Partiti e Politici in Economia

 

  By: Moderatore on Lunedì 27 Ottobre 2003 11:43

---------------------------N.Caporali-NCF (Orso) 27/10---------------- La discesa della scorsa settimana ha aperto una prospettiva moderatamente ribassista per le prossime 2 settimane. In questi frangenti il mercato solitamente accenna ad effettuare modesti rimbalzi che correggono la tendenza ribassista. L’entità temporale di tale rimbalzo sarà di 2-3 giorni e potrà interessare le resistenze 25.550, 25.700 e 25.900. soltanto la rottura dei precedenti massimi annullerà questo scenario riproponendo fin da subito un movimento rialzista. La nostra ipotesi è però ancora ribassista, alla ricerca di quell’area 24.000 che potrebbe essere il vero trampolino di lancio dei prossimi 4-5 mesi. Fedeli alla nostra metodologia operativa, che prevede massimo risultato con il minimo sforzo, impostiamo anche per oggi un’operatività che si va a collocare sugli estremi della fascia di congestione che si sta formando. Una decisa rottura di 24.600 ci porterà direttamente sull’atteso supporto a 24.000. Trend di breve: all’interno dei livelli 24.950-25.700. Trend di medio: si è delineato un movimento ribassista come già indicato. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -------------------------------Bca Sella (Toro) 27/10----------------- Per la seduta odierna del Fib30, sembra probabile un rimbalzo tecnico a testare la forte resistenza a 25.590, e quindi 25.650, dove dovrebbero esserci ordini in vendita; eventuali estensioni non dovrebbero comunque andare al di sopra di 25.750. Le spinte rialziste diminuirebbero al di sotto di 25.460, ma il tono tornerebbe debole solo su discese al di sotto di 25.395, con obiettivo il forte supporto statico in area 25.290/320, dove dovrebbero comunque ritornare gli acquisti. La rottura di tale supporto (poco probabile) fornirebbe un segnale ribassista con obiettivo la forte area di supporto a 25.150/200, che dovrebbe comunque arginare un’eventuale, improbabile, discesa. ------------------------------Spystocks 27/10------------------------- Si apre una settimana importante per i mercati azionari, con la raffica di dati macroeconomici dagli Stati Uniti e le trimestrali in Europa. Gli States ci diranno se la locomotiva è oramai lanciata oppure se ha bisogno ancora di qualche sosta. Dopo la raffica di trimestrali statunitensi, ora i riflettori si spostano sui dati macro. Alcuni broker si sbilanciano e sono molto positivi: il Pil crescerà di un 6-7% nel terzo trimestre, mentre nel quarto la crescita sarà leggermente inferiore. Oltre al GDP attenzione anche al Consumer Confidence di martedì, piuttosto che alle dichiarazioni di mr Greenspan nella classica riunione del Fomc. Staremo a vedere anche se la correzione del Nasdaq della scorsa ottava (siamo a 1860 punti) ha lasciato un po’ il segno oppure se è una buona occasione d’acquisto. Nel frattempo attenzione alle vicende che sono scoppiate nel weekend in Russia. Il numero uno della Yokos è stato arrestato e questo potrebbe creare dei gravi problemi al mercato e al sistema paese visto che solo alcuni giorni fa una nota agenzia di rating aveva dato il via libera agli investimenti in Russia. A piazza Affari da guardare con interesse la Fiat dopo la notizia che il Lingotto e Gm hanno trovato un accordo sul put, che a questo punto scadrà nel 2005. Attenzione anche a Telecom dopo il bel movimento di venerdì scorso alimentato dai soliti rumors che, di fatto, penalizzano la Tim, ma anche ai finanziari con una certo interesse, se dovesse ancora proseguire un po’ di lettera, verso gli assicurativi. --------------------------A.Savio-Gestnord 24/10---------------------- Dopo il test degli ultimi massimi di area 19400/450, i corsi non riescono a spingersi oltre e mettono a segno un movimento correttivo riportandosi verso le 18800. In ottica di breve periodo i corsi si sono nuovamente riportati sotto le 19000 negando, momentaneamente, interessanti prospettive rialziste e confermando la fase laterale ormai in essere dal mese di giugno. Porre attenzione ad eventuali discese sotto le 18500/18400, evento che fornirebbe precisi segnali di debolezza in seguito al contestuale completamento di una doppio massimo e di una configurazione a Pendio. Per entrambe le figure l’obiettivo si situerebbe a ridosso delle 17400/300 con target intermedio a 18000. Sempre per il breve periodo solo il recupero delle 19400/450 consiglierebbe acquisti per le 19700 prima e le 20000 successivamente. Guardando ad un orizzonte temporale più ampio i corsi, per la seconda volta consecutiva in ottica mensile , non sono riusciti a mantenersi sopra le 19000. Ancora una volta sarà importante la chiusura del mese di ottobre per determinare le intenzioni del mercato in ottica di medio. Anche se a questo punto vorremmo vedere la violazione, almeno a livello di chiusura settimanale, delle 19450 per avvalorare l’ipotesi rialzista, convalidata dal completamento della figura di doppio minimo sul grafico mensile. ------------------------R.Zagatti-BorsaFutures 24/10------------------ T BOND: ------------ Figura di poco rilievo. Wave 4 laterale. GOLD: --------- Wave 4 di 4. La mia opinione è che scenderà ancora un pò, per poi risalire prepotenetemente per Wave 5. CRUDE OIL: ---------------- In Wave 3 up di breve termine. Non vi sono divergenze nell'oscillatore. CORN: --------- Wave 4 discendente non ancora terminata. INDICI [LUNGO TERMINE]: --------------------------------------- Public sempre in possesso di titoli azionari in grande quantità. Dovrà venderli nel prossimo futuro. INDICI [BREVE TERMINE]: ---------------------------------------- Tendenza alla risalita, ma con molti tentennamenti. Le commercials non hanno ancora le good news di cui necessitano per spingere il public. A breve dovrebbe salire ancora un pò. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Venerdì 24 Ottobre 2003 12:16

-----------------------N.Caporali-NCF (Toro) 24/10-------------------- La decisa correzione dei mercati ha indicato lo scenario in essere: in presenza di un movimento primario rialzista, stiamo assistendo a quella correzione che, eliminando gli eccessi venutisi a creare su molti titoli, ci porterà su livelli più compatibili per vedere quel rally di fine anno che molti aspettano. Rimandiamo ancora una volta al nostro articolo del 1 ottobre per una descrizione analitica di tale movimento. Al momento limitiamoci a seguire il mercato, entrando aggressivamente sui segnali di esaurimento del ribasso per cogliere rimbalzi comunque modesti (300-400 punti al massimo) o aspettando con pazienza vendendo dopo un rimbalzo di 2-3 giorni in attesa di un successivo affondo del mercato. Ricordiamo che un arrivo in area 24.000 sarebbe veramente ottimale, non solo per le posizioni long di lungo periodo che apriremo, ma anche per il mercato stesso, che avrebbe solo allora la forza per ripartire. I dati si riferiscono al Fib30. -----------------------------Bca Sella (Orso) 24/10------------------- Per la seduta odierna del Fib30, sembra probabile una seduta di consolidamento, con un possibile rimbalzo tecnico, all’interno dell’intervallo 25.290/320 – 25.590 (estensioni 25.650), con un livello spartiacque individuabile a 25.500. -----------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 24/10--------------- L'Europa è sempre il vagone di coda. La sua crescita economica è infatti irrisoria rispetto a quella americana. I numeri, secondo una recente analisi-stima di Bnl, sono questi. Nei quattro trimestri del 2003 la crescita in America (dati annualizzati) dovrebbe essere stata questa: 1,4 per cento, 3,3 e poi 4,8 e 3,6. Il che significa che nel terzo trimestre di quest'anno la crescita americana è stata pari al 4,8 per cento e quella del quarto (in corso) sarà del 3,6 per cento. In Europa, invece, i numeri della cabala sono i seguenti: 0,0 per cento, poi -0,2 per cento e infine 0,5 e 1,4 per cento. Il che significa crescita dello 0,5 per cento nel terzo trimestre (contro il 4,8 americano) e dell'1,4 per cento nel quarto (contro il 3,6 degli Stati Uniti). E nel 2004 come andrà? Secondo la Bnl contro una crescita americana del 3,7 per cento, l'Europa farà registrare una crescita di appena l'1,4 per cento, meno della metà. Nel 2003, peraltro, è andata peggio: contro una crescita americana del 2,6 per cento, l'Europa è arrivata solo allo 0,4 per cento. La sua velocità di crescita, cioè, è stata meno di un sesto di quella americana. ----------------------------------Spystocks 24/10--------------------- In questa ottava il mercato ha mostrato qualche crepa che potrebbe anche allargarsi nei prossimi giorni. Le delusioni giunte da alcune trimestrali e il pesante sell-off del Nikkei di ieri hanno minato un po’ la fiducia dei risparmiatori. Adesso aspettiamo la raffica di dati macro previsti per la prossima settimana, dal Michigan al GDP, per capire se il mercato, scaricati gli eccessi, ha la forza di ritornare sui massimi oppure se, come dice qualcuno che solitamente ci prende, il target nel breve dell’S&P è a quota 960. Ieri l’indice guida di Wall Street ha chiuso sopra i 1030: vedremo oggi se la delusione giunta da Microsoft (-4,8%) nell’after dopo che ha battuto le attese di un cent ma ha dato un outlook più prudente. A piazza Affari c’è stata la “sventagliata” su StMicroelectronics dopo una trimestrale per nulla brillante. Il mercato ha capito che il ritardo di ST nei confronti degli altri player è notevole e questo potrebbe spingere il titolo ancora più basso nel momento in cui dovessero scattare le vendite sui listini. Capitalia, invece, ha reagito dopo un’ottava di pesanti realizzi: meglio fare del trading stretto che puntare su obiettivi di lungo termine. Se dovessero continuare i realizzi, alcuni titoli iniziano a diventare interessanti. Si va da Alleanza, più attraente delle Generali (anche se in area 19 uno puo’ farci un pensierino), alla stessa Eni in area 13 per finire alla Seat in attesa del piano industriale. -------------------G.Evangelista-AgeItalia (Orso) 23/10--------------- E' bastata una sola seduta a condurre l'indice 1) alla chiusura più bassa degli ultimi otto giorni e 2) ad una chiusura inferiore al long stop su base giornaliera. Ciò fa venir meno formalmente l'uptrend di breve periodo, ma in questo contesto di mercato naturalmente ci interessa capire se e quando verrà meno la tendenza rialzista partita lo scorso marzo. Non possiamo che ripeterci dunque rimarcando come (solo) una chiusura, domani, inferiore ai 18700-800 punti avrebbe la conseguenza di farci tirare i remi in barca, liquidando quel 20 25% del portafoglio azionario che in questi mesi non è mai venuto meno e che in alcuni momenti è stato un 40-45%, ma mai di più. Come si diceva qualche giorno fa, le condizioni affinché il test del supporto settimanale si risolva in una rottura adesso ci sono tutte: una netta accondiscendenza rialzista, rilevata dalla lettura del nostro Panic Index più bassa del 2003; un Put/Call ratio oscillator che da alcuni giorni punta verso il basso; divergenze negative in termini di momentum, ampiezza e volume; divergenze a livello intermarket (S&P500), e considerazioni di natura ciclica. E' quello di martedì 15 "il massimo dell'anno", come si anticipava lunedì scorso? Non è ancora certo, ma è altamente probabile. Quel che è certo è che i margini di ulteriori apprezzamenti, a livello di indice, sono davvero ridotti. Al contrario, il potenziale di ribasso, come argomenteremo nei prossimi giorni, si fa sempre più consistente. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 23 Ottobre 2003 12:12

