911, il free della home

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:49

ci sono derivati e derivati!!! se intendi il fib o il nas100, si tratta semplicemente di strutture più comode per comprare e vendere un paniere di titoli (tutti reali) a minor costo e con una maggiore frazionabilità non si discostano MAI dalla realtà MAI mai visto il fib a 25000 e il mib30 a 27800!! L'analisi si fa come su qualsiasi indice di borsa, non cambia proprio nulla SE intendi invece le strane strutture che JPM e Merryl vendono a banca roma, allora sono d'accordo con te: si tratta di vere e proprie scommesse sul niente (talvolta con impegno di mamma e moglie) del tutto assimilabili al gioco al casinò Luke, dai ragionamenti che fai vuol dire che anche se giustamente hai raccomandato di andare corti di fib a 33000, tu non sei corto da 33000, infatti come faresti a scrivere che ora te ne staresti tranquillo??? adesso continueresti, ogni minuto a pensare: chiudo, non chiudo, chiudo, non chiudo, e ad ogni rallyino di 25 pti di fib penseresti: ecco il mercato si gira!! e ti chiuderesti....ma lo stesso avresti pensato a 30000, 29000, 28000....eccc.ecc.. staresti sulla graticola peggio che se avessi comprato a 33000 (ora faresti il cassettista paziente ed attendista, che può veramente andarsene al mare e a giocare a tenniss!!)

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:36

<<Trading non e' solo cash Luke. Io magari non sono cosi' elegante come te ad esprimere concetti, idee e argomentazioni ma di trading ne ho visto tanto specie su derivatives che sono la palestra migliore. Nelle grandi investment banks e negli hedge funds si usano opzioni e futures e si combatte con il tempo e la vola e ti garantisco che cacciano dai desks (spesso facendo anche degli errori madornali)>> E' proprio questo che non mi convince (ferma la tua competenza, sula quale non discuto). Il trading sui derivati tende ad accreditare l'ipotesi che un'economia finanziaria e la gestione di quest'ultima possano prescindere da quella reale ed è una tesi che non condivido in alcun modo. Non esiste un'economia dei derivati, se non in funzione di quelli che sono i movimenti del fisso e questi ultimi sono condizionati da ciò che è in realtà, dallo stato delle cose. Io ammiro i traders che conoscono tutti i segreti del mercato e tutte le alchimie per guadagnare e bilanciare i rischi. Però a marzo dissi ad un tale di vendersi un fib a 33000 e dormire tranquillo fino a settembre e così avrebbe fatto dedicando tutto il suo tempo a varie amenità (visto che alla fine avrebbe guadagnato come uno che lavora per sei mesi). Senza guardare UN SOLO SECONDO il desk, bastava un'occhiata al giornale la mattina. Come mai? Perchè l'economia va male, la gente ha meno soldi da investire in borsa e anzi è costretta volta per volta a liquidare. Tutto qui, banale banale, come la spiegazione più tecnica: perchè i commercials sono corti (e di brutto) e se lo sono loro che fanno il mercato non vedo perchè io dovrei pensarla diversamente. Alla fine, un buon trader è uno che si impazzisce davanti al terminale ma alla fine per quanto si sforzi non riuscirà a vincere questo banale esercizio di analisi. Chi è corto da marzo 2000 è ricco, adesso. Il 70% del mercato (i commercials) sono corti da allora - o poco prima.

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:11

grazie la discussione è perniciosa e abbastanza incancrenita non mi resta che dire questo: mi sembra che continuiamo a contare cubani che approdano (se ci riescono) su zattere in Florida e molto meno americani che chiedono asilo a Fidel Castro continuo a vedere russi e marocchini accampati nei giardini della stazione centrale non mi ricordo di aver visto barboni italiani in piazza rossa nè suore a Teheran questo i miei poveri occhi ed orecchie sentono e vedono il resto è probabilmente troppo più grande della mia intelligenza (è per questo che non so se il mercato è toro o orso, incrocio due medie e opero senza pensare)

 

  By: rael on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:03

Gianlini, il post firmato Usamlab.

