FermiamoilCazzaro

 

  By: renzo on Mercoledì 24 Ottobre 2007 20:56

sicuramente la "fregatura" (se così la vogliamo definire) sta nei costi impliciti di collocomaneto che probabilmente si aggireranno tra il 4 ed il 6%; non sono però convinto dell'esistenza di ulteriori "fregature". Quel titolo sicuramente sarà costruito attraverso una adeguata combinazione di operazioni di vendita e di acquisto di opzioni otc oppure attraverso delle opzioni ed operazioni di prestito titoli (a tal proposito c'è qualcuno che conosce con precisione quale struttura finanziaria ci sia alla base di una tale tipologia di titoli? oppure quali tipologie di operazioni un privato dovrebe porre in essere per ottenere quelle specifiche caratteristiche reddituali?). Alla base di tali genere di proposte potrebbe non esserci necessariamente solo una fregatura (a parte i costi) ma potrebbe anche nascondersi una picola oppotunità offerta al piccolo risparmiatore in quanto gli si rende disponibile, già bella ed impacchettata, un genere di operatività a cui il piccolo risparmiatore normalmente non ha accesso per mancanza di una adeguata cultura finanziaria e per mancanza di adeguato potere contrattuale. Ce l'ho con le banche quanto voi ma prima di buttare nel C€$$0 qualsiasi cosa provenga dal canale bancario, vorrei prima di tutto poter comprendere almeno di cosa si sta parlando...

 

  By: Eki on Mercoledì 24 Ottobre 2007 20:25

YES

 

  By: GZ on Mercoledì 24 Ottobre 2007 20:15

è un argomento che è stato discusso alla morte qui sopra mai per nessun motivo al mondo fatto salvo minacce di morte credibili nei confronti dei propri cari (quelle generiche non sono sufficienti), mai acquistare uno strumento finanziario CREATO DA UNA BANCA E NON DALLA BORSA ci sono due tipi di obbligazioni, azioni, future e strumenti: quelli creati dalla borsa tedesca o cinese o italiana o americana e quelli invece creati da una singola banca i secondi sono sempre delle fregature per definizione

 

  By: Eki on Mercoledì 24 Ottobre 2007 20:15

E quali sarebbero i costi di questa "straordinaria" opportunità?(straordinaria per Deutsche Bank, naturalmente...)

 

  By: andreax66 on Mercoledì 24 Ottobre 2007 20:07

Io mi chiedo perché mai una persona si deve rompere le scatole con questa razza di titoli quà! Sarò un fondamentalista della semplicità, un estremista delle cose chiare, un fanatico del voler capire tutto e sempre. Se sono fiducioso su questi titoli, ok allora li compro e basta. Se penso invece che faranno solo mediamente meglio del mercato, allora li compro e contemporaneamente compro un etf short sull'eurostoxx di pari importo, tanto per voler complicare leggermente la cosa. Altrimenti, e credo che sia la cosa migliore, i titoli me li scelgo io e non DB, e opero secondo le due possibilità sopra descritte. Scusami Renzo, ma come avrai capito io odio visceralmente questa specie di titoli, per 1 che va a finire bene ce ne sono 10 che si dimostrano la classica fregatura e secondo me non vale la pena neppure perderci il tempo a studiarseli. Ciao

 

  By: renzo on Mercoledì 24 Ottobre 2007 19:08

Un vostro parere su questo titolo in emissione presso Deutsche Bank. Secondo voi è adatto a chi ha una propensione al rischio medio-bassa? CONTROINDICAZIONI da segnalare? Grazie Emittente: Deutsche Bank / X-market certificates Data emissione: 27 novembre 2007; Durata massima: 3 anni ( scadenza il 29 novembre 2010 con possibile scadenza anticipata il 27 novembre 2008 o il 27 novembre 2009); Titoli di riferimento: ENI, FIAT, ENEL, GENERALI; Quotazione iniziale: valore dei titoli di riferimento al 23 novembre 2007; Rendimento:il rendimento ottenibile è legato all’andamento dei titoli di riferimento nel seguente modo: se il 27 novembre ’08 i titoli di riferimento avranno una quotazione pari o superiore a quella iniziale: il certificato scade e rimborsa a 109,9 (+9,5%), altrimenti stacca la prima cedola del 9,5% e prosegue; se il 27 novembre ’09 i titoli di riferimento avranno una quotazione pari o superiore a quella iniziale: il certificato scade e rimborsa a 109,5 (+9,5%),altrimenti stacca una cedola del 9,5% (la seconda) e prosegue; il 29 novembre ’10 (scadenza del certificato): - se, nei 3 anni di durata, nessun titolo non ha mai registrato perdite pari o superiori al 48% del suo valore iniziale: il certificato rimborsa il capitale investito e paga la terza cedola del 9,5%; - se, invece, nei 3 anni di durata, almeno un titolo ha registrato perdite pari o superiori al 48% del suo valore iniziale: il certificato rimborsa il capitale con un rendimento che sarà pari al rendimento ottenuto dal titolo che ha performato meno (in questo caso il capitale potrebbe essere non garantito).

