Sentiment Esperti Italiani - Giorgia
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By: LaSignoraMaria on Lunedì 09 Giugno 2003 12:52
------------------------G.Rossi-InvestireInformati 09/06--------------
E la Bce alla fine tagliò…
Non poteva essere altrimenti. Dopo che anche i sassi hanno compreso che il problema dell'Europa è la "non crescita" economica e non tanto la quasi azzerata inflazione (eccezion fatta per l'Italia dove l'inflazione è ancora al 2,7%), ecco che gli "scienziati" della Banca Centrale Europea hanno tagliato i tassi ufficiali. E che taglio!
Ben mezzo punto, portandoli al livello minimo del 2%, un livello che ci riporta indietro di parecchi anni. Una decisione tardiva, secondo alcuni. Una decisione più formale e simbolica che una decisione con effetti pratici ed immediati. In effetti, il vero problema dell'Europa non è tanto il livello dei tassi d'interesse che sono comunque ancora più elevati di quelli Usa (1,25%) ma il grave
ritardo accumulato nel riformare il mondo del lavoro, l'amministrazione pubblica, il sistema sanitario e previdenziale. E le riforme toccano ai politici europei che latitano ancor più dei banchieri centrali.
Big Issue...
Dopo ormai tre mesi di poderosi e vigorosi rialzi dei mercati azionari (mercati Usa circa +20%, Dax tedesco +40% e Mib nostrano +25%), la Big Issue che circola tra gli addetti ai lavori è se si tratti di vera gloria o se siamo davanti all'ennesimo rimbalzo tecnico che anticipa una nuova fase negativa per i mercati. La discussione è accesa ed il dibattito di assoluta qualità. Le conclusioni sono come al solito non univoche. Da una parte, gli ottimisti parlano apertamente di un nuova fase "toro" che potrebbe
durare almeno per tutto il 2003 con un potenziale di rialzo di almeno il 20%. Dall'altra i pessimisti obiettano che il carburante del rialzo è già esaurito e che siamo alle porte di un nuovo terribile ciclo negativo che ci farà rivedere i minimi di marzo. I più realisti, invece, pensano che il peggio sia alle spalle ma che da adesso in poi sarà molto probabile una fase laterale dei mercato
dove sarà premiata la "stock selection". A voi la scelta.
Che settimana, ragazzi...
La settimana che ci aspetta è comunque assolutamente delicata. In primis, inizia la stagione dei "profit warnings" relativa ai risultati del secondo trimestre. Secundis, mercoledì 11 giugno sarà pubblicato il Beige Book con le considerazioni della Federal Reserve
relativamente alle condizioni dell'economia americana. Poi, tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno sarà la volta delle figure macroeconomiche: tra le più significative quelle relative alle vendite al dettaglio, alle richieste di disoccupazione, ai prezzi alla produzione ed il dato sul deficit della bilancia commerciale Usa.
Portafoglio, che fare?
Devo ammettere che in settimana è stato forte il dubbio se aumentare l'esposizione in "equity" o se ridurla ai minimi termini. La scelta finale è stata la seconda e perciò ho inondato di liquidità il mio portafoglio lasciando la componente in "equity" ad un misero 3%. I
motivi? Fondamentalmente il prendere profitto di unrecupero/guadagno fantastico dei propri assets in equity durante l'ultimo trimestre. Poi, le opinioni sempre più frequenti di una possibile correzione all'orizzonte (da citare l'analista tecnico di Morgan Stanley, Rick Bensignor, tanto caro a Rolando, che in una nota ha invitato a prendere profitto delle proprie posizioni "long"), correzione che potrebbe rappresentare una valida opportunità di rientro.
-------------------------G.Turani-Repubblica (Toro) 09/06-------------
Le Borse volano e la ripresa viene annunciata come sempre più vicina. Intanto, proseguono le fusioni. Se qualche tempo fa c'era stata quella gigantesca fra HP e Compaq, adesso c'è Palm (leader dei palmari) che si riprende Handspring, che era nata da una scissione proprio di Palm. In realtà, sembra che il settore sia un po' in difficoltà. Il palmare sta forse per conoscere la sua ultima stagione. Sul mercato ci sono già telefonini con le stesse funzioni dei palmari tradizionali. Ma, in più, parlano. E fanno anche le fotografie. E già è in uscita il primo telefonino che oltre a avere la tradizionale Sim Card contiene anche una scheda aggiuntiva per memorizzare file musicali e immagini.