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 11 Settembre 2002 13:03

sentite sto Vidal ( e lo stesso del bagnoschiuma ?) "America, stai pagando la tua guerra perpetua" Lo scrittore Gore Vidal dice agli americani che l'Empire predestinato alla rovina non è una legge di gravità, volendo si può rinunciare all'Empire a favore della libertà e del benessere "Non siamo andati in Afghanistan per catturare Osama ma perché i talebani rinviavano all'infinito la costruzione di un oleodotto che avrebbe trasportato il petrolio del Caspio. E' il momento di ritirare il nostro Empire: ci è costato miliardi di dollari e non serve a nessuno" Gore Vidal, 76 anni, ha passato la vita a criticare gli impulsi imperiali americani, e attraverso una ventina di romanzi e centinaia di saggi ha sostenuto con forza la necessità che gli Stati Uniti tornino alle loro radici jeffersoniane, la smettano di immischiarsi nelle faccende di altre nazioni e in quelle private dei propri cittadini. E' questo il filo conduttore dell'ultimo best-seller di Vidal - una raccolta di saggi pubblicati sull'onda dell'11 settembre dal titolo Perpetual War for Perpetual Peace: How We Got to Be so Hated ("Guerra perpetua per la pace perpetua: come siamo arrivati a essere tanto odiati", tradotto in Italia con il titolo "La fine della libertà"). Per rispondere all'interrogativo, Vidal parte dal presupposto che non abbiamo il diritto di domandarci che cosa abbia motivato gli autori dei due più grandi attacchi terroristici della nostra storia, la bomba di Oklahoma City nel 1995 e la distruzione delle Torri Gemelle nel settembre scorso. "E' una legge della fisica - dice Vidal -: non esiste in natura azione senza reazione. La stessa cosa sembra valere per la natura umana, cioè la storia". L'"azione" cui Vidal si riferisce è la prepotenza dell'Empire americano all'estero (illustrato da venti pagine di grafici sulle avventure militari statunitensi oltreoceano dalla fine della seconda guerra mondiale) e l'innesto di uno stato di polizia in patria. L'inevitabile "reazione" non è altro che l'opera sanguinaria frutto delle mani di Osama bin Laden e di Timothy McVeigh. "Ciascuno - scrive - arrabbiato per le avventate aggressioni del nostro governo ad altre società", e quindi "provocato" a rispondere con orrenda violenza. -Lei sta sostenendo che i tremila civili americani uccisi l'11 settembre si meritavano in qualche modo il loro destino? "Non credo che noi, popolo americano, ci meritassimo ciò che è accaduto. Né ci meritiamo i governi che abbiamo avuto negli ultimi quarant'anni. Sono i nostri governi ad averci procurato tutto questo con le loro azioni in giro per il mondo. Nel mio nuovo libro c'è un elenco che dà al lettore un'idea di quanto siamo stati impegnati in interventi militari. Purtroppo riceviamo soltanto la disinformazione dei canali ufficiali. Gli americani non immaginano l'entità delle malefatte del loro governo. Il numero di interventi militari messi a segno contro altri Paesi senza essere stati provocati ammonta a oltre 250 dal 1947-48. Sono interventi di rilievo, da Panama all'Iran. E l'elenco non è neppure completo. Non comprende paesi come il Cile, perché è stata un'operazione della Cia. Mi sono limitato a elencare gli attacchi militari". "Il governo gioca con la relativa innocenza degli americani, o per essere più precisi con la loro ignoranza. Ecco probabilmente il motivo per cui dalla seconda guerra mondiale la geografia non viene praticamente più insegnata: per mantenere la gente all'oscuro su dove stiamo bombardando. Perché la Enron lo vuole. O perché la Unocal, la grande compagnia petrolifera, vuole una guerra da qualche parte". "E la gente dei Paesi che ricevono le nostre bombe si arrabbia. Gli afgani non avevano niente a che fare con quanto è successo al nostro Paese l'11 settembre. L'Arabia Saudita invece sì. Quando siamo andati in Afghanistan, al nostro capo delle operazioni militari è stato chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto per trovare Osama bin Laden. E il generale, piuttosto sorpreso, ha risposto che non