911, il free della home

 

  By: Gilberto on Lunedì 01 Novembre 2004 00:20

La partita vera si gioca da un lato sul petrolio (scarsità strutturale dell'offerta, concentrazione in medio oriente, prezzi alti ecc. o viceversa scarsità congiunturale dell'offerta, fonti alternative, giacimenti diversi (alaska, canada), prezzi in calo...) -------------------------------------------------------------------- Sarebbe bello sapere quale percentuale del petrolio estratto finisce raffinato nei serbatoi di auto , tir e mezzi di trasporto vari . Molti motori a pistoni possono GIA' ORA andare a idrogeno : basta installare un serbatoio per mantenere l'idrogeno liquido . La BMW 745H è un esempio . Secondo la Toyota , che di auto ibride se ne intende , l'auto a idrogeno sarà oltre il 50% della sua offerta nel 2015 . Che senso ha dunque porsi domande tanto remote , quando prima della fine del petrolio utilizzabile , l'idrogeno sarà da anni la fonte energetica per trasporto principale ? Come produrre H2 ? Fonti rinnovabili e fusione nucleare . Ciao ciao Oil .

I malthusiani hanno rotto ! - polipolio  

  By: polipolio on Domenica 31 Ottobre 2004 23:58

Xtol, il club di roma ha ricicciato le tesi di Malthus, che si sbagliava ma era un genio e un precursore. Purtroppo il noto club, ad oggi, condivide col grande precursore soltanto il cumulo di previsioni errate. Purtroppo son vecchio abbastanza per ricordare le domeniche a piedi (tra l'altro mamme di quell'obbrobrio di 'domenica in' e della TV marmellata che dura tutto il giorno; pensa Xtol, forse senza quello shock petrolifero e senza le ideologie perverserse del simpatico club, non avremmo avuto nemmeno il simpatico nano). In quel periodo fioccavano le previsioni di chi diceva che il petrolio si sarebbe esaurito negli anni '90 (intendevano 1990), il tutto sempre basandosi sullo schema concettuale di Malthus di estrapolare ad infinitum trend esponenziali. Il tema delle risorse è un tema serio, e proprio per questo chi ha una posizione ideologica che si è sempre provata sbagliata dovrebbe tacere, insieme a chi ha regolarmente sbagliato le previsioni (gz almeno ha toppato una sola volta sul petrolio; se volessimo usare l'argomento del libro cui il tuo link si riferisce potrei aggiungere "finora").

 

  By: polipolio on Domenica 31 Ottobre 2004 23:43

GZ, hai fatto la domanda cruciale: "Bisogna porsi il problema opposto: come usciranno da questo impasse Usama, Zarqawi e soci ? Se mollano l'Iraq farà delle elezioni come l'Afganistan, vincerà la maggioranza sciita e man mano che si rafforza poi si vendicheranno e saranno più truci degli americani." Il video potrebbe essere una risposta, seppur in modo arrogante propone un cessate il fuoco. Onestamente, però, non credo ceh l'Iraq sia il vero tema di OBL. La partita vera si gioca da un lato sul petrolio (scarsità strutturale dell'offerta, concentrazione in medio oriente, prezzi alti ecc. o viceversa scarsità congiunturale dell'offerta, fonti alternative, giacimenti diversi (alaska, canada), prezzi in calo...) e su Israele - Arabia Saudita - Iran.

 

  By: Gilberto on Domenica 31 Ottobre 2004 22:16

Mah ... se pensassi che Bush ha fatto crescere artificialmente il prezzo del petrolio , contro i miei interessi , certo non lo rivoterei . Purtroppo credo che dietro al rialzo del petrolio ci siano tante concause e qualche sapiente speculatore (di grossa taglia ... Soros ? ) che fa' salire il petrolio per l'effetto opposto a quello da te teorizzato , cioè fare apparire la politica estera di Bush negativa per l'economia del paese . In tutti i casi , dopo il 2 novembre tutti i nodi dovrebbero venire al pettine e su molti fronti ci saranno notevoli spostamenti di denaro .

