Genesi di un crash

 

  By: gldm on Giovedì 08 Novembre 2007 12:33

Mi sembra che alcuni (ribadisco soltanto alcuni) dati macro americani AD OGGI non siano favorevoli ad alimentare una discesa più veloce: tutto qui. Rimane la view che l'impostazione dei mercati sia al ribasso ( il nostro future da fine maggio : massimo del 21 maggio 43905 - minimo di oggi a 38790 : quasi -12%). Vi sono sempre dei movimenti contrari ad un trend principale al ribasso o al rialzo. Certo che se uno si aspetta cadute frequenti del 2%... beh solitamente esse avvengono alla fine di un trend ribassista. Se andate a vedere storicamente le volte che l'indice perde più di 1 punto percentuale vi accorgerete che nella seduta successiva sono altissime le probabilità che l'indice chiuderà in verde. Nessuno mai potrà imporre la propria view ai mercati: sono sempre i mercati che ti sbattono sul viso la loro tendenza: i prezzi non sono mai troppo alti o troppo bassi (finchè non vengono almeno messi in dubbio da qualche configurazione tecnica). Cercare di anticipare l'entrata sul ragionamento che il prezzo è troppo alto o troppo basso è semplicemente stupido e il più delle volte letale per il portafogli: ma questo lo sanno tutti, poi però .... Concordo con il buy stagionale di fine anno, anche un po' strong e nervoso (volatilità), con molte cautele (stop loss stretti e rigidi) considerato che mi sembra chiara l' impostazione al ribasso di diversi indici dei mercati. Occhio a STM (che ora quota circa 11,56, mi sembra un buy che può dare soddisfazione: segnale su base settimanale, soprattutto con un stop stretto sotto 11,35)

 

  By: GZ on Giovedì 08 Novembre 2007 12:14

il future cinese a Hong Kong di cui parlo sempre, HHI dal massimo del 18 ottobre a 20.800 ha perso fino a 17.433 che sarebbe un -16% anche come grafico sembra un top, prego confucio per un rimbalzo sui 19.000 punti per metterlo short meglio

 

  By: GZ on Giovedì 08 Novembre 2007 12:13

 

  By: gianlini on Giovedì 08 Novembre 2007 11:49

ieri lo paragonava ad una battaglia ad accerchiamento la tattica è sicuramente corretta, ma ho l'impressione che le milizie degli orsi siano così poco numerose da dover attendere almeno un rimpinguamento delle fila per scendere in campo.....

 

  By: GZ on Giovedì 08 Novembre 2007 11:44

può darsi che mettendo fuori rumors di un imminente taglio dei tassi tutto venga rimandato di un altro mese, ma il conto alla rovescia è cominciato, siamo ora ufficialmente alla fase II quella della CONTRAZIONE DEL CREDITO il settore finanziario in America è giù del -22% dai massimi che è la % ufficiale per dire che è iniziato un mercato orso secondo vari report citati nel Financial Times le banche europee si sono mangiate con queste perdite sui mutui americani almeno un 20% del capitale e quelle americane qualcosa di più e stanno mettendo da parte riserve per le perdite su CDO, CLS e altre porcherie questo significa che lira più lira meno devono ridurre gli affidamenti e le esposizione di bilancio di un 20% circa, in america leggevi ieri della riduzione del credito al consumo nonchè immobiliare e per le piccole imprese che è in atto La fase I è iniziata a luglio e consisteva nella rivelazione di perdite per fondi e banche legate al deterioramenteo dei mutui americani ma il suo impatto pieno ancora non si sente per il fatto che molti di questi derivati non sono segnati a bilancio al prezzo di mercato, piuttosto le banche possono fare finta di niente e non segnare le perdite contando sul fatto che non sono trattati e sono difficili da calcolare come valore corrente La fase II inizia ora e consiste nella riduzione del capitale delle banche a causa delle riserve che obbligatoriamente devono mettere da parte e questo necessariamente significa la contrazione del credito nell'economia. L'impatto sul consumatore che in occidente spende grazie al credito al consumo e sulle piccole imprese comincia a sentirsi ora, guarda il settore grande distribuzione e consumo al dettaglio in america come cola a picco da Target a Nordstrom a Sears Persino in Cina gli ultimi dati indicano un calo dell'export verso gli USA e qui arriviamo alla fase III La fase III che deve ancora iniziare è lo scoppio della bolla del credito più grossa che è in Cina. Deve scoppiare per un motivo diverso, l'inflazione che sta esplodendo dopo 4 anni di boom delle materie prime e con i salari che salgono nelle città del 20%. Il partito comunista cinese blocca i siti internet dei professori ed esperti che scrivono dalla Cina come Michael Petis che è stato invitato ad insegnare a Pechino, ma quando fa commenti sull'inflazione o altro in Cina ^gli bloccano il sito in modo che nessuno lo possa vedere in Cina#http://piaohaoreport.sampasite.com/default.htm^ e lui tramite dei suoi studenti riesce a fatica a far leggere i suoi commenti in occidente. Questo perchè stanno mentendo a tutti e hanno paura di quello che succederà quando perdono il controllo IL PCC sta inflazionando il credito da anni manipolando i tassi che tengono al 3.5% con l'inflazione ufficiale al 6.5% e quelle reale probabilmente all'8 o 9% e manipolando la valuta che tengono sottovalutata del 50% minimo e hanno paura delle conseguenze perchè non possono fermarsi, devono continuare fino al giorno del crac, come del resto ha fatto l'immobiliare americano

