Medio Oriente e intrighi

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 13:43

E Assad non riescono a tirarlo giù nonostante: la Turchia, l' Arabia Saudita, il Qatar, gli Stati Uniti, la Francia e l' Inghilterra. -------- Aiuto indiretto, non mi risulta che ci sia un solo soldato di questi paesi in Siria. Invece l'aviazione russa sta facendo 200 raid al giorno contro ISIS, con aerei russi e militari russi. Se non ti sembra un po' differente.... Ma torniamo a parlare di come vorresti instaurare regimi dittatoriali con però blocco dell'emigrazione verso l'Europa. La Libia era uno dei pochi paesi con una demografia non dirompente. Ma l'economia degli altri, dal Marocco all'Egitto, dal pakistan al bangladesh, si fonda ANCHE sulle cospicue rimesse degli emigrati. La Turchia ha 6-7 milioni di Gastarbeiter (fra Germania, Benelux, Francia e Svizzera) su 70 milioni di abitanti. Tutti questi paesi hanno poche risorse (ma l'hai vista la Siria? una desolata distesa di tavolati desertici!) e ormai un'ingente popolazione. PS puoi risparmiarci una volta per tutte la solita tiritera sui valori europei che hanno ammazzato Gheddafy? l'avrai ripetuta 1000 volte e riferendosi al passato non serve a niente tornarci sopra! anche perché qui di fronte hai Gianlini e non Sarkozy, quindi non ha alcun senso continuare a recriminare con chi non c'entra niente con la faccenda!

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 28 Marzo 2016 13:21

Innestato? L' elemento economico? Ma che film hai visto? Per tirare giù Saddam non sono bastati 10 anni di sanzioni economiche devastanti (crippling), ci sono voluti mesi di bombardamenti, un' invasione di più o meno 400.000 soldati della coalizione e l' assassinio di più di 500.000 irakeni. 'azzo c'entra il malcontento o la crisi economica?! E Assad non riescono a tirarlo giù nonostante: la Turchia, l' Arabia Saudita, il Qatar, gli Stati Uniti, la Francia e l' Inghilterra. La Libia di Gheddafi non aveva problemi economici. Gheddafi era rimasto quasi 40 al potere perchè controllava militarmente le varie tribù. E' caduto quando con gli attacchi aerei è venuta meno questa sua capacità di controllo. Siccome poi continuava a far paura, lo abbiamo voluto far fuori vigliaccamente a freddo. Ah, i "valori" europei! Per tirarli giù le hanno provate di tutte, anche le più sudicie, come fomentare l' ISIS, e pazienza se poi ci sono stati gli attentati a Parigi e a Bruxelles...

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 12:47

Qualsiasi intervento esterno si è innestato su un sentimento di malcontento che attraversava una parte della popolazione. Oltre a motivi politico-religiosi, l'elemento economico è fondamentale. D'altronde lo dicevi tu ieri: basta mettere in crisi economica Erdogan, che il suo potere vacillerà Quanto costa ad esempio tenere in piedi il regime di Al-Sisi in Egitto? ho scoperto oggi ad esempio che è proprio l'Arabia a fornire forse l'aiuto più significativo! 17 Dicembre 2015 Arabia Saudita, aiuti all'Egitto nel settore petrolifero Nel corso della visita del vice-principe ereditario e ministro della Difesa dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, al Cairo, è emerso che il Paese ha promesso un nuovo sostegno all’economia egiziana, sotto forma di assistenza al settore petrolifero e 8 miliardi di dollari di ulteriori investimenti. Il decreto emanato dal re saudita Salman prevede la copertura del fabbisogno petrolifero dell’Egitto per i prossimi 5 anni. Nel corso di questo periodo l’Arabia Saudita fornirà all’Egitto tutto il petrolio di cui il paese arabo ha bisogno. L’annuncio di questi aiuti è stato diffuso in una nota del governo di Riad al termine del secondo incontro del Consiglio di coordinamento tra Arabia Saudita e Egitto che si è tenuto ieri al Cairo, presieduto dal premier egiziano Sherif Ismail e dal vice erede al trono saudita, principe Bin Salman. http://www.abo.net/oilportal/articles/view.do?locale=it_IT&contentId=2540223

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 28 Marzo 2016 12:41

#i#Gianlini> "Tenere in piedi un regime quando hai poche risorse e tante persone da sfamare non è sfida facile"#/i# Perchè, ti sembra che sia per quello che Gheddafi e Saddam sono caduti? Non scherziamo. E Assad non riescono a rovesciarlo nemmeno con l'aiuto dell'ISIS e 500 milioni di dollari l'anno in armi dati ai "terroristi moderati"

Slava Cocaïnii!