 

  By: Andrea on Martedì 23 Ottobre 2007 13:08

Apple watchers expected more good news out of Cupertino this afternoon, and they weren't disappointed when Apple released the best fourth quarter results it's ever posted. Fueled by record-breaking sales of Macs and the continued popularity of the iPhone, Apple announced on Monday revenue of $6.22 billion for the fourth fiscal quarter and a net profit of $904 million. Those numbers mean that over the course of the year, the company generated over $24 billion in revenue and $3.5 billion in net income, says Peter Oppenheimer, Apple's CFO. A large part of that revenue was attributed to the fact that Cupertino company managed to sell: * 10,200,000 iPods, or 17 percent more than it sold in the same quarter a year ago. * 2,164,000 Macs, which represented 34 percent year-over-year growth. In fact, that number exceeds the previous quarterly record for Mac shipments by 400,000, according to Oppenheimer. * 1,119,000 iPhones, bringing cumulative fiscal 2007 sales to 1,389,000. Oppenheimer also said that Apple saw $118 million in revenue share from AT&T iPhone sales. "Apple ended the fiscal year with $15.4 billion in cash and no debt," he said. "Looking ahead to the first quarter of fiscal 2008, we expect revenue of about $9.2 billion..." This, on the heels of strong iPod sales here in the U.S. and as the iPhone prepares for its international launch. --------------------- E intanto siamo arrivati a 175. Con Delta0618 che diceva (12 dicembre 2005) che a 70 il titolo era "Finito...ovviamente dal punto di vista grafico" o Zibordi che (9 dicembre 2004) diceva che a meno di 50 lui era già short. Con SanDisk che sembrava avere una cartuccera più promettente (tutto meglio a prezzi più bassi) e l'iPhone che doveva essere una messa da morto. Intanto RIMM ha a catalogo 8 modelli, accordi con 300 carrier in giro per il mondo e vende MENO di Apple che con un solo modello e un solo accordo attivo a regime (negli USA) guadagna una parte anche del traffico generato dagli utenti. Come tutte le corse pazze finirà anche questa. Io, onestamente, ho fatto qualche dentro e fuori da quando era a 40 ma non ho mai avuto il polso di rimanere dentro da 40 a oggi. Però shortare è una cosa che richiede ancora più polso e evidenze.

 

  By: Andrea on Giovedì 11 Ottobre 2007 21:48

Poi invece leggi la trimestrale e vedi che non hanno mai venduto tanto hardware come adesso e con margini addirittura più alti del solito ... e te la ritrovi a 170 ... mentre Sandisk continua a languire un pelo sotto 50 (e i suoi lettori di MP3 li trovi in discarica).

 

  By: Esteban on Giovedì 13 Settembre 2007 17:40

Nessuna novità ... pare ... La presentazione di iphone è concentrata sul fatto che la musica digitale è oramai il 33% del business (dati loro)... Quindi siccome hanno un dbase musicale assurdo ... pernsano che siccome il costo medio di scaricamento è di 5$ a brano loro lo danno per mi pare 2$ 1$ brano + 1 $ costo scaricarlo. Son rimasto di stucco a pensare che questa è la mission . Intendono scaricarlo con Itune ... Ed inoltre faceva notare la possibilità di creare suonerie con un editor audio direttamente sulla traccia scaricata ... quindi tu hai che questa società da 120 miliardi di $ di cap. che ha puntato su un business del genere ... Della serie spremiamo i giovani ... Sembrano un po indietro rispetto all'europa ... Non ricorda un po l'euforia delle DOT.COM ? Il business è che + ne piazzano , magari abassando il prezzo, + diffondono questo aggeggio che scarica da itune ... E quindi amplificano i ricavi da un Dbase di proprietà (non so se pagano i diritti o è di proprietà apple). In sostanza ti scarichi un CD a pezzi a 2$ a brano senza supporto magnetico (memory iphone).

