Il male assoluto

 

  By: Gilberto on Martedì 20 Settembre 2005 01:14

E come si fa a non essere tutti daccordo almeno su questo punto. --------------------------------------------- Se il politico è un mio dipendente sono io che deciso quanto pagarlo . Quando mai si è sentito di un dipendente che si decide lo stipendio e a cadenza fissa decide pure di aumentarselo senza consultare prima il proprio datore di lavoro !? Su questo punto non si è daccordo per niente !

 

  By: cisha on Martedì 20 Settembre 2005 00:27

"Il ruolo del politico e' quello di servire lo Stato. E' un nostro dipendente. Dipende dai nostri voti, dalle nostre tasse (con cui gli paghiamo lo stipendio), dai programmi che noi proponiamo o approviamo e che deve unicamente limitarsi ad eseguire. (Beppe Grillo)........... E come si fa a non essere tutti daccordo almeno su questo punto.

 

  By: cisha on Lunedì 19 Settembre 2005 19:06

Vede Gianlini a me entra un nervoso...ma se pensiamo che tutte le volte che paghiamo l'ENEL o il gas ci sono sopra già le tasse e come persone fisiche non si posso scaricare dai redditi. In pratica paghiamo le tasse sulle tasse. Un sistema letteralmente iniquo....proprio da ladri quali sono i nostri governanti.

 

  By: gianlini on Domenica 18 Settembre 2005 17:52

La deducibilità delle spese dovrebbe essere esclusivamente riferita alla formazione del reddito. Cioè, se io per guadagnare x devo spendere y, tutto y deve essere deducibile. Le aziende deducono in quanto le spese concorrono alla formazione del reddito (e spese non direttamente riferite all'attività aziendale, sono peraltro indeducibili). Per un trader (ma è un'attività riconosciuta? no, altrimenti il reddito o perdita prodotti andrebbero a sommarsi algebricamente con gli altri redditi di lavoro) questo vorrebbe ad esempio dire il potersi dedurre le spese per PC, linea telefonica, cobraf, ecc.ecc. La deducibilità delle spese mediche o della pensione integrativa o polizza vita è una forzatura, probabilmente volta nel primo caso a far emergere del nero da una categoria principe nel campo (conosco molti più medici in Jaguar che idraulici in Ferrari) e nel secondo a incentivare la sottoscrizione dei relativi prodotti. Attualmente la filosofia sembra essere la seguente: "sei stato un po' s****to e hai dovuto andare dal dentista 8 volte??" vabbè, ti abbuono un po' di tasse (il 19 % sul conto del dentista) così almeno un po' del mal di denti è compensato". Ma non ha senso. O riconosci l'intero rimborso della cifra perchè hai usufruito di una prestazione privata al posto di quella pubblica (e per la quale hai già a suo tempo pagato le tasse) oppure sembra semplicemente un piccolo obolo alla sfortuna. Per far emergere il nero bisognerebbe invece trovare e attuare una forma di incentivazione al pagamento elettronico, carta di credito, bancomat, bonifico online. Per esempio se io pagassi l'idraulico con la carta di credito, la transazione verrebbe registrata e quindi l'idraulico non potrebbe più omettere di dichiarare quel reddito. Se per esempio, ad ogni transazione elettronica corrispondesse l'assegnazione virtuale di un biglietto di una lotteria, che si tenesse ad esempio ogni sabato e con premi da milioni di euro, non sarebbero moltissimi quelli incentivati a pagare "ufficialmente" ogni prestazione di idraulici, dentisti o fruttivendolo? Una deducibilità non legata ad un fattore aleatorio (la vincita di 5 milioni di euro, ad esempio) crea di fatto sempre un sistema a doppio prezzo (100 con fattura 80 senza).

 