-------------------------N.Caporali-NCF (Orso) 23/10------------------ Dopo molte sedute di attesa i mercati hanno trovato un improvviso sbocco ribassista che, nel caso segnasse un punto di inversione di tutto il movimento di risalita, avrebbe lo spazio di un ribasso tra il 5% e l’8%. Potremmo in tal caso vedere (finalmente!) un ritorno in area 24.000, livello ideale per tornare long. In verità stiamo aspettando questo storno ormai da molti mesi, e forse il momento è arrivato. Estensioni ribassiste potranno eventualmente interessare l’area 23.500-23.600. Trend di breve: con la rottura di ieri il primo target è 25.300 e il secondo 25.000. Trend di medio: si è delineato un movimento ribassista come già indicato. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -------------------G.Turani-Repubblica (Toro) 23/10------------------- Nuova impennata del dollaro, ieri. E nuovi tremori nelle Borse, a cui in realtà piacerebbe un dollaro forte, come da tradizione. Purtroppo, i mercati, l'Europa e l'Asia, dovranno abituarsi a un dollaro debole. Questa strategia, infatti, sta incontrando nuovi sostenitori ogni giorno. Anche Stephen Roach, capo economista di Morgan Stanley, e severo critico dell'attuale congiuntura economica, valuta positivamente la svalutazione del dollaro. Anzi, arriva a definirla come la misura più sensata della politica economica americana degli ultimi quattro anni. Il dollaro debole, spiega, aiuterà le esportazioni americane e quindi la ripresa potrà passare in parte sull'export, alleggerendo la pressione sui consumi. Attraverso questa strada, continua Roach, gli americani potranno tornare a ricostituire i loro risparmi. Tutto questo, ovviamente, è un guaio per Europa e Asia, ma d'altra parte porterà queste aree a avviare politiche per sostenere meglio i consumi e la domanda interna. Insomma, dovranno cambiare un po' strategia, ma questo non potrà che far loro del bene. --------------------------------Spystocks 23/10----------------------- Giornata di vendite quella di ieri. La notizia che quattro su nove membri del comitato di politica monetaria delle Banca d'Inghilterra hanno votato contro la conferma dei tassi all'inizio del mese, lanciando un segnale che il ciclo dei tassi di interesse potrebbe cambiare rotta, e il cocktail eur/dollaro-trimestrali hanno fatto il resto ridando un po’ verve ai listini. Wall Street ha accusato un pesante calo con il Nasdaq che è sceso sotto quota 1900, mentre sulle borse europee le vendite hanno colpito i finanziari e l’hi-tech. E questa mattina è a dir poco preoccupante l’andamento di Tokyo, appesantito dalle valute ma anche dalle notizie societarie non certo brillanti (Sony). Non c’è che dire. Ci voleva perché negli ultimi giorni la volatilità era sui minimi termini, con volumi sempre decrescenti e chiaramente i listini non avevano più birra in corpo per tentare di violare le “note” resistenze. Le storie, comunque, non mancano. E’ continuano l’accanimento su Capitalia, a mio avviso sempre più giustificato visto che i giochi sono ormai stati fatti, che ha coinvolto anche la Bnl e gli altri titoli con più alto Beta. Attenzione, quindi, a pizzicare questi titoli anche perché amplificano le oscillazioni dei listini. Vediamo se la correzione in atto è solo una pausa, che potrebbe farci tornare un po’ indietro, oppure se è stato solo uno scivolone (ho un po’ di dubbi). Oggi attenzione ai dati macro (sussidi settimanali) ma anche alle trimestrali STM (perdita netta di 49,1 mln, peggio delle attese causa dollaro e calo prezzi chip....) e Microsoft. -----------------------------------Bca Sella 23/10-------------------- Per la seduta odierna, dopo il forte gap-down dell’apertura a 25.500 ed una discesa a 25.320, sembra probabile un movimento di rimbalzo verso 25.400 e quindi 25.500, con estensioni difficilmente oltre 25.560/590. La rottura del supporto in area 25.290/320 determinerebbe la prosecuzione della discesa con obiettivo il forte supporto in area 25.150/200, dove dovrebbero comunque ritornare gli acquisti. In ottica settimanale, dopo una perdita di momentum rialzista, all’interno dell’intervallo 25.150 -26.270, il derivato ha rotto il supporto a 25.750, scendendo in accelerazione. Un ulteriore segnale ribassista per le prossime sedute si avrebbe con la rottura del supporto critico a 25.150 (ancora poco probabile). Le pressioni ribassiste diminuirebbero al di sopra di 25.650, ma il quadro tecnico si stabilizzerebbe soltanto al di sopra di 25.810/850 (al momento poco probabile) ed un segnale di ripresa della salita si avrebbe soltanto col superamento di 26.180, per un nuovo test di 26.270. -------------------------------D.Daolio (Pecora) 22/10---------------- Una settimana fa gli indici azionari mondiali erano praticamente a ridosso dei massimi, di periodo, nonché dell’anno; il mib30 si era portato a ridosso della importante area di resistenza a quota 256300/26500. I segnali negativi suscitati dalla correzione di fine settembre erano completamente rientrati, anche se non avevamo ancora un segnale contrario, di acquisto. L’indice mib30 ha poi stazionato per qualche seduta a cavallo dell’area 26000, per poi allontanarsene , al ribasso, proprio mentre scriviamo: in questo momento siamo a quota 25700. Va detto che la volatilità rimane molto sacrificata, anche se è aumentata lievemente, nelle settimane più recenti. Ora si tratta di capire se l’indice , fallito il tentativo di superamento della resistenza che lo blocca da oltre un anno ( l’area 26500 ) , stia per iniziare un nuovo movimento ribassista verso il supporto in area 24750, e anche oltre, oppure stia semplicemente “ricaricandosi” per ripartire definitivamente alla volta della resistenza, il cui superamento potrebbe aprire un discreto spazio di rivalutazione, da qui a fine anno. Gli elementi tecnici di cui disponiamo attualmente non ci consentono di ipotizzare un quadro definitivo, ma solo di individuare qualche livello interessante, la cui violazione o tenuta potrebbero modificare il quadro tecnico generale, a breve. Vi sono infatti alcuni elementi a favore della ipotesi rialzista e altri a favore di quella ribassista. --------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Mercoledì 22 Ottobre 2003 12:46

------------------------------Bca Sella (Orso) 22/10------------------ Per la seduta odierna, il tono rimane debole fintantoché le quotazioni stazionano al di sotto di 26.025/070, con primo obiettivo il supporto in area 25.850/880. La rottura di tale supporto provocherebbe una discesa più ampia a testare il forte supporto a 25.750, dove dovrebbero esserci ordini in acquisto (eventuali estensioni comunque non al di sotto di 25.650). Le pressioni ribassiste diminuirebbero al di sopra di 26.025, ma un segnale positivo si avrebbe soltanto col superamento di 26.070, con obiettivo la resistenza a 26.180, dove dovrebbero esserci ordini in vendita. Un segnale rialzista più convincente si avrebbe al superamento di 26.180 (improbabile), con obiettivo il test della resistenza critica in area 26.250/270, che dovrebbe comunque contenere un’eventuale (assai improbabile) salita. --------------------------R.Crisci-Capitalia 22/10-------------------- Scenario weekly: Dall’analisi del grafico settimanale si nota come il trend di fondo sino ad ora rimanga ancora impostato al rialzo. Capitalia, infatti, dai minimi di marzo segnati a 0.944 euro è stata capace di un recupero che l’ha vista raggiungere quota 2.44 euro. L’ottava in corso al momento rimane ancora inside alla precedente, a conferma di una contrazione della volatilità, anche se nelle ultime due sedute le prese di beneficio hanno decretato una discreta correzione. Nel caso in cui lo storno dovesse proseguire, il livello di supporto angolare più interessante si incontra a 1.982 euro, mentre poco più in alto si segnala il supporto statico di quota 2.05 euro. Al rialzo, invece, la resistenza di maggior spesso re ed interesse si colloca a 2.6 euro, livello che difficilmente verrà superato al primo tentativo di attacco. Scenario daily: Il 15 ottobre Capitalia ha segnato il massimo dell’anno a 2.44 euro disegnando poi una barra di inversione che sta dimostrando ancora la sua validità. Si segnala a quota 2.22 euro un gap lasciato aperto dal titolo che, molto probabilmente, verrà chiuso prima di assistere ad un ritorno del denaro. Supporti angolari in area 2.20 euro e 2.10 euro, mentre solo con il superamento di 2.44 euro anche lo Swing Chart, l’indicatore di tendenza realizzato da Gann, si girerà al rialzo, decretando così il termine della correzione in atto. ---------------------------------SpyStocks 22/10---------------------- Prosegue l’ondata delle trimestrali Us e continuano ad arrivare delle buone notizie. Ieri è stata la volta di Texas Instruments a battere le attese degli analisti, alzando anche le previsioni per l’ultima parte dell’anno. Grazie a questa brillante trimestrale, con il titolo che ha chiuso con un rialzo di quasi il 7%, i listini hanno avuto un sussulto iniziale per poi ripiegare nuovamente. L’S&P si è portato nuovamente a ridosso di quota 1050 mentre il Nasdaq si è fermato a 1940: il mercato non sembra avere la forza di salire nonostante le buone news dal fronte corporate. Staremo a vedere, anche perché domani arriveranno le trimestrali di ST e Microsoft e avremo un quadro, forse, più chiaro in attesa di importanti dati macro della prossima settimana (Pil). A Piazza Affari ieri c’è stato il risveglio delle utility Aem e Acea, mentre STM ha vissuto una giornata di gloria in attesa dei conti, forse non particolarmente brillanti. Su Capitalia, invece, sono scattati i realizzi con la fine della speculazione sul patto di sindacato. Certo che il gruppo guidato da Cesare Geronzi è al centro di molti “intrighi”, non ultimo quelle delle squadre di calcio. Se mai dovesse esserci (speriamo) una fase di moralizzazione nell’ambiente, non so quante di queste situazioni resterebbero a galla… --------------------------------N.Caporali- NCF 22/10----------------- Ovviamente non c’è nulla di nuovo, né sul nostro mercato né in generale sugli altri mercati. In particolare il nostro indice ha ulteriormente ridotto la volatilità su livelli decisamente modesti. In questa situazione conviene aspettare una decisa fuoriuscita da questa fascia 25.800-26.200 che da molti giorni racchiude il mercato. In una visione più ampia stiamo entrando nel sesto mese di congestione all’interno dei livelli 24.600-26.400 più volte citati: siamo sulla fascia alta e pertanto ci attendiamo un ritorno verso la parte bassa del canale, con i seguenti supporti intermedi 25.700-25.300-25.000. Come si vede si stanno moltiplicando i supporti che rendono difficile effettuare un’operatività accettabile. Non resta che avere la pazienza fino a che il mercato troverà uno sbocco a tale situazione di congestione. Riteniamo che in assenza di un test minimo a 25.000 e meglio ancora 24.000, il mercato non possa salire se non in misura molto marginale. Trend di breve: al momento compreso tra 25.750 e 26.100, con possibili estensioni a 25.550 e 26.350. Trend di medio: assolutamente non definito, in attesa di indicazioni: un’oscillazione tra minimi e massimi di 1.800 punti negli ultimi 5 mesi non può che portare a questa indicazione. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30. ------------------------------G.Turani-Repubblica 21/10--------------- Nuove conferme sul fatto la congiuntura è fiacca. La tradizionale indagine trimestrale Mediobanca-Sole 24 Ore mostra che le aziende industriali comprese nel Mib 30 nel secondo trimestre dell'anno hanno messo insieme un margine operativo netto complessivo che è appena il 70% di quello raggiunto nel gennaio 2001. Insomma, siamo ancora distanti dai risultati di quando le cose andavano meglio. È vero che c'è stato un passo avanti rispetto a un anno fa, quando questo margine era poco più del 50% rispetto al gennaio 2001, ma rimane il fatto che non è ancora stata ritrovata la redditività persa due anni fa. Meglio, invece, i servizi (assai meno esposti alla concorrenza). Infatti il loro margine è oggi superiore del 10% rispetto al gennaio 2001. Curiose, invece, le banche del Mib30. Il loro risultato netto è infatti in crescita nel primo semestre dell'anno addirittura del 35%, con le perdite sui crediti in calo del 9%: di solito quando un'economia ristagna avviene il contrario. Miracoli bancari. -------------------------------G.Oteri-Tecnogest (Toro) 21/10--------- E' strano a dirsi ma la borsa tedesca è stata una delle meno brillanti nell'ambito delle altre borse internazionali. Infatti mentre le borse americane hanno da tempo interrotto i bear market iniziati nel 2000, la borsa di Tokio ha formato una larga formazione di fondo, insieme a molte altre borse, Milano inclusa. La borsa di Francoforte si trova solo alla fine di un forte rimbalzo tecnico dei minimi. In analisi tecnica potrebbe anche essere denominata come uno "short term bull market" solo per l'estensione del rimbalzo. In realtà il Dax si trova di poco sotto alla linea di resistenza ribassista che passa ora a 3600 punti. Si è però creata una potenziale formazione di fondo con linea di collo e di resistenza nell'area 3300/3600. Anche a fine 2001 si era creata una potenziale formazione di fondo che poi fallì senza sortire nessun rialzo ed il Dax fece un nuovo minimo a 2188. Dunque l'area 3600 costituisce lo spartiacque tra ribasso e rialzo ed è quindi di vitale importanza il suo superamento. Ma lo riteniamo difficile sul breve periodo vista la situazione di ipercomprato a breve del Dax. Questa situazione potrebbe causare una correzione minore di probabile ricaricamento verso 3470, che una volta fatta potrebbe riportare il Dax a superare l'area 3600 con primo obiettivo 4000. Questo rialzo potrebbe coincidere col miglioramento dell'economia americana nel 2° semestre e con il conseguente rally di fine anno. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Martedì 21 Ottobre 2003 12:49

