Genesi di un crash

 

  By: fcoa on Giovedì 21 Giugno 2007 12:59

c'è poi la storia di bear s. con due HF a rischio....

 

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 11:33

Questo è il governatore della Banca d'Inghilterra oggi che ^avverte la City del pericolo dei mutui tossici#http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/06/21/cnboe121.xml&CMP=ILC-mostviewedbox^ contenuti nei CDO

 

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 11:29

nel 2000 era il pubblico che comprava in borsa, era un fenomeno "di massa", gente non professionista che si illudeva ora sono le grandi banche che danno via miliardi a KKR, Apax Blackstone, a migliaia di heddge fund e alle stesse aziende per comprare tonnellate di azioni, è un fenomeno tutto nell'ambito della grande finanza professionale cioè il rischio oggi sono i 1.700 miliardi di crediti erogati solo negli ultimi 3 mesi

 

  By: Gano* on Giovedì 21 Giugno 2007 10:22

Sui massimi del 2000 solo 5 azioni a New York avevano un rating sell e tutti (o quasi) parlavano di inesauribile cavalcata delle borse...

 

  By: shabib on Giovedì 21 Giugno 2007 10:12

Stimatissimo G.Z. , e' vero ; hanno messo in moto un meccanismo di cui anche parecchi di loro temono di perderne il controllo...e' veramente il piu' grande esperimento finanziario di tutti i tempi ,sia sotto l'aspetto della massa di danaro internazionale e di popolazione coinvolta che concettualmente , cioe' la pseudo-moneta-globale....certo , secondo le regole della vecchia finanza piu' sono grandi le bolle e piu' e'grande il disastro al loro scoppio...credo che vogliano testare se il sistema di protezione finanziario globale funziona.....hai messo lo stop - loss ?

 

  By: Esteban on Giovedì 21 Giugno 2007 00:33

Dico .... ma l'hai vista la discesa ? ^bear attack#http://www.youtube.com/watch?v=dopLg4SqzpA&mode=related&search=^

 

  By: massimo on Giovedì 21 Giugno 2007 00:16

Da qualche decennio il pessimismo è il miglior alleato del toro in borso, e questo "muro di preoccupazioni" è la miglior notizia per un rally.

 

  By: polipolio on Giovedì 21 Giugno 2007 00:11

Beh, c'è evidentemente una bolla del credito, soprattutto di quello di media e bassa qualità testimoniato dagli spread ridicoli dei junk verso i sovereign che prima o poi sarà credit crunch. Peggio per le banche (non tutte), che comunque han fatto GRASSISSIMI profitti negli ultimi n anni, per alcuni hedge e per aziende asfittiche che si sostengono grazie al basso costo del capitale (inclusi molti LBO). Se poi questo debba innescare una crisi sistemica, peronalmente ne dubito.

é un continuo di avvertimenti ormai ogni giorno - gz  

  By: GZ on Mercoledì 20 Giugno 2007 23:54

é un continuo di avvertimenti ormai ogni giorno da parte dei pesci grossi, mai visto una cosa del genere, i capi di grandi banche, private equity, della BIS a Basilea, Ceo che ammoniscono il mercato del pericolo Ieri c'era lo stratega di Pimco che parlava di "bagno di sangue" e Steve Rattner di Quadrangle (private equity) di "meltdown", oggi Wilbur Ross che è il numero uno nell'acciaio (su Bloomberg) e poi il capo di UBS la più grande banca svizzera qui sul Financial Times Hanno messo in moto un meccanismo che non riescono a fermare e vogliono almeno poter difendersi in seguito: "io lo avevo però detto nel giugno 2007.." ----------------------- UBS chief warns over lending boom risks By Peter Thal Larsen in London and Haig Simonian in Zurich June 19 2007 22:02 The chief executive of UBS, the Swiss banking group, warned that the growing number of risky loans investment banks are making could lead to lawsuits and damaged reputations. The warning by Peter Wuffli highlights increasing concern among senior executives that a boom in leveraged finance could drag banks into litigation and damaging disputes with clients if the credit cycle turns. His comments, in an interview with the Financial Times, are the latest in a series of warnings by investors, bankers and regulators about loose lending standards, typified by rising amounts of leverage and the growing use of “cov-lite” loans, which lack the usual safeguards for lenders. Mr Wuffli compared the potential consequences of the lending boom with the fallout from the stock market bubble of the late 1990s, when investment banks became embroiled in a series of accounting scandals and regulatory investigations that proved more damaging than their financial losses. Banks that underwrite large loans typically reduce their exposure within a few months by parcelling up the loans and selling them to other investors. But Mr Wuffli said there were broader considerations: “This is potentially risky in terms of exposure to litigation, exposure to quarrels, or just plain exposure to reputation,” he said. “So financial institutions that think long-term, such as ours, do perceive a certain responsibility that includes deal terms, leverage, quality of the deals and so on.” His views are shared by other bank executives involved in leveraged finance. “Holding your nose while you’re doing the underwriting and lending is fine if you’re just passing through town,” said the chief executive of one European bank. “But if you plan to be there any period of time, selling duff loans is not a great recipe for good business.” UBS has been cautious about leveraged finance, though it has relaxed its lending criteria and accelerated its decision-making to put itself in a better position to compete for business with private equity groups. Banks are under pressure from private equity groups and other borrowers to loosen lending standards, while investors are demanding exposure to products that offer an attractive return. Some bankers fear that the growing use of “cov-lite” loans could complicate the restructuring of troubled companies by allowing them to continue operating for longer before they default. However, others believe the loans offer borrowers greater flexibility, which will allow them to weather economic cycles. Large private equity groups have also asked investment banks to put more of their capital at risk by underwriting portions of the equity in deals. Banks are being asked to put up short-term “bridge equity” as a condition for being allowed to participate in financing buy-outs.