 

  By: carlog on Domenica 31 Ottobre 2004 22:07

Gilberto - Chiedo conferma se ho interpretato correttamente. -------------- Ciao, In effetti sembra un po' tortuoso, ma secondo me il ragionamento ha una sua logica: Se si creano tensioni sul mercato petrolifero (attraverso il prezzo del barile) l'intevento americano in Iraq viene giustificato (oltre che per ragioni di terrorismo) dalla necessita' di aumentare l'offerta di petrolio. E' una sorta di pressione fatta direttamente nelle tasche degli automibilisti ... Poi metteci i vantaggi delle compagnie per una maxi speculazione del genere: probabilmente avranno gia' venduto tutto Ziobordi ha ragione a diffidare della dietrologia e delle macchinazioni, ma secondo me il ragionamento fila

 

  By: Gano on Domenica 31 Ottobre 2004 21:55

Cisha, sulla prima risposta sono parzialmente d' accordo. Nel senso che e' molto probabile che Francia e Russia per consentire l' OK nel Consiglio di Sicurezza dell' ONU alla risposta militare, abbiano ottenuto da Bush Sr. di lasciare Saddam in sella, proposta che tutto sommato a Bush Padre poteva andare piu' che bene, per evitare sia un pericoloso buco di potere nell' area, cosa puntualmente avveratasi con le prodezze di G.W. Bush Jr., che per continuare nella politica del “double containment” nei confronti dell' Iran. Sulla seconda risposto sono in totale disaccordo. La "conversione" di Saddam era ovviamente "pro forma". Ne' Saddam avrebbe avuto l' interesse di finanziare un' organizzazione terroristica concorrente al Baathismo e che gli avrebbe sicuramente minato il potere dall' interno. Dubito anche che l' Iran avrebbe cercato di invadere l' Iraq. Lo avesse fatto, sarebbe stata allora quella l' occasione buona per intervenire, colpendo duramente il paese che *veramente* sta procurandosi armi di distruzione di massa. Inoltre, un nuovo conflitto Iran-Iraq sarebbe stato comunque il trionfo della politica del “double containment”. Se si ritiene probabile l' intenzione di invasione Iraniana dell' Iraq (sinceramente ne dubito, ma non la escludo), questa potrebbe avvenire non appena gli Stati Uniti avranno ritirato le loro forze, ora che senza il pugno di ferro di Saddam, Teheran ha molti piu' appoggi, piu' logistica e piu' milizie *all' interno* del paese. Addirittura la guerra potrebbe ora partire dall' interno, da parte di elementi della maggioranza sciita.

 

  By: Gilberto on Domenica 31 Ottobre 2004 21:50

Non c'e' nulla di male a fare certe politiche: il fine (la rielezione) giustifica i mezzi (o mazzi). E farlo sul mercato oligopolistico dell'energia mi pare un gioco abbastanza semplice per loro. Le "riserve strategiche" non le tengono certo al Pentagono, ma nei pozzi del Texas, e chi comanda da quelle parti ? ---------------------------------------- Carlog , se ho capito bene i Repubblicani ( o la Exxon e le altre compagnie petrolifere US ) avrebbero interesse ad aumentare il prezzo del petrolio per fini elettorali ? Cioè , più è alto il petrolio più è alta la probabilità che Bush venga rieletto ? Correggimi se sbaglio (vista la tortuosità della logica di questo ragionamento) : dunque Bush&Company dovrebbero tenere in scacco gli elettori US dicendo :"O ci votate e noi facciamo scendere il petrolio o lo mandiamo alle stelle ?" Chiedo conferma se ho interpretato correttamente .

 