------------------------------Bca Sella (Toro) 21/10------------------ Per la seduta odierna del Fib30, sembra probabile un andamento laterale, all’interno dell’intervallo 25.750 – 26.180. Un segnale positivo si avrebbe col superamento di 26.180, con obiettivo il test della resistenza critica in area 26.250/270, che dovrebbe comunque contenere un’eventuale, poco probabile, salita. Un segnale di debolezza si avrebbe su discese al di sotto di 25.980, ma un segnale ribassista verrebbe solamente dalla rottura del supporto in area 25.850/880, con obiettivo il forte supporto a 25.750, dove dovrebbero esserci ordini in acquisto. La rottura di tale livello (poco probabile) porterebbe il derivato al test di 25.650, che dovrebbe comunque contenere un’eventuale, improbabile, discesa. ----------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 21/10---------------- Garbata polemica di Bersani-Visco con il governo. In ogni caso, spiegano i due esperti economici della sinistra, si riuscirà a raggiungere nel 2003 una crescita dello 05 per cento in Italia. Al massimo, e proprio se tutto andrà bene, si arriverà allo 0,4 per cento. La polemica è garbata. Infatti, cominciano a moltiplicarsi le fronti (autorevoli) che indicano, ormai, nello 0,3 per cento la crescita italiana nel 2003, cioè inferiore a quella dello scorso anno, che era stata dello 0,4 per cento. Oltre al Cnel anche l'ufficio studi di Caboto ritiene che l'Italia non potrà crescere più dello 0,3 per cento. Quindi, questo è stato un anno di crisi rispetto a un 2002 che già non aveva certo brillato. Ma in realtà le polemiche sul 2003 sono superate dalle preoccupazioni per il 2004, cioè per l'anno prossimo. Mentre alcuni centri di ricerca continuano a indicare una crescita italiana dell'1,4-1,6 per cento, Caboto ha già ridimensionato questa previsione e parla di una crescita di 1,2 per cento. Basterà qualche "incidente" (petrolio, dollaro) per finire sotto l'1 per cento. Siamo a rischio. ---------------------------------Spystocks 21/10---------------------- L’inizio di settimana è stato anonimo per i mercati, soprattutto per piazza Affari. Ieri gli scambi sul Fib non sono riusciti a superare quota 11mila e questo la dice lunga sull’empasse della borsa. Ad annebbiare un po’ le idee ci ha pensato, poi, il dato macro Us (leading indicator) per nulla brillante e alcuni warning che hanno colpito l’Europa come Peugeot e Unilever. Anche oggi è tempo di trimestrali, ma la sensazione è che potrebbe essere un’altra giornata all’insegna della prudenza in attesa dei conti di STM (mercoledì notte) e Microsoft (giovedì). A Piazza Affari c’è stato un po’ di fermento sui bancari, aiutati anche dall’ottima trimestrale di Citigroup. I giochi speculativi su Capitalia dovrebbero essere terminati visto che in settimana dovrebbe “nascere” il patto di sindacato mentre ieri Bnl ha accusato un passaggio a vuoto. Intesa, invece, ha beneficiato anche dell’ottima andamento dell’azionista Credit Agricole prossimo a un aumento di capitale da 1,98 miliardi di euro. Ma l’interesse, vista la penuria di temi, ieri si è spostato su titoli più sottili come Saeco, sempre in tiro alimentata da voci di possibili delisting. Staremo a vedere se questo trading range proseguirà oppure se ci sarà la rottura di questo canale…se avete un po’ di tempo guardatevi i grafici dei vari Vix (indici di volatilità): occorre prudenza.. ----------------G.Maiani-Financial Research (Pecora) 20/10------------ Il future sul café è inserito da circa un anno all'interno di un ampio canale laterale definito tra il supporto di 57 e la resistenza di 73 recentemente interessata. Ora il future sembra intenzionato a testare il supporto sopra citato la cui tenuta è ovviamente fondamentale per il prossimo futuro. All'ora attuale, è probabile il cedimento di tale punto di possibile appoggio che darebbe vita in questo modo ad una fase ribassista di breve periodo. Tuttavia, interverremo al ribasso solo in caso di cedimento confermato di 57, mentre l'immediato ritorno sopra 62 circa potrebbe favorire immediati acquisti puramente speculativi. -----------------G.Evangelista-AgeItalia (Orso) 20/10----------------- Forse mai come oggi negli ultimi quattro mesi il mercato presenta una struttura che tutto fa pensare, tranne che una prosecuzione di un rally che così debole non è mai stato visto. D'altro canto, è lecito chiedersi se è davvero rally un movimento che ha portato il Mibtel (grafico dal massimo del 19 giugno ad apprezzarsi in misura pari a venerdì allo 0.57%, mentre il Mib30 quel massimo non lo hai mai superato, perlomeno in sede di chiusura. Stridente la divergenza rispetto agli indici americani, sia in termini di performance rispetto ai massimi estivi, sia in termini di confronto con la recente struttura crescente dei massimi (9, 19 settembre e 1 ottobre). Ma questi elementi erano già noti. Quel che oggi abbiamo di nuovo è una lettura estremamente bassa in termini di Panic Index, che venerdì ha chiuso a 21 punti, il medesimo livello del 9-11 gennaio, minimo dell'anno per quanto concerne questa misura del sentimento di paura degli investitori, e massimo del mercato prima di una discesa che come si ricorderà culminò nel bottom del 12 marzo. Può il Panic Index scendere ancora (e il mercato salire, di conseguenza)? Certo, è possibile. Ma gli spazi sono limitati, e anzi gli indici hanno dato prova la scorsa settimana di non riuscire ad andare oltre. Intendiamoci: l'analisi tecnica scoraggia una esposizione superiore al 20-25% del portafoglio di rischio. Non ci sono formali segnali di inversione di tendenza (il primo scatta sotto i 19050 punti; il secondo, come arcinoto, sotto i 18700); ma in questo momento comprare sembra un suicidio. Anche perché ci si mette l'anniversario del crollo dell'ottobre 1987 e un certo Bradley Model. -------------R.Crisci-FutureBest (Toro su Mediaset) 20/10------------- Scenario weekly: Il titolo al momento si trova in corrispondenza di un’importante resistenza dinamica di lungo termine che sul chart settimanale passa a quota 8.55 euro. Questa resistenza ha già una volta frenato i tentativi di rialzo del titolo e sarà adesso importante verificare quale sarà la reazione nel momento in cui verrà testata per la seconda volta. L’angolo di supporto che nelle ultime tre settimane ha sorretto i corsi, in questa ottava si incontra in area 8.10 euro, mentre più in basso si segnala area 7.80 euro come livello di supporto. Nel caso in cui il trend continuasse ad essere rialzista, in area 9 euro Mediaset (grafico andrebbe a disegnare un’area di triplo massimo che, al momento, si candida come lo scoglio più importante che dovrà essere superato per permettere la prosecuzione dell’up trend in corso. Scenario daily: Sul daily si nota come il trend rimanga al momento moderatamente positivo. Mediaset, affinché possa proseguire nel suo cammino rialzista, sarà importante che affronti e superi l’area di resistenza angolare posta a quota 8.5 euro. Al momento questa è la resistenza dinamica più vicina che, se violata, potrebbe aprire spazi almeno sino in area 8.74 euro, dove si incontra il massimo realizzato in data 8 settembre. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Lunedì 20 Ottobre 2003 12:09

-----------------G.Rossi-InvestireInformati 20/10--------------------- I padroni dell’economia Ormai è quasi certo che gli Stati Uniti d’America cresceranno al ritmo del 6% nel terzo trimestre del 2003. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre dell’anno in corso la crescita è stimata ad un più che ragguardevole +4,5%. Per il 2004, gli analisti pensano che la marcia della locomotiva americana sarà ricompresa tra il +3 e il +4%. Per quanto riguarda la Cina, i dati sono ancora più positivi: per il terzo trimestre 2003 la crescita dell’economia è prevista oltre il 9%. Questo risultato assume ancor più valore se pensiamo ai problemi legati alla Sars, il virus che aveva severamente compromesso il commercio e il traffico internazionale ad inizio anno. Il Giappone, inoltre, dopo oltre 12 anni di crisi e di depressione economica, sembra ormai avviato ad un recupero testimoniato dal buon momento della borsa giapponese: il Nikkei da inizio anno è salito del 30%. E l’Europa annaspa In questo contesto favorevole a livello internazionale, sono da rimarcare ancora una volta le difficoltà in cui si dibatte l’economia europea, ormai stritolata dalla superiorità tecnologica americana e dalla competitività dei paesi del Far East nonché da un euro la cui forza inizia a pesare negativamente giorno dopo giorno. Per tutto il 2003 le stime di crescita dell’Europa si fermano ad un misero 0,8% mentre per il 2004 si preveda una crescita che nella migliore delle ipotesi si fermerà all’1,5%. Sarebbe il caso che i politici ed i banchieri centrali europei iniziassero a prendere gli opportuni provvedimenti altrimenti l’Europa avrà sempre più un ruolo da comprimario e non da protagonista sulla scena economica internazionale. Il caso Antonveneta In Italia continua a divampare la polemica sul “risparmio tradito” che vede contrapposti il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti ed il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. E’, inoltre, di questi giorni un nuovo “caso” di mala-gestione bancaria che coinvolge un istituto di credito come la Banca Antonveneta, banca ritenuta per anni un vero e proprio gioiello. La banca Antonveneta si trova a dover affrontare una ricapitalizzazione importante pari ad oltre 600 milioni di euro (ma per qualcuno dovevano essere molti di più) per far fronte ad accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità e per rafforzare i propri ratios patrimoniali. Ma ciò che ha irritato i piccoli azionisti della banca veneta sono stati gli ingenti affidamenti (oltre i due miliardi di euro) concessi ai componenti del Consiglio di amministrazione: un episodio che aveva avuto un precedente molto negativo in Bipop-Carire. Dopo la Lazio, la Roma Nonostante i ripetuti inviti a voltare pagina, le pagine relative al calcio italiano sono sempre più nere. E’ di queste ore le forti difficoltà economiche in cui versa la Roma. La società presieduta da Franco Sensi ha debiti verso terzi (fornitori, giocatori ed erario pubblico) per oltre 330 milioni di euro ed ha spesato per l’esercizio in corso una perdita di oltre 100 milioni di euro che potevano essere molti di più se il Governo non fosse intervenuto con il decreto cosiddetto “salvacalcio”. Che dire? Dopo il caso Fiorentina e quello Lazio, è sempre più evidente il deficit di professionalità che accomuna molti managers delle società calcistiche italiane. Ancora, è sempre più evidente la necessità di pensare un profondo cambiamento della struttura di retribuzione dei calciatori, agganciandola sempre di più ai risultati calcistici e di bilancio. Portafoglio: che fare Continua la positività sui mercati azionari anche se qualche segnale di nervosismo appare qua e là. Le eccessive quotazioni raggiunte dalle internet company sul Nasdaq (vedi eBay, Yahoo e Amazon) unitamente alle nuove minacce di attacchi terroristici possono provocare qualche malessere di breve sui listini mondiali. L’esposizione azionaria del portafoglio è stata ridotta sotto la soglia del 10%ed è per metà concentrata sui mercati del Far East. Si continua a preferire impieghi liquidi anche se il livello dei tassi raggiunti dal Treasury americano (4,40% sulla scadenza decennale) ci porta a considerare eventuali investimenti nell’eventualità che il tasso raggiungesse livelli compresi tra il 4,80% e il 5,20% ed il dollaro si mantenesse nell’area 1,15-1,25 contro euro. --------------------------G.Turani-Repubblica 20/10------------------- In America le cose sembrano andare proprio bene. Sia pure con qualche leggera ombra. Vediamo le luci: ieri gli analisti attendevano i risultati dell'abituale sondaggio dell'Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori un po' perché si tratta di un sondaggio serio e importante e un po' perché si trattava del primo dato relativo al quarto trimestre del 2003. Il Michigan non ha deluso: è andato infatti meglio di quanto ci si attendeva e ha mostrato che la fiducia è in crescita. Le Borse, però, analogamente a quanto avevano fatto il giorno prima con altri dati positivi, non si sono eccitate. Anzi, hanno ripiegato la testa e hanno preso a scendere. Come mai? La risposta è sempre la stessa: nel terzo trimestre dell'anno l'economia americana crescerà del 5,8-6 per cento. Ma nessuno crede che questo ritmo sia sostenibile a lungo. Anzi, probabilmente è già finito. Quindi, in un certo senso, il meglio è già alle spalle. E quindi anche le aziende quotate non potranno fare meglio di quanto non abbiano già fatto. Insomma, grande sprint, ma adesso comincia la maratona. E sarà lunga. -----------------------------SpyStocks 18/10-------------------------- Il ritorno in Italia è stato come al solito sorprendente. Una delle prime notizie che ho letto sui giornali è relativa al fatto che otto procure della Repubblica hanno iniziato indagini sul caso Cirio mentre un altro giudice ha aperto un fascicolo giudiziario sul caso dei Bond Argentini. Cari amici, forse non ricordo ma il caso Cirio data Ottobre 2002 e il default dell’Argentina è addirittura precedente: ciò significa un “lag” temporale di almeno un anno/diciotto mesi dai fatti che hanno distrutto (almeno per il momento) il risparmio di 40mila italiani (Cirio) e 400mila italiani (Argentina). Occorre dire, al vero, che un personaggio sicuramente arrogante ma professionale come pochi in Italia come il Ministro delle Finanze Tremonti ha attivato da almeno 6/9 mesi uno scontro con la Banca d’Italia rea di non aver sorvegliato sulle banche italiane. L’amico Herman mi ricorda che il caso Cirio o il caso Argentina non sono gli unici due dossier che vedono coinvolta la negligenza della Banca d’Italia. Che dire del caso Bipop-Carire, che dire del dossier Antonveneta (prestiti ingenti agli amministratori e Opa Interbanca piena di zone d’ombra), che dire della situazione in cui ha versato per anni Capitalia, che dire del collocamento agli sportelli bancari di prodotti “assatanati” e “assassini” che hanno distrutto il risparmio di migliaia di italiani arricchendo con bonus miliardari giovani trentenni che si vantano di “vendere me… alla clientela” . Che dire ancora del fatto che in Italia il mercato delle fusioni bancarie è segnatamente bloccata dalla Banca d’Italia che invece di favorire istituti più solidi (vedi Unicredito) finisce per favorire speculatori senza scrupoli vedi il caso di Coppola, Mr. Tods e DeBenedetti sulla Bnl ed il caso di Ricucci e Gnutti su Capitalia. Proprio il caso di Bnl e Capitalia sono emblematici: possibile che nessun banchiere abbia colto l’occasione di lanciare un’opa su Bnl o Capitalia quando queste valevano meno di 1 euro e cioè lo 0,30% del proprio valore di libro? La risposta è che qualche banchiere probabilmente ci ha pensato (vedi Profumo su Bnl) ma la Banca d’Italia di fatto ha preferito favorire gli interessi del Mr. Tod’s di turno piuttosto che permettere che un’istituto sano come l’Unicredito facesse valere la ragione della sana e profittevole amministrazione e cogliesse l’opportunità provocata dagli errori di gestione del management della banca da acquistare (nel caso la Bnl). Provocazione: non è forse pericoloso e pregiudizievole che speculatori o signori Nessuno facciano incetta di azioni di banche mentre le banche sane devono aspettare prezzi più alti per acquistare? Non si rischia di amplificare il fenomeno Bipop-Carire. Cosa dobbiamo pensare di quello che sta accadendo all’Antonveneta? E’ possibile che in Italia nessuno tra i responsabili paghi mai con il licenziamento o con il risarcimento dei danni commessi? Passando al mercato, giusto un pensiero. Come sapete in ottobre sono fermo, anzi ne ho approfittato per alleggerire la componente azionaria del mio portafoglio alla faccia dei “bulli” dell’ultima ora (erano quelli bearish tre mesi fa). A Wall street s’inizia a respirare, tra cotante belle notizie, qualche dubbio. Il più rilevante è se il dato del GDP del terzo quarter pari a circa il 6% sarà replicabile non tanto nel quarto trimestre ma quanto nel 2004? ----------G.Maiani-Financial Research (Toro su Tiscali) 17/10--------- Tiscali ha ormai completato la realizzazione di un ampio triangolo di medio periodo ed è sostenuta da un supporto dinamico individuato al momento a 5,30, mentre tende a dirigersi verso la relativa resistenza posta a 6,30 circa. Il superamento di tale ostacolo è fondamentale per poter ipotizzare il prossimo inizio di una fase di rafforzamento ed è stato interessato da un triplo massimo stativo. Possibile per il prossimo futuro un ulteriore tentativo di rafforzamento, forse dopo una breve discesa e test del supporto sopra citato. --------------------A.Savio-Gestnord (Toro) 17/10--------------------- I corsi, complice il buon andamento degli indici statunitensi che riescono a spingersi sopra gli ultimi massimi, violano le 19000/19100. Durante le ultime sedute l’indice Mibtel (grafico si spinge verso gli ultimi massimi di area 19400/450. Il livello di resistenza fa sentire la sua efficacia arrestando il recupero dei corsi che chiudono la settimana a ridosso delle 19250. In ottica di breve periodo solo il recupero delle 19400/450 consiglierebbe acquisti per le 19700 prima e le 20000 successivamente. Sulla lettera suggeriremmo tentativi di ingresso non prima delle 19100/19000 Guardando ad un orizzonte temporale più ampio i corsi si sono spinti, per la seconda volta consecutiva in ottica mensile sopra le 19000. Ancora una volta sarà importante la chiusura del mese di ottobre per determinare le intenzioni del mercato in ottica di medio. Anche se a questo punto vorremmo vedere la violazione, almeno a livello di chiusura settimanale, delle 19450 per avvalorare l’ipotesi rialzista, convalidata dal completamento della figura di doppio minimo sul grafico mensile. --------------------------R.Zagatti-Borsafutures 17/10---------------- T BOND: ------- Sta iniziando sembra Wave 4 down. ORO: -------- In una Wave 4 di lunga durata. Penso che sarà speculare inversamente a SP. CRUDE OIL: --------- Wave 3 a breve periodo. Dovrebbe riprovarci ancora prima di correggere per la 4. CORN: ----- Wave 5 down partita. INDICI [LUNGO TERMINE]: ----------------------- Ribadiamo la nostra visione ribassista a partire dai primi mesi del 2004. INDICI [BREVE TERMINE]: ---------------------- Dovrebbe salire ancora per Wave 5 della C. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Venerdì 17 Ottobre 2003 12:21