era quello il motivo per cui eravamo lì". -"Ah no? E qual è la storia allora? Ci hanno così spiegato che i talebani sono gente molto molto cattiva, che tratta molto male le donne. A loro non interessano sicuramente i diritti delle donne, mentre noi in fatto di diritti delle donne siamo molto forti; e dobbiamo essere con Bush su questa cosa perché sta togliendo quei sacchi di patate dalla testa delle donne". "Beh, no, la storia non è proprio così. La storia vera è che questa è una stretta imperiale sulle risorse energetiche. Fino a oggi la nostra principale fonte di petrolio importato è stato il Golfo Persico. Siamo andati là, in Afghanistan, non per prendere Osama e infliggergli la nostra vendetta. Ci siamo andati in parte perché i talebani stavano diventando troppo inaffidabili. E poi perché la Unocal, la compagnia californiana, aveva stipulato un accordo con loro per un oleodotto che trasportasse il petrolio del Caspio, la riserva petrolifera più ricca al mondo. Con l'oleodotto volevano fare arrivare il petrolio in Pakistan, a Karachi, passando dall'Afghanistan, e da lì mandarlo via mare in Cina". -Eppure al di là dell'elenco degli interventi militari americani riportati nel suo libro, non crede che esistano altre forze del male? "Oh sì. Ma qui viene scelto il gruppo sbagliato, una delle famiglie più ricche al mondo - i bin Laden. Sono estremamente vicini alla famiglia reale dell'Arabia Saudita, che ha portato noi americani a farle da guardia del corpo contro possibili rivolte da parte del suo stesso popolo. Un popolo ancora più fondamentalista di quanto non lo siano i suoi sovrani. Abbiamo quindi a che fare con un'entità potente. Quello che non è vero però è il mito che gente come lui sbuchi dal nulla". -Eppure gli americani sembrano abbastanza sensibili a quella sorta di sciovinistico "club del nemico del mese" che viene fuori da Washington. Tuttora la maggioranza dichiara di appoggiare George W. Bush, soprattutto sulla questione della guerra. "Spero che lei non creda alle cifre. Non sa come vengono manipolati i sondaggi? E' semplice. Dopo l'11 settembre il paese era veramente scioccato e terrorizzato. Bush fa una misera danza di guerra e parla dell'"asse del male" e di tutti i paesi che ha intenzione di braccare. E lo vediamo lì che reagisce, che bombarda l'Afghanistan. Be', potrebbe anche bombardare la Danimarca. La Danimarca non ha avuto a che fare con l'11 settembre? Nemmeno l'Afghanistan. Non gli afghani, almeno. Quindi ci domandano sempre la stessa cosa: sei orgoglioso del tuo presidente? Sei con lui mentre ci difende? Ma finiranno per capirlo". -Finiranno chi? Gli americani? "Sì, gli americani. Ai quali fanno queste domande veloci. "Lei approva l'operato del presidente"? "Oh, sì, sì. O sì, ha fatto saltare in aria tutte quelle città con i nomi strani...". Ma ciò non significa che amino Bush. Quando lascerà l'incarico sarà il presidente più impopolare di tutta la storia. Le istituzioni erano troppo pronte con il Patriot Act (la legislazione di emergenza anti-terrorismo approvata a fine ottobre 2001 tra le accuse di molti democratici, giuristi e delle associazioni per i diritti civili, ndr) appena siamo stati colpiti. Bush e i suoi uomini erano pronti a togliere l' habeas corpus, il legittimo processo, l'inviolabilità delle comunicazioni tra avvocato difensore e assistito. E questo significa che sono già al loro stato di polizia". -Secondo lei gli Stati Uniti dovrebbero prendere armi e bagagli e tornarsene a casa da tutto il pianeta? "Sì, senza eccezione alcuna. Noi non siamo i poliziotti del mondo. Non riusciamo nemmeno a mantenere il controllo negli Stati Uniti, salvo per rubare denaro alla gente e in generale provocare distruzione. Nella maggior parte del Paese la polizia è vista abbastanza spesso, e giustamente, come il nemico. Credo che sia il momento di mandare in pensione l'Empire - non sta facendo del bene a nessuno. Ci è costato cifre incalcolabili, e questo mi fa pensare che sia destinato a crollare da solo perché alla fine non saranno rimasti abbastanza soldi per farlo funzionare".

