911, il free della home

 

  By: XTOL on Sabato 13 Novembre 2004 11:28

bene. abbiamo quindi stabilito che arafat NON è (come affermato dall'ufficio propaganda del sito)"il fondatore del terrorismo moderno". vediamo adesso la definizione di "terrorismo": metodo di lotta politica utilizzato da gruppi rivoluzionari o sovversivi che, considerando impossibile conseguire con mezzi legali i propri fini, tentano di destabilizzare o rovesciare l’assetto politico–sociale esistente con atti di violenza organizzata (dizionario de mauro). la caratteristica insopportabile del terrorismo è quella di coinvolgere indiscriminatamente civili innocenti. il primo episodio di questo tipo a mia conoscenza continua ad essere quello dell'hotel King David a Gerusalemme. "Il 22/7/1946, la campagna condotta delle organizzazioni terroristiche (sioniste) raggiunse nuovi livelli, con una esplosione che distrusse un'ala dell'hotel King David di Gerusalemme, che conteneva gli uffici della Segreteria del governo e il quartier generale britannico, uccidendo 86 impiegati, arabi ebrei e inglesi, e 5 passanti". non fu l'ultimo, naturalmente: "Uno dei più scabrosi atti di Terrorismo (sionista) contro la popolazione civile (palestinese) si registra, secondo fonti palestinesi ma anche secondo altre fonti, nell'aprile 1948 a Deir Yassin, un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme. Un ex governatore militare israeliano di Gerusalemme scrive in proposito": "Il 9 aprile abbiamo subito una sconfitta morale, quando le due gang Stern ed Etzel (sionisti) lanciarono un attacco immotivato contro il villaggio di Deir Yassin... Si trattava di un villaggio pacifico, che non aveva aiutato le truppe arabe di oltre frontiera e che non aveva mai attaccato le zone ebraiche. Le gang (sioniste) lo avevano scelto solo per ragioni politiche. Si e' trattato di un atto di puro Terrorismo... Alle donne e ai bambini non fu dato tempo di fuggire... e molti di loro furono fra le 254 vittime assassinate, secondo l'Alto Comitato Arabo... Quell'evento fu un disastro in tutti i sensi... (le gang) si guadagnarono la condanna della maggioranza degli ebrei di Gerusalemme". in ogni caso, non ho intenzione di schierarmi (sono un gran cerchiobottista); si vuole solo evitare che qualcuno faccia propaganda manichea. xtol

 

  By: GZ on Venerdì 12 Novembre 2004 23:30

Il motivo per cui Arafat è diventato leader palestinese pur essendo egiziano è che era nipote del Gran Muftì di Gerusalemme Amin el Husseini, capo della Palestina inglese dal 1924, che è stato forse il vero inventore del terrorismo in medio oriente e l'^alleato più fedele di Hitler nella zona#http://www.kore.it/CAFFE/rosselli/hitler-mufti.htm^ (durante la seconda guerra mondiale era spesso in Germania e ha visitato Auschwitz) Arafat ha portato il lavoro dello zio su scala globale, espandendolo dagli omicidi e bombe locali ai sequestri di civili e i dirottamenti aerei in europa e nel mondo negli anni '70 (aereporto di Fiumicino 15 morti.... Olimpiadi di Monaco...) e poi ha coronato la carriera con la sua grande invenzione, l'attentato suicida su scala di massa negli anni '90. Lo zio di Arafat, il Gran Muftì di Gerusalemme, è quello che ha scatenato il terrore negli anni '30 e '40 contro i palestinesi moderati mettendo le basi poi per la svolta finale terroristica del nipote. ---------------------------------------------- 1936 Il gran muftì di Gersualemme Amin el Husseini, alleato della Germania nazista, proclama lo sciopero generale e l'insurrezione contro ebrei e inglesi. Violenze e scontri dureranno fino al 1939. Il comandante dell'insurrezione Fawzi el Kawakij nel 1941 guidera', insieme ad Amin el Husseini, il colpo di stato filonazista di Rascid Alì in Iraq, e nel 1948 sara' a capo delle truppe arabe irregolari contro Israele. ^Estremisti palestinesi scatenano anche il terrore interno, con l'uccisione di arabi moderati (tra i 4 e gli 8.000)#http://israele.net/prec_website/cronologia/britannica.html^: l'intera classe dirigente palestinese e' decimata nella lotta fratricida.