------------------------------Bca Sella (Toro) 17/10------------------ Per la seduta odierna del Fib30, appare possibile una seduta di consolidamento, all’interno dell’intervallo 26.000/030 – 26.250/270, con possibili estensioni verso 26.350/365, dove dovrebbero esserci ordini in vendita. Al di sopra di 26.365 (poco probabile) la salita continuerebbe verso 26.500, dove dovrebbero comunque prevalere le vendite. Le spinte rialziste diminuirebbero solo su discese la di sotto di 26.100, con possibile test del supporto critico in area 26.000/030, dove dovrebbero esserci ordini in acquisto. Il tono diventerebbe negativo solo al di sotto di 26.000 (poco probabile), con obiettivo 25.930 e quindi il supporto critico a 25.850, che dove dovrebbe comunque arrestare un’eventuale, poco probabile, discesa. -----------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 17/10--------------- Compra sui rumors, vendi sulle news. Questa è una delle più antiche massime dei mercati finanziari e viene applicata anche in questi giorni: si compra sulle voci e si vende quando arrivano le notizie vere, anche se buone. E di buone notizie, soprattutto dall'America, ne sono arrivate tante. La congiuntura sembra andare bene e persino sul fronte occupazione (il più debole) ci sono segnali positivi. I licenziamenti sono cessati e, qui e là, si sente parlare anche di nuove assunzioni. La Ibm avrebbe in mente di mettere al lavoro nei prossimi mesi dieci mila nuovi addetti e alcune grandi banche d'affari sono alla caccia di nuovi talenti. Perché allora i mercati appaiono indecisi e tendenti al ribasso? Sostanzialmente perché ritengono conclusa questa fase di rialzo e sono in attesa di chiarimenti su come andranno le cose nel 2004. L'anno prossimo, infatti, è ancora avvolto in molte incertezze. E' stato notato che anche le aziende che hanno presentato buoni risultati hanno evitato di impegnarsi troppo sul futuro, sono state prudenti. E i mercati fanno la stessa cosa. -----------------------------------Spystocks 17/10-------------------- La trimestrale di Nokia è un po’ la cartina di tornasole della tecnologia europea e, come era già successo negli update trimestrali precedenti, ha nuovamente deluso. Il titolo è precipitato a 14,17 euro dopo che il management ha detto di aspettarsi utili in calo per il quarto trimestre a causa della debolezza del dollaro e della concorrenza che fa diminuire i margini di vendita, ma anche quote di mercato. Nokia, essendo leader di mercato, puo’ solo rimetterci dalla concorrenza aggressiva di Motorola&C. Con questo non dico che Nokia è destinata a rivedere i livelli dello scorso marzo, anche perché il prossimo trimestre è quello a lei più favorevole, ma sicuramente non la vedo con molto upside. Nella notte sono giunte cattive notizie anche da Sun Microsystems e questo potrebbe pesare sulla partenza odierna dei listini, in modo particolare su StM. Ma se dal fronte micro arriva qualche delusione, da quello macro continuano ad arrivare segnale di ripresa (ieri Philly Fed e sussidi, mentre oggi c’è il Michigan) e questo è sicuramente un buon auspicio. A Piazza Affari c’è stato lo show di Seat, che nel medio termine potrebbe ancora spingersi più in alto, ma è proseguito anche il trend di Telecom Italia, ormai in prossimità di quota 2,30. Visto il balzo della società a valle, aspettiamo il balzo di quella monte e cioè Pirelli&C anche se alcuni (specialmente da Oltreoceano) sono un po’ negativelli sul titolo della Bicocca. Per quanto riguarda i finanziari, attenzione anche al movimento di Antonveneta che se dovesse stornare un po’ potrebbe diventare interessante. ---------------------------N.Caporali-Ncf 17/10----------------------- Diventa davvero difficile dire qualcosa che non sia banale o non già detto, in una situazione in cui il nostro mercato da 5 mesi si trova racchiuso in un intervallo di 1.600 punti appena. Abbiamo descritto ampiamente la situazione nel nostro articolo del 1 ottobre, a cui rimandiamo per tutti gli approfondimenti sui futuri scenari del mercato. Aggiungiamo che se neanche questa scadenza opzioni riuscirà a dare una svolta, ci possiamo tranquillamente aspettare che questo movimento congestivo duri fino alla fine dell’anno, a meno che ovviamente sul lato macroeconomico e su quello degli utili aziendali non arrivino notizie particolarmente negative o positive. Di sicuro quando leggiamo che la situazione negli Usa non è mai stata così buona e che la ripresa è ormai avviata e che l’economia sta marciando velocemente, ci permettiamo di avere qualche perplessità sul modo con cui tali notizie vengano diffuse, per alimentare speranze nei risparmiatori (e farli quindi acquistare titoli azionari che evidentemente qualcuno venderà …). Essendo sulla fascia alta di congestione, riteniamo più probabile un movimento correttivo di almeno 500-600 punti. Trend di breve: al momento compreso tra 25.500 e 26.200, con estensioni a 26.350-26.400. Trend di medio: scenario al momento incerto, con indicazioni contrastanti date dai vari indicatori. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 grafico. - ----------------------G.Evangelista-AgeItalia 16/10------------------- Il massimo di ieri dell'indice Mibtel (grafico è per tre punti superiore al picco del 19 settembre a 19445 punti, ma non a quello del 9 settembre (19479). Nonostante dunque un rally del 5% dall'inizio del mese, chi è entrato sul mercato un mese un mese e mezzo fa al momento non può vantare un bilancio lusinghiero in termini di performance media. Senza considerare il rischio di mercato, con il Panic Index in prossimità dei livelli minimi di quest'anno e con il Put/Call ratio oscillator che ieri ha mostrato per la prima volta un flesso discendente. E' pur vero che il Mibtel ieri ha superato (con un gap. Di esaurimento?) la resistenza a 19225-260, e questo rende probabile la formazione di un nuovo massimo rispetto al citato picco del 9 settembre. Ma è altrettanto vero che la forza relativa della borsa italiana è deludente rispetto per esempio al mercato americano, così come le condizioni di rischio rendono l'esposizione poco saggia, perlomeno in misura superiore al consueto 20-25% del portafoglio. Un segnale più confortante in tal senso giungerebbe solo in caso di chiusura mensile sopra i 19300 punti. Ma su questa ipotesi ritorneremo nei prossimi giorni. ----------------------------------D.Daolio (Toro) 16/10--------------- Rispetto a una settimana fa , l’indice mib30 ha compiuto un buon progresso, con una sequenza di sedute sempre positive, e si è riportato al di sopra dell’area 26000. La resistenza chiave è rappresentata dall’area 26500, che non è ancora stata superata; comunque, il comportamento dell’indice delle sedute più recenti è positivo, e fa ben sperare per la violazione rialzista di questa importante resistenza, nelle prossime settimane. L’eventuale superamento, nelle prossime sedute, dell’area 26500, rappresenterebbe un buon segnale di acquisto sul quale si potrebbe incrementare l’esposizione sul mercato azionario. Per il momento riteniamo che si debba ancora cercare tra quelle situazioni particolari che sembrano più promettenti, senza elevare eccessivamente l’esposizione. Nell’ambito del paniere del mib30, segnaliamo i seguenti titoli: Fiat (grafico, Telecom (grafico, Saipem (grafico, Banca Antonveneta, Alleanza (grafico e Seat (grafico. Per quanto riguarda Saipem, riteniamo che vi sia uno spazio limitato di crescita potenziale, nel breve termine, verso quota 7; si tratta quindi di una opportunità speculativa. Per gli altri titoli, riteniamo invece che le potenzialità positive possano dispiegarsi nel medio periodo. Fiat sta tenendo molto bene sui livelli attuali, e la fase laterale in corso sembra propedeutica ad un nuovo allungo rialzista. Telecom sembra essere uscita finalmente dalla lunga fase di disinteresse, da parte degli investitori, nella quale si trovava da tempo, e sta generando anche discreti segnali tecnici di apprezzamento. Analogo ragionamento si può fare per Antonveneta, Seat e Alleanza. Per quanto riguarda i titoli a minore capitalizzazione, segnaliamo: Targetti Sankey, Marcolin e IT Holding. Per questi tre titoli, notiamo configurazioni grafiche interessanti, unitamente ad un buon incremento dei volumi delle sedute più recenti, due elementi tecnici che potrebbero indicare discrete potenzialità rialziste. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 16 Ottobre 2003 12:22

---------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 16/10----------------- Ridurre i gufi al silenzio non è facile. E infatti, proprio mentre i giornali sono ancora pieni di fantastici pronostici sull'economia americana, ecco che tornano a farsi sentire gli esperti della Hsbc, una delle grandi banche d'affari del mondo. Questa volta hanno un po' superato se stessi. Sostengono infatti che le Borse farebbero bene a non abituarsi alla "ripresa" americana perché svanirà molto presto, nel 2004. L'attuale boom, sostengono, è solo un momento felice dentro una fase recessiva, che nel 2004 tornerà a imporsi. Il boom attuale, spiegano, è figlio non di un risanamento dell'economia, ma di politiche-urto temporanee: tagli fiscali, tagli nel costo del denaro, eccetera. Tutto ciò non potrà continuare. E le imprese dovranno rassegnarsi a conteggiare utili meno sostanziosi: quelli attuali sono figli di massicci tagli del personale. Insomma, adesso va bene, ma durerà poco -------------------------------Spystocks 16/10------------------------ Un altro tentativo andato a vuoto per Wall Street. Nonostante le trimestrali migliori delle attese annunciate dai colossi statunitensi (dopo Intel è stata la volta di Apple e Ibm) e il quadro disegnato dalla Fed attraverso il Beige Book, che ha ribadito come l’economia Us sia in ripresa anche se manca all’appello la creazione di nuovi posti di lavoro, il mercato statunitense non è riuscito a superare con decisione alcune soglie importanti e questo consiglia prudenza anche perché mi sembra sempre più probabile una pausa salutare visto che il Dax è tornato a quota 3600 e il Fib è nuovamente a ridosso dei massimi. Ieri le vendite al dettaglio non sono state così brillanti, con il dato depurato dalle auto che ha visto una crescita di solo lo 0,3% contro il +1,2% di agosto. Per oggi attenzione al dato sulla produzione industriale, altro indicatore che ci dirà se siamo sulle “vette” oppure c’è ancora voglia di correre. A Piazza Affari c’è stato il risveglio di Telecom Italia. Le mosse all’interno dell’azionariato, con Olimpia che a fine giornata ha comunicato di essere salita oltre al 14% del capitale, hanno riacceso un po’ l’interesse degli operatori su un titolo che ultimamente era stato completamente dimenticato. E’ stato un buon segnale per il mercato anche perché, come ho già detto nei giorni scorsi, se al rialzo non partecipano i titoli di mr Tronchetti difficilmente riusciremo a rivedere nuovi massimi. In attesa del risveglio della Tim, c’è fermento sugli assicurativi con la splendida seduta di ieri di Alleanza. Le Generali sono sempre un bocconcino interessante e potrebbe succedere qualcosa di interessante visto le partecipazioni incrociate del Leone… -------------G.Maiani-Financial Research (Toro su Chl) 15/10---------- Chl rimane in un contesto di fondo decisamente negativo, ma consolida dall'inizio dell'anno e viene individuata da qualche settimana attorno a 0,77. Il titolo potrebbe cercare di accumulare in questo momento per poi tentare una ripresa. L'eventuale fuoriuscita confermata dall'area di congestione di 0,75/8 dovrebbe corrispondere ad un segnale operativo valido per il breve/issimo periodo. L'ipotesi al momento maggiormente accredita è quella rialzista e, di conseguenza, il prossimo inizio di una fase di rafforzamento, ma interverremo preferibilmente solo sulla forza. -----------------------G.Evangelista-AgeItalia 15/10------------------ In una seduta ancora una volta avara di grandi movimenti in un senso o nell'altro, l'unico dato davvero significativo che riusciamo a cogliere è rappresentato dal valore del Panic Index, ieri crollato a 24 punti. E' la terza lettura più bassa del 2003, superiore soltanto a quelle registrate fra il 9 e il 14 gennaio (massimo di inizio anno prima della correzione che portò al minimo di marzo, ad un 18% dai valori iniziali) e il 24 aprile (con il Mibtel (grafico che chiudeva sostanzialmente immutato a distanza di un mese). Ciò serve a farci comprendere come difficilmente lo scenario da qui alle prossime settimane potrà essere entusiasmante; ma soprattutto fa cadere il primo "veto" contrario all'ipotesi di una correzione, ipotesi che naturalmente deve essere confermata dai prezzi, e nello specifico da una chiusura, fra 72 ore, inferiore alla fatidica quota 18700 di indice Mibtel. A differenza delle scorse sedute, adesso ci sono le condizioni per cui un test di questo livello si possa risolvere in termini di rottura. Da notare a livello grafico come il "tappo" citato ieri (19225-260 punti) abbia arrestato il tentativo di ulteriori spunti da parte del mercato. Prime avvisaglie di inversione con chiusura giornaliera sotto il long stop a 18890 punti. ----------------------D.Daolio-Trend-online (Toro) 15/10-------------- Nella settimana appena trascorsa, gli indici azionari hanno compiuto un interessante progresso. L’indice mib30 si è riportato sopra quota 26000, annullando le preoccupazioni di correzione che erano emerse quando era sceso in area 25000, e smentendo le nostre previsioni di ribasso. Gli indici americani, e quello di Londra, hanno già superato i massimi relativi di settembre; gli indici europei, mentre scriviamo, si stanno avvicinando ai rispettivi livelli. Per il mib si tratta dell ‘area 26300/26500, che costituisce un livello di resistenza fondamentale. Quindi non abbiamo ancora avuto un segnale positivo vero e proprio, che giungerebbe alla violazione dell’area di resistenza citata, violazione che questa volta, dopo alcuni tentativi falliti, potrebbe essere definitiva; tuttavia come detto il comportamento del mercato ci costringe a mutare opinione e ad ammettere che lo scenario che avevamo preventivato come il più probabile, ossia quello di una moderata correzione sui mercati, non si è verificato. Occorre dire che i segnali negativi, soprattutto quelli provenienti dalla analisi degli indicatori, non sono completamente rientrati, ma lasciano ancora un minimo spazio di possibilità ad una eventuale correzione. Tuttavia lo scenario sta volgendo al positivo. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Mercoledì 15 Ottobre 2003 12:40