A Wall Street ha destato un certo allarme la notizia che l'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, ha venduto azioni della società per 1,44 miliardi di dollari. Quando un amministratore vende azioni della sua stessa società la gente si preoccupa. Ma dalla Microsoft hanno spiegato che si tratta di una questione personale, relativa alla programmazione personale di Ballmer, che possiede ancora comunque moltissime altre azioni Microsoft. Con l'occasione la società ha anche spiegato di attendersi un miglioramento dell'economia entro i prossimi 18 mesi.
Il nostro amico broker che ogni settimana ci regala una paginetta del suo diario di bordo si è arreso all'evidenza del rialzo di Borsa in corso, ma raccomanda prudenza: "Sembrano tornati i bei tempi, i mercati azionari prendono vigore e scommettono su di una forte ripresa, con il settore tecnologico a fare da guida. Tra le ultime novità, i migliori giudizi degli analisti nei confronti di molti titoli a lungo dimenticati, gli acquisti dei fondi pensione, il ritorno degli operatori individuali, recentemente segnalato da alcuni brokers online americani. Tutto ciò, ancora una volta, favorito da quella che un importante giornale americano ha definito "la sindrome del domani", riferendosi a quella ripresa che da molto tempo avrebbe dovuto affacciarsi nella seconda metà di un anno, o nella prima del successivo. Inutile riflettere su questioni dibattute e non risolte, come la contabilizzazione delle stock options in qualità di costi, che abbatterebbero significativamente l'utile di molte società, in particolare tecnologiche, sulle continue vendite di titoli da parte di molti managers delle medesime, approfittando dei recenti rialzi ed altre questioni che consiglierebbero cautela.
I mercati salgono e quando salgono bisogna seguirli, anche se la prudenza è d'obbligo, come sembra segnalare il silenzioso rialzo dell'oro che si diceva legato a fattori geopolitici, mentre sembra più verosimile che il suo andamento sia correlato alla diluizione del dollaro, probabile causa anche del rialzo del prezzo del petrolio, oltre alle spiegazioni riguardanti produzione e scorte. Prendiamo per buono il rialzo, partecipiamo alla festa, ma con l'occhio che ogni tanto controlla anche queste "spie", per verificare il funzionamento del motore...".
----------------------------A.Novaro-Websim (Toro) 09/06--------------
Il quadro grafico è sensibilmente migliorato. Finalmente anche lo S&P500 ed il DJ si sono uniti al Nasdaq ed hanno vinto i massimi dello scorso dicembre. L’Europa è più indietro, ma l’Eurostoxx50 ed il Dax sono riusciti a schiudere una fase di consolidamento che andava avanti da più di due mesi. Situazione a parte per Spagna ed Italia, i due listini europei più virtuosi, che sono ormai arrivati sui massimi citati.
Operatività. Aumentare l’esposizione sul Mib30 (25662) preferibilmente sulla debolezza verso 25000/24800 con alleggerimenti per chi ha un'ottica dinamica verso 26700. Sull'Eurostoxx50 (2421) verso 2380/2350 punti per obiettivi a 2550 punti.
La tensione sulle variabili correlate si è allentata e questo aiuta l'azionario. Sia i bonds a lunga scadenza che l'Eu/Usd si sono presi una pausa e probabilmente proveranno a consolidare.
Dal punto di vista settoriale, sottolineiamo l'ottimo andamento dei comparti più aggressivi (Tech, Insurance e Media). Tra i difensivi preferiamo gli energetici. Crediamo che i listini abbiano ancora upside nel breve-medio periodo e consigliamo di aumentare l'esposizione sugli high beta durante le fasi di storno dei listini.
------------------------------------Ncf (Toro) 09/06------------------
La settimana si è chiusa con un nulla di fatto per il nostro mercato, che è salito marginalmente, mentre gli altri mercati hanno dato dimostrazione di forza ben maggiore.
Giunti a questo punto occorre fare molta attenzione poiché siamo ormai in prossimità dei target indicati da tempo e un mercato che sale da molte settimane senza storni particolamente incisivi può prestare il fianco a prese di beneficio dell’ordine del 4-5% che potranno avvenire la prossima settimana.