 

  By: renzo on Giovedì 13 Settembre 2007 17:14

Apple è un marchio commercialmente "TRENDY", e da un certo punto di vista potrebbe essere paragonato ad un marchio del LUSSO. Un 13% di rendimento sul fatturato indica che la società è ben gestita e quindi che è fondamentalmente solida. Quello che invece sembra non stare proprio in piedi è la sua capitalizzazione, soprattutto considerando che il business in cui opera sarà sempre più territorio anche di altri players importanti, NOKIA in primis: l'integrazione delle applicazioni multimedaili in un unico apparato è il driver dell'intero settore settore hitech consummer e non è certo quindi una prerogativa della sola Apple. La variabile che secondo me dovrebbe essere valutatata attentamente è quindi quella relativa al valore del marchio, della capacità di Apple di rimanere costantemente TRENDY, proprio come si trattasse di un'azienda del lusso. Poi però se Apple avesse nella propria saccoccia qualche altra novità eclatante per il povero consumatore agonizzante, magari il prezzo potrebbe anche essere giustificato.

 

  By: defilstrok on Giovedì 13 Settembre 2007 16:59

Beppe, quel che dici è vero. E anch'io credo che il Nasdaq non rifletta né dipenda interamente da Apple. Ma Apple rappresenta, in questo momento, una situazione (120mld di capitalizzazione, 22 di fatturato, 3 di utile) replicata da un non piccolo drappello di titoli. E io credo che le borse che in questi giorni mostrano di voler salire lo facciano per due ragioni che, diversamente, esulano dal riflettere i fondamentali: 1) speculativa => compro perché se l'euro sale sono investito in titoli denominati in euro + compro anche il resto perché se il dollaro da qui dovesse, non dico invertire, ma rimbalzare anche gli altri indici (USA e asiatici) ne beneficeranno; 2) perché sono quattro anni che stanno mostrando a tutti, sfacciatamente, che ogni volta che ci si avvicina alle trend line piuttosto che scommettere sul loro cedimento conviene precipitarsi a comprare perché vengono difese a spada tratta e da lì trovano vigore per rispararsi sui (talora nuovi) massimi. Io son dell'avviso che a furia di tirarla, la corda si spezza, pur non negando la possibilità che, come nelle crisi del '97, '98 e '99, i mercati possano trovare il trampolino di lancio per spararsi sui massimi. La differenza, però, è che nelle estati di quegli anni la crisi c'è stata; quest'estate, invece, abbiamo assistito ad una discesa del 5% concentrata in cinque sedute e subito frenata.

 

  By: beppe on Giovedì 13 Settembre 2007 14:54

Io vorrei invece farnotare un'altro aspetto. Vi ricordate che ho passato l'INTERA primavera a dire che quest'estate il nasdaq sarebbe stato un mostro di forza? Vi ricordate che dicevo di comprare TOTNNELLATE di WDC (erano a 16$ ed esponevo motivi validissimi), e di tutto quanto poteva far parte di un pc (controller raid, schede video, intel ovviamente etc etc)?? Forse non tutti si sono accorti che avevo stra-ragione. Persino Zibo cambia i pc...ovviamente. I quad core sono dei MOSTRI di potenza rispetto ai nostri p4 a 2ghz ed OVVIAMENTE il mondo intero ci si stà buttando a pesce. Wdc intel nvda asus etc etc, se rispettano le previsioni di vendita (sicuramente secondo me) CONCORRERANNO alla forza del nasdaq. Non trovo che il nasdaq dipenda da apple più di tanto, neanche se l' iphone non dovesse rispettare le previsioni. beppe

 

  By: temistocle2 on Giovedì 13 Settembre 2007 14:46

Checché dicano, quello che vogliono ottenere veramente è inflazione e anche bella forte, particolarmente concentrata su energia e alimentari. Ovvero quell'inflazione in disuso che non viene più considerata per calcolare gli aumenti degli stipendi e delle pensioni. In Europa in particolare è l'unico modo che hanno i governi per far quadrare i bilanci, facendo finta di salvaguardare i posti di lavoro pubblico, che andrebbero invece tagliati. Ogni volta che al telegiornale parlano con aria allarmata di inflazione e aumenti, la mattina dopo tutti i commercianti fanno il ritocco ai prezzi (in + ovviamente) e alla massaia incazzata dicono:"ma non ha visto il TG ieri?..." A pensar male, sembra fatto apposta!!! La cosa strana è che negli ultimi anni i prezzi agricoli sono rimasti stabili e in certi casi sono addirittura calati, ma al dettaglio sono esplosi. Possibile che gli unici a beneficiare dell'inflazione in questo paese siano gli "intermediari" (Confcommercio direi)? se poi parliamo dei monopoli, fintamente privatizzati o "liberalizzati"... Ieri è venuto a casa mia il tecnico dell'AGIP gas per farmi il preventivo di spostamento contatore, a Luglio l'operatrice al telefono mi aveva detto che costava 260Eu +iva (e già mi giravano), seraficamente il tecnico mi comunica che c'è appena stato un aumento, mi costerà 400Euro, ma probabilmente entro l'anno ce ne sarà un altro del 7%... a cui aggiungere il lavoro del muratore e dell'idraulico per il rifacimento dell'impianto e il collaudo. Il costo dell'acqua potabile è aumentato del 10%.