-------------------------Bca Sella (Toro) 15/10----------------------- Per la seduta odierna, l’impostazione tecnica è positiva con il derivato che dovrebbe riuscire a superare la forte area di resistenza posta a 26.000/40, effettuando un nuovo spunto rialzista con obiettivo 26.150 ed estensioni della salita difficilmente al di sopra di 26.250. Eventuali correzioni tecniche trovano un primo supporto a 25.930, al di sotto del quale la discesa continuerebbe verso 25.850, la cui tenuta è fondamentale pena un indebolimento delle spinte rialziste per la seduta odierna. ------------------------G.Turani-Repubblica 15/10--------------------- L'Atlantico si fa sempre più largo, giorno dopo giorno. Nel senso che le differenze fra Stati Uniti e Europa sembrano crescere a vista d'occhio. Ieri due grandi banche d'affari, Goldman Sachs e Lehman Brothers, hanno rivisto al rialzo le stime sull'economia americana. Secondo gli economisti di Goldman Sachs in questo momento la congiuntura Usa sta crescendo al ritmo del 6,5 per cento. Secondo gli esperti di Lehman, invece, la crescita americana in questo momento sarebbe "solo" del 6 per cento. In Europa, come si sa, si sta viaggiando invece poco sopra lo zero e si finirà l'anno con una crescita dello 0,5 per cento. Ormai la distanza fra Europa e America è talmente grande che non ha quasi nemmeno più senso misurarla. Ma non è finita. Gli economisti di Caboto-Intesa, infatti, hanno riflettuto sugli effetti del dollaro basso e hanno tagliato le stime di crescita dell'Europa per l'anno prossimo. Se prima si pensava a una crescita dell'1,5 per cento, adesso siamo all'1,1 per cento. Per gli Stati Uniti, invece, la crescita prevista per il 2004 è del 3,8 per cento. --------------G.Oteri-Tecnogest (Toro su Bca Fideuram) 14/10---------- E' di difficile definizione la formazione di Banca Fideuram (grafico degli ultimi 18 mesi secondo i canoni teorici di analisi tecnica. E' certamente però una formazione di fondo che ha costituito il pavimento al lungo ribasso partito da 20 euro nel 2001. Possiamo subito notare due doppi minimi a livelli quasi identici tra 3.30 euro e 3.40. Contraddistinti da una prima divergenza positiva sul suo R.S.I. settimanale realizzata nell'area critica sotto quota 30. Questa divergenza positiva ha comportato un primo rally fino a $ 5.15 dopo di che è seguita una fase di consolidamento fermatasi in area 4.60 per alcuni mesi. Il rialzo partito da quest'area è ancora in corso ma forse necessiterebbe di un'altra breve correzione verso 4.90. Questa fase potrebbe realizzarsi però dopo il completamento dell'attuale rally a 6. Il consiglio operativo in questi casi è di comprare ora a 5.50 un primo 50%, riservandosi di comprare il restante 50% su correzione a 4.90 o sul superamento della forte resistenza a 6. Infatti, superata questa resistenza il rialzo potrebbe proseguire fino all'area 9/9.50 dove il titolo ha consolidato per oltre 6 mesi tra fine 2001 ed estate 2002. Questo titolo ricalca molto gli indici di borsa, per cui sul superamento delle prime forti resistenze a 26400 sul mib30 è destinato ad iniziare un forte rialzo, dell'ordine del 50%. --------------------G.Evangelista-AgeItalia 14/10--------------------- Rispetto allo S&P, il nostro mercato ha mostrato nelle ultime settimane una debolezza in termini relativi: massimi crescenti Oltreoceano (9, 19 settembre e quelli di questi ultimi giorni), massimi decrescenti in Italia (9 settembre: 19479; 19 settembre: 19445; ieri: 19212 punti). Ciò sarebbe motivo di preoccupazione qualora il denaro che consente alle borse mondiali di salire dovesse venire meno, qualora in particolare il nostro mercato dovessero abbandonare il sentiero di rialzo in qualche modo percorso negli ultimi mesi: quota 18700 di Mibtel (grafico è di fondamentale importanza a tal proposito. Quale sarebbe la circostanza tecnica che al contrario permetterebbe all'indice di emulare le medie d'Oltreoceano? Con ogni probabilità, l'eventuale superamento dei 19225-260 punti toglierebbe il "tappo" che costringe il nostro indice sulla difensiva. Ma per il momento in termini di asset allocation la scelta sembra abbastanza scontata. L'unico motivo (o perlomeno, uno rilevante), per cui la borsa italiana continua a salire, è rappresentato dal sentiment di scetticismo e in alcuni casi di diffidenza che accompagna questo rialzo: negli ultimi 10 giorni, le Put sul Mib30 hanno superato come scambi le Call in ben 9 occasioni. Il Put/Call ratio oscillator, che anticipa di solito l'andamento dell'indice, sale ininterrottamente dall'inizio del mese e il Panic Index, per quanto non elevato in misura assoluta, ci avverte che seri rovesci non sono all'orizzonte. Ma tornando ad oggi, vedremo se il Mibtel sarà in grado o meno di mettersi nella posizione di realizzare nuovi massimi. -------------------A.Marinelli-EtraSim (Toro) 14/10------------------- Protagoniste del settore tecnologico degli ultimi anni, le tre società hanno contribuito in maniera differente alla performance dei rispettivi indici azionari. Da inizio anno la situazione sembra differente rispetto al passato. Notevoli sono le differenze a livello di guadagni. In testa brilla Intel che, con un guadagno vicino al 60% in Euro, da inizio anno ha contribuito in modo determinante all’ottima performance dell’indice Nasdaq (grafico in cui occupa la seconda posizione per peso. Buono il guadagno di STM (grafico che da inizio anno ha una performance di oltre il 20%: l’azienda, che costituisce l’orgoglio nazionale, ha ben ragione di essere considerata il maggior titolo tecnologico del listino italiano. Segno negativo per Nokia che da inizio anno oscilla vicino agli stessi prezzi e che sembra aver perso la considerazione che aveva negli anni passati. Titolo principale del proprio paese e tra i primi dieci dell’indice Stoxx 50, Nokia si mantiene leader nella vendita di telefoni cellulari. Negli ultimi mesi l’azienda ha rafforzato la propria posizione portandola vicino al 50% del mercato dei cellulari, che a propria volta ha visto un incremento delle vendite dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2002. Concorrenti di Nokia rimangono Siemens, Motorola e Samsung. Sembra strano che con questi dati il titolo abbia una performance così deludente. In realtà la società, sebbene continui ad incrementare la propria quota di mercato, anche se a ritmi inferiori rispetto al passato, deve fare i conti con un trend dei prezzi di vendita in continua diminuzione. L’imperativo per la società è quindi compensare minori profitti per singola unità con un continuo incremento delle vendite. Nuovi mercati, soprattutto quelli dei paesi dell’America Latina e la Cina, potrebbero offrire buone opportunità. È importante per l’azienda ridurre i costi di produzione e sperare che la crescita economica abbia effetti positivi su scala globale. Per le aziende produttrici di semiconduttori il discorso è solo parzialmente differente. La concorrenza sempre più agguerrita e gli effetti competitivi del cambio hanno un notevole impatto sulle prospettive di crescita, ma i margini di sviluppo restano ancora elevati. Se Nokia riuscisse ad incrementare la quota di mercato e a realizzare una accurata riorganizzazione aziendale, il differenziale di performance accumulato nel corso dell’anno potrebbe ridursi nel futuro, con buone soddisfazioni per gli investitori. Giovedì prossimo i dati relativi al terzo trimestre cominceranno a fornire una risposta a questi interrogativi. --------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Martedì 14 Ottobre 2003 12:19

---------------------------------Bca Sella (Toro) 14/10--------------- Per la seduta odierna del Fib30, il tono permane positivo con il derivato che dovrebbe continuare la salita verso 26.000/40. Il superamento di 26.040 consentirebbe la continuazione del rialzo verso 26.150 ed estensioni non al di sopra di 26.250. Le pressioni rialziste si ridimensionerebbero solo in caso di ritorno al di sotto di 25.840, avviando una discesa verso 25.750. Una discesa sotto 25.720, al momento poco probabile, consentirebbe poi una estensione della discesa non al di sotto di 25.650. -----------------------------Spystocks (Toro) 14/10------------------- Buone notizie dalle prime trimestrali. Ieri Motorola e questa mattina Philips hanno fatto meglio delle attese e questo potrebbe essere un buon viatico per il resto della settimana. I mercati hanno reagito positivamente, ma dopo un buon avvio, con gli indici Us che avevano violato alcune resistenze, hanno tirato un po’ il fiato con l’S&P500 che ha terminato a 1045 e il Nasdaq a 1933. Il mercato sta tutto qui: nel cercare di superare con decisione alcune soglie tecniche, che potrebbero consentirgli di spingersi su nuovi massimi dell’anno. E anche il dollaro potrebbe dare una mano, visto che questa mattina si sta rafforzando sia contro yen che contro euro. Nel caso in cui dovesse verificarsi questo auspicio, i titoli da seguire sono sempre quelli con alto Beta. Certo è che se a Milano non si svegliano dal letargo Telecom &C difficilmente riusciremo a superare quota 26.400. Oltre a Motorola, e quindi alla tecnologia, ieri c’è stato lo show degli assicurativi soprattutto di quelli tedeschi. La possibilità che il governo possa approvare una modifica alla tassazione degli utili delle compagnie assicurative ha fatto scatenare gli acquisti, con notevoli benefici anche per le Generali visto l’andamento della loro controllata tedesca Amb. A Piazza Affari la settimana è iniziata nel migliore dei modi per il duo Bnl-Capitalia e, come avevo detto ieri, l’attesa per le novità al vertice ha riacceso la speculazione sui titoli. Attenzione, però, a pizzicare: meglio essere prudenti. -------------------------G.Turani-Repubblica 14/10-------------------- Il dollaro è in guerra. Gli economisti della banca d'affari Dkw sostengono che il biglietto verde sta conducendo una battaglia molto importante contro l'euro e lo yen, cioè contro i maggiori partner commerciali dell'America. L'obiettivo, ovviamente, è quello di andare al ribasso verso le altre due monete, in modo da favorire le esportazioni delle aziende americane e di rendere più difficile l'ingresso dei prodotti europei e giapponesi negli Stati Uniti. Secondo gli esperti della Dkw non abbiamo ancora visto il peggio di questa guerra. Il dollaro dovrebbe accentuare la sua caduta nella seconda metà del 2004, e questo per una ragione precisa: Bush cercherà in questo modo di dare un'ulteriore spinta all'economia americana, nel tentativo di essere rieletto alla Casa Bianca. Ma quanto costa questa guerra valutaria? Secondo gli esperti della Dkw ogni arretramento del 10 per cento del dollaro provoca una maggiore crescita dello 0,5 per cento del Pil americano. Però fa anche diminuire dello 0,1 per cento il Pil dell'area euro. E addirittura fa scendere dello 0,7 per cento il Pil del Giappone. -----------------------G.Oteri-Tecnogest (Toro) 13/10----------------- La riunione di Dubai del G7 definita irresponsabile da un autorevolissimo giornale economico americano, ha dato il via alla speculazione sui cambi, rafforzato di avere alle spalle il tesoro americano e tutte le grosse banche del sistema. I capitali Giapponesi hanno così ripreso la strada dell'euro dopo l'abbandono dei buoni del tesoro americano. Non si tratta ancora di grosse entità a giudicare dai dati settimanali dei depositi presso la Fed delle banche centrali estere. Infatti questi depositi sono saliti del 10% in base agli ultimi rapporti pubblicati dalla Fed. E' probabile perciò che si tratti solo di operazioni finanziarie speculative in cui sono senz'altro presenti le banche giapponesi ma abbondano gli Edge Funds. La banca del Giappone (B.O.T.) è intervenuta a più riprese sopra 110 col dollaro ma ha fermato gli interventi quando ha notato che quel supporto era indifendibile,interverrà probabilmente in area 105 quando l'ipervenduto avrà raggiunto livelli tali da causare un immediato rimbalzo a 110 livello ritenuto ottimale per il commercio. Abbiamo già scritto che in realtà le statistiche dimostrano che i paesi a moneta forte alla fine espandono le loro quote di mercato con l'eliminazione per acquisizione dei concorrenti più pericolosi, ed a tal proposito abbiamo ricordato il Giappone e la Germania come i paesi più esportatori in passato. Saremmo perciò meno preoccupati per le relative borse e economie in quanto sono già entrambi sulla via del miglioramento. L'economia americana comincia a produrre dati positivi soprattutto sul mercato del lavoro nei servizi divenuto il fulcro dell'attività attuale. Gli utili del 3° trimestre dovrebbero essere migliori di una media del 18% rispetto a quelli dell'anno scorso e quindi la borsa dovrebbe riprendere a salire. Non mancheranno ogni volta ottime occasioni per comprare. ------------------------G.Evangelista-AgeItalia 13/10----------------- Nella seduta dell'anniversario del minimo del 2002, Mibtel (grafico e Mib30 non riescono ad evitare un lieve arretramento che fa chiudere la settimana praticamente invariata. Nel gergo della teoria del candlestick, la seduta di venerdì configura un bearish harami, un lieve pattern di inversione caratterizzato dal fatto che il "corpo" (la differenza fra apertura e chiusura) è compreso nel corpo della seduta precedente, quella di giovedì. E' credibile l'ipotesi dell'inversione di tendenza? In questo momento si registra ancora una sentiment misto, con alcuni indicatori di volume ed ampiezza le cui letture sono poco compatibili con l'ipotesi di una nuova gamba del bull market; ma con altri indicatori, questa volta di sentiment, che dovrebbero essere su livelli più bassi per farci pensare ad un immediato avvio di una fase discendente. Il Panic Index si è portato sopra i 40 punti e la media a 10 giorni del Put/Call ratio del Mib30 che staziona ben sopra l'unità (1,304 è il dato di venerdì) segno che gli operatori (perlomeno, quelli che lavorano sulle opzioni) si attendono con sufficiente convinzione che il mercato possa scendere, e tutto ciò da un punto di vista contrarian come si diceva prima è poco compatibile con l'ipotesi di un ribasso, perlomeno nell'immediato. L'ipotesi più probabile è che il mercato non vada da nessuna parte da qui a fine mese ("troppo forte per scendere, troppo debole per salire"), e che quindi ottobre si chiuda con un saldo clamorosamente nullo. -------------G.Maiani-Financial Research (Pecora su Euro/Yen) 13/10--- L'Euro/Yen si è moderatamente indebolito durante le ultime sedute e ora testa pericolosamente l'importante resistenza situata a 127,0/126,5 circa. Lo scenario di medio periodo rimane a favore della divisa europea, ma la relativa debolezza della ultime seduta tende a compromettere la situazione in essere. L'eventuale cedimento confermato di 126,50 yen circa potrebbe precedere l'inizio di una fase di rafforzamento della divisa nipponica. Invece, l'immediato ritorno sopra 129,50 circa potrebbe favorire una ripresa dell'euro e quindi allontanare il rischio di indebolimento. --------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Lunedì 13 Ottobre 2003 13:04