 

  By: traderosca on Lunedì 28 Marzo 2016 12:27

"La cosa più saggia da fare ora è non farne più entrare nemmeno uno in Europa. Anche se questo va contro la vulgata ufficiale dei media che parlano di "accoglienza". Se vogliamo sopravvivere dobbiamo azzerare l'immigrazione islamica. E poi dove possibile aiutare i "regimi" a restare in sella, come quello di Assad." Gano,si forse in teoria,ma in pratica gli islamici sono circa 1,5 miliardi nel mondo,si rischierebbe un conflitto mondiale anche con la parte moderata dell'islam che è la stragrande maggioranza. I problemi vengono dai mussulmani del medio oriente e neppure tutti,sono nemmeno 100 milioni i mussulmani delle aree in conflitto che generano problemi. Lasciare i diversi dittatori a controllare i popoli in questione penso non sia più possibile. anche se auspicabile........

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 12:12

Gano, per molti di quei paesi se una volta ci voleva un uomo forte adesso ce ne vuole uno fortissimo.... Assad prese il potere quando in Siria c'erano 4 o 5 milioni di persone. Ora ce ne sono 3, anzi 4 volte tante. Tenere in piedi un regime quando hai poche risorse e tante persone da sfamare non è sfida facile. LA stessa sfida riguarda quasi tutti i paesi islamici, con una demografia prorompente e la necessità di crescere economicamente. 1950 3,252,000 +37.3% 1960 4,565,000 +40.4% 1970 6,305,000 +38.1% 1980 8,704,000 +38.0% 1990 12,116,000 +39.2% 1995 14,186,000 +17.1% 17,951,639 in 2014, a massive decline due to nearly 4 million Syrian refugees leaving the country

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 28 Marzo 2016 12:02

La cosa più saggia da fare ora è non farne più entrare nemmeno uno in Europa. Anche se questo va contro la vulgata ufficiale dei media che parlano di "accoglienza". Se vogliamo sopravvivere dobbiamo azzerare l'immigrazione islamica. E poi dove possibile aiutare i "regimi" a restare in sella, come quello di Assad.

Slava Cocaïnii!

 

  By: traderosca on Lunedì 28 Marzo 2016 12:00

"Ad esempio ti fanno pensare automaticamente che visto che sono musulmani, compiono attentati e si divertono a scannarsi in conflitti più o meno infiniti. Invece, giustamente tu fai notare, che senza l'aiuto esterno, con tutta probabilità resterebbero a fare i pecorai tranquillamente, e non si sognerebbero di fare i kamikaze. Come del resto accadeva fino a quando c'era l'URSS in cui dalla Turchia al Pakistan, passando per Siria ed Iraq, la situazione era tranquilla.*" Gianlini,macchè pecorai tranquilli,è dalla morte di maometto che sunniti e sciiti si scannano anche se da diversi anni gli scontri tra le due fazioni vanno avanti,più per ragioni politiche di controllo del potere che per ragioni ideologiche però alla base c'è sempre l'Arabia Saudita (sunnita) e l' Iran (sciita). Poi il coinvolgimento delle potenze occidentali a favore dell'una o dell'altra fazione ha allargato il conflitto, meglio lasciarli scannare tra di loro,ma qui il discorso si complica.......

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 11:45

Quello che manca, soprattutto è un ideale. La Siria di Assad, l'Iraq di Hussein, l'Egitto di Nasser e di Sadat, forse pure la Libia di Gheddafi erano laici perché affiliati all'ideologia socialista. Ora che questa ideologia non ha più il suo sponsor più forte (URSS), con che cosa la sostituisci? Questo vuoto sembra essere stato colmato dall'ideologia dell'islam radicale e guerriero. Un po' come c'erano sicuramente più giovani sinceramente affascinati dall'ideologia comunista in Europa che non nei Paesi dell'ESt, sembra inoltre che, fatte le debite proporzioni, ci siano potenzialmente più giovani pronti a fare i kamikaze a Bruxelles o a Parigi che non a Baghdad! D'altronde non è facile far convivere 1 miliardo di musulmani con la modernità. Anzi, è una sfida difficilissima.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 28 Marzo 2016 11:19

