Genesi di un crash

 

  By: renzo on Venerdì 07 Settembre 2007 19:01

io opero con i certificati di impotanti emittenti bancari; tuttavia mi chiedo spesso che tipo di affidabilità abbiano (rischio emittente) in caso di crisi del sistema creditizio, rispetto, ad esempio, ad un etf.

 

  By: Eki on Venerdì 07 Settembre 2007 18:44

C'e' un certificato Abn Amro "Mini short futures" sul Cece Index (Polonia, Ungheria, Rep. Ceca, vedi http://www.indices.cc/cgi-bin/indizes.pl?index=CXE&lang=6): http://www.borsaitaliana.it/bitApp/scheda.bit?target=StrumentoSeDeX&isin=NL0000691657&lang=it MA non conosco bene il meccanismo e in quanto a liquita' mi par che scarseggi. Comunque: http://www.abnamromarkets.it/showpage.asp?strosl=MINI%5FShort&No=0&locale=ITP&N=10640006&strotl=Tipo%5Fdi%5Fprodotto&Ne=10600000+10640000&pageid=10&certid=73284&R=106073284 Uno anche sull'RDX (Russia) NL0000722403 e NL0000722395

 

  By: temistocle2 on Venerdì 07 Settembre 2007 18:22

Un amico avvocato, insieme a vari colleghi e conoscenti, ha costituito una specie di fondo (non ho i dettagli del contratto) per investire in immobili in Romania, in particolare nella capitale, da 3 anni, inizialmente gli appartamenti del centro li compravano a 20.000Euro cadauno, ho provato a farlo riflettere sul fatto che la gli stipendi sono da un quinto a un decimo dei nostri, quindi erano prezzi relativi agli affitti sostenibili, ma... Chissà quanti altri lo hanno fatto, magari a debito e con scala maggiore. Oltre ad avere problemi di bilancio e demografici maggiori dell'Italia, i più giovani se ne scappano all'estero, per cui alcuni studi che legano l'economia al ciclo generazionale la danno per spacciata.

 

  By: GZ on Venerdì 07 Settembre 2007 17:51

magari ce ne fossero di ETF liquidi e vendibili al ribasso anche sull'Ungheria, la Romania capitalizza meno della Benetton

 

  By: temistocle2 on Venerdì 07 Settembre 2007 17:35

tornando in topic... invece di pensare sempre allo "sbilancio" inglese, che comunque nessuno nega, c'è qualcuno che ha idea di come shortare adeguatamente i paesi dell'est Europa, in particolare la Romania, che mi sembra decisamente più marcia e fragile? saluti

 

  By: angelo on Venerdì 07 Settembre 2007 17:09

Attenzione a non eccedere con questi "fuori bilancio". Perchè fuori bilancio non c'è niente. Il conduit ( o Siv come dir si voglia) non è altro che una società finanziaria. Quindi se una banca ha una partecipazione ,la ritrovi nell'attivo. Se ha qualche note ,anche subordinata, la ritovi come sopra. Se ha degli impegni di finanziamento di quasiasi genere,lo ritrovi nei conti d'ordine. Basta aver voglia di spulciare i bilanci... e si trova tutto. Io ho di meglio da fare . Hobi __________________________________________________________________ Credo che nel linguaggio atecnico di tutti i giorni con "fuori bilancio" si intenda non consolidata. Sebbene sia ovvio che le partecipazioni non consolidate sono comunque indicate nell'attivo (e gli impegni nei conti d'ordine) è altrettanto vero (e forse più importante) che per un analista esterno è quasi impossibile sindacare su queste poste. Anche se non avesse di meglio da fare :). Il punto è un altro. Quando Profumo (tanto per fare un nome) mi dice che l'esposizione del gruppo sui subprime è irrilevante, è sensato ritenere che sia un discorso di sostanza e non di forma. E che dunque comprenda anche i conduit e qualunque altro "schermo formale". Altrimenti perde la faccia...... Ok, mi sbilancio, facendo una eccezione alle mie regole (ma badate che sono in conflitto di interessi!!!): secondo me Unicredito a queti prezzi è una grande occasione d'acquisto, conduit o non conduit. Poi, si vedrà. Ne riparliamo tra un poco di tempo. Non tra una settimana. Non tra un mese.

 

  By: defilstrok on Venerdì 07 Settembre 2007 16:46

Sant'Iddio, Hobi! Che su Piazza Affari stiano a tutti gli effetti "smantellando le posizioni" - lo si vede meglio che sugli altri indici (come sempre) perché è più piccola - appare ormai fuor di dubbio. E i -4000 Non Farm Payrolls? e il tasso di disoccupazione dal 4% al 4,6% (non ricordo uno "strappo" del genere in vent'anni che seguo i mercati)? Ma come si fa a rimanere inchiodati su certi assunti e a non prendere atto del casino mostruoso che sta per esplodere?!