 

  By: andreax66 on Giovedì 08 Novembre 2007 11:37

Non lo so, ma ho come la forte sensazione che avremo un mega-buy da quì a fine anno, un' occasione che ci porteremo fino a primavera del 2008...

 

  By: omero on Giovedì 08 Novembre 2007 11:27

Visto la violenza di questo movimento, sopratutto l'arbitraggio sell Banche e immobili buy petrolio, oro e miniere d'oro che é al 60% (!) da luglio, ci potrebbe essere qualche hedge fund che salta. Io aspetterei di vedere notizie di qualche hedge fund in grande difficoltà prima di pensare a un rimbalzo (anche se da luglio dovrebbero avere ridotto la leva). E' l'effetto scenografico dei movimenti forti di questo ultimo anno.

 

  By: andreax66 on Giovedì 08 Novembre 2007 11:04

Ammetto di avere le idee poco chiare. Ammetto anche che le mie convizioni orso si stanno mitigando col passare dei giorni. Sinceramente però, stamattina poteva essere l'inizio di quello che abbiamo atteso per molti mesi, vale a dire un bel crollo; in fin dei conti gli ingredienti c'erano tutti. Ed invece...cominciamo con dei rimbalzi, deboli quanto si vuole, ma non si crolla. E' vero che abbiamo tutto il giorno davanti, ma le probabilità cominciano a diminuire. Finché le cose si muovono in modo sufficientemente ordinato si confermerà come una correzione come altre, e quindi buona per comprare. Non sarà un eventuale -10% sul mibtel il problema, il fatto vero è che abbiamo il sistema finanziario che subisce una bella ridimensionata senza però che (apparentemente) i mercati ne subiscano troppo nel loro insieme. Non è la prima volta anche quest'anno che i mercati azionari si affacciano sull'orlo del burrone e poi fanno retromarcia ...probabilmente non deve ancora succedere, abbiamo le banche centrali dalla parte dei mercati ed anche i governi. Forse un giorno sfuggirà loro di mano la situazione, o semplicemente non saranno più interessati a mantenerla tale, ma non mi sembra che siamo ancora in quella fase:

 

  By: furibes on Giovedì 08 Novembre 2007 11:01

oddio! allora si sono accorti del casino che stà succedendo? ...tutti hanno fatto finta che tutto vada bene, che l'economia è sana, che và bene indebitarsi fino all'osso... forse i polli non sono stati spennati abbastanza e ora bisogna solo concludere l'opera cucinandoli per bene. Caro Zibordi, come indicazione concreta, quale sarebbe secondo lei la posizione da prendere ora con i propri soldini??

Finalmente qualcuno si preoccupa - gz  

  By: GZ on Giovedì 08 Novembre 2007 04:06

Sento ora poco i rialzisti, Class-CNBC da ieri mi intervista tutte le mattine presentandomi come "esperto di short" (me lo faccio mettere sulla carta di identità...suona esotico) e Jim Cramer dice che alcune delle maggiori banche americane falliranno e gli S&P sfonderanno i minimi dell'anno se la FED non corre a tagliare i tassi all'osso ---------------- ...Will the government start recognizing the potential failure of major lending institutions? Doesn't sound like it from these Fed gov'nors! What do they need? What kind of road map do they need? What kind of cry from the heavens? For heaven's sake, Washington Mutual (WM - commentary - Cramer's Take - Rating) was down four points today. That's what happened in 1990! Just like that. Don't even look at the mortgage insurers, you will get scared. The center, frankly, ain't holding. In a 1990 scenario, we go down 12%. We revisit, if not take out, the summer lows.

