Il male assoluto

 

  By: GZ on Venerdì 28 Settembre 2007 13:57

solite balle, questo giornalista inventa tutto, la Columbia è piena di gente che simpatizzava con questo Alla Columbia e in università del genere non invitano e anzi protestano se qualcuno prova a invitare a parlare Rumsfeld o la Rice o un repubblicano. Cioè è impossibile che Rumsfeld o la Rice parlino e invece Ahmane come si chiama lo invitano. Le poche volte che un rappresentante del governo repubblicano parla in una campus americano i professori scioperano e gli studenti di sinistra bloccano il campus, a Stanford un ente di ricerca privato collegato all'università (non l'università) ha chiamato Rumsfeld su un tema di politica militare specifico e i professori si sono rivoltati. Invitano invece senza problemi il dittatore che organizza tutti i giorni le stragi dei soldati americani e che solo due anni fa ha fatto arrestare e morire per torture in prigione una giornalista canadese-iraniana venuta a Teheran nel rapporto della commisione dell 11 settembre ad esempio è scritto che l'Iran era coinvolto nella strage delle Khobar Tower in arabia (40 americani morti), in Iraq trovano tutti i giorni bombe preparate in Iran, il motivo per cui i soldati americani muoiono sono le mine anti-carro che sfondano anche i veicoli corazzati e sono prodotte in Iran, non sono fatte in casa i professori di sinistra invitano questo criminale che fa lapidare le donne in modo che in Iran viene legittimato, quando torna in patria lui usa il fatto di essere stato invitato nella più prestigiosa università di NY nei confronti dell'opposizione per dire :"...voi dite che sono un boia, ma guarda qui.. mi invitano alla Columbia University a un dibattito.." questo è un regime sull'orlo del collasso, che aumenta la repressione ogni giorno e loro gli danno una mano

 

