By: amalore on Lunedì 02 Febbraio 2004 19:43
"se non sai cosa dire, dillo almeno convinto" ... hai ragione, devo specificare ciò che ho detto, in fondo ancora oggi c'è chi crede che la guerra in Iraq è stata fatta per salvare gli irakeni ! Quando dicevo "permettesse la cattura di Bin Laden" intendevo dire , per assurdo , che il secondo peggior assassino del mondo, può ritornare in libertà se mi permettesse la cattura del primo peggior assassino! ma neanche gli elettori di Bush hanno mai ipotizzato un legame fra Saddam e Bin Laden , ma forse te si ???
per tutto il resto, taci! che infanghi il nome di chi è morto! Proprio gli Usa poi ...
Protetti: a fine dicembre del 2001 erano 1.104 i collaboratori sottoposti a protezione speciale, ai quali vanno aggiunti 74 testimoni e 3946 familiari di collaboratori.
Totale: sono 5.124 le persone protette
dalla lotta alla mafia:
beni sequestrati per 11mila miliardi in dieci anni
6 DICEMBRE (www.narcomafie.it)
Emessi, su richiesta della Dda di Palermo, 44 ordini di custodia (19 eseguiti in carcere) in seguito a un’indagine dei Ros, mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, i cui risultati hanno ricevuto conferma dalle dichiarazioni di Nino Giuffrè. Sono state colpite le famiglie mafiose di diversi quartieri palermitani e della provincia. Alcune conversazioni telefoniche tra Giuseppe Guttadauro – un medico chirurgo (attualmente in carcere), considerato reggente della cosca di Brancaccio – e Salvatore Drago Ferrante di Bagheria, riguardavano un progetto di importazione di circa 4.000 chili di cocaina dall’Argentina e dalla Colombia, per mezzo di un cartello formato da Cosa nostra e ’Ndrangheta, per il quale Ferrante chiedeva a Guttadauro l’autorizzazione e il necessario apporto organizzativo e gestionale
tratto da www.antimafiaduemila.com
Sono tante le condanne inflitte ai boss nell’ambito dei processi per la strage di Capaci, Via D’Amelio e per le stragi del ’93. Condanne che non sarebbero state possibili senza l’aiuto dei collaboratori di giustizia e che di seguito elenchiamo:(...)-vedi sito-
tratto da www.antimafiaduemila.com
Dagli organi di informazione vengono messe in risalto le storie dei più controversi collaboratori di giustizia quali Balduccio Di Maggio (uno dei più importanti pentiti del processo Andreotti), Maurizio Avola, Claudio Severino Samperi, Santino Di Matteo, Michelangelo La Barbera e pochi altri, che dopo essere stati inseriti nel programma di protezione e avere reso dichiarazioni in diversi processi sono tornati a delinquere. Aspetto drammatico dell’istituzione dei pentiti, che non va giustificato ma che, è bene ricordare,
rappresenta solo il 4,5% dei circa 1100 collaboratori attualmente presenti in Italia. Quasi niente a confronto del 18-20% degli Stati Uniti, dove si considera positivo, stando a quanto detto dall’ex procuratore distrettuale Richard Martin, “che il tasso di recidività non superi il 50% della media nazionale dei criminali”.
Non sono quindi giustificati i tremendi attacchi ai quali si è aggiunta poi la ben più grave riforma della giustizia (portata avanti sia dal centrosinistra che dal centrodestra), che oltre a reprimere l’istituto dei collaboratori – concedendo, tra le altre cose, soltanto 180 giorni di tempo per mettere a disposizione dei magistrati le loro conoscenze – mira ad eliminare importanti strumenti investigativi quali le intercettazioni telefoniche e ambientali e i pedinamenti. Che non solo hanno fino ad oggi permesso di trovare i riscontri alle dichiarazioni dei pentiti ma, da soli, hanno condotto all’arresto di importanti boss quali Benedetto Spera, Vincenzo Virga o il dottore Giuseppe Guttadauro (del quale, a onor del vero, gli investigatori non conoscevano la reale importanza prima delle dichiarazioni del Giuffré) e a processi su omicidi e infiltrazione mafiosa nei pubblici appalti.
Decisioni, queste, che non fanno che disincentivare il pentimento – lo dimostra il netto calo di collaborazioni dal ’96 al 2002 (quando si è pentito Antonino Giuffré) favorendo – chissà se in buona o in cattiva fede - la mafia
E così, tra il generale trambusto e una magistratura costretta a “resistere, resistere, resistere”, anche di fronte agli attacchi degli imputati giudicati colpevoli da varie Corti, passano quasi inosservate le ultime sconvolgenti accuse di Antonino Giuffré. Le quali, come ha avuto modo di scrivere il New York Times, in qualunque altro stato di diritto democratico avrebbero portato alle dimissioni del Presidente del Consiglio e di diversi politici o, alla meno peggio, sarebbero state motivo di aspre battaglie in sede parlamentare e tra l’opinione pubblica. Tra le più agghiaccianti quelle riguardanti un incontro diretto del giovane imprenditore Berlusconi con il boss Stefano Bontade (che all’epoca dei fatti comandava Cosa Nostra insieme a Badalamenti e ai corleonesi di Riina) e la presenza, in ogni provincia della Sicilia, di un diretto referente politico della mafia.
Riina: “E’ vero ha ragione il presidente Berlusconi, tutte cose [sceneggiati come la Piovra ndr.] sono invenzioni, tutte cose da tragediatori che discreditano l’Italia e la nostra bella Sicilia. Si dicono tante cose cattive con questa storia di Cosa Nostra, della mafia, che fanno scappare la gente. Ma quale mafia, quale piovra, sono romanzi… Andreotti è un tragediato come sono tragediato io. E Carnevale più tragediato ancora. Questi pentiti accusano perché sono pagati, prendono soldi”.“Il male sono questi pentiti, perché se non fosse per questi, anche tutto il mondo unito contro di noi ci farebbe un baffo. Quindi noi ci dobbiamo ammazzare fino al ventesimo grado di parentela a partire dai bambini di sei anni”
il "buon anima" di Falcone non è mai stato emarginato! da chi poi? è stato tacciato di traditore perchè era andato col ministro Martelli (poi sospettato d'associazione mafiosa) a Roma invece di continuare il suo lavoro a Palermo, credendolo vittima della politica di palazzo: la strategia del pentitismo è stata messa in discussione solo quando sono usciti i nomi di politici quali Andreotti e compagnia!
INFORMATI PRIMA DI DARE DI SCIOCCO A QUALCUNO
PS il processo a Saddam è la barzelletta del secolo: chi gli ha venduto le armi?
http://www.almanaccodeimisteri.info/mafiadicembre2002.htm
cosa ha detto Giuffrè ( ma chi di voi lo sapeva ? )