Ci ho pensato pure io. Però potrebbe anche essere solo una questione commerciale. I clienti non te li fai dal giorno alla sera, occorrono anni di duro lavoro. Ad un certo punto se sei bravo raggiungi un tuo equilibrio, fatto da clienti stabili e affidabili. In questo modo solidifichi il tuo marchio e cresci. Questa è una piccola azienda che però ha le idee chiare sui mercati globali, infatti la sua produzione è per il 90% fatta di export.
Quando hai i tuoi ordini in essere con consegna magari a 6 mesi (hai il lavoro avanti 6 mesi se lavori quasi su commessa), hai dei piani di crescita di un certo tipo, sei solido finanziariamente, ma chi te lo fa fare di scontentare i tuoi soliti clienti per servirne uno nuovo che spunta all'improvviso e vuole essere servito prima degli altri. Avete presente quei clienti che non vedi mai e che si presentano alla Vigilia di Natale con delle urgenze esagerate, perchè sono nella merda e non trovano nessuno e vengono pure con delle pretese. Ecco, sul piano commerciale, questi sono i peggiori clienti, quelli da evitare come la peste. Che tra l'altro sai che non vedrai più dopo. Magari quest'azienda ha tentato anni di lavorare per la sanità italiana senza mai riuscirci perchè non aveva santi in paradiso. Chissà.
Poi c'è la questione del patriottismo, uno alza il telefono e dice: buongiorno, guardate ho qui 300 respiratori pronti per essere spediti in Giappone, ma li blocco e li do a voi. E ci sta anche questo...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...