---------------------M.D'Andria-MilanoFinanza 13/10------------------- La formazione di nuovi massimi dell’anno dei principali indici azionari americani ha dato nuovo vigore a quelli europei, che si sono riportati sulla fascia alta del trading range laterale dove sono imbrigliati da quattro mesi. L’indice Mib30 non è riuscito comunque a intaccare il down gap aperto a quota 25.968-26.050, elemento che rende incerto il recupero del trend di breve periodo. Anche la scarsità dei volumi e la mancanza di rotazione settoriale lasciano dubbi sulla forza dell’up movement. Sul mercato delle opzioni MibO in flessione sia della volatilità statistica che si è attestata intorno al 14-15% sia di quella implicita che per le call e put in the money e out of the money scadenza ottobre si è mantenuta tra il 16 e il 18%. Anche i volumi sono stati bassi soprattutto sul finire della settimana. Gli specialist continuano a operare sulle basi at the money sia per le call sia per le put non avendo un sentiment ben definito. L’open interest generale staziona ancora su livelli medio-alti e il differenziale tra call e put permane negativo. Le strike maggiormente scambiate scadenza ottobre sono per le call 26.000-25.500, per le put 25.500. Il quadro tecnico permane immutato: tendenzialmente positivo ma minato dalla mancanza di forza del trend di breve termine, che ogni qual volta si presenta in prossimità della forte area di resistenza situata a quota 26.050-26.300 è costretto a fare marcia indietro. Anche le indicazioni tecniche in prossimità di quota 26.200-26.300 rendono difficile un rafforzamento dei corsi. La strategia operativa per coloro che si attendono per le prossime sedute una correzione dei corsi consiste nel mettere in pratica una strategia mista di volatilità e direzionalità denominata put ratio backspread. Questo tipo di opzione dà la possibilità di sfruttare un’eventuale discesa delle quotazioni attraverso l’acquisto di due put sullo stesso strike e medesima scadenza. Mentre la vendita della put su strike più alto e medesima scadenza tutela da eventuali recuperi dell’indice verso l’alto. Porre uno stop-loss in caso di superamento di quota 26.200-26.400. Per chi volesse impostare un’operatività al rialzo il suggerimento è attendere il netto break-up in chiusura di giornata del massimo relativo di periodo a quota 26.400 dell’indice Mib30. ---------------------------Bca Sella (Toro) 13/10--------------------- Per la seduta odierna del Fib30, sembra probabile un andamento moderatamente positivo, con una salita a testare la resistenza in area 25.900/970, dove dovrebbero esserci ordini in vendita. Il superamento di 25.970 fornirebbe un nuovo spunto rialzista per il test di 26.040, con estensioni comunque non oltre 26.150. Le spinte rialziste diminuirebbero al di sotto di 25.750, ma un segnale di debolezza si avrebbe solo con la rottura di 25.650 (poco probabile), con possibili discese verso il forte supporto in area 25.560/590, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. -----------------------G.Turani-Repubblica (Toro) 13/10--------------- Il boom americano è cominciato? Anche se molti hanno ancora qualche dubbio persino sulla sostenibilità dell'attuale ripresa, gli economisti di Global Insight sembrano invece assolutamente sicuri che ormai tutto è avviato sui binari giusti e che niente può fermare la grande locomotiva a stelle e strisce. La ripresa, anzi, è entrata in una nuova fase, e sarà guidata dalla crescita dell'occupazione e della produttività. Ormai è scattata anche la ripresa sia dei consumi che degli investimenti (entrambi sostenuti da bassi tassi di interesse e da tagli alle tasse), e quindi da qui in avanti la ripresa americana andrà sempre più forte. Due le previsioni di Global Insight. Nella seconda parte del 2003 l'economia americana crescerà mediamente del 5 per cento e anche nel 2004 correrà abbastanza forte. Anno su anno, nel 2003 si avrà una crescita del 3,7 per cento e nel 2004 del 4 per cento. Ma Global insight prevede anche che nei prossimi quattro anni gli investimenti in America cresceranno del 6 per cento all'anno. Insomma, la crisi dovrebbe essere ormai dietro le spalle, roba di ieri e dell'altro ieri. - -----------------------------------N.Caporali-NCF 13/10--------------- La settimana passata non ha portato novità di rilievo lasciando il mercato nella solita fascia di congestione che ben conosciamo da tempo. Non resta che aspettare pazientemente che la situazione si sblocchi, facendo grande attenzione alle scadenze tecniche di venerdì 17, che potranno segnare un punto di svolta. Finché non avremo nuove indicazioni macroeconomiche continueremo a navigare a vista. Una disamina precisa su dove siamo adesso ed i possibili scenari nonché obiettivi rialzisti sono descritti nel nostro articolo del 1 ottobre, a cui rimandiamo per una lettura particolareggiata. Raccomandiamo molta cautela nel lavorare con le opzioni, dove qualunque operazione risulta pericolosa: sia in acquisto per la scarsa volatilità e quindi minori possibilità di vedere l’opzione apprezzarsi, sia in vendita poiché si vende a prezzi bassissimi col rischio di doversi coprire a prezzi che salgono velocemente. Non possiamo che continuare ad effettuare modeste operazioni in intervalli contenuti. Trend di breve: al momento compreso tra 25.200 e 26.000. Trend di medio: scenario al momento incerto, con possibili spunti sia al rialzo che al ribasso. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -----------------------------------Spystocks 13/10-------------------- Dopo l’assaggio della scorsa ottava, con Yahoo e Ge su tutti, entra nel vivo la stagione delle trimestrali statunitensi, ma anche di quelle europee. E sapremo se la ripresa avrà un riscontro anche nei bilanci delle società senza dimenticare il tasso di cambio,mai come in questo momento sotto i riflettori. Mentre il cross dollaro/yen continua a essere sotto pressione, l’euro sembra essersi stabilizzato in area 1,18. Vedremo se l’euro riuscirà a puntare, come pensa la maggior parte dei commentatori, verso nuovi massimi oppure se il dollaro riuscirà ad arginare le debolezza. Questa settimana sarà importante per la tecnologia, con le trimestrali di Motorola, Philips, Nokia, Intel, Sun e Apple. Visto il parterre de roi, bisogna prestare molta attenzione al timing e alla scelta dell’investimento: in molti casi c’è il rischio che la ripresa sia già scontata nei prezzi. Per quanto riguarda piazza Affari, visto l’ennesimo rialzo del prezzo del petrolio, e nel caso in cui ci fosse una correzione dei mercati, attenzione ai titoli della Galassia Eni. Riflettori sempre accesi anche per i bancari e in modo particolare per Bnl-Capitalia visto gli appuntamenti previsti in settimana, mentre la decisione del management di Telecom di lanciare un’emissione obbligazionario ha lasciato un po’ freddino il mercato. Sui titoli a minor capitalizzazione, venerdì scorso c’è stato l’exploit di Saeco sulle ali dei soliti rumors (Opa e delisting) mentre Bulgari, nonostante i nuovi massimi e in attesa dei conti degli altri player del settore, sembra aver ancora della birra in corpo. -----------G.Maiani-Financial Research (Toro su Sogefi) 10/10--------- Sogefi è inserita in un trend ascendente in atto esattamente da 12 mesi, quindi dal 10 ottobre 2002 a seguito della realizzazione del minimo di 1,715, e ora viene individuata sui massimi di periodo di 2,6250, valore massimo di giovedì. Il movimento in atto è sostenuto da un supporto dinamico ancora molto distante e individuato a 2,31/0 circa, ma un supporto intermedio che sostiene l'accelerazione rialzista delle ultime settimane è invece collocato in corrispondenza di 2,52/0 circa. Lecito pertanto ipotizzare un'effimera correzione fino a tale livello seguita da un nuovo rimbalzo. Invece, l'immediato superamento di 2,65 dovrebbe corrispondere ad un nuovo segnale di forza. Attenzione tuttavia a volumi scarsi -------------------------A.Savio-Gestnord (Orso) 10/10---------------- I corsi dopo un veloce storno nelle prime due sedute di ottava, testano le 18700 per poi imboccare la strada del rialzo e spingersi fin verso le 19100. Confermiamo le indicazioni fornite nel precedente report. Permane l’idea dei vendita a ridosso dell’importante resistenza di 19000/19100. Solo il netto recupero della stessa permetterebbe ulteriori allunghi prima in direzione delle 19400/450 ed in seguito verso le 19600/700, area dove ritorneremmo venditori. Possibili nel breve movimenti in range tra le 19000/19100 e le 18700, con possibili estensioni a 18500. Discese sotto le 18450 amplificherebbero l’ultimo movimento ribassista in direzione delle 18000 prima e delle 17400/300 successivamente. La chiusura mensile di settembre sotto le 19000 rende lo scenario di medio periodo a rischio poiché i corsi si trovano a ridosso della parte alta dell’ultima fascia di congestione, senza essere riusciti, momentaneamente, a spingersi sopra. ---------------------------R.Zagatti-Borsafuture 10/10---------------- CRUDE OIL: ----------------- Fiammata del crude improvvisa, ma con divergenze sull'oscillatore. Dovrebbe stornare qualcosa. CORN: -------- L'oscillatore ci dice che siamo in Wave 3 down. Quindi la discesa non è ancora terminata. INDICI [LUNGO TERMINE]: ------------------------------------ Previsione ribassista a partire dal primo trimestre dell'anno prossimo. INDICI [BREVE TERMINE]: ------------------------------------- Previsione rialzista a breve periodo. Mulitnazionali hanno fatto grossi acquisti 2 settimane fa. Se riesce a rompere il canale della Wave 4 avremo un buon rialzo. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Venerdì 10 Ottobre 2003 12:45