  By: defilstrok on Venerdì 28 Settembre 2007 12:42

Giusto per la cronaca (a propostio della visita di Amanhinejad alla Columbia): NEW YORK - Il giorno dopo Ahmadinejad, in USA: titoli bassi sui giornali. L'evento relegato alle pagine interne, o in coda ai TG. I commenti della grandi firme, imbarazzati, in tono minore. Io non c'ero; ma a giudicare dai commenti e dalla laconicità dei resoconti, i grandi media americani sono assaliti dal dubbio: aver fatto una figura del Katz. Traditi dalla frenesia di superarsi in zelo per Sion, di mostrare che, per amore di Israele, sono pronti ad esagerare e a diventare infantili. A cominciare dal povero rettore della Columbia University, Lee Bollinger. Ha avuto lui l'incauta idea di invitare Ahmadinejad a risponder alle domande degli studenti; si trattava di dimostrare la superiore libertà di parola americana (free speech). Una pioggia di furenti deplorazioni, telefonate e minacce esplicite deve avergli fatto passare le notti più insonni della sua placida vita di professore. I titoli dei giornali («Il Male è atterrato», New York Post), ma soprattutto la folla rumoreggiante davanti all'università («Altro che farlo parlare, arrestatelo!», «L'Iran finanzia Hamas», «Terrorista» «Hitler»): e specialmente il fatto - che le TV non hanno potuto nascondere - che quegli «studenti e comuni cittadini» ostili portavano quasi tutti la kippà e sventolavano bandiere con la stella di David. Per un rettore americano, questo significa una cosa chiara: puoi dare addio ai finanziamenti, alle donazioni, ai grants e borse di studio di cui vive l'ateneo. I munifici donatori, i mecenati, i ricchi generosi con la cultura, nella città più giudaica del mondo, non ti daranno più un centesimo. Hai chiuso. Il povero Bollinger ha pensato di rimediare: sì, ho invitato il Mostro, ma solo per cantargli in faccia il fatto suo. E così, Ahmadinejad non s'era ancora seduto sulla poltrona del dibattito, che il povero professore gli ha detto: «Signor presidente, lei esibisce tutti i segni di un crudele dittatorello (a petty and cruel dictator). Perché è così spaventato che cittadini iraniani esprimano le loro opinione per il cambiamento? Francamente, in tutta schiettezza, io dubito che abbia il coraggio intellettuale di rispondere a tali domande. Quando uno come lei viene in un posto come questo, si rende semplicemente ridicolo: è sfacciatamente provocatorio o sorprendentemente maleducato». Così tutto d'un fiato, prima che l'altro avesse emesso una sola parola. Applausi isterici dagli «studenti» in kippà: bene! Così parla l'Occidente!... Ahmadinejad ha risposto. Calcando le parole: «In Iran, la tradizione esige che quando si invita una persona a tenere un discorso, rispettiamo i nostri studenti abbastanza da consentire loro di formarsi un proprio giudizio da sé, e non riteniamo necessario uscire con una serie di critiche ancor prima che il discorso venga pronunciato, per vaccinarli preventivamente. Tuttavia non voglio cominciare rispondendo a questo comportamento insultante». Per soccorrere il povero rettore che s'era preso del grossolano maleducato dal Mostro, è intervenuto il vice-rettore John Coatsworth, che doveva fare il moderatore: con un occhio alla platea in kippà e alle donazioni in pericolo, ha posto al nuovo Hitler una domanda secca: «E' vero che lei e il suo governo perseguono la distruzione dello Stato di Israele?» (Ah, stavolta l'ho messo in trappola: egli confesserà, come i colpevoli nei telefilm di Perry Mason, e i fondi sono salvi). Ahmadinejad: «Noi amiamo ogni persona. Noi siamo amici degli ebrei. Ci sono molti ebrei che vivono tranquilli in Iran» (vero, hanno anche seggi al parlamento); per esempio, pensiamo che la nazione palestinese dovrebbe poter decidere il proprio futuro con referendum». Coatsworth, proprio come Perry Mason davanti a un colpevole sfuggente: «Risponda con un semplice sì o no, prego». Ahmadinejad: «Lei fa le domande ed esige la risposta che vuol sentire. Io le chiedo: la questione palestinese è di importanza internazionale? Mi risponda con un semplice sì o no». E tutto è andato avanti così. Il reporter della CBS, voglioso di mostrare il suo zelo per Katz: «Signore, il popolo americano sa che il suo Paese è uno Stato terrorista, che esporta il terrorismo nel mondo. Doveva capire che visitare il sito del World Trade Center avrebbe fatto infuriare gli americani». Ahmadinejad: «Mi meraviglio. Come può parlare per l'intera nazione americana? Lei è un giornalista, rappresenta la stampa. Il popolo americano conta 300 milioni di persone. Ci sono punti di vista diversi là fuori». Lei non vuole riconoscere Israele, insiste un altro «Noi non riconosciamo un regime basato sulla discriminazione e l'espansionismo. Quel Paese ha aggredito la Siria la settimana scorsa e il Libano un anno fa». Lei nega l'olocausto! (Sion, prendi nota, io lotto per te!), grida un altro. Ahmadinejad risponde che la faccenda richiede «ulteriore ricerca», e che comunque, perché devono essere i palestinesi a pagare il prezzo di un fatto accaduto in Europa? Vorrei, aggiunge, «una risposta chiara». Silenzio. 26/9/2007 Maurizio Blondet

 

  By: Fortunato on Venerdì 14 Settembre 2007 19:04

Ora gianlini voglio metterla di buon umore, la prego di leggere attentamente il link, lo trovo molto interessante come spiegazione delle mie tesi descritte nel mio precendente post. Si diverta. http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Pasta-e-latte-gratis-contro-il-caro-prezzi/1768970/6 Ora cortesemente la prego di dare una sua opinione agli imbecilli che hanno organizzato una manifestazione del genere, odio quando questi lerci e spudorati non prendono le decisioni giuste per salvaguardare i più deboli: quelli che hanno un bisogno vero quello di lenire la fame. Questo mio pensiero non è nè idealismo nè utopia, è realtà vera! Fortunato