 

  By: Esteban on Giovedì 13 Settembre 2007 14:22

Ciao Defil, No .. non sei l'unico ... Ma se guardi in generale è Fantascienza !!! "capitalizza ora 120 miliardi con 3 miliardi e rotti di utile atteso per il 2007" Ciò che dovrebbe colpire non è il fatturato ... Si può anche fatturare cifre assurde ... ma è l'utile atteso e non certo ... utile comparato al fatturato ,alla mole di risorse impiegate. Quindi 3 miliardi (futuri - incerti ),contro 120 di capitalizzazione certi attuali ... Incredibile ... Viene da chiedersi quanti se ne vanno in spese interne ... Cioè sono gli azionisti ad averne vantaggio o i vari dirigenti interni ? La società pare non avere debiti, ha liquidi in cassa in aumento come pure le vendite ... Punta molto sul digitale ... ma le cifre sono cambiate questo nuovo aggeggio costa decisamente di + ... ci sarà la stessa risposta ? A far bene dovrebbe quotare ora sui 55/60$

 

  By: defilstrok on Giovedì 13 Settembre 2007 13:43

Leggevo questa annotazione di Zibordi su Apple. Più che condivisibile. Ma subito la mia attenzione è tornata a concentrarsi su un'altro aspetto: 120 mld di capitalizzazione su 22 di fatturato. Ma com'è che non si guarda proprio più a queste cose? Idem riguardo al tanto atteso Fomc. Se Bernacca non taglia dimostra serietà, se taglia fa il bene del suo paese ma anche del resto del mondo, etc. Anche a questo proposito se ne parla come se dal Fomc (e dalla concomitante riunione della BoJ) ci si dovessero attendere diverse soluzioni con alternative oscillazioni dei mercati presto pronte a rientrare. Ma qualsiasi cosa decidano al Fomc, non sarà la "soluzione". Provo una certa frustrazione da isolamento, perché mi sembra di essere rimasto l'unico imbecille che va presuntuosamente a guardare un po' più in là: che tagli o non tagli, il problema è e rimane quello di un castello di carta sempre più puntellato e per il quale sembra non ci siano più nuovi puntelli. La domanda, innanzitutto, i consumi. 120mld a 22mld è roba da Nasdaq fine anni '90. Cosa lo giustifica? Quanta roba pensano di vendere ancora se hanno sbracato i listini del 30%? E come pensare che la domanda non cali mai, dopo averla sostenuta spremendo il consumatore a furia di debiti e persino di mini-rate (addirittura da 15-20 euro!!), con la disoccupazione in aumento, con le materie prime in costante ascesa (alimentari e petrolio in testa)? Anche riguardo a quest'ultimo: a furia di voler vedere a tutti i costi il bicchiere mezzo pieno, si fa spallucce se batte 80 dollari perché gli europei l'ammortizzano col cambio. A parte che trovo miope fregarsene anche del "segnale" grafico, a parte che non riesco a capire come non si capiscano le ripercussioni di queste quotazioni su due componenti fondamentali e di gran peso delle economie sviluppate, quali sono l'energia e i trasporti; mi pare più che evidente la mistificazione. Innanzitutto perché l'euro sul dollaro, da inizio anno, ha guadagnato 5 figure, ovvero circa il 3%. Mentre il petrolio è passato da 58 a 80 dollari, che è qualcosina di più del 3%. Che si fa? Spallucce. E gli USA? non vengono neppure compensati dal cambio. E i giapponesi? Non ne parliamo nemmeno. Eppure: spallucce. E le banche, ora che anziché affannarsi ad elargire si troveranno indaffarate a negare, contenere e recuperare, da dove si pensa che cavino fuori utili in crescita del 20-30% come negli ultimi anni? Mah, beato chi riesce ad essere ottimista. Io non ci riesco