  By: cisha on Domenica 31 Ottobre 2004 21:33

Tutti si fanno la stessa domanda...anzi due domande ricorrenti: 1) come mai Bush padre ha lasciato in pace Saddam; 2) come mai Bushettino ha invaso l'Iraq invece di impiegare le sue forse migliori in Afganistan a caccia del santone Osama. 1a. risposta: La Russia aveva intessuto strettissimi rapporti commerciali con Saddam il quale in cambio di petrolio spendeva milioni di dollari in armamenti RUSSI...appunto. Il pentagono si era accordato con Mosca la quale avrebbe chiuso un occhio (ma solo per sua convenienza economica; Saddam da perfetto ebete avrebbe sicuramente ricomprato gli armamenti andati distrutti nella guerra....non so se vi ricordate quella distesa immensa, interminabile di rottami di guerra, alcuni ancora fumanti, carriarmati, geep, aerei ecc. ecc completamnte distrutti, parcheggiati e ammuchiati sulle strade principali in mezo al deserto...scena che poi è diventata il simbolo della vittoria della 1a. guerra del golfo. C'era stato inoltre il problema dell'incendio dei pozzi...perchè, forse per un errore di strategia militare, (ma non ci giurerei troppo) i marines non li occuparono, come invece hanno fatto correttamente questa volta; così Saddam li utilizzò con il doppio scopo deterrente di trasformare l'Iraq in una polveriera chimica e nel contempo infastidire i Sovietici che come detto prima si aspettavano ancora di trafficare con Saddam dopo la guerra. 2a. risposta: Era necessario togliere una delle principali fonti di pericolo e potenziale alleato dei fanatici (l'ateo Saddam si era convertito poco prima all'Islam quindi il messaggio dopo il 9/11 era chiaro) quindi togliere un pò di paglia dal fuoco che avrebbe potuto alimentare le strutture già largamente finanziate dagli arabi. Inoltre, come in una partita a scacchi, se Saddam non avesse collaborato, il santone Osama avrebbe potuto accordarsi con l'Iran (principale finanziatore del terrorismo) per invadere l'Iraq, (l'Iran ha missili 1500km di gittata e molti buoni motivi per vendicarsi di Saddam). L'unica possibilità per far saltare i giochi era arrivare per primi...e gli americani così hanno fatto.

 

  By: carlog on Domenica 31 Ottobre 2004 21:12

GZ - Qual'è allora la dinamica principale per cui è salito da 25 a 51 dollari al barile ? E' un problema di offerta o domanda ... --------------------- Ma suvvia Dott. Gibordi, non Ci venga a dire che e' tutta colpa della crisi di Yukos o dalla crescita economica in Cina (quelli bruciano carbone). L'impennata del barile vista di recente sarebbe compatibile con soli "fattori di mercato", solo se 1/5 dei pozzi di petrolio chiudessero. D'altro canto mi sembra avessi fatto notare che se gli americani liberavano un po' di "riserve strategiche" (perche' non chiamarle scorte?) il prezzo del barile scendeva velocemente. Ebbene, perche' non l'hanno fatto? Ed anzi, perche' probabilmente hanno fatto il contrario (leggasi accumulo di scorte)? Non c'e' nulla di male a fare certe politiche: il fine (la rielezione) giustifica i mezzi (o mazzi). E farlo sul mercato oligopolistico dell'energia mi pare un gioco abbastanza semplice per loro. Le "riserve strategiche" non le tengono certo al Pentagono, ma nei pozzi del Texas, e chi comanda da quelle parti ?

 

  By: Gano on Domenica 31 Ottobre 2004 19:32

Zibordi, cerchi di essere coerente anche quando si parla del Paese a Stelle e Striscie. Se davvero Osama Bin Laden e' responsabile di tutti quegli attentati (cosa di cui sono sicuro anch' io) perche' Bush, cui sta a cuore la sicurezza degli Stati Uniti, non ha mandato i 150.000 marines in Afghanistan ad espugnare Tora Bora e cuocere il vecchio assassino e i suoi seguaci in salmi'? Secondo me, per ragioni che non conosco o che non capisco, il suo vero obiettivo era gia' l' Iraq. Prezzo del petrolio alto: se il prezzo del petrolio restera' cosi' alto, cosa in cui credo poco, questo sara' l' incentivo per lo sviluppo delle energie alternative. In questo caso ci aspettera' un' altra bubble su questi settori, e la giostra continua...

 