una guerra sarebbe toro - gz  

  By: GZ on Martedì 30 Ottobre 2007 20:51

una guerra, anche non mondiale, farebbe immediatamente tagliare i tassi alla FED a -1% (cioè la FED pagherebbe un 1% alle banche per fare prestiti e mutui) spingendo in alto le utilities che come noto sono sensibili ai tassi di interesse, l'immobiliare e il consumo grazie al credito al consumo a tassi zero poi la Cina perchè qualunque evento fatto salvo resuscitare Mao-tse-tung fa salire la Cina farebbe esplodere il greggio causa blocco di forniture ma questo spingerebbe in alto il settore energia farebbe la fortuna del settore difesa e armi ovviamente e poi di quello costruzioni per riparare tutti i danni e quello minerario per estrarre ferro, nickel, rame e altro necessario a fabbricare armi e ricostruire, quello aurifero come bene rifugio spingerebbe su le banche perchè finanzierebbero prima la guerra (sia gli alleati che i nemici) e poi la ricostruzione, trovando il modo di alzare le commissioni e le spese approfittando della confusione creata dai bombardamenti darebbe fiato al settore farmaceutico-sanitario per curare i feriti e i traumatizzati, stimolerebbe il settore funerario e quello legale per le cause di eredità quello assicurativo per i danni e le lesioni e quello dei broker online e le borse quotate perchè attirerebbe molta più gente a speculare sui mercati sull'esito della guerra In sintesi lo scenario di pace e commercio globale è toro e uno scenario di guerra e conflitto internazionale è anche più toro

 

  By: gianlini on Martedì 30 Ottobre 2007 16:59

esteban, pensa se poi oggi scoppia una guerra mondiale! benny domani ti abbassa i tassi di due punti percentuali pieni, altro che 0,25!!

 

  By: Esteban on Martedì 30 Ottobre 2007 16:40

Ma ti pare se con notizie del genere i mercati non salgono ...

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Ottobre 2007 14:48

visto che in generale la classe media occidentale è sotto-investita nelle borse anche tenerle su così e costringere la gente a comprarle, semmai, a questi livelli, assume i contorni di una politica a danno della classe media stessa (come l'immigrazione selvaggia, le tasse elevatissime, i 1000 inghippi burocratici, i mutui trentennali ecc.ecc.) non trovi? cmq che sulla politica estera della Cina (e anche della Russia) ci sia un totale silenzio ed ignoranza, questa è una verità sacrosanta se vuoi stupire i commensali ad una tavolata di amici, tira fuori il Sudan, la Birmania o il Congo.....vedrai che facce stupefatte (ovviamente entro 2 min purtroppo la discussione verterà su Guantanamo e l'Iraq e quanto hai proposto tu sarà cancellato e sovrastato dalla politika degli amerikani)

 

  By: defilstrok on Lunedì 15 Ottobre 2007 14:40

Chiaro che sì, Gian. Ma questo "clima antidemocratico" verso cosa ci sta portando? Quelle persone che si sono rivelate sicuramente capaci e sagaci fino a un anno fa, perché hanno sbagliato per oltre un anno e continuano a "sbagliare"? E poi: sbagliano davvero? O è un ciclone che ha radici lontanissime e imperscrutabili? Due minuti fa un vecchio amico al telefono citava un articolo di alcuni giorni orsono sul Sole 24 Ore (relegato, come tutte le notizie importanti, in un trafiletto interno) in cui si diceva come, sussidiandola con una manciata di dollari, la Cina si sia comprata adesso, dopo il Congo, anche l'^Angola#https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ao.html^. Un paese grande quasi quanto l'Europa, dove accaparrarsi a poco prezzo riserve di petrolio, rame, oro, diamanti e uranio senza neppure temere intrusioni dell'Onu grazie al sistema dei voti incrociati. Queste sono notizie, quella è la direzione che ha preso il mondo. E può darsi che per ragioni come queste ci ritroviamo a breve con il petrolio a 93 (dove ha un target grafico) e col dollaro nello sprofondo senza che le borse scendano ma, anzi, salgano ancora perché queste sono le dinamiche di un movimento tellurico che disordina tutti i baricentri tradizionali