia attività istituzionale. E se restringo il credito - perchè dispongo di minor liquidità complessiva - finisco per deprimere la congiuntura. Esattamente com'è successo in Giappone negli ultimi anni: tassi a zero e consumi nonostante tutto ai minimi. E' la cosiddetta "trappola della liquidità". Non dico nulla in fondo che non sia acqua calda, ma vale la pena parlarne ancora una volta perchè - tolta la volitilità al ribasso che comunqu mi sembra ora in diminuzione - in questo mercato con la money flow ridottissima degli ultimi mesi si rischiano solo di perdere soldi. Anche giocando con opzioni. Vince solo il reddito fisso, qui.

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:08

luigi, cosa vuol dire??? devi dirmi: dove metto lo stop, o a quale condizione devo chiudere il corto fra marzo e giugno cosa vuol dire??? se fra marzo e giugno ha fatto un minimo a 18150 e il 30 giugno è a 22000 cosa faccio ? chiudo punto e basta??? quale regola seguire nella chiusura ("tocco" puntuale dei 18000 o chiusura daily, hourly, weekly sotto 18000)?

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:06

E comunque, visto che mi hai stuzzicato ribatto: venditi un fib a fine settembre con obiettivo 18000 tra marzo e giugno 2003

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 14:04

??

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:54

Semplicemente perchè per mia scelta non faccio derivati sugli indici. E' una scelta sbagliata ma di disciplina, dopo gli orrori degli ani 2000/2001.