  By: XTOL on Domenica 31 Ottobre 2004 19:23

Due anni fa, quando ho iniziato a scrivere sul forum, ho salvato questo paragrafo e ogni due settimane circa quando qualcuno ripete a pappagallo lo slogan, perchè lo sente dai giornali e senza saper motivare : " ma la guerra è , solo per il petrolio ..." lo ricopio... ---------gz--------- poteva riportare anche la previsione del noto esperto che vaticinava il barile a 20 dollari grazie alle belle imprese di bush (mi pare si firmasse gz...). cmq la lascio volentieri a baloccarsi con i suoi peluche a stelle e strisce (materia prima: il petrolio) almeno fino al giorno in cui si metterà d'accordo con se stesso e ci illuminerà sui perchè della guerra. la salita dei prezzi è proprio la prova più eclatante dei motivi dell'invasione dell'iraq. poichè l'occidente (e i suoi leader in primis) hanno costruito benessere e consenso sulla disponibilità illimitata di petrolio, non hanno saputo e potuto fare altro che fregarsene degli ammonimenti del ^club di roma#http://www.oilcrash.com/italia/club_rev.htm^ e del buon senso (buon senso, chi era costui?) e adesso si paga il conto: il petrolio è diventato risorsa insufficiente a coprire la richiesta, il suo prezzo tornerà a 20 solo dopo una crisi epocale e per accaparrarsene una quantità sufficiente (?) il sangue versato sarà sempre di più, perchè i contendenti aumentano. adesso si vede bene quanto miopi (stupidi?) siano stati coloro che ne hanno predicato l'uso indiscriminato ed è sempre più squallida la posizione di chi manda dei poveracci a morire per continuare a girare con il suo bel suv (come simbolo di egoismo imbecille mi pare azzeccato). xtol

Forse le cose non sono andate per il verso che sperava ? - gz  

  By: GZ on Domenica 31 Ottobre 2004 17:47

Tre anni fa Bin Ladin era il padrone di un paese e declamava l'esplosione dell Pentagono e delle Due Torri della finanza. Oggi si nasconde su qualche montagna deserta e nell'ultimo anno il 90% delle vittime dei suoi seguaci sono diventate lavoratori, donne e bambini musulmani (più la caccia di assistenti umanitarie pacifiste come le ultime due rapite). Da questo voi deducete: " ...come dice ora nel video, non ha attaccato di nuovo NY solo per una sua scelta strategica... Fino ad ottobre 2001 ad esempio questo erede della famiglia Bin Ladin (che in Arabia ha l'appalto della manutenzione di tutti i luoghi sacri alla Mecca ed è seconda solo alle famiglie reali) era PADRONE, assieme ai suoi alleati Talebani di cui era l'eminenza grigia, di un paese di 17 milioni di abitanti. Comandare in Afganistan non era il massimo della vita, ma dava alcune soddisfazioni: poteva sovrintendere in pace alle decapitazioni e mutilazioni quotidiane per violazione della legge coranica e ai campi di addestramento di terroristi, trattare meglio con altri dittatori arabi e coordinare con calma una lunga serie attentati contro l'america. Perchè questa era una cosa che andava avanti DA MOLTO PRIMA dell'11 settembre 2001. La distruzione completa delle ambasciate USA in Africa era del 1996 o 1997 (300 morti e 5 mila feriti), la strage della base americana alle Khobers Tower in Arabia (30 marines morti) del 1998. Le stesse Torri Gemelle a NY nel 1993 aveva tremato un poco per un camion pieno di tritolo esploso nei loro garage e in un video che si è visto anche in TV (ritrovato in Afganistan nel dicembre 2001) Bin Ladin discute con Zawahiri e altri dicendo che lui dubitava crollassero basandosi sulla sua esperienza di costruttore e infatti la struttura aveva tenuto e hanno avuto torto gli altri che credevano andasse giù tutto). E non ci sono stati solo quelli riusciti, ci sono anche attentati falliti come il dirottamento a Manila nel 1995 di 10 (dieci!) aerei americani da far volare poi sulla california per farli esplodere oppure il camion pieno di tritolo che dal Canada era indirizzato a Los Angeles per esplodere il 31 dicembre 2000 all'aereporto per le celebrazioni del "millennio" E i casi come il volo TWA 800 esploso sopra NY nel luglio 1998 di cui molta gente, incluso anche John Kerry, ha detto che ^è stato una attentato e sui cui esiste una montagna di documentazione sempre più attendibile in questo senso#http://www.twa800.com/index.htm^ anche se la verità ufficiale resta non stabilita. (E altri quattro casi di aerei americani, egiziani e russi esplosi sospetti catalogati come incidenti). Morale: sono anni che ne fanno, a volte riescono e a volte no e dall'11 settembre 2001 lo SCONTRO SI E' TRASFERITO DALLE LORO PARTI. Nessuno sa quanto ci sia solo di istigazione o anche invece di organizzazione da parte di Bin Ladin in questi attentati dal 1993 al 2001, cioè se sia un personaggio di facciata che cerca un ruolo ideologico con i video oppure se sia un "operativo" come il famoso "Carlos" o Abu Nidal negli anni "70. Resta però che oggi, tre anni dopo l'11 settembre, BIN LADIN PERSONALMENTE ^vive nascosto nelle montagne del pakistan#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ESTERI&doc=MAG^ e l'Afganistan ha appena avuto le prime elezioni libere della storia dei paesi arabi con gente che viaggiava due giorni per votare e un leader eletto pro-occidentale. Invece di declamare la distruzione di ambasciate americane, World Trade Center e Pentagono ora Bin Ladin riappare per criticare personalmente Bush citando episodi di un film americano anti-bush (!) come un no-global e dicendo: "... se non ci minacciate vivremo in pace..." Forse l'attacco dell'11 settembre 2001 non ha dato gli effetti che speravano i suoi autori ? Stando ad alcune notizie recenti è impegnato a discutere con altri terroristi come Zarqawi il suo dissenso con la loro politica di decapitare o sventrare ormai prevalentemente lavoratori musulmani sciiti e kurdi in Iraq (oppure dozzine di indonesiani o pakistani o yemeniti per cercare di beccare qualche turista occidentale nel mucchio). Si può pensare che gli arabi che nel mondo seguono al jazeera rimangano convinti ed eccitati dalla "resistenza irakena" e i suoi video. Ma in iraq ci sono 27 milioni di persone di cui solo gli sciiti e kurdi sono circa 20 milioni e il loro nemico principale è ora la gente che gli fa scoppiare le autobomba in strada o gli sgozza dei parenti perchè lavorano in qualche incarico legato al governo. Bisogna porsi il problema opposto: come usciranno da questo impasse Usama, Zarqawi e soci ? Se mollano l'Iraq farà delle elezioni come l'Afganistan, vincerà la maggioranza sciita e man mano che si rafforza poi si vendicheranno e saranno più truci degli americani. Se continuano a decapitare o sventrare musulmani "collaborazionisti" rimangono nelle news, ma alla fine avendo contro la maggioranza del paese e 180 mila soldati stranieri con la tecnologia è solo questione di tempo per la resa dei conti,