 

  By: Moderator on Venerdì 12 Novembre 2004 23:04

Allora diciamo almeno che è morto nel mistero della malattia ,nel mistero del momento della morte , nell'intrigo delle ultime ore ,nel litigio e le spartizioni tipiche delle morti dei dittatori

 

  By: XTOL on Venerdì 12 Novembre 2004 23:04

Questa la ribadisco, perchè è simpatica, vero gz? Churchill, un forte sostenitore dei sionisti e a quel tempo Primo Ministro inglese, dichiarò alla Camera dei Comuni: "Se i nostri sogni per il sionismo devono finire nel fumo delle pistole degli assassini e se i nostri sforzi per il futuro del sionismo devono produrre un nuovo gruppo di delinquenti degni della Germania nazista, molti come me dovranno riconsiderare le posizioni tenute così a lungo"

 

  By: XTOL on Venerdì 12 Novembre 2004 23:01

il fondatore del terrorismo moderno... -------------- protesto! è una questione di copyright! vediamo di portare qualche piccola informazione aggiuntiva, dando a cesare... "IL TERRORISMO SIONISTA: La prima fase dal 1942 al 1947, prima della nascita dello Stato di Israele. * I testi virgolettati sono traduzioni di documenti originali. Le spiegazioni del redattore sono in corsivo. 1942. "Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale anche la comunità sionista (in Palestina) adottò metodi violenti di lotta. L'uso del Terrorismo da parte loro e' descritto in un documento ufficiale del governo britannico di allora": 'Nel 1942 un piccolo gruppo di estremisti sionisti, guidati da Abraham Stern, si fece notare per una serie di omicidi e di rapine politicamente motivati" (1) *** 1944. "Il Ministro inglese per il Medioriente, Lord Moyne, viene assassinato da due membri del gruppo Stern, al Cairo. Sempre nello stesso anno il gruppo fuorilegge sionista Irgun Tzeva'i Leumi distrugge numerose proprietà del governo britannico. Le azioni terroristiche dei gruppi Stern e Irgun sono state condannate dallo stesso portavoce della Comunità Ebraica". (1) *** 1946. "Il 22/7/1946, la campagna condotta delle organizzazioni terroristiche (sioniste) raggiunse nuovi livelli, con una esplosione che distrusse un'ala dell'hotel King David di Gerusalemme, che conteneva gli uffici della Segreteria del governo e il quartier generale britannico, uccidendo 86 impiegati, arabi ebrei e inglesi, e 5 passanti". (1) *** 1946. "Altre attività terroristiche (sioniste) includono: il rapimento di un giudice inglese e di alcuni ufficiali, e l'attentato dinamitardo a un Club di Ufficiali inglesi a Gerusalemme con grave perdita di vite umane". (1) *** "Menachem Begin (futuro premier israeliano) fu definito dagli inglesi un "leader terrorista" per aver fatto esplodere l'hotel King David a Gerusalemme, che a quel tempo venne considerato uno dei peggiori atti terroristici del secolo." (1bis) *** Un altro documento ufficiale britannico del 1946 dichiara: "Il Governo di Sua Maestà britannica e' arrivato alle seguenti conclusioni: che il gruppo (sionista) Haganah e il suo associato Palmach lavorano sotto il controllo politico dei membri della Agenzia Ebraica; e che essi sono responsabili di sabotaggi e di violenze..." (2) *** "Questa campagna terroristica contro gli arabi palestinesi e contro gli inglesi raggiunse tali proporzioni che Churchill, un forte sostenitore dei sionisti e a quel tempo Primo Ministro inglese, dichiarò alla Camera dei Comuni: "Se i nostri sogni per il sionismo devono finire nel fumo delle pistole degli assassini e se i nostri sforzi per il futuro del sionismo devono produrre un nuovo gruppo di delinquenti degni della Germania nazista, molti come me dovranno riconsiderare le posizioni tenute così a lungo". (3) per chi volesse altre sorprese: http://www.disinformazione.it/duepesiduemisure.htm xtol