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 12:57

L'inserimento di Zibordi!!!! Dove lo posso trovare Perchè qualcuno non me lo invia in e-mail così almeno lo leggo!! grazie (Faccio come i bimbi che pestano i piedi, metaforicamente)

 

  By: bandy on Mercoledì 11 Settembre 2002 12:55

alcuni punti Luke. 1) avrei dovuto specificare che il mio post si riferiva a un'attivita' su prodotti derivati dove si inseriscono anche variabili come time dacay, volatilita', leverage etc. qundi non solo trend di mercato. 2) Non v'e' dubbio che in questo mercato bear abbia ragione (e ce l'ha da due anni e passa). Ma dove stava Usem quando il Nasdaq macinava +3% al giorno di rialzo e arrivo' a 5000 Luke? mmmhh forse era corto di calls? o di Titoli? Io giravo gia' per il sito di Zibo a quel tempo, ma delle uscite trionfali su crolli di Wall Stret di Usem neanche l'ombra. 3) non penso Usem sia un genio, percepisco da quello che scrive quel tratto di "sana pazzia" (mi spiace ma non mi viene un altro modo per definirla adesso), che gli permette di percepire alcuni scenari che magari un altra persona non coglie, per cui ha la mia stima. 4) Trading non e' solo cash Luke. Io magari non sono cosi' elegante come te ad esprimere concetti, idee e argomentazioni ma di trading ne ho visto tanto specie su derivatives che sono la palestra migliore. Nelle grandi investment banks e negli hedge funds si usano opzioni e futures e si combatte con il tempo e la vola e ti garantisco che cacciano dai desks (spesso facendo anche degli errori madornali). 5) Mi spiace il tono del Forum si stia inasprendo, ho stima di tutti, cerchero' dopo i toni visti, di intervenire veramente quando credo di avere voce in capitolo, ma sul capitolo trading posso dire la mia

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 12:27

In attesa che ti risponda Rael - che è tutto rosso in viso per i complimenti - permettimi di dissentire. Usem non è un genio, ci mancherebbe; tuttavia è quello che dati alla mano ha la miglior perfomance del forum e su questo piove poco. Essere un trader non significa (mio modesto parere) correre a seguire - o anticipare - il rimbalzo della giornata, quanto piuttosto inserire l'investimento almeno in un'ottica di trend secondario. Perciò dato che quello primario è discendente, o azzecchi il momento dell'ingresso (come chi è riuscito ad entrare a metà agosto) oppure rischi un tracollo nervoso. Se non fai derivati sugli indici - e strappi qualche decina di punti qua e là - ti rischi di impantanare su un rimbalzo effimero di qualsiasi titolo, con un downgade risk superiore alle possibilità di guadagno. La colonna a sinistra è là a dimostrarlo: se escludi Usemlab è un cimitero di croci rosse, eppure tutti (o quasi) hanno acquistato a particolari livelli di ipervenduto, eppure non hanno fatto tempo a monetizzare che già erano sotto il prezzo di carico. Ti dirò: oggi si potrebbe comperare Capitalia a 1,352 con tp a 1,402: ma basterebbe per giustificare la giornata? Direi di no,il rischio però è che scenda sotto il prezzo di carico e tu aspetti, aspetti... mentre chi l'ha shortata a 1,5 se ne sta bello e tranquillo come Usem con GM. Io dubito che un tale che avesse individuato un -32% su un titolo nell'ottica di tre/quattro mesi sarebbe stato cacciato a pedate dai desk, anche solo se avess detto alla clientela: vendete equity e comprate bond. Poi come Usem giustifica il suo disappunto per i +3% estemporanei è affar suo: io penso che comunque se li evitassimo sarebbe un bene per la gente. almeno eviterebbero di caricarsi ancora, ad ogni rimbalzo e poi ancora e poi ancora...

 