 

  By: Fortunato on Venerdì 14 Settembre 2007 18:52

Gianlini, legga e guardi le facce postate da Zibordi, capirà benissimo perchè preferisco "l'arabo di turno" a moltissimi italiani, che non voglio descrivere attraveso un attributo che potrebbe essere preso come pesnte dai soliti ben pensanti e buonisti,le persone più spregevoli al mondo in assoluto: sono le peggiori sotto ogni aspetto. Sbaglio? Fortunato

 

  By: GZ on Venerdì 14 Settembre 2007 16:46

ieri ricevimento in grande pompa dell'ambasciata di Libia a cui partecipa mezzo governo italiano da D'Alema a Dini per ^celebrare l'anniversario della dittatura di Gheddafi#http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_34377.html^ oggi rivevimento con tutti gli onori riservata al presidente golpista della Repubblica Islamica del Sudan, Omar Hassan al-Bashir, quello che tutti denunciamo per i massacri in Dafur.. di Putin e del fatto che l'italia ora sia il partner privilegiato della Russia perchè l'appoggia in sede UE su tutto non ne parliamo sull'appoggio agli hezbollah in Libano (l'esercito italiano è andato lì per proteggerli in sostanza dopo che Israele li aveva attaccati) lasciamo perdere Sono coerenti in tutto, liberano 28.000 criminali dalle prigioni italiane con l'indulto e celebrano senza mai mezza parola di velata critica (come invece fa la Merkel e Blair) i dittatori criminali del mondo ----------------- ... il presidente del Consiglio Romano Prodi (e anche quello della repubblica Giorgio Napolitano) per l'accoglienza con tutti gli onori riservata al presidente golpista della Repubblica Islamica del Sudan, Omar Hassan al-Bashir, da ieri notte in visita ufficiale nel nostro paese. Ad aprire le ostilità contro la scelta italiana di ricevere un dittatore che molti vorrebbero davanti al tribunale dell'Aja per crimini contro l'umanità, come un qualsiasi Milosevic, sono stati 25 deputati inglesi e francesi al parlamento europeo che hanno scritto una pesante lettera aperta allo stesso Prodi. E ieri la polemica era stata ripresa anche da Amnesty International, per una volta non strabica nelle proprie denuncie contro chi viola i diritti umani. Oggi, poi, l'International Herald Tribune dava molto risalto a questa polemica in un articolo intitolato "La visita in Italia del leader del Sudan fa crescere la preoccupazione internazionale".

 

