Genesi di un crash

 

  By: Esteban on Mercoledì 19 Settembre 2007 17:01

Ciao Renzo, Ora ... non vorrei sbagliare ma I Commercial , in genere , non sbagliano quasi mai ...

 

  By: renzo on Mercoledì 19 Settembre 2007 16:44

salve Esteban, non mi sono chiare le sue considerazioni a riguardo posizioni dei large e dei commercial. Può chiarirle? Grazie

 

  By: gianlini on Mercoledì 19 Settembre 2007 11:07

14450 per l'ibex solo due giorni fa era a 13500 !!!

 

  By: Esteban on Mercoledì 19 Settembre 2007 11:02

Salve Renzo, Uno degli errori + grandi che si può fare è cercare in momenti irrazionali di prevedere situazioni reali ... E' paradossale, ma proprio quelle righe, che avevo scritto velocemente e che andavano in contrasto con i report di faber e Ross , che poi ho cancellato , si son verificate ... /* E se è vero che molti si sono ricoperti sui minimi delle azioni , ora hai pure il motivo del perchè lo hanno fatto ... E capisco pure perchè il COT del S&P 500 mini i commercial stanno long mentre i large (hedge) sono corti ...*/

 

  By: shabib on Mercoledì 19 Settembre 2007 10:31

In effetti hai ragione ... Ma mi chiedevo ... se tutte le banche centrali hanno venuto oro, molto delle loro riserve ... Chi mi dice che ora non inizino a fare ciò che mi sembra d'aver letto in giro ... Cioè shortare oro sui minimi per riacq. a molto meno ? In effetti l'america ha emesso carta in quantità maggiore rispetto all'oro esistente ... Quindi in caso di "passare alla cassa" , non tutti ne ritirerebbero ... --------------------------------------- si Esteban , sicuramente ci proveranno ma non solo con l'oro , anche con le altre commodities....solo che nel frattempo un $ con tassi piu' bassi non attrae piu' come prima e quindi i prezzi continueranno a salire , tutti , oil in testa........ per quanto riguarda strettamente il $ , siamo al passo seguente : indebolimento della valuta , necessaria alternativa al crollo dell'economia USA....ma per questo ci sono qui gli ottimi articoli su "dollaro" buon lavoro

 

  By: temistocle2 on Mercoledì 19 Settembre 2007 04:46

X esteban, trovato l'articolo: "The Million Mercedes March" http://news.yahoo.com/s/uc/20070908/cm_uc_crabox/op_473769

 

  By: ambra on Mercoledì 19 Settembre 2007 03:40

scusa,ma cosa intendevi con : "Il primo milione (di euro) e’ sempre il piu’ difficile. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul link INSIDER " grazie

 

  By: Esteban on Martedì 18 Settembre 2007 21:21

Sera renzo, Normale non si capisca ... non ha senso questa parte ... /* E se è vero che molti si sono ricoperti sui minimi delle azioni , ora hai pure il motivo del perchè lo hanno fatto ... E capisco pure perchè il COT del S&P 500 mini i commercial stanno long mentre i large (hedge) sono corti ...*/ Ho postato due interviste di jim roger e marc faber ove ti spiegano tutto e di + della situazione attuale (Cio che poi dice Zibordi da una vita ). Li ti spiega tutto al meglio (dal mio punto di vista marc faber è + probabile rispetto jim rogers ). Comunque trattano varie situazioni ... che faber ripeteva da una vita... può essere che sbaglino , ma per ora sono gli unici che fanno ragionamenti sensati dall'inizio alla fine motivando e spiegandone i motivi.

 

  By: renzo on Martedì 18 Settembre 2007 21:02

Ciao Esteban, mi puoi spiegare un po' meglio i vari concetti del tuo post? Scusa ma per me è un po' troppo ermetico (forse perchè non ho seguito il tuo ragionamento sin dall'inizio). "Si Fortunato ho capito che intendi su G ... La situazione è molto diversa. Mah ... in un itervista Jim R. spiega che ha fatto i milioni nelle commodity facendo sempre il contrario (+ -) di ciò che la maggior parte pensava ... considerando che sia lui che Faber sono stati i primi a sparare a Zero(faber in particolare) ... Cavallo che vince non si cambia ! E se è vero che molti si sono ricoperti sui minimi delle azioni , ora hai pure il motivo del perchè lo hanno fatto ... E capisco pure perchè il COT del S&P 500 mini i commercial stanno long mentre i large (hedge) sono corti ... Magari chi ne sa + di me in proposito potrebbe dire se sto sbagliando o può essere come dico ......" Grazie

 

  By: Esteban on Martedì 18 Settembre 2007 20:03

Si Corcas, Ho scritto una cazzata .... Se i tassi aumentano al contrario gli indici crollano !!!!

 

  By: corcas on Martedì 18 Settembre 2007 19:36

Secondo me la vedremo a 500 fra non molto.... Saluti a tutti e buona serata

 

  By: Esteban on Martedì 18 Settembre 2007 19:24

Si Fortunato ho capito che intendi su G ... La situazione è molto diversa. Mah ... in un itervista Jim R. spiega che ha fatto i milioni nelle commodity facendo sempre il contrario (+ -) di ciò che la maggior parte pensava ... considerando che sia lui che Faber sono stati i primi a sparare a Zero(faber in particolare) ... Cavallo che vince non si cambia ! Magari chi ne sa + di me in proposito potrebbe dire se sto sbagliando o può essere come dico ......