La grande invenzione e il ventre molle dell'europa - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Novembre 2004 22:25

Come tutti i grandi inventori anche il fondatore del terrorismo moderno al suo funerale riceve gli omaggi del mondo Per capire quanto sia importante la sua invenzione c'è sul Corriere pagina della cultura oggi ^un intervista con un regista franco-algerino che ha fatto un film sull'odissea#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CULTURA&doc=MUNZI^ di un milione di persone che in Medio Oriente nel 1948 hanno perso la casa, la terra e tutti i loro beni Non si tratta dei palestinesi che nel 1948 hanno "perso la terra". Il regista è algerino di origine ebrea e racconta invece degli ebrei che secoli abitavano in iraq, siria, egitto, algeria, marocco e che ne sono stati cacciati (con aggiunta di violenze varie) nel 1948. Erano in pratica degli "arabi" visto che si trattava di comunità che esistevano fin dai tempi dei romani sparse in tutto il medio oriente e sono dovuti scappare perdendo tutto nel giro di qualche mese nel 1948. Dopo cinquantanni non sono ancora nei campi profughi e non avendo capito l'importanza della grande invenzione di arafat (se per decenni dirotti aerei, metti bombe e fai omicidi guadagni il favore dei media occidentali), nessuno ne ha mai sentito parlare. L'intervista a Pierre Rehov spiega la Francia "araba" attuale, un paese sempre più malato, una volta solo filo-arabo e ora avviato a comportarsi sempre più come un paese arabo per la paura dei suoi sette milioni di cittadini musulmani (presto dieci milioni) ----------------------------------------------------------- PARIGI - Pierre Rehov è un regista che condivide gli stessi giorni di un'umanità sofferente, insanguinata e fatta a pezzi dal terrorismo. Un regista sur le terrain , che "va sul posto" con la cinepresa in spalla e che ha un gran cuore coraggioso. Forse bastano queste poche parole per capire che con Rehov, 50 anni, ebreo nato in Algeria, bisogna parlare senza perdersi in sottigliezze e arabeschi. Il suo film «The silent exodus», l'esodo silenzioso, che narra come nel 1948 un milione di ebrei furono depredati ed espulsi dagli arabi, evoca un dolore che si protrae, che ha perso date e riferimenti, una saga dolorosa out of ti me, out of space come nei versi di Poe. «Il mio film - dice Pierre Rehov - è stato proiettato al Festival dei diritti dell'uomo a Parigi e alle Nazioni Unite, a Ginevra, più o meno nello stesso quadro. Nel ventesimo secolo l'espulsione degli ebrei dai Paesi arabi non era una risposta alla creazione dello Stato d'Israele, ma qualcosa di più complesso che faceva seguito a odio diffuso, umiliazioni e pogrom nati ed esplosi nella società islamica nei secoli passati. Quei rifugiati venivano dal Marocco, dalla Siria, dalla Tunisia, dalla Libia, dallo Yemen e dall'Egitto. Molti hanno taciuto per pudore, altri per dimenticare l'esperienza subita, specie le donne violentate e chi ha subito sevizie vergognose. Come una sorta di contraltare, la seconda parte del film parla dei rifugiati palestinesi. In sostanza volevo sfatare una mitologia vittimistica che dipinge i palestinesi che da cinquantacinque anni vivono nei "campi". In realtà si tratta di periferie e il termine "campo" è usato per motivi politici. Sono chiamati rifugiati quando non lo sono più. Ho puntato la mia cinepresa sulle complicità che hanno creato tale situazione». Signor Rehov, il suo nuovo progetto, invece, parlerà dei figli prediletti di un dio feroce, dei kamikaze del terrorismo, delle bombe umane. «Arrivato ormai agli ultimi metri di pellicola, il film vuole indagare nei recessi più intimi, più profondi di coloro che sacralizzano la strage in Occidente e in Oriente. La psicopatologia degli islamikaze , immagine che preferisco. Cioè, come nella vicenda di un serial killer, abbiamo un individuo, in un determinato contesto socioculturale, un essere umano che è stato bambino coi suoi giochi, poi adolescente su un terreno di football… Come può un bel giorno decidere di "farsi esplodere" morendo e portando con sé giovani della sua stessa età, donne, vecchi e bambini? Per concludere l'opera mi mancano le interviste di due candidati suicidi, non perderò nemmeno una sequenza». Taluni sostengono da tempo, signor Rehov, che il terrorismo sfrutti dei "sepolcri imbiancati". Lei ha citato poco fa le complicità per i rifugiati palestinesi. Vuole essere più chiaro? «Prendiamo la Francia che, sotto la maschera del diritto d'asilo, ha la sua parte di responsabilità nelle azioni di Khomeini, che era suo ospite prima di andare in Iran. La Francia non ha accolto Abu Nidal e il dottor George Habbash, alfieri del terrore? Ha ospitato, sempre in