Vedo ora che il Nasdaq buca il minimo sui 1880... Questa roba e' decisamente opera di ENRON. Avevamo tutti gli ingredienti di un top di mercato: multipli stellari, commercials corti e public lungo, indici di sentiment toro, martellamento mediatico sulla recovery, volumi in calo sui rialzi (rael aveva postato un grafico MSFT, molto indicativo)...e via di questo passo... Dunque un processo distributivo. Il quale, come tutti i processi distributivi, funziona solo se esistono piccoli compratori in buon numero, e per un sufficiente periodo di tempo. Ecco perche' un improvviso deteriorarsi del sentiment e' letale. I grossi hanno gia' assunto delle posizioni ribassiste, e ormai e' troppo tardi per cambiarle (oltreche' folle, per le ragioni macro che descrive luke, ad esempio). I piccoli rischiano di girarsi e rompere il gioco. Sono una minaccia. Si crea un cortocircuito. Gli hedge devono fare in fretta quello che avrebbero voluto fare con calma, per non perdere il vantaggio decisionale. Il fattore tempo implode. Nel senso che Tempo x Quantita' deve dare lo stesso risultato. Invece di vendere gradualmente devi vendere rapido, se aspiri al medesimo risultato. Non hai scelta. E' l'unico modo per tenere long quegli investitori che domani non lo sarebbero piu', a forza di leggere i giornali e guardare i telegiornali. A maggio-giugno il sentiment resse. Ora cede. Il crash come patologia di un ribasso. Un guaio, non essere sorridenti e ottimisti. (Post da bruciare nel falo' dello scampato pericolo, quando stasera gli indici chiuderanno in positivo.)