----------------------------Bca Sella (Pecora) 10/10------------------ Per la seduta odierna, sembra probabile un modesto movimento correttivo verso il supporto in area 25.560/590, con possibili estensioni verso 25.430, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Un segnale positivo si avrebbe col superamento di 25.725, con obiettivo la resistenza a 25.770, con estensioni a 25.850 e quindi (poco probabile) verso 25.900, dove dovrebbero comunque tornare le vendite. -----------------------Spystocks 10/10-------------------------------- Nuovi massimi intraday per la borsa newyorchese, ma sul finale sono scattate le prese di profitto e per un’altra volta non si è riuscita ad attaccare e soprattutto a violare alcune soglie tecniche importanti come quota 1935 di Nasdaq o 1045-50 di S&P. L’ottimismo sui mercati è dovuto alle prime trimestrali Us che non hanno deluso le attese: Yahoo (+10%), ma anche nella notte Juniper ha battuto il consenses e questa potrebbe essere una bella notizia anche per il numero uno Cisco Systems. Ad alimentare gli acquisti sono stati anche i buoni dati relativi ai sussidi e la discesa del prezzo del greggio e la ripresa in parte del dollaro contro l’euro. Oggi attenzione alla bilancia commerciale Us e, sul fronte societario, a General Electrics. Se non dovessero giungere delle notizie molto positive, difficilmente i mercati riusciranno a rivedere i massimi di ieri. Attenzione, quindi all’operatività anche perché i falsi segnali potrebbero essere dietro l’angolo. Intanto ieri a piazza Affari c’è stato il risveglio della Tiscali, che ha beneficiato dei dati brillanti di Yahoo, mentre la Fiat è tornata nuovamente sopra quota €7, grazie sia a Demel che alle ricoperture sugli altri player europei. Per oggi potrebbero giungere delle news anche sul fronte Telecom e relativo bond da 4 mld in dollari: vedremo l’accoglienza del mercato anche se in questi giorni ci si è già fatti un’idea abbastanza precisa.. ---------------------------N.Caporali-NCF (Pecora) 10/10-------------- Risulta difficoltoso scrivere cose nuove ed interessanti per il lettore in un contesto che vede il nostro mercato imbrigliato nel “pantano” dei 25.500-600 punti, spartiacque tra i movimenti rialzisti e ribassisti degli ultimi mesi. Già da inizio maggio il mercato era arrivato in area 25.000, e sono passati oltre 5 mesi dove abbiamo assistito a due tentativi rialzisti falliti entrambi in area 26.400 e tre tentativi ribassisti falliti tutti in area 24.600-24.700. Finchè non avremo nuove indicazioni macroeconomiche continueremo a navigare a vista. Una disamina precisa su dove siamo adesso ed i possibili scenari nonché obiettivi rialzisti sono descritti nel nostro articolo del 1 ottobre, a cui rimandiamo per una lettura particolareggiata. Raccomandiamo molta cautela nel lavorare con le opzioni, dove qualunque operazione risulta pericolosa: sia in acquisto per la scarsa volatilità e quindi minori possibilità di vedere l’opzione apprezzarsi, sia in vendita poiché si vende a prezzi bassissimi col rischio di doversi coprire a prezzi che salgono velocemente. Non possiamo che continuare ad effettuare modeste operazioni in intervalli contenuti. Trend di breve: al momento compreso tra 25.200 e 26.000. Trend di medio: ribassista almeno fino a che il mercato non torni sopra 26.000. Obiettivo di medio area 24.000. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -----------------------------G.Turani-Repubblica 10/10---------------- Buona notizia: la ripresa italiana è cominciata. Notizia così così: è ancora debolissima e fragilissima. Secondo l'ultimo rapporto Ubs sull'economia europea, nel secondo trimestre dell'anno l'Italia crescerà dello 0,2 per cento e altrettanto farà nel quarto. Poiché nei primi due era scesa dello 0,1 per cento, si può dire che sta andando in ripresa e che la mini-recessione del primo semestre è finita. In sostanza contro una diminuzione media dello 0,1 per cento nel primo semestre, nel secondo avremo una crescita media dello 0,2 per cento. Poco e, soprattutto, si sa che basta un niente per far saltare anche queste modeste cifre. Nel primo trimestre del 2004 dovrebbe esserci, secondo le stime di Ubs, un'accelerazione della ripresa: dallo 0,2 per cento di crescita si passerà allo 0,4 per cento. Ci si muove cioè a piccoli passi, come un malato che deve riprendere confidenza con il terreno. Crisi nera, invece, degli investimenti, che nel quarto trimestre di quest'anno scenderanno addirittura del 6,4 per cento. Per gli investimenti ripresa (debolissima) solo a partire dalla seconda metà del 2004. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 10/10--------------- La seduta di ieri è un punto a favore dei Tori, ma non scioglie i dubbi circa la direzione del mercato delle prossime settimane. Permane una situazione a livello di sentiment non compatibile con la discesa, con il Panic Index tornato sopra i 40 punti e con le Put che continuano ad essere preferite alle Call (il rapporto fra i contratti scambiati sul Mib30 è stato superiore all'unità in otto degli ultimi dieci giorni: quest'anno è accaduto soltanto nella decade conclusasi il 4 agosto e il 9 gennaio). E inoltre l'ottava si chiude con l'indice che ancora una volta galleggia sopra il supporto di medio periodo a 18700 punti. Tutto questo però non basta a dare l'impressione che il mercato possa strappare verso l'alto: come ha detto qualcuno, è un mercato troppo forte per essere venditori, ma anche troppo debole per essere aggressivi compratori. Potremo vedere nuovi massimi, al pari di quanto sperimentato ieri a Wall Street? Non è detto, e comunque prima il Mibtel (grafico deve superare le resistenze a 19050 (ieri sfondata solo nel finale) e soprattutto a 19225 punti. Certo, il fatto che Dow Jones, Nasdaq (grafico e S&P abbiano realizzato nuovi massimi mentre gli indici europei arrancano attardati non depone a favore dell'investimento nel Vecchio Continente. ---------------------------------D.Daolio (Orso) 09/10---------------- L’indice mib30 si trova attualmente appena al di sopra del livello al quale lo avevamo lasciato una settimana fa; nelle sedute intercorse da allora, il mib ha tentato un recupero, che per il momento si è infranto sulla resistenza in area 25500. Popola correzione, durata un paio di settimane, che lo ha portato a testare ancora una volta ( la terza in 4 mesi ) il supporto in area 24750, l’indice ha avviato un recupero tecnico, riposizionandosi al centro del trading range che lo contiene ormai da mesi, e ora sembra essersi assestato sui livelli attuali. Il quadro tecnico si è leggermente deteriorato, nelle settimane appena trascorse, e le possibilità di correzione che erano presenti prima ora sono lievemente aumentate. Rimaniamo quindi dell’idea che in questa fase occorra molta prudenza , e che non sia giunto il momento di aumentare significativamente l’esposizione. Nella migliore delle ipotesi ci aspetta un periodo di movimenti laterali, nella peggiore una correzione di circa 5/10 punti percentuali dai livelli attuali. In questa ottica consigliamo , come ormai facciamo da mesi, di lasciare alla allocazione sui mercati azionari una parte ridotta del portafoglio disponibile. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 09 Ottobre 2003 12:39

--------------------------------Bca Sella (Orso) 09/10---------------- Nel corso dell’ultimo mese, i movimenti più importanti si sono avuti sul mercato valutario, con una ripresa del movimento ribassista del dollaro statunitense, non solo contro l’euro, ma anche contro lo yen giapponese. La rottura del supporto chiave a 115.00 di dollaro/yen, con la conseguente discesa in accelerazione verso 109.35, apre un capitolo nuovo nei rapporti valutari Usa-Giappone. Per la prima volta dal mese di febbraio 2001, la Banca del Giappone ha capitolato di fronte alle ripetute pressioni americane per un dollaro più debole, mentre continua la politica passiva da parte della Banca Centrale Europea. Per i prossimi mesi sembra quindi probabile il persistere della debolezza del dollaro, sia contro euro che contro yen: più che un forte deprezzamento del dollaro appare probabile uno stabilizzarsi del dollaro su livelli molto deboli (verso 1.1800-1.1900 contro euro e 108.00-111.00 contro yen), per un periodo lungo (1-2 anni?). Le conseguenze sui mercati azionari appaiono essere le seguenti: 1) dovrebbe continuare la sovraperformance del mercato azionario Usa, con possibili salite del Nasdaq (grafico verso 2100, di qui a fine 2003. Non sono ancora in vista forti correzioni, anche se la prudenza è d’obbligo visto il sostanziale raggiungimento dell’obiettivo indicato nei mesi passati a 1935. 2) Gli indici europei dovrebbero continuare a muoversi lateralmente nei range delineatisi negli ultimi mesi, con la possibilità di chiudere il 2003 in prossimità della parte alta di tali intervalli (2730 per il DJEuroStoxx50 e 27000 per il Mib30). 3) Le prospettive per il mercato azionario giapponese dovrebbero risentire negativamente del forte apprezzamento subìto (è il caso di dirlo) da parte dello yen giapponese. Un obiettivo ambizioso per il Nikkey 225 potrebbe essere la resistenza chiave a 12100, ma appare più probabile un andamento sostanzialmente laterale nell’ampio intervallo 9250 – 12100. Sembra quindi opportuno mantenere un’esposizione neutrale in ottica strategica sul mercato azionario, con un sovrappeso in ottica tattica sul mercato americano e una leggere sovraesposizione sul mercato europeo, con un’esposizione invece neutrale su quello giapponese. -----------------------------------SpyStocks 09/10-------------------- Yahoo batte le attese, Sap sorprende… Entra nel vivo la stagione delle trimestrali americane. Ieri sera Yahoo ha battuto le attese degli analisti di 1 cent per azione, raggiungendo un eps di 10 centesimi, e soprattutto ha alzato le stime per la fine dell’anno e per l’intero 2003. Adesso tocca a Juniper (oggi) e soprattutto a GE, attesa per domani. Il conglomerato è un po’ la cartina di tornasole dell’economia statunitense e ci darà un chek sullo stato di salute della locomotiva. Intanto ieri Wall Street si è presa una pausa, con il mercato delle valute che è sempre sotto i riflettori soprattutto sul fronte yen. In Europa c’è stato lo show della tecnologia, con Sap che ha stupito positivamente alzando le stime sul fatturato, segno che c’è una ripresa della domanda di licenza di software. L’update ha dato la scossa anche a Oracle, ma questo non ha consentito al Nasdaq di mantenersi sopra la soglia di 1900. Vedremo se oggi, anche grazie a Yahoo, il listino hi-tech riuscirà a rivedere i massimi oppure, come sembra, proseguirà in questo trading range (elemento di disturbo i sussidi). A piazza Affari i riflettori si sono accesi sul Mps ma anche su Autostrade, con quest’ultima che ha beneficiato dell’attesa per la riunione del Cipe e quindi per l’aumento delle tariffe. Per il Monte, invece, c’è l’attesa per il cda odierno e per le possibili novità sul fronte aggregazioni e piano industriale. Intanto prosegue la caccia ai titoli Capitalia: sono proprio curioso di vedere come finirà il braccio di ferro Geronzi&C-Coppola. -------------------------N.Caporali-Ncf (Orso) 09/10------------------ Giunti a questo punto appare chiaro che i mercati sono in attesa di notizie per potersi muovere, avendo a questo punto scontato ampiamente tutta una serie di attese macroeconomiche. Con ottica di lungo periodo notiamo che dopo 2 anni e mezzo di discesa (marzo 2002-ottobre 2003), i mercati sono sostanzialmente da un anno in una fascia laterale che per il nostro mercato corrisponde alla fascia 20.500-27.000. Canonicamente non sarebbe neanche sbagliato pensare che nel lungo periodo avremo una prolungata e magari ampia fascia di congestione per consentire al mercato di smaltire questi eccessi che si sono protratti nel tempo. In tale ottica non escludiamo di vedere nei prossimi anni un movimento racchiuso da 2 livelli chiave 18.000-35.000 che possano essere ripetutamente toccati in un estenuante e snervante movimento di congestione. A tal proposito sarebbe sufficiente analizzare quello che è successo con il Nikkey a partire dal 1992 per arrivare ai giorni nostri. Risulta estremamente disincentivante e di difficile gestione seguire l’operatività intraday, che ormai si manifesta in 200-300 punti di escursione giornaliera, con oscillazioni settimanali o mensili che sono ridicole. Il riflesso di tutto ciò è la volatilità delle opzioni Mibo che è a livelli ormai prossimi ai minimi storici. Questa volatilità è destinata comunque a salire non appena il mercato effettuerà un brusco movimento, prendendo in contropiede tutti coloro che vendono opzioni, se non si copriranno in tempo. Trend di breve: al momento compreso tra 25.200 e 26.000. Trend di medio: ribassista almeno fino a che il mercato non torni sopra 26.000. Obiettivo di medio area 24.000. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 ------------------------------G.Turani-Repubblica 09/10--------------- Torna a riaffacciarsi SuperEuro e tornano a tremare gli esportatori italiani. In questi giorni l'euro contro il dollaro ha di nuovo superato quota 1,18 e non siamo quindi lontani dal massimo storico (29 maggio 2003), quando l'euro è arrivato a quota 1,1886. E molto al di sopra del minimo più recente (settembre 2003), con il cambio a quota 1,0850. Le previsioni sono purtroppo ancora peggiori e più preoccupanti. Gli esperti, infatti, sostengono che il dollaro non ha altro destino, per un po', se non quello di perdere sempre più terreno rispetto all'euro, e questo, come si sa, è un danno per le nostre esportazioni. A gettare benzina sul fuoco, adesso, arrivano le stime di due grandi banche d'affari americane. Merrill Lynch, ad esempio, prevede un dollaro a quota 1,22 nel marzo del 2004, e a quota 1,25 a giugno. Il tutto dovrebbe culminare in un cambio dollaro/euro a quota 1,33 a dicembre del 2004. Esattamente sulla stessa linea si muovono le previsioni della banca d'affari Bear Stearns, secondo la quale a fine 2004 il cambio dollaro/euro dovrebbe essersi assestato a quota 1,30. ----------------G.Maiani-Financial Research (Orso su Numtel) 08/10---- Il Numtel ha accusato un importante calo durante lo scorso mese di settembre, passando dal massimo di 1546 al minimo di 1406, e rimbalza parzialmente da qualche seduta. Tuttavia, ha incontrato una valida resistenza in corrispondenza di 1460/70 che rappresenta di conseguenza la barriera da superare per poi poter sperare nella realizzazione di un nuovo massimo entro la fine dell'anno. Inoltre, il massimo di oggi è molto importante visto che è avvenuto in corrispondenza della resistenza dinamica di breve periodo che conferma l'importanza dell'area appena citata di 1460/70. La situazione rimane ribassista al momento, ma potrebbe migliorare solo sopra 1475. meglio acquistare solo sulla forza. --------------------------------D.Daolio (Orso) 08/10----------------- La correzione che ha avuto inizio, sui mercati azionari, verso il 20 di settembre, ha spinto dapprima gli indici su livelli di supporto importanti, e poi ha ceduto il passo ad un rimbalzo tecnico. L’indice mib30 si è portato prima sull’importante area di supporto a quota 24750/24900 , che è stata già saggiata tre volte, nel corso degli ultimi mesi, e che costituisce la base inferiore del “rettangolo” che contiene l’indice da circa 4 mesi; poi, ha iniziato un rimbalzo, che lo vede attualmente a quota 25400. Nelle altre circostanze in cui l’indice si era portato sul supporto a quota 24750, verso i primi di luglio e di agosto, al test del supporto stesso era seguito un recupero sino alla parte superiore del trading range, in area 26300. Attualmente il dubbio che ricorre tra gli operatori è se anche in questo caso accadrà la stessa cosa, oppure se il supporto è destinato a cedere. A nostro avviso vi sono alcuni elementi tecnici che fanno propendere per la seconda eventualità. In primo luogo, la condizione degli indicatori e delle medie mobili è mutata, in peggio, col trascorrere del tempo, e oggi è diversa da quella di 2 o 4 mesi fa. Gli oscillatori mostrano un deterioramento della tendenza positiva, anche e soprattutto a livello settimanale. Le medie mobili classiche ( 21 e 65 periodi ), sui stanno incrociando negativamente; vi è anche una chiara perdita di momentum. Inoltre, a livello temporale, se consideriamo il recupero che ha avuto inizio a marzo, notiamo che ha avuto una durata praticamente uguale a quello avvenuto tra settembre 2001 e aprile 2002, e le quotazioni di molti indici e anche di molti titoli facenti parte dei vari panieri, sono giunte in prossimità di resistenze dinamiche particolarmente interessanti. Come dire, in pratica, che a livello di tempo/spazio potremmo essere ad un crocevia importante per i mercati azionari. Unitamente alle considerazioni prettamente tecniche appena svolte, osserviamo come i mercati correlati non offrano un quadro favorevole per le borse. In particolare ci riferiamo alla persistente debolezza del dollaro americano contro euro e contro yen, che non mancherà di dispiegare i propri effetti sulle quotazioni azionarie, soprattutto su quelle europee. Anche la debolezza dei bonds alla lunga farà uscire capitali dai mercati azionari. La partita si gioca soprattutto sulle aspettative di crescita economica, che sinora hanno sostenuto i listini. Tuttavia, anche in presenza di una effettiva crescita, una correzione non eccessiva delle quotazioni ( per il mib30 potremmo fissare un target in area 23000 ) non è, per le considerazioni svolte qui sopra, una ipotesi da scartare, ma anzi ha un discreto livello di probabilità di verificarsi, nelle prossime settimane. Ovviamente, nel nostro caso specifico, se l’indice supererà senza esitazioni ulteriori l’area 26300, allora l’ipotesi decadrà a favore di un nuovo impulso rialzista. -------------------------G.Evangelista-AgeItalia 08/10---------------- Il test dell'ormai arcinoto supporto a 18700 punti sull'indice Mibtel (grafico ha indotto nel finale una violenta risalita dei corsi. Segno che il mercato non è maturo per una discesa. Ce lo fa pensare anche il Put/Call ratio, ossia il rapporto fra opzioni Put e opzioni Call scambiate ieri sul Mib30: 2.091, ossia le prime sono state più del doppio rispetto alla seconde. Questo fra l'altro ha indotto un deciso flesso rialzista sull'oscillatore che calcoliamo quotidianamente, e farebbe pensare che al contrario di quanto atteso da più parti il mercato sia pronto per una fiammata. Al momento purtroppo non abbiamo il conforto degli indicatori di "struttura" del mercato, alcuni dei quali (momentum, volume) farebbero propendere per la tesi del ribasso, mentre altri (in pratica, quelli che misurano il sentiment degli investitori) farebbero appunto pensare al rialzo. Sul piano grafico ci sono dei livelli da tenere in stretta considerazione: verso il basso, ovviamente, quota 18700 di chiusura settimanale; verso l'alto, la resistenza a 19050 e quella attorno a 19225. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Mercoledì 08 Ottobre 2003 12:13

