Re: Genesi di un crash ¶
By: XTOL on Martedì 10 Dicembre 2019 12:11
Mattarella: «L’evasione fiscale è grave e indecente»
Indecente è il politico a vita che fa la morale pagandosi un emolumento di 240.000 euro l'anno, prelevati con la forza dai contribuenti.
Indecente è l'"eletto" (?) che grida al lupo dell'evasione fiscale ogni volta che sta per mettere le mani nelle tasche di chi produce.
Indecente è la presa per il culo della favola "pagare tutti per pagare meno" quando da sempre nella storia di qualunque paese più si spreme di tasse chi produce e più si muore di merdosa burocrazia.
Indecente è uno stato bestia che non vuole riformare se stesso né controllare la propria ingordigia, che anzi aumenta per compiacere il potere di una fazione contro l'altra.
Indecente è uno stato che non riesce a ridurre neppure di un centesimo quanto spende per mantenere se stesso, indebitando anche chi deve ancora nascere.
Indecente è uno stato stupidamente mostruoso che fa la guerra alle imprese che ogni anno pagano tutte le tasse che lo alimentano.
Indecente è uno stato che persiste senza vergogna in questa guerra contro le imprese che, dal 2012 ad oggi, ha lasciato sul campo 1.000 imprenditori morti suicidi di tasse e ha ucciso 100.000 imprese fallite dal 2009 al 2016.
Indecente è chi blatera di "interesse pubblico" ignorando ancora che senza imprenditori non esisterebbe lavoro e non esisterebbe reddito per nessuno.
Indecente è che la violenza della legge venga usata per inventare altri "diritti" di qualcuno di vivere sulle spalle di qualcun altro.
Indecente è un paese che applaude rassegnato alla propria schiavitù aspettando ogni giorno un nuovo padrone che conceda qualche miserabile privilegio a qualcuno contro qualcun altro.
Indecente è che qui ed oggi ancora la libertà faccia paura.
Indecente è la puzza di vecchio, di marcio e paludoso che appesta la mente e impedisce di capire che, senza la rapina fiscale di 800 miliardi di euro di tasse l'anno e il peso di 2.400 miliardi di euro di debito pubblico creato per forgiare un popolo suddito impaurito e disorientato, non ci sarebbe spazio per una "cultura dell'evasione fiscale".
Quella che ora lei, l'"eletto", sventola con supponenza per indottrinare i giovani alla regola "paga e taci".