 

  By: hobi on Venerdì 07 Settembre 2007 15:52

Attenzione a non eccedere con questi "fuori bilancio". Perchè fuori bilancio non c'è niente. Il conduit ( o Siv come dir si voglia) non è altro che una società finanziaria. Quindi se una banca ha una partecipazione ,la ritrovi nell'attivo. Se ha qualche note ,anche subordinata, la ritovi come sopra. Se ha degli impegni di finanziamento di quasiasi genere,lo ritrovi nei conti d'ordine. Basta aver voglia di spulciare i bilanci... e si trova tutto. Io ho di meglio da fare . Hobi

 

  By: Mr.Fog on Venerdì 07 Settembre 2007 14:34

C'e' un fatto strano che mi lascia perlesso e inquieto. NON STANNO ROLLANDO I FUTURE. Mancano 2 settimane alle 3 streghe e il ritmo del rinnovo sui future rimane assai basso. Altre volte in periodi come questo, vedevi il contratto successivo crescere velocemente nei volumi; questa volta no! Istintivamente, l'unico motivo valido che mi viene in mente e': non hanno soldi. Perche'? Perche' la loro strategia (comprare il contratto successivo e vendere in seguito quello in scadenza) comportava rimanere per qualche minuto-ora-giorno con il doppio dei future desiderati.

banche italiane - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Settembre 2007 13:50

avete visto come si stanno incrinando le ottime banche italiane ora ? che anche loro abbiano messo su dei "conduit", questi oggetti misteriosi che non appaiono nei bilanci, creati in paradisi fiscali per eludere (non evadere per carità che Intesa, Unicredit, MPS... sono tutte pro-Prodi) le tasse e che investono in bonds immobiliari e "asset based" finanziandosi non con i depositi dei clienti ma con il mercato dei commercial papers a 1-3 mesi Cioè, le banche ora hanno fuori dal bilancio entità che investono a lungo termine (bonds su mutui immobiliari che durano anni) finanziandosi a brevissimo termine (commercial paper che scade ogni mese) il che è pericoloso ovviamente e soprattutto in bonds che sono ora sospetti perchè basati su mutui e simili Non so se ci siano dentro anche loro, ma sembra che zitte zitte questi "conduit" le abbiano create quasi tutte in Europa Adesso i bonds immobiliari nessuno li vuole, il mercato dei commercial paper è congelato e alle banche tocca prendersi in carico il finanziamento

 

  By: renzo on Venerdì 07 Settembre 2007 13:43

Per chi non l'avesse ancora visto. Emissioni CDO dal 2004 ad oggi (tratto dal sole 24 ore) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/08/TAB-2-borzi-280807.xls

 

  By: shabib on Venerdì 07 Settembre 2007 13:08

mio stimatissimo Zibordi , io so che hai detto il vero , ma da tanto tempo !! e' tutto collegato e niente e' casuale.... talmente collegato , che puoi tirare fuori una K costante che li lega in progressione........

 

  By: GZ on Venerdì 07 Settembre 2007 12:43

secondo due report visti questa settimana i dati di oggi dovrebbero mostrare che la crescita della massa monetaria americana è arrivata al 13.5% annuo, il ritmo più veloce dal 1973 e in europa siamo sul +12.5% circa Ieri il petrolio ha sfiorato il massimo storico sui 78 dollari al barile l'oro ha superato di nuovo 700 dollari l'oncia e il dollaro sembra franare di nuovo non sembra ma queste cose sono collegate -------------- A L E R T September 6, 2007 __________ Money Supply Growth Explodes Fed Liquefaction Pushes August M3 Growth Towards 14% This afternoon's money supply release showed seasonally-adjusted M2 for the week-ended August 27th up by $64.9 billion to $7.400 trillion. M2 now has risen by $111.1 billion for the last two weeks, rising at an annualized fortnight growth rate of 48.2%. Depending on the large time deposit numbers due for release on Friday (tomorrow) afternoon, annual M3 growth for August could jump to 14.0%, up from July's 13.0%, and up from my early August estimate of 13.6% made last week.

 

  By: shabib on Venerdì 07 Settembre 2007 10:49

caro G.Z. direi che comincia ad essere difficile applicare completamente la globalizzazione....le spinte del mercato in teoria portano al pareggiamento delle condizioni globali , ma in pratica e' una chimera , perche' il sistema si regge sullo sfruttamento delle differenze di capacita' e costi di produzione nel mondo...solo un potere centrale mondiale molto piu' forte dell'attuale la puo' imporre , ma sarebbe una dittatura ...cosi' riecco l solito dilemma per il $ :tra l'incudine dell'inflazione e il martello del crollo produttivo....le iniezioni di liquidita' per endovena nel sistema e la necessita' sempre piu' urgente e impellenta che il $ diventi quella valuta dalla quale una volta entrati non si puo' uscire....il labirinto del debito mondiale... e per tornare alla genesi del crash , il tema del discorso , beh,direi che e' anche quello e' il coltello a doppia lama , cioe' dipende dall'eccesso di liquidita' che da un lato per 6 anni ha impedito un crollo immane dovuto ANCHE E NON SOLO all'11 settembre , ma che dall'altro non puo' che esigere alla fine un pagamento che piu' di tanto nel tempo non si puo' rimandare : il pagamento e' la recessione globale o la svalutazione enorme del $....la genesi risale al 1971 , e credo capiate che vuol dire........a questo punto l'equilibrio da non rompere e' quello tra il valore del $ da un lato , e il valore degli assets e della crescita globale , non si pone piu' cioe' il discorso di se e quando gli USA potranno ridare un cambio di beni ai loro $ , ma se la massa totale monetaria in senso lato in $ , supera di troppo il valore reale degli assets , investimenti e GDP mondiali , anche in prospettiva..........OSSEQUI

 

  By: Esteban on Venerdì 07 Settembre 2007 00:00

Beh ... dai ... non faccia così ... Pure jesse questa sera è + ottimista sul sito ....