FermiamoilCazzaro

 

  By: Andrea on Venerdì 26 Ottobre 2007 15:05

Per coerenza sarebbe bello vedere Warren Buffett citato anche nel thread relativo agli astroanalisti, riportando fedelmente ciò che lui dice quando gli chiedono un'opinione su coloro che ritengono/sperano di poter prevedere il futuro, in borsa o altrove, seguendo cicli o segnali di qualsivoglia natura... Sono innamorato della semplicità del ragionamento che ho riletto, di recente, su una bella biografia del "mostro sacro".

 

  By: GZ on Venerdì 26 Ottobre 2007 14:55

...una banca può emettere uno strutturato per fare raccolta a basso costo, e il piccolo risparmiatore può comprare quello strutturato per investire attraverso uno strumento che possiede carratteristiche tali che ben si rapporta con gli altri strumenti detenuti in portafoglio con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la diversificazione. .... -------------- ....non è per caso che lei li vende ?

 

  By: renzo on Venerdì 26 Ottobre 2007 14:29

Zibordi a queste considerazioni ho gia risposto. Il singolo strumento può avere funzioni molto diverse in relazione alle esigenze e agli obiettivi di chi lo detiene: - posso vendere un futeres per speculare oppure per salvaguardare il mio patrimonio - una banca può emettere uno strutturato per fare raccolta a basso costo, e il piccolo risparmiatore può comprare quello strutturato per investire attraverso uno strumento che possiede carratteristiche tali che ben si rapporta con gli altri strumenti detenuti in portafoglio con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la diversificazione. Comunque vedo che ognuno rimane del proprio parere... e così sia, forse sarà il caso di passare oltre.

 

  By: GZ on Venerdì 26 Ottobre 2007 13:57

SEMPLICITA' ho la sensazione che gli "affari", che si tratti di vendere un immobile, comprare obbligazioni, investire in un business con un socio, tenere i soldi in una valuta, comprare una quota di un albergo non siano quasi mai complicati come concetto, Warren Buffett dice sempre che non ha mai calcolato un foglio excel o equivalente in vita sua e sempre fatto tre conti semplici e che se gli è sempre andata bene è perchè ha evitato di fare le cose che non capiva ad esempio è diventato l'uomo più ricco del mondo senza mai investire una sola azione in tecnologia, perchè dice che non la capisce e senza mai toccare derivati e dice che non si è mai preoccupato di approfondirli perchè gli puzzano VENDERE AL PUBBLICO NON E' INVESTIRE ! se tu investi in un fondo o in un titolo o strumento e il tizio che te lo raccomanda ci investe anche lui o almeno dei suoi colleghi è un buon segno, se compri il fondo quotato di Buffett sai che ci ha messo i suoi soldi ad esempio, idem Soros e tanti altri, persino modesti "advisors" come me fanno quello che predicano ma nel caso dei prodotti a capitale garantito, strutturati e certificati è un puro fatto commerciale, un prodotto confezionato per la vendita al pubblico e basta nessun gestore piccolo o grandi di nessuna istituzione, fondo, assicurazione, banca, hedge in nessun paese del mondo ne ha mai comprato un solo euro, nè per il fondo nè a titolo personale e nessun dirigente ai vertici delle banche che li creano ne ha mai comprato, il dirigente che te lo vende alla filiale ne compra per la sua famiglia ? SE LO FANNO SOLO IN ITALIA AHI ... infine questi prodotti esistono quasi solo in Italia, in America nessuno ne compra e nessuno li crea perchè le banche americane sono in concorrenza con i brokers, i fondi che sono indipendenti, gli hedge funds e i financial advisors e se si mettono a creare prodotti a capitale garantito, strutturati e certificati i fondi (che sono indipendenti), gli hedge funds e i financial advisors gli fanno un mazzo così

 

  By: renzo on Venerdì 26 Ottobre 2007 13:20

E' il motivo per cui ce l'ho con il sitema bancario e finanziario. L'ingordigia di pochi (ma neanche tanto pochi) sta causando il disastro per molti.

 

  By: Fortunato on Venerdì 26 Ottobre 2007 13:14

Renzo, non si tratta di atto di fede; questa idiozia generale comporterà una riduzione notevolissima del margine di intermediazione di tutto il sistema bancario; la raccolta costerà sempre di più, i tassi debitori per i clienti dovranno essere notevolmente abbassati portando lo spread ad un livello irrisorio, i costi ddei servizi subiranno gli stessi cali e così via fino ad aumenti di capitale molto sostanziosi. Sono sicuro che sai dove ci porterà tutto ciò. E perchè? Perchè molti incoscienti hanno preferito le proprie stock options alla azienda che amministrano. Lasciamo stare tutto ciò altrimenti mi viene il coccolone. Fortunato

 