 

  By: shabib on Mercoledì 20 Giugno 2007 17:48

ti ringrazio caro defilstrok ! credo che tutte le decisioni importanti non possano che essere prese a tavolino , come si dice , e che l'apertura di cina,russia ,india e tigri varie sia veramente l'occasione d'oro per il $ , ovvero gli USA hanno la posibilita' veramente di creare il loro villaggio globale basato sulla loro valuta....o quanto meno se una volta c'erano le alleanze militari , adesso ci saranno quelle monetarie...o globalizzazione del $ o aree di competenza di differenti monete di stati significativi....beh ,vedi , in fondo nella storia cambia poco.... in pratica il CRASH arriva solo se si rifiuta per motivi politico-militari il $ , se no e' tutto organizzato... good gain

 

  By: omero on Mercoledì 20 Giugno 2007 14:06

La mia conclusione é che, anche se la situazione é simile a quella di inizio anni '70 (bull market delle commodities e aumento dell'inflazione), che negli anni '70 era difficile andare short perché il nominale saliva lo stesso o stava stabile, e che neli anni '00 e forse '10 é ancora più difficile.

 

  By: defilstrok on Mercoledì 20 Giugno 2007 13:52

"sai , non credo molto al crash , nel senso che se ci deve essere ridimensionamento sara' quello voluto dalla FED e stop....l'ufficio "segreto" per la borsa e finanza internazionale USA ,per me sta gia' operando alla grande da mesi...la differenza tra ieri (1971) e oggi , e' che ieri ci furono vagonate di oro vero che lasciava gli USA e banconote vere di $ che inondavano i mercati...oggi e' tutto virtuale , cioe' neanche le banconote possono causare un crash perche' il valore del virtuale e' 10.000 volte piu' grande....virtualmente la FED puo' intervenire in acquisto quanto vuole comprando con $ virtuali assets virtuali , azioni , fondi , commodities e quello che vuole" -------------------- Grande Shabib!

 

  By: shabib on Mercoledì 20 Giugno 2007 13:48

sai , non credo molto al crash , nel senso che se ci deve essere ridimensionamento sara' quello voluto dalla FED e stop....l'ufficio "segreto" per la borsa e finanza internazionale USA ,per me sta gia' operando alla grande da mesi...la differenza tra ieri (1971) e oggi , e' che ieri ci furono vagonate di oro vero che lasciava gli USA e banconote vere di $ che inondavano i mercati...oggi e' tutto virtuale , cioe' neanche le banconote possono causare un crash perche' il valore del virtuale e' 10.000 volte piu' grande....virtualmente la FED puo' intervenire in acquisto quanto vuole comprando con $ virtuali assets virtuali , azioni , fondi , commodities e quello che vuole , teoricamente all'infinito... l'unico problema e' l'INFLAZIONE , ma basta dire che e' sotto controllo e aumentare ogni tanto del 0,25% il tasso su $ per fare venire l'acquolina a tutti....good gain.....

 

  By: pana on Mercoledì 20 Giugno 2007 12:49

boh..c'eun tizio di PIMCO su Bloomberg che parla di "bloodbath" e recessione...e poi in seguito leggi che i prezzi delle case scenderanno di un misero 5 %.. cmq dicono che anche tanti prime borrowers sono nella m..... " Roubini predicts the decline in U.S. home sales will last at least another 12 months, reducing the median house price by 5 percent this year and next. That would take home prices back to 2004, when the national median was $195,200. "

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: amaltea on Mercoledì 20 Giugno 2007 12:12

Vedo con piacere che la fila dei "guru catastrofisti" continua ad allungarsi. Oggi tocca a Mr. Rattner intrattenerci... ... e intanto si continua a salire... P.S. Un guru con tale reputazione garantisce un +10% facile facile