 

  By: Gano on Domenica 31 Ottobre 2004 17:01

Eh, ma piu' prima che poi il petrolio prendera' un bel tonfolone.

 

  By: GZ on Domenica 31 Ottobre 2004 15:16

... messaggio e' chiaro: il petrolio e' fondamentale per l'economia americana, e l'intervento in Iraq ha anche il ruolo strategico di tonificare (aumentando l'offerta) il mercato energetico mondiale... ----------------------------------------- Il petrolio è un Prezzo che ha toccato il massimo degli ultimi 17 anni. Su questo sito si cerca di seguire il Petrolio e le sue relazioni con le Borse, il Dollaro ed Euro, l'Oro, le Obbligazioni...) giocandoci dei soldi sopra ogni giorno oltre che fare anche dei ricami e delle elucubrazioni a ruota libera stile Gad Lerner in TV Si producono circa 82-83 milioni di barili al giorno nel mondo di cui da 1.3 a 1.5 milioni vengono dall'Iraq (cioè il 2% e per ora lo stesso che pompava prima del 2003 ), 8-9 milioni dalla Arabia Saudita, 7-8 milioni dalla Russia ecc... Qual'è allora la dinamica principale per cui è salito da 25 a 51 dollari al barile ? E' un problema di offerta o domanda e se è di offerta come mai le scorte sono ai minimi degli ultimi cinque anni ("attraverso la incetta delle scorte") ?

 

  By: Gano on Domenica 31 Ottobre 2004 11:39

Tutta l' America (ed anche parte della sua provincia) temeva un mega attentato pre-elettorale(*). E su questo rischio Bush ed i Repubblicani ci avevano pure un po' marciato. Invece esce solo un video, con un Osama quasi imprenditoriale e senza nemmeno un Kalashnikov accanto... Verrebbe quasi da chiedersi chi e' che ha preso il GMAT nel top 10%... (*) Credo che ora gli USA, con il Patriot Act, siano relativamente, se non addirittura completamente, al sícuro da mega-attentati. E' natutale pero' che dopo le Twin Towers resti nella popolazione una forte paura. Forse Bush ha sbagliato proprio su questo punto. Bastava dicesse "State tranquilli, ora l' America e' sicura".