  By: cisha on Domenica 18 Settembre 2005 01:57

Vorrei raccogliere la provocazione di Polipolio intanto per ribadire che il sistema di tassazione a noi imposto dall'erario è completamente iniquo e sbagliato. Per capire che le persone fisiche sugli stessi soldi pagano due volte le tasse non è necessario leggere l'enciclopedia della finanza. Basta fare i conti. Un azienda paga le tasse solo sull'imponibile al netto di tutte le spese sostenute. Quindi solo gli utili sono sottoposti a tassazione. Le persone fisiche al contrario possono scaricare solo le spese mediche e poco altro. Per esempio non i libri per i figli, non le spese d'iscrizione a qualsiasi scuola, o ancora le spese per l'alimentazione, la manutenzione della casa o l'asicurazione della stessa o perchè no, dell'auto. Ma su questi denari che per noi costituiscono delle spese ma che per altri costituiscono delle entrate, entrambi pagheremo le tasse. Quindi sullo stesso denaro si pagano più volte le tasse. Per questo sarebbe giusto pagare le tasse solo sul risparmio effettivo e non sulla parte di denaro che viene reimmessa in circolazione e che quindi alimenta il consumo, vitale questo, per qualsiasi economia. Infatti il motivo del rallentamento economico europeo o meglio, della scarsa ripresa ( a parte le esportazioni che soffrono per la concorrenza asiatica) sono proprio i consumi interni che sono fermi, esame piatto. Riguardo all'enciclopedia sulla finanza quella se la dovrebbero studiare (ma bene però!) tutti coloro che si sono succeduti al Ministero delle Finanze, compresi i tecnici di contorno di turno, con i risultati pessimi maturati in tutti questi anni e che vediamo tutti. Oltretutto sarebbe bastato copiare: come fanno a tassare i redditi, per esempio, in Inghilterra o appunto negli USA. Ma evidentemente, i nostri geni "eletti" preferiscono appunto leggere l'enciclopedia.

 

  By: panarea on Martedì 13 Settembre 2005 18:16

alcuni articoli - - - - - da http://www.lavoce.info/news/view.php?cms_pk=1707 ....governi nazionali non ritennero opportuno costituire scorte sufficienti dell’antivirus (oseltamivir phosphate, prodotto e commercializzato con il nome di Tamiflu dalla Roche) capace di prevenire gli effetti collaterali connessi al contagio. ....Le terapie farmacologiche possibili dell’influenza aviaria sono di due tipi: l’assunzione di un antivirale al manifestarsi dei primi sintomi e/o una campagna preventiva di vaccinazione. Il Tamiflu, del cui brevetto è proprietaria la Roche, è un antivirale considerato efficace contro il virus A(H5N1). La produzione di questo farmaco è concentrata in uno stabilimento in Svizzera. La Roche, di fronte alle critiche per una produzione insufficiente mosse da tempo dall’OMS, ha risposto che l’assenza di una domanda certa di mercato – non adeguatamente sostenuta da una politica di costituzione delle scorte da parte dei governi - rendeva assai poco conveniente investire nell’ampliamento della capacità produttiva. - - - - http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_comunicati_817_testo.rtf “E’ bene fugare allarmismi. Il Ministero della Salute, con le sue strutture tecniche, sta lavorando con rigore al contrasto di forme di influenza aviaria. Siamo il primo paese dell’Ue ad aver già messo in campo le misure necessarie”. E’ quanto rende noto il Ministro della Salute Francesco Storace. - - - - Venerdì prossimo andrà in consiglio dei ministri un decreto per l'approvvigionamento di farmaci antiretrovirali, ha assicurato il ministro della salute Francesco Storace. Sei milioni di dosi di antivirali e 36 milioni di dosi di vaccino per rispondere ad un rischio, stimato dagli esperti riuniti a Malta per il congresso europeo sull'influenza, molto alto. Fino a 16 milioni di contagi, due milioni di ricoveri, 150mila morti solo in Italia e il pericolo di trovarsi con una nazione bloccata. http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo274873.shtml

 

  By: polipolio on Martedì 13 Settembre 2005 17:53

se leggi bene la notizia dice che quelle stime sono sub condicione di trasmissione da uomo a uomo che, AD OGGI non si è MAI verificata, ma che viene ritenuta non impossibile. (se i porci hanno le ali ...)

 

  By: panarea on Martedì 13 Settembre 2005 17:25

c'è qualcuno che sa quale società venderà a storace 30 milioni di anti-virali per il virus dei polli? non so quanto storace paghi però deve essere un bel business.... mi stupisce sia l'allarmismo di storace (ha fatto pubblicare una ricerca dove i morti in italia sarebbero 150'000 e gli infetti 2-3 milioni) che il menefreghismo del mercato, che ignora la notizia. io spero non succeda niente ma se succedesse si fermerebbero (penso) la mobilità di merci e persone su questo pianeta, insomma una bella botta

 

  By: cisha on Venerdì 09 Settembre 2005 13:41

Per riallacciarmi al titolo "I disastri non rendono più ricchi" leggendo il post mi viene in mente l'indovinello cui vennero chiamati a rispondere dei professori di fisica e di matematica e che recita così: Se si decidesse di fasciare tutta la terra all'altezza dell'equatore con un anello di acciaio di larghezza 20km per lo spessore di 2km di quanto aumenterebbe la massa del globo terrestre??? Loro sbagliarono la soluzione eppur pensandoci molto. Ma sapete erano gli anni '70 e magari erano distratti da altre cose.

