Partiti e Politici in Economia

 

  By: Moderatore on Lunedì 24 Novembre 2003 10:41

--------------------------R.Zagatti-Borsafuture 24/11----------------- T BOND: ------------- Wave 4. Dovrebbe poi scendere ancora. GOLD: ------------ Ottima Wave 3. Continuare a cavalcare il trend. CRUDE OIL: ------------------- Wave inpulsiva up. Se però SP continuerà il rialzo il Crude probabilmente si fermerà provvisoriamente. CORN: ----------- Wave 4 laterale insonsistente per il trading. INDICI [LUNGO TERMINE]: --------------------------------------- Ribadiamo previsione ribassista. Il ribasso potrebbe iniziare circa a Febbraio-Marzo 2004 con SP a quota 1100-1150. Obiettivo = 600. INDICI [BREVE TERMINE]: --------------------------------------- Wave 5 di C. Obiettivo 1100-1150 di SP. -------------------------------------G.Belelli 24/11------------------ L'impostazione grafica dell'indice italiano, nel dettaglio il Mibtel ( maggiormente rappresentativo dell'intero listino ), rimane al rialzo in ottica sia di medio che di breve periodo. Sia sul grafico a base giornaliera ( daily ) che in quello settimanale ( weekly ) l'impostazione dei minimi e dei massimi e' crescente. Il Mibtel ,dopo aver rotto al rialzo, nelle scorse settimane, l'importante resistenza dei 19.500 punti ( che costituiva un Triplo Massimo ) ed aver fornito un forte segnale rialzista, sta delineando una correzione di brevissimo periodo che ha portato l'indice a testare nuovamente l'area dei 19.500 punti, che era la vecchia resistenza che in base ad uno dei principi dell'analisi tecnica è diventato il nuovo livello di supporto. Nel brevissimo quindi e' determinante il riscontro che l'indice avra' con il livello operativo dei 19.500 punti. Considerando che molti titoli del Mib30 sono in prossimita' dei rispettivi livelli di supporto, probabilmente quest'area di supporto reggera' alle spinte ribassiste. ---------------------Spystocks 24/11---------------------------------- Quella che inizia oggi è una settimana corta per i mercati, o meglio, per quelli statunitensi. La festività del Ringraziamento (giovedì prossimo) condizionerà la seduta anche di mercoledì e venerdì visto che Wall Street chiederà in anticipo. Sappiamo tutti come e quanto condiziona la borsa statunitense gli altri mercati europei e questo invita alla prudenza. IN questa ottava sono in arrivo due dati macro importanti: l’Ifo e il Pil. Vedremo se i mercati avranno la forza di reagire, in caso di news positive, e di attaccare nuovi massimi oppure se continuerà questo tradgin range ancora per qualche seduta. In questa fase bisogna fare attenzione al movimento delle valute, con il dollaro che sembra destinato a restare sotto pressione ancora per un po’ di tempo, ma anche iniziare a monitorare quei temi che potrebbero essere la sorpresa del prossimo anno. Tra questi, non è mistero, guardo con particolare interesse ad Antonveneta, alla luce anche dell’accoglienza dell’aumento di capitale. Se dovesse diradarsi la nebbia sui vertici dell’istituto padovano in breve tempo, penso che il titolo possa avere delle buone ambiziosi. Guardo con interesse anche gli assicurativi con Alleanza in primis, senza dimenticare le Generali e le sue “storie” nell’azionariato. Tim ha fatto un bel movimento e nello stesso tempo ha accusato qualche profit taking la Telecom: potrebbe proseguire ancora per poco. --------------------------G.Turani-Repubblica 24/11------------------- Ripresa europea? Si, ma con qualche grosso ma. Un esame attento dei dati consiglia infatti qualche prudenza (e fra qualche mese potrebbe consigliare alla Banca centrale europea qualche ulteriore limatina al costo del denaro). Di che cosa si tratta? Gli economisti di Cofiri hanno esaminato in dettaglio la situazione tedesca (cioè dell'economia più grande di tutta l'euro area) e hanno visto che nel terzo trimestre si è avuta una crescita del Pil (si è così interrotta una fase recessiva che durava dall'ultimo trimestre del 2002). Ma questa, scrivono, è la sola buona notizia. Per il resto, infatti, si vede che la "ripresa" tedesca si è realizzata esclusivamente grazie alla ripresa americana (e quindi all'aumento delle esportazioni tedesche verso gli Usa). E' risultata ancora in calo, invece, la domanda interna (i tedeschi non consumano). E poiché la ripresa europea è in gran parte dovuta alla ripresa tedesca, si può dire che l'attuale "ripresina" dell'area euro è di fatto una sorta di clone di quella americana. Non è autonoma e non è forte. Ecco perché la Bce, forse, potrà tagliare ancora un po' i tassi. ---------------------------------R.Di Lorenzo 24/11------------------- L’euro contro dollaro ha superato il doppio massimo, quindi fa prevedere un suo rafforzamento. E’ necessario coprire le posizioni in dollari, ad esempio vendendolo a termine contro euro. Le obbligazioni qualche cenno di risveglio lo danno, ma non tale da indurci a considerarle seriamente come investimento. Le borse sono un po’ in stallo, il che è bastato per appiattire o anche far ripiegare la media mobile centrata, ma per il momento si tratta solo di una correzione secondaria. Discorso diverso merita Tokyo, che è ormai decisamente in un trend ribassista. Per chi è capace di farlo, un tentativo di short su Tokyo ci starebbe anche bene. Sul resto io sono sereno. -----------------------G.Evangelista-AgeItalia 21/11------------------ Il recupero di ieri pomeriggio evita in extremis la chiusura di seduta sotto il long stop giornaliero e dunque il formale segnale di fine del trend positivo di breve periodo (quello di medio è stato segnalato da inizio aprile e da allora non è mai venuto meno. Il livello dinamico sotto il quale ci sarebbe l’inversione passa fino a oggi per 19100 punti). Ciò non toglie che il mercato abbia reagito al test delle resistenze (area 19800 punti per il Mibtel (grafico, 26725-27025 per il Mib30) ripiegando ordinatamente. Una reazione abbastanza prevedibile e che in se’ non implica nulla di sconvolgente. Nessuno può escludere che si possa trattare di un semplice pullback correttivo in vista di un nuovo assalto ai massimi recenti. Domenica 23 fra l’altro è indicato come giorno di inversione secondo il modello di Bradley, per cui ci si dovrebbe aspettare un turning point fra oggi e lunedì. Sarà un massimo o un minimo? Solo fra 48 ore potremo scogliere il dubbio. Nel frattempo sarà bene ricordare come questo modello, indubbiamente fuori dagli schemi convenzionali, presenta negli ultimi 12 mesi un track record di tutto rispetto quanto a determinazione dei punti di svolta del Dow Jones: 28/12/2002 (due giorni prima di un minimo intermedio); 14/03/2003 (due giorni prima del minimo del 2003); 31/03 (il giorno di un minimo intermedio); 02/07 (il giorno dopo un minimo intermedio); 19/09 (il giorno di un massimo intermedio); 23/10 (il giorno precedente un minimo intermedio); e per l’appunto il 23 novembre. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Venerdì 21 Novembre 2003 10:20