  By: gianlini on Mercoledì 12 Settembre 2007 12:15

A proposito di manipolazione della realtà da parte dei giornalisti questo è il resoconto del cronista che naturalmente se la prende con l'autista del tir se guardate le immagini si vede bene come non ci sia contatto fra tir e auto ma, invece, come l'auto compia una manovra brusca esagerando la reazione ad uno spostamento abbastanza contenuto del tir verso sinistra, sbattendo contro il guardrail e andando poi a tagliare la strada al tir che prosegue la corsa, sbandando vistosamente ma per aver dovuto evitare l'auto e non come conseguenza di un primo, inesistente, urto il cronista non accenna minimamente invece al fatto che la colpevole principale è, probabilmente, l'amministrazione che ha costryuito e progettato l'autostrada, e che non ha predisposto alcuno spazio di fuga o di sicurezza a sinistra della corsia, che è ridotta al minimo spazio indispensabile...chi è stato in germania o austria o olanda sa bene a cosa mi riferisco.... da noi è molto più facile prendersela con l'autista distratto o con il cittadino evasore e ubriacone Firenze, l'incidente con una vittima ripreso dalle telecamere dell'autostrada MILANO — Venti secondi per morire. Istanti lunghissimi, tra panico, terrore, dolore: la tortura più grande se la morte non arriva all’improvviso. Per un pensionato di 87 anni, è andata proprio così. La sua vita è finita tragicamente in un incidente sull’autostrada Firenze Mare. E sarebbe rimasto uno dei tanti scontri ormai ordinari, che si registrano giorno dopo giorno, allungando la lista infinita di decessi e feriti sulle strade italiane, se la sequenza mortale non fosse stata ripresa dalle telecamere della Società Autostrade. Un documento agghiacciante trasmesso ieri da TG1 e Studio Aperto, che racconta come si può morire oltre l’ipotesi della «tragica fatalità». È l'ora di punta lungo l’autostrada Firenze Mare, tra il casello di Pistoia e quello di Lucca. Le immagini, sia pur in lontananza, riprendono con chiarezza un’utilitaria nera che cerca di spostarsi sulla sinistra per sorpassare. Una manovra non azzardata, nonostante il traffico sulla carreggiata. E accade l’incredibile, almeno a giudicare dalle circostanze apparentemente filmate. Nello stesso tempo un Tir affianca l’auto, come se cercasse di speronarla. Realtà non finzione. Alla guida dell’utilitaria c’è un uomo di cinquant’anni, e a bordo ci sono i suoi anziani genitori. Eppure la sensazione forte è di essere finiti in un frame di «Duel», il film di Steven Spielberg dove il protagonista David Mann si mette alla guida come ogni giorno, e improvvisamente si ritrova a competere con un mostro d’acciaio che gli taglia la strada e gli toglie il respiro. Novanta minuti di tensione nei quali è impossibile staccarsi dallo schermo. Ma qui siamo sulla Firenze Mare, e al volante non c’è David Mann. Eppure c'è una sfida aperta, senza ragione. Il conducente del Tir stringe sulla sinistra, e l’utilitaria finisce contro il guard-rail. A questo punto, se è lecito credere che all'inizio l'autista si fosse distratto, ora è impossibile pensare che non si sia accorto dell'urto. Infatti non è finita. L'auto rimbalza, perde il controllo, ruota su se stessa attraversando la carreggiata (a due corsie). E la tragedia si compie mentre l’automezzo pur vedendosi tagliare la strada dalla vettura che viaggia come una scheggia impazzita, continua la sua corsa. Indisturbato, senza neppure fermarsi. E si lascia dietro un rottame, schiantatosi contro un vivaio, con un morto e due feriti. Sarà il conducente dell’auto (sopravvissuto insieme alla madre), figlio del pensionato, a raccontare alla polizia stradale la dinamica dell’incidente. E alle sue parole si aggiungono queste immagini capaci di far rintracciare il nome della ditta di trasporti alla quale appartiene il Tir. È bastato un colloquio con il titolare per risalire, senza margine di errore, al conducente di turno a quell’ora su quella tratta. Per lui l’ultima corsa.

sarà il richiamo ancestrale - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Settembre 2007 00:23