-----------------------------Bca Sella (Pecora) 08/10----------------- Per la seduta odierna del Fib 30, sembra probabile un andamento laterale/moderatamente positivo, all’interno dell’intervallo 25.260 – 25.580/620, con un’area spartiacque individuabile a 25.450/500. La rottura del supporto critico a 25.150 (poco probabile) provocherebbe una prosecuzione della discesa verso 25.060/100, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Il superamento di 25.620 (poco probabile) consentirebbe una salita verso 25.710/740, dove dovrebbero comunque prevalere le vendite. --------------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 08/10------------ Il petrolio spaventa le Borse? Abbastanza. Ma la situazione potrebbe anche peggiorare, e molto in fretta. Siamo infatti già un filo sopra il limite superiore di prezzo. Tempo fa la stessa Opec (il cartello dei produttori) stabilì una forchetta per il prezzo del greggio: 22 dollari a barile in basso (più sotto sarebbero stati danneggiati i produttori) e 28 dollari in alto (più su sarebbe stata danneggiata l'economia mondiale). Ebbene, oggi siamo 28,19 dollari a barile (paniere Opec). Ma Chavez (presidente del Venezuela, importante produttore) ha già chiesto che venga rivisto verso l'alto il limite superiore della forchetta. Insomma, il petrolio ha già raggiunto un prezzo che si potrebbe cominciare a definire "pericoloso". E probabilmente rimarrà lì a lungo (previsioni dell'amministrazione americana). La situazione, ovviamente, potrebbe incendiarsi se dovessero aggravarsi le tensioni in Medioriente. Difficile valutare al momento i possibili danni che un "petrolio forte" potrebbe arrecare all'economia mondiale, ma essi potrebbero anche essere rilevanti. Fra le aree eventualmente più penalizzate, l'Europa. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 07/10--------------- Dopo quanto detto ieri, ogni ulteriore discussione rischia di essere ripetitiva: è un mercato ufficialmente bullish sino a prova contraria, ma gli indizi di (se non debolezza, quantomeno) fragilità strutturale non mancano. Nell'immediato, crediamo sia probabile una estensione del rally visto nella seconda metà della passata settimana, con un obiettivo calcolabile a 19050 punti. Dal punto di vista temporale, siamo al centro di una finestra ciclica di indubbia validità teorica (6-7-8 ottobre), per cui un massimo in questa time window che non dovesse andare oltre il livello citato si segnalerebbe come il top del mese, o quantomeno di questo prima scorcio di ottobre. Particolare notevole: dopo la fiammata della settimana scorsa, il Panic Index è rientrato nei ranghi, con un valore di poco superiore al minimo di qualche giorno fa. Una fase di "topping" fra oggi e domani servirebbe a raffreddare ulteriormente i timori degli investitori, "anestetizzando" la loro avversione al rischio e preparando il terreno per una nuova discesa. --------------G.Maiani-Financial Research (Toro su Fideuram) 07/10---- L'indice Fideuram azionario generale ha generato alla fine dello scorso mese di maggio un segnale di inversione rialzista di medio periodo, iniziando in tale modo una fase di rafforzamento. Tuttavia, ha generato un segnale di indebolimento due settimane fa e ora tenta di mantenersi al di sopra della fascia statica di supporto situata a 76/5. L'eventuale cedimento confermato di tale area potrebbe costituire un segnale di peggioramento. Invece, solo il ritorno sopra 81 potrebbe rappresentare un segnale di forza, mentre faremo attenzione al rischio di un pull back down in corrispondenza di 80. Al momento, è ancora probabile un ulteriore ripresa. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Martedì 07 Ottobre 2003 12:02

--------------------------Bca Sella (Toro) 07/10---------------------- Per la seduta odierna del Fib30, sembra possibile la continuazione della fase di assestamento fra 25.300 e 25.620. Un segnale rialzista si avrebbe con il superamento di 25.620 che consentirebbe una salita a testare la resistenza statica a 25.740. Al di sopra di quest’ultimo livello, al momento poco probabile, sono possibili nuovi spunti rialzisti verso 25.970/26.020, che dovrebbe comunque arginare un’eventuale salita per la seduta odierna. Viceversa una discesa al di sotto di 25.300 determinerebbe un’estensione del movimento di assestamento verso 25.150/200, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. ----------------------------G.Turani-Repubblica 07/10----------------- Ieri le Borse europee hanno fatto un po' le dispettose e hanno chiuso in ribasso. Invece l'unica cosa sicura, di questi tempi, è che la ripresa europea è cominciata davvero. E, a questo punto, è anche difficile che ci siano dei ripensamenti o delle marce indietro. Il treno è avviato e adesso dovrebbe proseguire. Le stime correnti dicono che nel terzo trimestre del 2003 l'economia dell'area euro dovrebbe crescere dello 0,4 per cento per salire poi allo 0,8 per cento nel quarto. Si tratta di una crescita deludente, soprattutto se confrontata con i tassi di crescita americana (fra il 4 e il 5 per cento nel terzo trimestre), nota Lorenzo Cella di Cofiri. Impressione che viene confermata sulla base delle ultimissime stime di Global Insight sulla crescita europea nel 2003 e nel 2004. Quest'anno, secondo Global Insight, l'area euro dovrebbe aumentare il proprio Pil dello 0,5 per cento (cinque volte meno di quello che farà l'America, nella peggiore delle ipotesi), mentre l'anno prossimo l'Europa dovrebbe raggiungere, con qualche fatica, una crescita dell'1,6 per cento. La metà di quella americana. -------------------------N.Caporali-NCF (Orso) 07/10------------------ 1995-1996. E’ importante ricordare che dopo 2 anni di movimento laterale allora il mercato fuoriuscì al rialzo, (area 16.000) per portarsi nel 16 mesi successivi in area 39.000. Con questo vogliamo dire che la fuoriuscita dall’attuale fascia di congestione, ci porterà su livelli estremamente importanti, sia nell’ipotesi rialzista che in quella ribassista. Per il momento non si vede ancora uno sbocco, anche se preferiamo la visione di una rottura ribassista. La situazione attuale è di estrema congestione che ha raggiunto ieri una fase estremamente accentuata con volumi bassi e volatilità racchiusa in 200 punti. Trend di breve: al momento compreso tra 24.700 e 25.600, con una successione di supporti e resistenze minori intermedie che non prendiamo in considerazione essendocene una ogni 50 punti. Trend di medio: ribassista almeno fino a che il mercato non torni sopra 25.800. Obiettivo di medio area 24.000. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 (grafico. Operativamente seguiamo l’indice attraverso i derivati: siamo short dall’area 25.670-700 da venerdì, metteremo uno stop loss a protezione e punteremo sempre ad una discesa verso area 24.800. ----------------------M.Masetti-Gann's World (Orso) 06/10------------- MEDIO PERIODO: Dopo la barra di outside monthly ribassista registra in Settembre sul Fib30 su rottura di 24.870, l’inizio della fase correttiva fino a Novembre necessita ancora della conferma da parte del Mibtel circa la perforazione al ribasso del bottom di Settembre e di Agosto rispettivamente pari a 18.238 e 18.441. Sulla base di quanto già accaduto nei primi tre giorni di Ottobre, il derivato ha già ritestato il livello psicologico di 25.715, confermando l’aspettativa che il ritorno all’interno del range 25.600/25.800 era considerato naturale pullback vista anche la resistenza del mercato nel generare correzioni tecniche. Sulla base del posizionamento degli angoli di Gann, la riconquista da parte del Mibtel di 18.700 autorizza l’ulteriore allungo fino a 19.200 prima che lo Swing Chart Monthly si giri al ribasso (attenzione che è ancora girato al rialzo), mentre è atteso l’ultimo pullback ribassista sull’angolo del Fib30 passante a 26.090. Nell’ottica strategica, ricordiamo che la chiusura del mese di Settembre AL DI SOTTO DELL’ANGOLO MENSILE passante a 26.230 ha aperto la strada verso l’atteso bottom in Novembre – grazie alla scadenza del TDM® sull’indice Comit - pur considerando comunque necessaria la rottura del Mibtel sopra enunciata per avere certezza matematica di tendenza ribassista mensile. Attenzione inoltre che manca ancora all’appello la rottura di 24.720 di Fib30 per far rientrare l’eccesso annuale; La presenza del setup weekly nella precedente ottava ha generato un bottom a 24.750, qualificando la settimana come potenziale long anticipando la ripresa della positività nell’ottava corrente. Tuttavia il fatto che la settimana precedente si sia conclusa con un setup daily di vendita e l’aver anticipato gran parte della rialzo atteso per questa, suggerisce cautela nell’ottava corrente. Infatti, visto il limitato spazio di salita di 300/500 al di sopra di 25.750, pur confermando il precedente setup weekly di acquisto, la scadenza di un importante setup planetario in questi giorni sarà in grado di bloccare tale dinamica positiva, anticipando la formazione di un nuovo sell da confermare nella prossima ottava. -----------------------------A.Marinelli-EtraSim 06/10---------------- Dopo tre anni di ribassi, gli indici azionari americani tornano a segnare ottime performances annuali, offrendo all’investitore statunitense la possibilità di recuperare le eventuali perdite accumulate nel passato o di integrare gli insignificanti rendimenti del mercato obbligazionario. Un contributo determinante a tali risultati è stato dato dai titoli più sensibili alla ripresa del ciclo economico ovvero i titoli growth: biotecnologici, software, semiconduttori. In Europa la situazione è diversa, l’indice rappresentativo dello Stoxx50 offre un modesto 3.5% di risultato annuale (identico a quello del Dow Jones se espresso in euro). L’indice ha una composizione settoriale che privilegia utilities, petroliferi, finanziari e farmaceutici ed un numero di titoli tecnologici limitato. Il rischio che il recente apprezzamento dell’euro possa avere ripercussioni sul fatturato delle aziende esportatrici è concreto. Le performances dei singoli indici europei presentano differenze notevoli. I migliori sono il Dax, lo Smi (grafico e la Spagna tra i mercati principali. L’Italia, che in situazioni di mercato difficile offriva risultati relativi migliori, ora soffre. Le buone performances del settore finanziario hanno solo in parte compensato quelle deludenti del comparto telefonico e delle utilities presenti. ENI (grafico e TIM (grafico, titoli che insieme incidono per oltre un quarto dell’indice Mib30, registrano perdite significative da inizio anno compensate in parte dalla buona redditività. Anche Enel (grafico, nonostante l’ottimo dividendo, non contribuisce ad innalzare la performance del listino. Le speranze di guadagno sulla borsa italiana sono così relegate ai singoli temi speculativi del momento, al settore finanziario in generale. Poco può fare, a causa del suo peso, STM (grafico, unico titolo che offre un parallelismo con il Nasdaq (grafico. È difficile che l’indice più rappresentativo del nostro mercato riesca a recuperare terreno nei confronti di indici azionari la cui composizione è più sensibile alle attese di crescita economica. Potrebbe invece offrire ottime soddisfazioni qualora l’ottimismo diffuso si scontrasse con la realtà che i risultati societari sveleranno a partire dai prossimi giorni ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************