Oltretutto abbiamo avuto una rottura rialzista che è stata subito negata e ciò ha implicazioni il più delle volte negative. Il mercato resta quindi decisamente rialzista, ma sono notevolmente aumentate le possibilità di avere a questo punto uno storno importante prima di una successiva risalita.
In base all’analisi secondo Gann il minimo è atteso per i giorni 11-12 giugno ed il massimo relativo di periodo il 19-20 giugno, e il prezzo ottimale a 24.900.
Trend di breve: compreso tra 25.400 e 25.800, con aree di arrivo sulle rotture degli estremi che si collocano a 24.950 e 26.250.
Trend di medio: rialzista con obiettivo 26.400. Soltanto una chiusura sotto 24.500 annullerebbe lo scenario rialzista.
I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 grafico.
---------------------------G.Petrucciani (Orso) 08/06----------------
E’ stata un’ottava priva di particolari spunti a Piazza Affari, con il Mib30 che ha chiuso il venerdì di contrattazioni sugli stessi livelli della settimana precedente, in area 25.500 punti. Non si può dire lo stesso per i mercati d’oltreoceano che, invece, dopo un avvio di ottava in deciso rialzo hanno dovuto limitare i guadagni proprio nell’ultima sessione della settimana di scambi. Ed è proprio da Oltreoceano che arrivano i primi campanelli di allarme. L’ascesa del Dow Jones, Nasdaq grafico e S&P500, infatti, si è interrotta bruscamente a ridosso di importanti livelli di resistenza, livelli molto vicini al 61,8% di ritracciamento (rispettivamente a 9.350 per il Dow, a 1.730 per il Nasdaq Composite e a 1.200 punti per lo S&P500) del ribasso originato dai massimi di marzo 2002.
L’indice della Old Economy, in particolare, ha poi disegnato una pericolosa figura di inversione ribassista (nota con il termine di shooting star) che sarà confermata, però, soltanto con il ritorno dei prezzi al di sotto di quota 9.000. Segnali correttivi, inoltre, arrivano anche dai principali indicatori leading, con lo Stocastico a 5 osservazioni che, per tutti e tre gli indici statunitensi, si sta preparando a ritornare al di sotto di 80, soglia che delimita la zona di ipercomprato. Una potenziale debolezza, dunque, che non mancherà di far sentire i suoi effetti anche sulla piazza milanese. C’è da dire, comunque, che il mercato in questi ultimi mesi ha corso un po’ troppo, e forse è arrivato anche il momento di riprendere fiato. Ci sono ovviamente dei livelli chiave che devono essere tenuti sotto controllo, dei supporti il cui cedimento potrebbe riportare il mercato in una pericolosa situazione di incertezza.
--------------------------------R.Di Lorenzo (Toro) 07/06-------------
Mi pare che ci siano delle riallocazioni in corso. I mercati si stanno riorientando. L’euro contro dollaro a mio parere è arrivato; la volatilità di giovedì e venerdì mostra più che altro che la gente è nervosa, e quindi le posizioni in dollari credo si debbano coprire momentaneamente, ma solo a scopo prudenziale. Lo svizzero è praticamente buttato alle ortiche; c’è qualcosa sotto, ma non so che cosa. Anche le obbligazioni, sia in euro sia in dollari, mi sembra siano arrivate; quelle in dollari hanno fatto un piccolo doppio massimo. Perché rischiare di buttare dalla finestra dei buoni profitti (per chi ci ha creduto)? Tanto vale vendere e mettere i soldi in un fondo monetario.
A cosa può esser dovuta questa riallocazione di risorse? Lo sa Iddio, ma posso tentare una interpretazione che mi pare logica: aspettavo che la gente che è rimasta fuori dalle borse, o che addirittura è uscita proprio a marzo, si accorgesse di aver sbagliato a si precipitasse sul treno in corsa… sbaglierò, ma queste sembrano proprio le prime manovre del genere. Se accendete Bloomberg vedete la sfilata di quelli che – almeno così dicono – sono rimasti a bordo campo; li riconoscete dalle facce; “dobbiamo riportarci a benchmark” è la frase più comune. Bene: probabilmente è quello che stanno facendo. Quindi le borse… saliranno.
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Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti:
Orso = ribassista, Toro = rialzista,
Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte
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