copio e incollo:
+++ Presunto "attacco hacker" all'INPS +++
Riporto quello che si dice su uno dei più importanti gruppi italiani di discussione su programmazione avanzata, opinione che io condivido in pieno.
Non è stato attacco hacker: è successo un classico dei sistemi web sotto stress.
Stanotte, alle 00:00, migliaia di utenti si sono connessi al sito per paura di scivolare indietro nell'ordine cronologico di soddisfazione delle richieste, perchè sostanzialmente non si fidavano per nulla delle parole di governo e INPS, che aveva detto e smentito e ridetto e rismentito il fatto che ci sarebbe stato un "click-day".
Il sito è andato subito in ginocchio, per un carico a cui - nonostante fosse ovvio che le quasi 5 milioni di P.IVA di autonomi italiani si sarebbero potute collegare tutte insieme - non era stato assolutamente preparato. E già questo è grave.
Nel panico qualche furbone ha detto "dobbiamo cachare," (non è una parolaccia) "mettiamo su una cache web"; peccato che per incompetenza non l'abbiano correttamente configurata (i dati dinamici non si cachano, o la cache dev'essere - come si dice in gergo - session-savvy), e abbiano quindi cachato staticamente anche le pagine con i dati personali utente.
A quel punto, il top management, magari Pasqualino Tridico in pirsona pirsonalmente - forse perchè implorato da un Conte impanicato, o cazziato a sangue dal Garante della Privacy - ha dato ordine:
"Tirate giù tutto, non me ne frega un cazzo se nessuno potrà accedere !" (neanche le aziende che devono chiedere la CIG !)
"Presidente, e mo' che diciamo ai giornalisti ?"
"Dite che sono stati gli achers !!!"
Che Tridico e pure Conte si inventino la scusa degli hacker in una situazione tanto palese, è vergognoso, infantile, patetico e semplicemente disonesto. Come tutta la classe digerente grillina, hanno un tocco speciale: trasformano in merda tutto ciò che toccano