  By: renzo on Venerdì 26 Ottobre 2007 13:04

Fortunato Convengo con te, ma purtroppo ci si deve rendere conto che, nella nostra epoca, il rapporto di fiducia è un qualcosa di molto pericoloso; io preferisco essere "meno ignorante" e fare pochi atti di fede. Polipolo: in parte condivisibile: tutto richiede studio ed approfondimento, anche analizzare il bilancio di una società per investirci o acquistare derivati a seguito dell'analisi tecnica o macreoeconomica. A me, comunque, una formula matematica contenuta in un prospetto informativo, conferiscie maggiori "certezze" dei dati numerici volatili (e spesso "accomodati") di un bilancio aziendale o dei dati camuffati dell'inflazione. La fee comunque si scomputa completamente

 

  By: polipolio on Venerdì 26 Ottobre 2007 12:40

"Come istituzionale invece potrei trovare interessante acquistare i titoli sul secondario (sono solitamente trattati a sconto ed hanno già scomputato la fee di emmissione). Perchè non lo faccio? Semplice perchè sono emissioni di importo molto limitato e i volumi trattati sono normalmete esigui... Ci potrebbe però essere anche un altro motivo: il rischio emittente o comunque qualche altro rischio ad esso assimilabile. Questo è ciò che non conosco ed è ciò che avevo tentato di conoscere magari attrverso un vostro qualificato contributo." Mah, la struttura mi sembra molto complicata e per metterci poche migliaia di euro mi sembra che non valga la pena di farne un'analisi approfondita. Sono per le cose semplici. Mi sembra il tipico prodotto confezionato con lo scopo di allettare il pubblico: un tasso molto importante, eventi sfavorevoli che appaiono 'impossibili' ... anziché prendere i soliti bot che danno poco o anziché giocare ai cavalli (attività redditizia secondo alcuni, per me lo è solo per i bookmakers e i truffatori) uno magari ci mette sopra un po' di soldi. Forse la ragione per cui il contributo non è stato al livello delle tue aspettative è perché -in prima istanza- si tratta di arnesi con rischio/rendimento poco chiaro o sfavorevole e valutarlo approfonditamente forse non conviene. Ci sono centinaia di titoli con flottante più o meno limitato che potrebbero essere interessanti. Ad esempio le convertibili TI. C'erano anche le IMMSI (che forse erano solo warrant), ma temo siano scadute eccetera Sul fatto che sul secondario la fee di emissione venga scomputata immediatamente mi pare strano, ma se ne sei sicuro ...

 

  By: Fortunato on Venerdì 26 Ottobre 2007 12:34

No Renzo questa scritta da te: "Alla base di tutto ci sta sempre e comunque la stupidità dei clienti delle banche e la furbizia delle banche che speculano (legalmente) sulle stupidità altrui." Non può esistere stupidità inpersone che non conoscono l'argomento, semmai ingenuità e comunque malafede eignoranza da parte di chi colloca certi strumenti a persone che non ne hanno bisogno alcuno e per di più che non conoscono la materia. E' semplicemente assurdo. Si è nuovamente incrinato o, meglio, spezzato completamente il rapporto fiduciario tra banca e cliente. Questa sì che possiamo definirla stupidità mostruosa. Fortunato

 

  By: renzo on Venerdì 26 Ottobre 2007 11:34

Ciao Fortunato, scusami, però non ho capito quale sarebbe la tesi sbagliata che starei sostenendo: forse l'affermare che se non conosciamo a fondo uno specifico argomento, sarebbe meglio astenersi dall'esprimere dei giudizi assoluti o definitivi? Questa è infatti l'unica tesi che ho realmente sostenuto. Quindi non ti confondere: non sto assolutamente perorando la causa delle banche. Ho operato in banca anch'io (non solo come cliente) e quindi credo di conoscere probabilmente quanto te come funzionano le cose all'interno delle istituzioni bancarie.

 

  By: Fortunato on Venerdì 26 Ottobre 2007 02:22

Renzo, perdonami se intervengo; non avrei voluto ma leggendo, anche se molto superficialmente i post di risposta, non posso farne a meno. Nel tuo ultimo post ti sei risposto mda solo. Ti prego non parliamo delle banche degli ultimi anni a partire da una decina d'anni, ovvero dal proprio insediamento di Fazio come governatore della Banca d'Italia, ci sono dentro da circa trentacinque anni e da molti sono dirigente di un istituto di credito a livello nazionale e internazionale e qui mi fermo, perchè se il precedente sistema l'ho definito "la foresta pietrificata" questa lo potrei definire in modo estremamente più dura ma, non avendo voglia di entrare in polemica proprio quando ho deciso di andarmene nauseato da ciò che ho potuto vedere in questi anni (mi fa schifo solo entrare la mattina in ufficio ma lo faccio regolarmente per mia dignità professionale)non lo farò certamente ora. Per favore, amico, tu stai sostenendo una tesi del tutto sbagliata. Non voglio entrare nel merito dei derivati, in quanto li ritengo una delle più straordinarie invenzioni dell'ingegneria finanziaria (occorre saperli usare e non ho mai chiesto ai miei clienti di farlo, li ho sempre gestiti a modo mio e continuerò a farlo visti i ringraziamenti degli stessi) che invece ora sono sulla cronaca come il male assoluto soltanto perchè persone sciagurate (colleghi) hanno fatto "carne da porco" dei loro clienti che aspettavano soltanto una consulenza davvero professionale. Lasciamo stare certi banchieri dell'ultima generazione che a quelli conosciuti da me non potrebbero neanche allacciare la scarpa. Per cortesia cerchiamo di essere seri su argomenti importanti e seri, altrimenti sconfineremmo nel grottesco. Scusami ma non ho potuto più frenarmi dal rispondere. Fortunato

