questo articolo è datato 2012 e sarebbe perfetto per far capire ai keynesiani, agli statalisti, ai politicanti di ogni forma e dimensione dove sbagliano.
purtroppo coloro che sbagliano sono due gruppi ugualmente recidivi: i cretini e gli intelligenti che non vogliono capire (perchè non gli conviene)
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Perché l’interventismo economico ha necessariamente effetti depressivi a lungo termine mentre il libero mercato crea le migliori condizioni per la crescita?
La ragione sta nel tipo di conoscenza che viene usata nei due casi. Per illustrare questa ragione in modo intuitivo ricorro a una metafora. Immaginiamo due modi alternativi di regolare il traffico a un incrocio: il semaforo e la rotatoria. La differenza fra i due sta nel tipo di conoscenza di cui fanno uso per regolare il traffico a quell’incrocio. Il semaforo usa la conoscenza dell’esperto (chiamiamolo Mario Monti) che, in base alla sua esperienza e ai suoi studi, ha programmato il timer del semaforo, per esempio fissando un intervallo di 30 secondi. La rotatoria, viceversa, usa per lo stesso scopo un tipo di conoscenza completamente diverso: la conoscenza dell’automobilista che deve attraversare quell’incrocio. Più precisamente, la rotatoria usa la conoscenza di ogni automobilista che deve attraversare quell’incrocio. La differenza fra i due tipi di conoscenza è chiara: nel caso del semaforo viene utilizzata ‘conoscenza centralizzata’ (quella di Mario Monti) cioè una conoscenza individuale che non dipende dalle circostanze di tempo e di luogo. Viceversa nel caso della rotatoria viene utilizzata ‘conoscenza periferica’, quella di ogni individuo che si trova ad attraversare quell’incrocio, la quale dipende da circostanze di tempo e di luogo che solo chi si trova lì in quel momento (l’individuo) conosce.
Ora mettiamo a confronto questi due modi di regolare il traffico a un incrocio.
In primo luogo è evidente che il semaforo utilizza unaqualità di conoscenza inferiore rispetto alla rotatoria, in quanto non tiene conto delle circostanze di tempo e di luogo. Questa inferiorità qualitativa si esprime per esempio nella perdita di opportunità: se il semaforo è rosso ma non passa nessuno, l’automobilista è costretto a perdere un’opportunità. Per quanto “esperto” sia il programmatore del semaforo, egli non potrà mai sapere se in ogni istante futuro in quel punto ci saranno le condizioni per passare oppure no.
In secondo luogo: se quell’incrocio è attraversato da cento macchine al giorno, in un giorno il semaforo utilizzerà una unità di conoscenza (di qualità inferiore), quella di Mario Monti; mentre la rotatoria utilizzerà cento unità di conoscenza (ciascuna di qualità superiore), quelle di ciascun automobilista che si trova ad attraversare quell’incrocio. In un anno, il semaforo continuerà a utilizzare la stessa singola unità di conoscenza, mentre la rotatoria ne utilizzerà 36.000 unità (ciascuna di qualità superiore). Per quanto “esperto” sia il programmatore del semaforo, egli non potrà mai avere una quantità di conoscenza comparabile a quella che è dispersa fra tutte le persone che si trovano ad attraversare quel semaforo.
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