nome dei diritti dell'uomo, un terrorista della peggior specie come Arafat, inventore del terrorismo moderno. Io accuso non solo la Francia, ma anche l'Europa per il modo come, attraverso i media, è trattato il problema israelo-palestinese. Contesto le menzogne dei giornalisti di solito rifugiati in un grande e famoso albergo e ricattati dagli stessi giovani palestinesi che vanno a fare ricerche per loro conto sugli avvenimenti. E per finire dico che la Francia non ha una democrazia sana». Intende dire una Francia filoaraba? «Io direi una Francia araba. Si poteva definire "filoaraba" all'epoca di de Gaulle, prima che ci fossero dieci milioni di immigrati nella società francese ormai di fatto occupata». Ma ci sarà bene un arabo che lei apprezza, a parte il filosofo Averroè che insegnava filosofia a Cordova nel XII secolo? «Io non sono antiarabo. Sono nato in Algeria, i miei compagni di scuola erano arabi, sono fiero di avere molti amici nei territori palestinesi, arabi laici e progressisti. Non ce l'ho con l'Islam, con la lettera maiuscola. Faccio la guerra all'integralismo islamico, agli islamisti. Per ora guerreggio intellettualmente, ma presto temo, ahimè, che mi batterò fisicamente. Il mio primo bersaglio è la vigliaccheria del mondo occidentale». Lei, dunque, prevede questa guerra tra due civiltà . «C'è poco da prevedere. Siamo già in guerra, anche se nessuno osa dirlo. L'Occidente si è perso di vista, si sta cercando, si trova alla fine della propria visione materialistica ed esistenziale. Va alla deriva verso la decadenza, trascinato da ondate di paura. Ricorda com'era fiero l'Occidente della conquistata libertà sessuale? La gioia si è spenta con la diffusione dell'Aids. E i valori di libertà individuale, di fronte, per esempio, a quello specchio deformante che era l'Urss? Ci cullavamo nella democrazia liberale, tutta luci come una kermesse, poi ecco che il nemico comunista scompare. La nostra scienza non basta più, la nostra tecnologia, nemmeno, in realtà noi non "ci" amiamo più… Ricordo che restava l'illusione di un mondo arabo da "coltivare". E il mondo arabo, con il quale avevamo "amoreggiato" negli Anni Quaranta per strapparlo ai nazisti e più tardi, in Afghanistan, per strapparlo ai russi, rifiuta il nostro modernismo. Non può accettarlo perché mette in causa i suoi stessi valori. Maometto è l'ultimo profeta e dopo di lui nulla può essere aggiunto. Abbiamo trovato un Islam retrogrado, in Indonesia, in Sudan, in Kosovo, in Medio Oriente… Ormai siamo circondati se non invasi». Quindi lei teme che ogni arabo (per intenderci: l'arabo della porta accanto) da un giorno all'altro possa trasformarsi in un guerriero fondamentalista? «La differenza tra un musulmano estremista e un musulmano moderato non è basata su una nozione dogmatica, ma su una nozione temporale. Il primo crede nella profezia che l'Islam sarà la sola religione nel mondo perché Allah lo vuole, quindi è suo dovere combattere subito per accelerare il corso degli eventi. Anche il secondo pensa che l'Islam diventerà la sola religione nel mondo, ma ciò avverrà, direi, naturalmente, man mano, quindi tollera ebrei e cristiani. In termini più cronistici, bin Laden e i suoi seguaci attaccano prima le statue di Buddha a Bamyan, grande simbolo religioso, e poi, circa due mesi dopo, il World Trade Center che non è il simbolo dell’Occidente, ma il simbolo del giudeo-cristianesimo. I grattacieli appartengono agli ebrei e si ergono a New York, prima città ebraica del mondo, il tutto inoltre si trova nel cuore del business cristiano. Il risultato di tutto ciò è che su un miliardo 350 milioni di musulmani (che prima delle statue di Buddha e delle Torri gemelle potevano essere divisi in un miliardo di moderati e 350mila estremisti) in poche settimane Bin Laden è riuscito a convertirne alla jihad forse il venti per cento. Ha creato cioè duecento milioni di nuovi seguaci. Bin Laden ha vinto, anche se provvisoriamente. Il suo Islam può essere annientato solo da una sconfitta totale delle truppe del terrore arabo-islamista». Non credo che nessuno possa offrire una ricetta per debellare il terrorismo islamista, nemmeno un esperto come Walter Laqueur del Center for Strategic and International Studies. «L'Europa è il ventre molle della strategia arabo-islamista, fino a poco tempo fa si faceva ancora la distinzione tra l' Hamas sociale e quello guerriero. Terrorizzare il terrorismo? Non si potranno mai terrorizzare i terroristi perché sono dei fanatici per i quali la morte vale più della vita. La fede musulmana è molto più forte della fede occidentale. Restano solo due bastioni contro il terrorismo islamico, Israele e gli Stati Uniti. In Europa l'Islam ha già vinto».