 

  By: renzo on Venerdì 26 Ottobre 2007 01:40

Perchè un istituzionale dovrebbe sottoscrivere gli strutturati di un altro istituzionale (e quindi pagarne i relativi costi) quando invece potrebbe crearseli? Ma io piccolo investitore non sono un istituzionale e quindi non posseggo: 1) nè il potere contrattuale 2) nè la possibilità di accedere a specifici mercati (otc) 3) nè la competenza per creare certe struttture finanziarie e tanto meno i soldi per pagare il matematico di turno quindi se voglio una determinata struttura finanziaria sono costretto a rivolgermi all'istituzionale. Come istituzionale invece potrei trovare interessante acquistare i titoli sul secondario (sono solitamente trattati a sconto ed hanno già scomputato la fee di emmissione). Perchè non lo faccio? Semplice perchè sono emissioni di importo molto limitato e i volumi trattati sono normalmete esigui... Ci potrebbe però essere anche un altro motivo: il rischio emittente o comunque qualche altro rischio ad esso assimilabile. Questo è ciò che non conosco ed è ciò che avevo tentato di conoscere magari attrverso un vostro qualificato contributo. I contributi ci sono stati ma (limitatamente a questa volta) non posso certo definirli QUALIFICATI. Bastava semplicemente dire NON LO SO oppure non rispondere invece di continuare a gridare AL LUPO AL LUPO quando del lupo a quanto pare non si immaginano nemmeno le sembianze.. Scusate lo sfogo.

 

  By: xxxxxx on Giovedì 25 Ottobre 2007 23:13

Cosa altro volete che vi dica? -----Renzo---- Niente. Eri tu che volevi sapere delle cose dal forum, se poi non ti vanno bene le risposte è un problema tuo, non nostro. Noi stiamo bene senza "quella roba".

 

  By: GZ on Giovedì 25 Ottobre 2007 21:48

Se il prodotto che offrono a lei facesse guadagnare ci sarebbero centinaia di fondi pensione, fondi hedge, assicurazioni, banche e fondi che lo comprerebbero. Ma nessun gestore e nessuna istituzione tocca i certificati e i prodotti a capitale garantito, vanno in tasca solo al pubblico e non è che agli istituzionali lo proibisce la legge, potrebbero benissimo investirci qualche cosa, invece nada, zero.. non ci mettono una ira Tutte le banche europee invece hanno investito I PROPRI SOLDI come si è visto ora in "obbligazioni strutturate" (CDO, CDS...) basate sui mutui immobiliari e dopo tre anni in cui gli andava bene ora alcune hanno avuto problemi che sono nelle cronace in alcuni casi ora cominciano ad avere anche loro perdite e un paio di banche tedesche e diversi fondi appartenenti a banche sono anche saltati, ma nell'insieme le banche hanno messo MILIARDI DI SOLDI PROPRI (o presi a prestito) in questi prodotti perchè ci si guadagnava NESSUNA BANCA HA invece MAI MESSO NEMMENO MEZZO EURO NEI CERTIFICATI ! cioè con i CDO, CDS, Swaps e simili possono guadagnare qualcosa, assumendosi ovviamente dei rischi e ci investono, ma i certificati e i prodotti a capitale garantito nessun istituzionale li vuole, sono solo prodotti che riescono a piazzare al pubblico al dettaglio.

 

  By: renzo on Giovedì 25 Ottobre 2007 20:47

cosa vuoi che ti dica? Ho chiesto semplicemente se potevate fornirmi qualche ELEMENTO CONCRETO a supporto delle Vostre critiche agli strutturati. Non mi sembra di averne ricevuti. Le criticità a me note (visto che di ulteriori voi non me ne avete fornite) io le supero così: il problema dei costi lo risolvo comprando i titoli sul secondario; il problema della complessità e della presunta non trasparenza, lo supero leggendomi le formule di indicizzazione e conseguentemente non acquistando i certificati che presentano formule che non comprendo completamente. Fino ad ora, operando così, la mia esperienza con tali strumenti è stata positiva. Cosa altro volete che vi dica?