 

  By: gianlini on Martedì 18 Settembre 2007 19:10

Goldman ha tagliato oggi il prezzo obiettivo di Northern Rock a 290 pence dai precedenti 1100. Cosa ne pensate? Sono simpatici questi signori o patetici? ------------- truffatori che ogni tot nella storia hanno subito un ridimensionamento numerico questo a scapito anche di gente onesta e capace

 

  By: Fortunato on Martedì 18 Settembre 2007 19:04

Ovviamente nell'ultimo capavorso ha reso giustizia, qualora ce ne fosse stato bisogno, all'operato di Greenspan. Fortunato

 

  By: Fortunato on Martedì 18 Settembre 2007 19:02

Ciao Esteban, hai postato un'intervista a Marc Faber che ho ascoltato con molta attenzione ora io ti posto l'intervista sempre a Marc Faber pubblicata da Waalstreet Italia: "Gli ottimisti paragonano la débâcle dei mutui subprime al crollo dell’ hedge Ltcm nel '98. E da ciò traggono la conclusione che il ripiegamento in atto offre piuttosto un’occasione d’acquisto che di vendita. Sorry, non e' cosi'. Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. (WSI) – I sacerdoti dell’ottimismo paragonano la débâcle dei mutui subprime alla crisi del 1998, e da ciò traggono la conclusione che il ripiegamento in atto offre piuttosto un’occasione d’acquisto che di vendita. Al contrario, io guardo ai problemi attuali con soverchia preoccupazione, e con poca fiducia in una pronta ripresa. Ma facciamo un passo per volta, e ricordiamo i rapidi eventi di allora: il mercato azionario raggiunse l’apice nel luglio del 1998, dopodiché precipitò del 22% fino a toccare il minimo del 9 di ottobre. Lo scivolone avvenne in seguito al default del fondo Ltcm e al terremoto finanziario che mise in ginocchio la Russia e parecchie nazioni asiatiche. Il primo milione (di euro) e’ sempre il piu’ difficile. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul link INSIDER In seguito, quando si capì che la Fed avrebbe inondato il sistema di liquidità, le Borse decollarono all’istante, e l’anno chiuse con un rally del 33%. Se il modello tiene - pensano gli esperti - avremo un vigoroso recupero anche questa volta, con la prospettiva di salire a nuovi massimi entro la fine dell’anno. Personalmente non nascondo il mio scetticismo, giacché il quadro economico e finanziario appare assai diverso rispetto al 1998. Per esempio, il dollaro guadagnava valore, mentre i tassi d’interesse, dopo aver invertito la rotta nel 1981, erano nel bel mezzo di una discesa generazionale. Allo stesso tempo, l’oro e le altre commodity non facevano altro che perdere terreno. Inoltre, il mercato immobiliare non mostrava alcun sintomo di esuberanza, l’industria dei prestiti subprime era allo stadio embrionale, e il fenomeno delle cartolarizzazioni muoveva appena i primi passi. Per converso, oggi il dollaro è sprofondato in una spirale deflativa di cui si fatica a intravedere la fine. Nel 1998, il deficit americano delle partite correnti era del 2%, adesso sfioriamo l’8 per cento. Aggiungo che le risorse naturali sono tutte decisamente orientate all’insù. Vi è poi un’ulteriore ragione che rende il 2007 molto eterogeneo rispetto al 1998, vale a dire l’enorme moltiplicazione della carta finanziaria: nel 1998 il livello del debito era il 250% del Pil, nel 2007 siamo giunti al 330%. Se guardiamo alle famiglie, vediamo che il rapporto è cresciuto dal 65% al 100%. Il tasso di espansione delle passività segue una curva altrettanto inquietante, essendo balzato dal 4% annuo negli anni ’90 al 10% annuo dopo il 2002. Sicché per reflazionare l’economia occorrerebbe un’eccezionale marea di liquidità accompagnata a una seconda moltiplicazione del debito; è però appena il caso di menzionare che ciò creerebbe le premesse per maggiori e rinnovati problemi in seguito. A peggiorare la prospettiva noto infine questa differenza non da poco: nel 1998, la Federal Reserve dovette intervenire in favore di un solo hedge fund, il celebre Ltcm. Oggi chi dovrebbe salvare? Gli istituti specializzati nei mutui subprime? I proprietari di case indebitati fino al collo? Il mercato dei debiti collaterali? Oppure le banche troppo esposte nei leveraged buy-out? Insomma, mentre era relativamente semplice lanciare una ciambella salvagente al fondo Ltcm nel 1998, oggi la matassa è assai più ingarbugliata e difficile da districare. Ovviamente, la Fed potrebbe reagire tagliando drasticamente il costo del denaro e ricorrendo a misure straordinarie, come l’acquisto su larga scala dei titoli debitori meno solidi. Tutto può essere, per l’amor di Dio. Ma tali iniziative solleverebbero un gigantesco polverone, finanche sul piano politico. Ad esempio, perché la Fed dovrebbe tenere a galla gli speculatori, mentre le famiglie affogano nei debiti e finiscono in mezzo a una strada sotto l’ondata dei pignoramenti? Voglio chiudere quest’articolo con un’ultima osservazione. Dal giugno 2004 all’agosto 2006, la Fed alzò il saggio base dall’1% al 5,25% in 17 mini-strette consecutive. Ma durante quell’arco di tempo non ci fu alcun innalzamento reale degli standard creditizi poiché la mossa dell’istituto centrale fu vanificata dalle banche, le quali allargarono i cordoni della borsa in modo sfacciato, ansiose di concedere mutui facili e prestiti al consumo. Adesso le medesime banche tornano sui loro passi e stringono i cordoni della borsa. Perciò ogni tentativo della Federal Reserve volto a immettere liquidità nel sistema rischia di essere frustrato dalla postura più rigorosa che hanno assunto le banche. Insomma il 2007 non è proprio come il 1998. Copyright © Bloomberg - Borsa&Finanza. Riproduzione vietata. All rights reserved Fortunato