 

  By: Mr.Fog on Venerdì 12 Novembre 2004 09:38

Israel Police prepared to hit the highest level of alert - essentially signifying a state of war - Thursday night, as preparations for Palestinian Authority Chairman Yasser Arafat's funeral continued in Cairo and Ramallah. Police said that at 6 a.m. Friday the force will go on Operation Alert Level D - the last time used two years ago prior to America's invasion of Iraq and following threats made by Saddam Hussein that he will launch missiles against Israel. Under the new alert level, all members of the Israel Police will be called up for active duty, including cadets and policemen currently on vacation. Police said that their biggest concern is that the tens of thousands of Palestinians who flock to mosques for prayers on the last Friday of Ramadan will begin to riot and may attempt to breach military checkpoints and enter Israel. For the complete story follow the entire link below: http://www.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1100147298276

 

  By: Gilberto on Venerdì 12 Novembre 2004 01:05

potrebbe permettersi sicuramente la costruzione, la gestione e soprattutto l'installazione in una qualsiasi città occidentale di una atomica. ---------------------------- Cisha , potrebbero permettersela economicamente (dovrebbe costare circa $25-30 M) , ma realizzare il tutto sarebbe molto più difficile che organizzare l'11/9 . E comunque un'azione nucleare preventiva sarebbe molto "istruttiva" per ja jihad islamica .