...e infatti il Ministro degli Esteri italiano ricorda l'11 Settembre oggi dichiarando che occorre fare entrare in Europa quanti più musulmani possibile inserendo la Turchia nella UE il che è logico visto che i terroristi erano musulmani che lavoravano ad Amburgo dopo avervi studiato all'università e si erano quindi integrati in europa (Mohamed Atta lavorava in uno studio di architetti tedeschi) se quindi la Turchia fosse già stata parte dell'Europa prima dell'11 settembre e milioni di turchi avessero potuto stabilirsi liberamente in tutta Europa come fanno ora i rumeni per "Al D'Alem" invece di 20 terroristi con Mohamed Atta ne sarebbero arrivati 200 dall'europa e New York e Washington sarebbero un bel mucchio di rovine fumanti (Dalema è etimologicamente un nome arabo, i suoi antenati sono probabilmente arabi di puglia, sarà il richiamo ancestrale) --------- ^11 settembre, avere Turchia in Ue migliore risposta,dice D'Alema#http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-11T103231Z_01_COR136107_RTRIDST_0_OITTP-DALEMA-TURCHIA.XML^ BARI (Reuters) - L'entrata della Turchia nell'Ue è la risposta più adeguata ai "profeti della guerra di religione", una soluzione "non teorica" che promuoverebbe la convivenza tra civiltà e religioni diverse. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Massimo D'Alema a margine di una conferenza alla Fiera del Levante di Bari, commentando il sesto anniversario degli attacchi dell'11 settembre negli Stati Uniti. "Oggi ricordiamo l'anniversario di una data tragica dello scontro di civiltà", ha detto D'Alema. "Penso - ha continuato il ministro - che la migliore risposta ai profeti della guerra di religione sarebbe avere nell'Unione Europea un grande paese democratico islamico come la Turchia" -------------------------------- Ora lo so che è difficile da credere, ma conosco gente che lo ha votato ------------------------------- ^D'Alema: integrazione esemplare con Albania#http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/noti.php?id=193098^ 'Non siamo all'anno zero: in realta' i processi di integrazione sono in atto e quello che e' avvenuto tra l'Italia e l'Albania nel corso di un lungo periodo, quasi 20 anni, rappresenta una esperienza esemplare. L' Albania era per noi un problema, e' diventata una opportunita''

 

  By: lanci on Martedì 11 Settembre 2007 20:24

A proposito, tra un buy e un sell ... ^oggi è l' 11 settembre#http://americathebeautiful.splinder.com/post/13796523^

 

  By: Gano* on Domenica 09 Settembre 2007 12:30

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  By: GZ on Venerdì 07 Settembre 2007 13:28

In svizzera ci sono le elezioni e il partito del popolo che è contro l'immigrazione, fa manifesti con tre pecore bianche sulla bandiera svizzera a una delle pecore che spinge fuori una pecora nera e vuole espellere le famiglie di immigranti in cui figli fanno stupri e omicidi perchè nota che ne commettono 4 volte di più degli svizzeri L'ONU, che non dice mai niente su dittature come la Cina o stati criminali dove ammazzano giornalisti come la Russia... ^lo ha denunciato#http://news.independent.co.uk/europe/article2938940.ece^ Ci dimentichiamo della Svizzera che è qui di fianco ed è un paese molto diverso dall'Italia

 

  By: pix on Giovedì 06 Settembre 2007 13:19

hai anche ragione, forse devo considerare anche le vessazioni che ti piovono addosso in carcere, anche se non sono sicuro che questo sia il default ( quante volte avranno sodomizzato il belloccio fotografo Corona per esempio ?? ). Cionondimeno rimango della mia idea. Meglio avere una mia ( molto improbabile !) limitazione della libertà personale , anche solo per una multa per eccesso di velocità, o perchè mi hanno trovato sopra il tasso alcolico consentito per mettersi alla guida, che non avere in circolazione malfattori notori( certi e già noti alle forze dell'ordine ) che circolano e delinquono protetti da una stupida interpretazione del concetto di garantismo. Ricorda che in liguria qualche mese fa' è stato commesso l' omicidio di una ragazza per accoltellamento da parte di un uomo che era stato inquisito l'anno prima per un omicidio analogo ai danni di un'altra ragazza. Già trovato con gli abiti sporchi di sangue della prima ragazza, gli indizi non erano stati ritenuti sufficienti da qualche teorico del diritto per prendere provvedimenti limitativi della sua libertà. La cosa comica ai miei occhi di piccolo imprenditore abituato a fare valutazioni rapide , è questa: quale è la probabilità composta dell'evento che una stessa persona sia coinvolta ed indiziata in 4 furti d'auto diversi, quattro omicidi diversi, o quattro stupri diversi, pur essendone assolutamente estranea ?? Ha senso che un garantista qualsiasi mi dica: " Allora rischiamo di mettere in galera un innocente" ?? Ad altri l'ardua sentenza, io da parte mia ho già deciso.