Prima hai scritto una cosa piuttosto importante. Non possiamo fare a meno della Turchia come alleata. Nella Guerra Fredda 2.0, aggiungo io, che passa anche attraverso la destabilizzazione del Medio Oriente e la sua divisione attraverso linee religiose. E allora se dietro gli attentati di Parigi e di Bruxelles ci sono gruppi sponsorizzati dal nostro stesso "alleato" sostanzialmente si fa finta di non vedere. Si manda l'inutile portaerei per tenere buona l'opinione pubblica. Converrai, spero, che è tutta una finzione mediatica. Ora, penso anche che mentre questa guerra fredda possa essere di qualche vantaggio per l' America, e come scrivevi tu forse per Israele, che vede diminuire la pressione da parte dei paesi arabi, non lo è per l' Europa che si vede sempre più separata dalle sue fonti di energia e materie prime (Russia e Medio Oriente) oltre a ritrovarsi invasa da milioni di profughi musulmani che poi gli creano casini nelle sue città. Eppure sembra che l' Europa non possa disobbedire alla linea di Washington. Nessuno ha il coraggio di opporsi alle sanzioni alla Russia. Abbiamo perso, come Italia, il progetto SouthStream senza nemmeno fiatare e ci volle Snowden, riparato in Russia, per avvertire che la Merkel era spiata. I nostri media sembra che non possano fare altro che adeguarsi a questa linea.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 11:09

Gano, le 5:38?? Secondo me i media condizionano il pubblico non sulla singola notizia, ma imponendo un clima generale di pensiero. Ad esempio ti fanno pensare automaticamente che visto che sono musulmani, compiono attentati e si divertono a scannarsi in conflitti più o meno infiniti. Invece, giustamente tu fai notare, che senza l'aiuto esterno, con tutta probabilità resterebbero a fare i pecorai tranquillamente, e non si sognerebbero di fare i kamikaze. Come del resto accadeva fino a quando c'era l'URSS in cui dalla Turchia al Pakistan, passando per Siria ed Iraq, la situazione era tranquilla.* Non sono però d'accordo che il pubblico informato un po' di tutto sia solo lo 0,01 %. Tieni presente che tutti praticamente ormai passano il loro tempo libero con in mano un cellulare, e con aperto Facebook, e la diffusione di notizie è rapidissima. Complice la facilità con cui si disegnano le vignette sulla Merkel, mi sembra ad esempio che al complotto contro l'Italia ordito dai tedeschi con l'euro, creda una fetta maggioritaria della popolazione, nonostante i media non l'abbiano sponsorizzato. *vabbè, c'era il lieve problema dell'Algeria e del terrorismo legato ai palestinesi, ma non possiamo rasentare sempre la perfezione....

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 28 Marzo 2016 07:38

Gianlini, io leggo i giornali francesi quasi quanto quelli italiani. Dopo il massacro del Bataclan mi sarei aspettato un'ondata mediatica di indignazione contro Turchia, Arabia Saudita, Qatar e tutti quelli che rimestano la situazione in Siria, fornendo armi e finanziando gli islamisti. No. Non c'è stato niente. Quello che leggi tu sul Fatto Quotidiano è di nicchia. Il lettore che commenta rappresenta probabilmente meno dello 0,001% di tutti i lettori. Prova a contarli e a farti due conti. Realisticamente, quanti pensi che siano quelli che si interessano di MMT o di Bagnai? Quello che fa notizia, quello che resta impresso nella mente del 99,9% del pubblico, sono i titoli a caratteri cubitali in prima pagina. E le opinioni degli 'opinion makers' (si chiamano cosi' apposta), i vari Panebianco, Serra, Galli della Loggia o la Zafesova che su La Stampa parla di Russia... ti sfido a trovarne solo uno che esca dalla narrativa ufficiale. Davvero non scherzo, trovamene solo UNO su un giornale a larga tiratura che parli di uscire dalla NATO. E se tu scrivi che la Francia combatterà il terrorismo mandando quel ferrovecchio di portaerei mandi il messaggio sbagliato. Perchè non è cosi' che lo combatti. Hollande che annuncia che manderà la portaerei 'in guerra' è un annuncio per stupefarre i semplici e fargli credere che la Francia 'sta facendo qualcosa'. Il terrorismo lo combatti innanzi tutto facendo terra bruciata, cominciando peoprio dall' informazione, intorno a chi lo finanzia e lo supporta. Ho trovato per altro curioso che tu la prima cosa che tu hai insinuato sia stato proprio che gli attentati possano essere stati causati dall' intervento russo... Dall' intervento russo!? Effetti della (dis)informazione? E' questo il messaggio di fondo che vorrebbero mandare? Chissà... la Guerra Fredda 2.0 è anche e soprattutto guerra mediatica. E ora il grande 'nemico' è la Russia.