 

  By: cisha on Venerdì 12 Novembre 2004 00:59

Il bilancio stimato da diversi analisti è pari ad 1 punto di PIL di uno stato tipo l'Italia, derivante dai finanziamenti occulti ottenuti da stati arabi e privatamente dagli sceicchi. Inoltre le immense finanze di cui AlQueda dispone saranno sicuramente tenute nascoste in qualche centinaio di fondi in tutto il mondo. Una organizzazione così potrebbe permettersi sicuramente la costruzione, la gestione e soprattutto l'installazione in una qualsiasi città occidentale di una atomica. Sappiamo che dagli arsenali sovietici sono uscite diverse quantità di materiale fissile (quello che sappiamo) ma chissà quante armi sono sparite in questi anni. Introdotte nei traffici illeciti hanno preso con facilità i canali giusti per arrivare a chi pagava di più. Inoltre nell'ultimo spot elettorale pro/contro Bush, il santone ha annunciato attentati che faranno rabbrividire e dimenticare quello di NY. Ora il problema non è se ma quando e dove. Logica comunque vorrebbe che alla fine non la utilizzassero anche perchè la cosa darebbe l'opportunità agli americani e quindi a noi occidentali di reagire in maniera alla fine drastica e definitiva e risolvere così una volta per tutte il problema mediorientale. Vedete il problema di questi farabutti santoni, autorità religiose, capi, ayatollah, dittatorelli e sceicchi vari è quello di vivere nel lusso avendo accumulato ricchezze per decenni ala faccia dei loro popoli miserabili che se non muoiono di stenti dovranno comunque morire suicidandosi con le bombe addosso. Ciò si evince dalla situazione finanziaria di Arafat....ricchissimo in mezzo ad un popolo di poveri. Quì dovrebbe battere la propaganda internazionale, la stampa, gli organi di informazione e gli stati medesimi facendo capire a questi poveracci che il loro disagio deriva da chi li comanda e li governa. Amen.

 

  By: Gilberto on Venerdì 12 Novembre 2004 00:52

humm ... non e' che potresti allenare i tuoi cagnolini ad annusare l'uranio islamico ? --------------------- Impossibile .... sarebbero nauseati dal fetore che TUTTI i musulmani esalano . Tra una moschea piena e una stalla ci sono poche differenze (olfattive) .

 

  By: carlog on Venerdì 12 Novembre 2004 00:28

humm ... non e' che potresti allenare i tuoi cagnolini ad annusare l'uranio islamico ?

 

  By: Gilberto on Giovedì 11 Novembre 2004 23:28

BTW, ma come fanno i satelliti a vederle?) -------------------------------- Uranio , plutonio , cobalto , cesio e tutti gli altri metalli radioattivi rilasciano radiazioni intorno alla loro massa e queste radiazioni possono essere rilevate da satelliti militari predisposti a questo uso (la farina non è del mio sacco , ma di RID "Rivista Italiana Difesa"). PS. Non sono i satelliti del GPS delle auto e dei telefoni : )

 

  By: polipolio on Giovedì 11 Novembre 2004 23:23

Mah, onestamente anch'io credo sia una bufala. (BTW, ma come fanno i satelliti a vederle?) Ciò nonostante anche solo una bomba sporca darebbe dei guai MOLTO grossi .... (ovviamente se scoppiasse in una città, preferibilmente occidentale)

 

  By: Gilberto on Giovedì 11 Novembre 2004 23:05

Polipolio , le bombe atomiche (non quelle sporche) sono individuabili dai satelliti militari US ; il problema è se Al-Queda si accorge che negli States con quei confetti non riesce ad entrare , dove decide di farli scoppiare ???

 

  By: polipolio on Giovedì 11 Novembre 2004 22:59

Giovedì 11 Novembre 2004, 18:58 Terrorismo: Messaggio Al-Qaeda, Abbiamo Piccola Bomba Nucleare Di (Ham/Opr/Adnkronos) Dubai, 11 nov. - (Adnkronos/Aki) - ''Informiamo la nazione islamica che la produzione e l'arricchimento (di uranio, ndr.) per quanto concerne la fabricazione di bombe nucleari non sono piu' appannaggio solo dei crociati tiranni del mondo. I nostri tentativi di creare piccole bomba con grande potenza distruttiva sono riusciti''. L'inquietante annuncio e' contenuto in un comunicato apparso su Internet in un nuovo forum islamico firmato da Al-Qaeda. Il documento, che porta la data di due giorni fa, e' indirizzato in particolare al popolo americano.