By: defilstrok on Venerdì 23 Novembre 2007 02:03
al momento reggono perche' tutti i mercati sono su supporti vitali e i trader "ci stanno provando"....
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E per forza che ci provano! Ancora solo qualche settimana fa c'era chi in questo forum diceva che il peggio è alle spalle, ridicolizzava la crisi subprime a una minutaglia di mld (un nonnnulla paragonata al PIL mondiale), tifava per una prosecuzione ininterrotta di questo meccanismo che ha portato a squilibri abnormi e a uno scollamento assurdo tra economia reale e finanza, guardava solo al lato dell'offerta e snobbava la domanda, come se l'indebitamento e il depauperamento del potere d'acquisto fossero cose "vecchie", ipotizzava un never ending carry trade, insisteva a guardare quella minchiata di inflazione "core" come se fossimo tutti qui a tradare digiuni, coi termosifoni spenti e, anziché servirci dei PC e dei telefoni, inviando piccioni viaggiatori da una parte all'altra degli oceani con le fiches nel becco.
Io, si sa, non la vedo così. Soprattutto non vedo cosa ci possa essere di amorale in una correzione dei mercati soprattutto dopo la salita pazzesca che hanno percorso, se proprio non vogliamo guardare ai recenti accadimenti. Come diceva quel tipo: una recessione è sacrosanta, come è sacrosanto che salgano finalmente un po' i tassi (con buona pace di Gianlini in merito alle sue considerazioni sui rendimenti obbligazionari).
Ma mi sono stufato di ripetere le stesse cose da un anno e mezzo e per questo sono intervenuto sì e no due volte negli ultimi due mesi. A riepilogare mostruosità e i tanti perché ci sta pensando benissimo il buon Zibo col suo Blog.
Resta di fatto che l'Emergency Exit è stretta e da ora in poi c'è il rischio che qualcuno passi avanti calpestando tutti per uscire prima che suoni la campana antincendio. Se, come previsto a suo tempo, la lettera sugli indici contiuerà, magari col freno a mano tirato, fino a fine anno, avrò ragione nel credere che stiamo ricalcando le stesse dinamiche viste a fine 2000 (inizio della discesa gli ultimi tre mesi e poi sempre più giù).