giusto, torniamo a bomba:
"Dopo DUE MESI dalla dichiarazione dello stato di emergenza, negli ospedali italiani manca ogni genere di protezione, mancano i reagenti per i tamponi, mancano le apparecchiature necessarie. Il dieci per cento dei sanitari è infettato, oltre cinquanta i medici morti per il contagio.
Roberto Speranza, Ministro della Salute, mostra un sorriso da monaco buddhista che ha superato le violenze del mondo.
Dopo SESSANTA GIORNI di potere assoluto della Protezione Civile sulle forniture sanitarie, culminato col potere di accentrare, requisire, controllare qualsiasi materiale persino in transito nei porti e aeroporti italiani, ai medici vengono consegnate ancora una volta delle maschere non per uso sanitario.
Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile, non mostra alcun tipo di reazione.
Dopo QUARANTA GIORNI dalla dichiarazione dello stato di emergenza, viene completata la prima gara d'appalto per la fornitura dei ventilatori polmonari, essenziali a salvare vite, ma va deserta per inadeguatezza del prezzo richiesto e per i termini di pagamento fuori mercato.
Il Presidente di CONSIP, Renato Catalano e l'Amministratore Delegato, Cristiano Cannarsa, risultano non pervenuti.
Dopo TRE SETTIMANE di gestazione degli aiuti economici, partono le richieste sul sito INPS che va in palla.
Tridico, il Presidente INPS, si comporta come se la cosa non lo riguardasse.
Dopo VENTI GIORNI dall'incarico di Commissario per l'Emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri non ha ancora reso omogeneo il protocollo operativo nelle varie Regioni, ricevendo anzi inviti più o meno garbati a tenersene fuori. Arcuri rivela anche che almeno metà dei ventilatori polmonari ordinati arriverà dopo la fine dell'emergenza.
Dopo VENTITRE GIORNI dall'inizio delle restrizioni ai movimenti, il Ministro dell'Interno Luciana Esposito Lamorgese e il Capo della Polizia Franco Gabrielli sono impegnati sulla quinta versione del testo di una autocertificazione intrinsecamente inutile, mentre nel Sud Italia iniziano i fermenti di rivolta.
Dopo aver autorizzato il 17 marzo l'uso dell'Avonex per via endovenosa, il 24 marzo l'AIFA ha dovuto precipitosamente fare marcia indietro, il farmaco per la cura del virus va usato in intramuscolo o provoca danni notevoli.
Per una settimana è stato somministrato così ai pazienti.
Il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri, ha commentato: "Mi informo". Il Direttore Generale di AIFA, Nicola Magrini non ha nemmeno commentato.
Dopo aver prima raccomandato di non eseguire i tamponi, poi di eseguirli sono sui sintomatici evidenti, poi di accentrare la somministrazione dei tamponi e la loro analisi solo nelle strutture pubbliche, poi cambio rotta sull'efficacia dei tamponi, poi effettuare più tamponi, si è ancora senza una regola sui tamponi per operatori e per gli asintomatici a contatto con i contagiati.
Restano muti il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il Direttore Generale Andrea Piccioli.
Dopo DUE MESI esatti dall'inizio dello stato di emergenza, è palese a tutti il fallimento completo della macchina organizzativa statale, a tutti tranne che a Giuseppe Conte che non è in grado di far saltare nemmeno una testa, e a qualcuno sopra di lui che non sembra sentire il peso della scelta scellerata di far gestire questa situazione a un tale incompetente circondato da incompetenti, lodato da incompetenti e sorretto da incompetenti.