 

  By: Gilberto on Giovedì 08 Settembre 2005 23:12

Katrina won't alter basic outlook of federal budget: CBO By Greg Robb WASHINGTON (MarketWatch) -- The combination of lower revenue and additional spending needed to rebuild the battered Gulf Coast region will impact the federal budget deficit, but will not "change the basic character" of the federal budget outlook, said Douglas Holtz-Eakin, the director of the Congressional Budget Office on Thursday. It is "way too soon to even guess" at a new budget estimate for fiscal year 2006. The most recent CBO report released last month forecasts a budget deficit of $314 billion in FY 2006. Holtz-Eakin repeated that Katrina will cut as much as 1 percentage point from second half growth this year. These negative impacts will reverse in the long-term, he said

 

  By: cisha on Giovedì 08 Settembre 2005 21:40

Intanto il "triste" è evidentemente riferito al fatto che in un sito come questo ed in altri di finanza, sui giornali specialistici e da parte dei maggiori money manager si sbirciano e si danno ipotesi sui futuri sviluppi in termini economici relativamente alle conseguenze di uragani tipo Katrina o di guerre tipo 11 settembre...quindi questo è il triste. Dopo pur non avendo studiato economia con la E maiuscola ma avendo una testa per pensare e fortunatamente delle dita per scrivere ribadisco il concetto e riformulo l'ipotesi: In una strategia sicuramente di breve periodo...dopo la conta dei morti e le lacrime...le società chiamate a ricostruire, le ditte chiamate a vendere medicine, gli ospedali, le ditte che vendono mobili, televisori, case, auto, cavi elettrici, tubazioni di ogni ordine e tipo, computer, biciclette, palloni da basket e perchè no...strumenti musicali visto che si parla della patria del JAZZ, aumenteranno o no gli utili????????? così come li hanno aumentati quelli che costruiscono in Cina o in Iraq per le varie costruzioni e/o ricostruzioni dopo la guerra??????? Quindi è chiaro che il riferimento è sul breve e forse medio periodo. Per quanto riguarda il medio-lungo periodo viene ora stimato di soliti analisti, super mangiatori di patatine fritte, che l'uragano inciderà negativamente sulla crescita americana di un misero 0,4%. Inoltre il danno risulta "economicamente parlando" talmente esiguo che è lecito pensare che il vecchio Greespan il 20 settembre p.v. proseguirà nella politica restrittiva con i FedFund che rivedranno il 3,75%. L'unica preoccupazione che veramente può creare dei problemi è il già citato (credo da GZ...visto il selloff sui portafogli) rallentamento congiunturale dato sia dal prezzo del greggio sia dalla stabilità dei prezzi che possono generare inflazione. Alrimenti perchè mai si cosiglierebbe anche in questo sito di comprare un titolo come Italcementi (anche se come ripeto io ho comprato Buzzi Unicem) per i suoi affari ed asset nelle aree colpite.

I disastri non rendono piu' ricchi - gz  

  By: GZ on Giovedì 08 Settembre 2005 20:47

Non bisogna confondere come fanno tanti il reddito o produzione con le "attivita" o "immobilizzi" o "asset", quello che nei conti economici viene indicato come l'"ATTIVO". Purtrtoppo tocca ora sentire commenti superficiali (vedi quello di Beppe Grillo che ho citato o questo) che lamentano che: ".....Il grottesco sarà che il Pil negli Stati Uniti salirà e tutti gli americani saranno leggermente più ricchi"..... Questo e' quello che succede a non insegnare uno straccio di economia nelle scuole secondarie. Se un ciclone o altro evento esterno ti distrugge la casa sicuramente poi devi spendere per ricostruirla a meno di non voler vivere nelle baracche del Belice per una generazione e non c'e' niente di "triste", e' solo umano. Ma aumenta iL DEBITO e diminuisce l'ATTIVO PERCHE' DEVI PAGARE PER QUESTE SPESE. Il PIL USA puo' rimanere uguale o persino aumentare nei prossimi mesi, ma il debito pubblico e privato aumentera'. E questo fara' aumentare prima o poi i tassi di interesse e/o svalutare il cambio. E se questo accade gli altri "asset" o "attivita" o "immobilizzi" DIMINUERANNO DI VALORE. Perche' il valore degli immobili, obbligazioni e azioni dipende inversamente dai tassi di interesse...e non solo quelli americani, anche quelli mondiali fatti salvi gli effetti sul tasso di cambio con il dollaro. E cosa sono queste "asset" o "attivita" o "immobilizzi" ? I valori immobiliari, obbligazionari e azionari. L'economia di mercato e' un sistema di vasi comunicanti che consentono in qualche modo di assorbire degli shock esterni riaggiustando i prezzi relativi dei beni e dei valori patrimoniali. Ma l'effetto a cascata degli shock esterni come il balzo del petrolio, l'11 settembre o il ciclone Katrina e' negativo e solo perche' viene diluito nel tempo non significa che non finisca per essere pagato Quindi ? A parita' di altri elementi contribuisce a far salire i tassi di interesse americani e far scendere il dollaro e questo piu' che compensera' un eventuale aumento di spese e investimenti temporaneo per la ricostruzione