 

  By: pix on Giovedì 06 Settembre 2007 13:17

hai anche ragione, forse devo considerare anche le vessazioni che ti piovono addosso in carcere, anche se non sono sicuro che questo sia il default ( quante volte avranno sodomizzato il belloccio fotografo Corona per esempio ?? ). Cionondimeno rimango della mia idea. Meglio avere una mia ( molto improbabile !) limitazione della libertà personale , anche solo per una multa per eccesso di velocità, o perchè mi hanno trovato sopra il tasso alcolico consentito per mettersi alla guida, che non avere in circolazione malfattori notori( certi e già noti alle forze dell'ordine ) che circolano e delinquono protetti da una stupida interpretazione del concetto di garantismo. Ricorda che in liguria qualche mese fa' è stato commesso l' omicidio di una ragazza per accoltellamento da parte di un uomo che era stato inquisito l'anno prima per un omicidio analogo ai danni di un'altra ragazza. Già trovato con gli abiti sporchi di sangue della prima ragazza, gli indizi non erano stati ritenuti sufficienti da qualche teorico del diritto per prendere provvedimenti limitativi della sua libertà. La cosa comica ai miei occhi di piccolo imprenditore abituato a fare valutazioni rapide , è questa: quale è la probabilità composta dell'evento che una stessa persona sia coinvolta ed indiziata in 4 furti d'auto diversi, quattro omicidi diversi, o quattro stupri diversi, pur essendone assolutamente estranea ?? Ha senso che un garantista qualsiasi mi dica: " Allora rischiamo di mettere in galera un innocente" ?? Ad altri l'ardua sentenza, io da parte mia ho già deciso.

Il teppista Pavarotti - gz  

  By: GZ on Giovedì 06 Settembre 2007 13:14

A proposito. Oggi è morto Pavarotti che è di Modena ed ero ad un matrimonio in luglio dove un mio zio suo coetaneo mi raccontava che quando avevano vent'anni frequentava il bar della stessa parrocchia di S. Faustino e una volta con altri amici andarono sotto le finestre di un collegio femminile di notte e per attirare le ragazze alla finestra mandarono avanti Pavarotti a cantare Mio zio è del 1934 per cui parliamo del 1952 o 1954. Pavarotti si mise a cantare l'opera verso mezzanotte in strada, qualcuno chiamò i carabinieri che li portarono tutti in caserma per interrogarli. All'epoca un giovane tenore che cantava di notte in strada (presumibilmente ottima musica) per attirare alla finestra delle ragazze era un evento che turbava l'ordine pubblico e la polizia interveniva. L'equivalente attuale cosa potrebbe essere... fammi pensare...

 

  By: Andrea on Giovedì 06 Settembre 2007 12:53

Pix, dipende anche dai gusti sessuali degli altri 7 con cui passare le famose 48 ore in 10 metri quadrati di spazio ...

 

  By: pix on Giovedì 06 Settembre 2007 12:33

(qualsiasi peruviano, egiziano, cinese o indiano questi qua mica li avrebbe arrestati.....) ----------- E anche qualche italiano non ci penserebbe due volte ad ammanettarli ad un palo della luce ed andare al self service a prendere una bella tanica di benzina. In vacanza ho avuto un accesa discussione con un amico avvocato; mi comunicava con disgusto che un suo cliente si era fatto 48 ore imprigionato in caserma perchè sorpreso dai carabinieri mentre forzava una finestra della casa dei suoi genitori dopo avere perso le chiavi. Gli ho detto che se le mie 48 ore in guardina da innocente ( ma quanti innocenti ci sono in carcere ? l' uno per mille ?? ), fossero il prezzo che devo pagare per tenere in galera tutti i ladri , gli assassini e gli stupratori che circolano per le nostre strade, le farei volentieri una volta l'anno anche senza essere sospettato di niente.