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Lunedì 28 Marzo 2016 01:30

"Devo dire che sono rimasto sorpreso dalla pluralità di opinioni e di posizioni politiche che questi lettori esprimono. Io pensavo fosse un covo di comunisti, e invece devo dire che sembra letto da un amplissimo spettro di persone, le quali nei loro commenti dimostrano d essere molto più informati di quanto ritieni, sui fatti che stanno accadendo. Direi che tutto sommato replichiamo in questi forum tutto quello che viene detto su Cobraf. Anzi! non pensavo che ci fosse tanta gente che segue teorie tipo la MMT o che proclama l'uscita da Euro, Nato, e via discorrendo. O che dice chiaramente che rimpiange i vari Saddam, Gheddafi, ecc.ecc. " Vero Gian, sul Fatto scrive anche Bagnai e ci passano anche quelli di "rischio calcolato", "scenari economici" etc... e anche l'antitrader. E' l'unico giornale libero di pubblicare quel che gli pare in quanto di proprieta' degli stessi giornalisti (come Repubblica anni 70). Pero' c'e' anche un esercito di troll dislocati dal PD al punto che, sebbene sia l'unico giornale non ostile al M5S, se leggi le migliaia di commenti agli articoli che parlano bene di Grillo ti sembra di essere sul "giornale" o su "libero". Altra anomalia (spiegabile solo con una massiccia persenza di troll piddini) e' rappresentata dai feroci commenti agli articoli degli stessi Travaglio, Gomez e sopratutto Scanzi. Poi' c'e' anche lo sterminatore dei rettiliani, l'economista Scacciavillani feroce nemico di B&B e di ogni forma di complottismo e stramberie assortite in tema di economia.

 

  By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 01:01

Ma secondo te questo è un motivo sufficiente per nascondere al pubblico occidentale le commistioni tra Ankara e l' ISIS? ---------------- Non capisco bene perché pensi che il pubblico occidentale (e il pubblico in genere) non sia a conoscenza di questi traffici. Si sa, da molto tempo, che una delle fonti di sostentamento dell'ISIS è il traffico di petrolio. Magari fino a poco tempo fa nessuno immaginava che a commerciare con loro fosse proprio il figlio di Erdogan, ma era evidente che c'era qualcuno che quel petrolio lo comprava e pagava. Tu sembri convinto che la gente non sia informata di molte cose. Non mi sembra. Da qualche tempo (4-5 settimane) il corriere della SEra non è più gratis nella edizione online, ma puoi leggere solo 20 articoli. Ammetto che per pigrizia, il Corriere online, accanto al sito ansa.it (che si apriva più facilmente sul telefonino) era sostanzialmente la mia unica fonte di informazione, e che solo su stimolo della discussione che qui di volta in volta si apriva, andavo ogni tanto a spulciare altre fonti di informazione. Da quando però è diventato a pagamento, ho dovuto dirottare le mie consultazioni sul sito del Fatto Quotidiano, dove molti articoli prevedono un forum di discussione fra i lettori. Devo dire che sono rimasto sorpreso dalla pluralità di opinioni e di posizioni politiche che questi lettori esprimono. Io pensavo fosse un covo di comunisti, e invece devo dire che sembra letto da un amplissimo spettro di persone, le quali nei loro commenti dimostrano d essere molto più informati di quanto ritieni, sui fatti che stanno accadendo. Direi che tutto sommato replichiamo in questi forum tutto quello che viene detto su Cobraf. Anzi! non pensavo che ci fosse tanta gente che segue teorie tipo la MMT o che proclama l'uscita da Euro, Nato, e via discorrendo. O che dice chiaramente che rimpiange i vari Saddam, Gheddafi, ecc.ecc. Diversa è l'attitudine a non voler vedere le cose che si vedono. A voler sminuire gli elementi che collidono con la propria visione per privilegiare quelli che la avvalorano. Ma qui ovviamente non si tratta di non essere informati, ma di far fatica ad aggiornare le proprie convinzioni. E questo capita un po' a tutti noi. Non solo. Il fatto che quasi tutti utilizzino ormai i social network, da Facebook a Twitter, passando per Instagram, costringe anche le testate che per linea editoriale farebbero volentieri a meno di pubblicare certi articoli, a darne comunque notizia, perché comunque ormai in 24 ore qualsiasi evento raggiunge tutti gli utenti internet. Emblematico il caso di qualche giorno fa, in cui su Twitter Zibordi diceva "queste cose non le leggi su FQ o repubblica "(in questo momento non ricordo a cosa si riferisse)....tempo 4 ore e trovavi la notizia sia su FQ che su Repubblica. Non possono più star zitti.

 

  By: MR on Domenica 27 Marzo 2016 17:33

Secondo le ultime notizie la feccia salafita a Palmira si è asserragliata nel tempio di Baal. Trovo simbolicamente interessante la cosa: la sovversione abramitica costretta a difendersi dietro la tradizione pagana.