 

  By: cisha on Giovedì 08 Settembre 2005 20:20

La mente ed il cuore indicherebbero che dopo l'HURRICANE KATRINA l'economia di uno stato verrebbe messa in ginocchio. Già. Ma si sta parlando degli Stati Uniti d'America...ed è proprio perchè sono UNITI che oggi non appena passato "il male assoluto" dei morti e delle distruzioni di intere città e cittadelle, dell'orrido spettacolo dei morti che galleggiano e riaffiorano dalla melma, si parla già di ricostruzione. Che vuol dire cinicamente CONSUMO. Ricostruire integralmente una e più città con gli standard Americani significa si una spesa per la nazione che attingerà dai già tartassati fondi federali; ma significa anche e soprattutto utili per le aziende implicate nell'affare. Un'intera popolazione che dovrà ricomprarsi tutto o quasi tutto...dai televisori ai computer, dalle auto ai mobili di casa. Inoltre sicuramente alle spese contribuiranno le assicurazioni che reimmetteranno, anche se indirettamente ossia tramite gli assicurati, sul mercato di beni e servizi, ingenti quantità di denaro. Le immagini parlano da sole. Non prendetemi per un avido cinco, considero la cosa molto, molto triste ma è così.

 

  By: cisha on Lunedì 05 Settembre 2005 13:32

Vedrete che ora BUSH e compari verranno a più umili e miti consigli in relazione al protocollo di KIOTO. Io seguo da tempo titoli di energie alternative compresi quelli che lavorano sulle biomasse ......e mi sa che a questo punto converrebbe a parecchi investitori dargli una sbirciatina. Ieri il ciclone è arrivato nel profondo sud degli USA (da sempre snobbato dall'America più ricca che come sappiamo è altrove), oggi si abbetterà sul Giappone e domani???? Forse ha ragione LEOFAB ...la clessidra è all'ultimo granello di sabbia e l'ambiente se ne rende conto ....e rimedia: meno uomini=meno consumi.

 

  By: gianlini on Giovedì 01 Settembre 2005 12:47

Dal corriere.it di oggi Con mia moglie sul ponte dell’inferno» Wahid il sopravvissuto: « Eravamo lì per chiedere ad Allah un figlio» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO «Sì, lo so che sembrerà eccessivo: rischiare la vita per chiedere ad Allah di avere finalmente un figlio maschio. Ma noi sciiti ci crediamo. Soprattutto crediamo che pregare sulla tomba dell'imam Kadhim, qui nella nostra moschea più importante a Bagdad, sia particolarmente di buon auspicio. Così io, Wahid Najam al Khafaji, 28 anni, originario di Bassora, ma tassista a Bagdad, ieri mattina poco dopo le cinque ho preso mia moglie Hala (una brava moglie, bella, ha 25 anni e mi ha già dato tre figlie, Zina di 8 anni, Zeinab di 7 e Zhacha di 5) e mia madre Zarah. «E siamo partiti in auto per la moschea di Kadhimiya. Soprattutto ci teneva mia madre. Perché è stata lei a insistere. Io le avevo detto negli ultimi giorni: "Non vedi che è pericoloso? I terroristi compiono le loro operazioni kamikaze proprio quando ci sono grandi assembramenti di gente, specie per le feste religiose". Ma lei niente, non ci sentiva. L'anno scorso l'avevo convinta, questa volta non c'è stato nulla da fare. "Wahid, andiamo a pregare, stiamo assieme, chiediamo aiuto a Dio vicino al muro dorato della moschea. Vedrai che Allah apprezzerà il fatto che per avere un maschio siamo pronti a sfidare il terrorismo" rispondeva. Così siamo partiti. Ci siamo vestiti tutti di nero, come vuole la tradizione. Hala e Zarah con in testa gli scialli scuri. Ho preso cibo, acqua, tanta acqua contro i 48 gradi di Bagdad in questi giorni. ......... mi ricorda questo episodio, quello dei pellegrini che di ritorno da S.Giovanni Rotondo o da Lourdes hanno un incidente d'auto o che magari muoiono alla Mecca nel pellegrinaggio annuale per tutta questa gente non si verifica mai la negazione del sentimento religioso, pur di fronte all'evidenza che l'Allah o Dio di turno non si è dimostrato particolarmente benevolo. tutto questo mi mette tristezza