  By: bandy on Mercoledì 11 Settembre 2002 12:09

Sul questo Luke io ho i miei fondati dubbi. Postare su un sito non implica l'investimento reale della "pecunia" o perlomeno non necessariamente. Cosa diversa e' quando ci metti la grana nel trading magari quella personale. E poi a sentire e a leggere Usemlab, "io non so perche'", ma ho la netta sensazione che deve essere uno che fa soldi solo con i mercati bear, e giustifica ogni singolo rialzo dei mercati come iniezione di liquidita' da parte della Fed. Per Usem un acquisto genuino sul mercato non esiste, sono tutte ricoperture, iniezioni della Fed (ma quanto ***** stampano questi della Fed?), squeeze.... Anche questo mi sembra eccessivo. Un buon trader e' uno che guadagna o che puo' guadagnare in ogni condizione di mercato non solo quando si vede sangue sui monitors. Io non conosco Usem ma da quello che scrive (e ci fosse una volta che non suoni un po' diverso) e' il tipo che con un piu' 3% del Dax comincia a presentare irritazioni cutanee, e gli va di traverso il pranzo. Se lavori in un hedge fund Luke, e magari sei corto come cronicamente e' corto Usem (se e' coerente con quello che scrive) la sera quando ti arriva il risk department e ti avvalora la posizione mark to market e i mercati magari hanno frustato al rialzo di un 4%, hai poco da dire al risk manager che tu hai le tue view Armageddoniane, e che la Fed sta iniettando liquidita', e che comunque e' tutto una bolla, e che c'e' il moral Hazard e minchiate del genere, al tipo non gliene freghera' un *****, ti prende il settlement price dell'opzione di quel trading day e ti calcola il profit/loss di quel giorno, end of the conversation. E se magari corto come sei per caso cadi dentro un rimbalzo prolungato? Prendono e ti cacciano Luke perche' questa e' la vita dei traders. Francesco e' geniale, con una capacita' di analisi spiccata, opinabile o no, eccentrico o no credo sia un ottimo analista, molto acuto. Ma per fare i traders non e' possibile avere un approccio monodirezionale, ed e' sicuramente preferibile un soggetto che non si innamora del segno rosso o verde, meglio un glaciale uno distaccato non uno che gode sadico quando il mercato fa un day reversal da +2% a -2%. Secondo me uno dei migliori trader del Forum e' Rael, ma anche questo e' un punto di vista come un altro.

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 11:49

uffa!! dove riuscite a leggere l'inserimento di Zibordi, io non vedo nulla!

 

  By: rael on Mercoledì 11 Settembre 2002 11:46

Zibordi, scusi la franchezza, ma che cosa le è saltato in mente di scrivere?

 

  By: banshee on Mercoledì 11 Settembre 2002 11:39

A dire il vero, io l'avevo capito subito che c'era qualcosa che non andava. Bastavano le prime righe, con l'analisi del piffero sui tassi d'interesse. Ma la conferma veniva poco dopo col riferimento all'entità sionista: Solo che non riuscivo a realizzare la storpiatura del nick. Devo confessare che ho pensato ad un'esagerazione di Usem col vino ieri a cena. Ritengo la cosa molto grave, non una semplice caduta di stile. Quindi, per protesta e solidarietà con Usem, dichiaro lo sciopero generale dei post. Mi asterrò da qualsiasi intervento su questo forum per due settimane.

 

  By: gianlini on Mercoledì 11 Settembre 2002 11:20

dove li ha copiati?

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 11 Settembre 2002 11:20

Mi sembra una caduta di stile molto grave, Zibordi. Non mi sembra giusto omologare chi si sforza di contribuire al suo forum con analisi fondamentali - discutibili o meno, ma pur sempre argomentate - addirittura ad un terrorista. Tanto più che Usemlab, per quanto possa ritenere discutibile la sua filosofia ed analisi economica, resta il miglior trader che abbia mai postato su Cobraf - vedere le colonna a sinistra e giudicare. Per quanto mi riguarda, quello che è accaduto ieri notte sul thread rappresenta, applicando la sua logica contrarian, un bel segnale di sell e mi comporterò di conseguenza. Luke Modificato da - luigi luccarini on 9/11/2002 9:21:40

 

  By: GZ on Mercoledì 11 Settembre 2002 03:18

ho copiato e incollato qui i paragrafi di analisi economica globale su dollaro, recessione, argentina, indebitamento, tassi di interesse, medio oriente-iraq-israele-USA dell'Ultima Risoluzione delle Brigate Rosse/ Partito Comunista Combattente, quella che rivendicava l'omicidio di Marco Biagi. L'ho trovata su google in 2 minuti e ho solo tolto una dozzina di "imperialista" come aggettivo che appesantivano. Non volevo disturbare l'atmosfera del topic con qualcosa che sapesse di filo-occidentale (visto che qui viviamo tutti tra la siria e l''ex-urss non sarebbe elegante) Mi sembra invece che il documento delle BR si inserisca bene in mezzo agli altri post Infatti c'è subito chi loda lei come l'autore come vede. Sono sicuro che molti leggendo la maggioranza dei post del topic non capiranno quali sono le BR e quali gli altri (anche se forse il documento BR si nota perchè è quello che sembra più ragionato) Modificato da - gz on 9/11/2002 1:38:37