By: gianlini on Lunedì 28 Marzo 2016 01:01
Ma secondo te questo è un motivo sufficiente per nascondere al pubblico occidentale le commistioni tra Ankara e l' ISIS?
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Non capisco bene perché pensi che il pubblico occidentale (e il pubblico in genere) non sia a conoscenza di questi traffici. Si sa, da molto tempo, che una delle fonti di sostentamento dell'ISIS è il traffico di petrolio. Magari fino a poco tempo fa nessuno immaginava che a commerciare con loro fosse proprio il figlio di Erdogan, ma era evidente che c'era qualcuno che quel petrolio lo comprava e pagava.
Tu sembri convinto che la gente non sia informata di molte cose.
Non mi sembra. Da qualche tempo (4-5 settimane) il corriere della SEra non è più gratis nella edizione online, ma puoi leggere solo 20 articoli. Ammetto che per pigrizia, il Corriere online, accanto al sito ansa.it (che si apriva più facilmente sul telefonino) era sostanzialmente la mia unica fonte di informazione, e che solo su stimolo della discussione che qui di volta in volta si apriva, andavo ogni tanto a spulciare altre fonti di informazione.
Da quando però è diventato a pagamento, ho dovuto dirottare le mie consultazioni sul sito del Fatto Quotidiano, dove molti articoli prevedono un forum di discussione fra i lettori. Devo dire che sono rimasto sorpreso dalla pluralità di opinioni e di posizioni politiche che questi lettori esprimono. Io pensavo fosse un covo di comunisti, e invece devo dire che sembra letto da un amplissimo spettro di persone, le quali nei loro commenti dimostrano d essere molto più informati di quanto ritieni, sui fatti che stanno accadendo. Direi che tutto sommato replichiamo in questi forum tutto quello che viene detto su Cobraf. Anzi! non pensavo che ci fosse tanta gente che segue teorie tipo la MMT o che proclama l'uscita da Euro, Nato, e via discorrendo. O che dice chiaramente che rimpiange i vari Saddam, Gheddafi, ecc.ecc.
Diversa è l'attitudine a non voler vedere le cose che si vedono. A voler sminuire gli elementi che collidono con la propria visione per privilegiare quelli che la avvalorano. Ma qui ovviamente non si tratta di non essere informati, ma di far fatica ad aggiornare le proprie convinzioni. E questo capita un po' a tutti noi.
Non solo. Il fatto che quasi tutti utilizzino ormai i social network, da Facebook a Twitter, passando per Instagram, costringe anche le testate che per linea editoriale farebbero volentieri a meno di pubblicare certi articoli, a darne comunque notizia, perché comunque ormai in 24 ore qualsiasi evento raggiunge tutti gli utenti internet. Emblematico il caso di qualche giorno fa, in cui su Twitter Zibordi diceva "queste cose non le leggi su FQ o repubblica "(in questo momento non ricordo a cosa si riferisse)....tempo 4 ore e trovavi la notizia sia su FQ che su Repubblica. Non possono più star zitti.