---------------------------------Spystocks 21/11---------------------- Purtroppo tornano gli attentati. Quello che è successo ieri mattina in Turchia l’abbiamo visto tutti e non sono state delle belle immagini. Dovremo convivere con queste paure e, paradossalmente, fino a quando riguardano zone lontane da città importanti occidentali difficilmente i mercati subiranno dei pesanti scossoni. Lo shock della mattinata è stato prontamente recuperato in chiusura per i listini europei e questo significa che il mercato si regge su delle buone fondamenta, confermate dalla raffica di dati macro Us di ieri (sussidi-superindice-Philly Fed). Wall Street ha poi chiuso in calo con il Nasdaq che non è riuscito a recuperare la soglia dei 1900. Vediamo oggi la reazione dei listini, ma il mio consiglio è quello di stare molto leggeri in vista dei weekend. IN questa fase inizierei a guardare quei titoli più difensivi, come la Saipem o gli oils visto anche il prezzo del petrolio, pronti però a cambiare cavallo nel caso le cose si mettessero bene, con la preferenza per i titoli più reattivi. Ieri a piazza Affari abbiamo assistito allo switch dalla Bnl al Montepaschi, mentre è proseguita la corsa della Tim. Sul Nuovo mercato sono state ben comprate e.Biscom (un po’ tirata) e Cdb Web Tech: c’è aria di sorpresa??? ---------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 21/11----------------- Perché il dollaro continua a essere così debole (con grossi svantaggi per l'economia europea)? A questa domanda risponde un dettagliato rapporto di Antonio Cesarano (strategist del Monte dei Paschi di Siena). I motivi sarebbero tre: 1- Minor preferenza degli stranieri per gli asset americani (gli acquisti netti provenienti dall'estero sono scesi in settembre al minimo degli ultimi cinque anni). 2 - Restrizione all'importazione di prodotti tessili dalla Cina decisi da Usa: il mercato teme ritorsioni cinesi e quindi complicazioni nel commercio internazionale. 3- Maggior clima di incertezza a seguito degli attentati. Circa il primo punto (che è il più interessante) si fa notare che gli investitori esteri hanno dimostrato di apprezzare di più i bond delle aziende al posto di quelli del Tesoro americano, anche perché in vista di una ripresa dell'economia i bond aziendali appaiono più profittevoli. Cesarano, comunque, ritiene che da qui a fine anno il dollaro dovrebbe rimanere, rispetto all'euro, grosso modo sui livelli attuali. Ma nel 2004 il cambio con l'euro potrebbe arrivare anche a 1,25 contro l'1,19 di questi giorni. ---------------------G.Evangelista-AgeItalia (Toro) 20/11------------- Analogamente agli indici americani (Dow Industrial, Nasdaq (grafico e S&P 500) che hanno reagito una volta a ridosso delle rispettive medie a 50 giorni, il nostro Mibtel (grafico ieri ha mostrato una reazione una volta giunto a ridosso del long stop a 19600 punti circa. Reazione in tutti i casi tanto doverosa quanto insufficiente a far escludere che si possa ripresentare un test dei supporti. In Italia il mercato deve ringraziare le performance di TIM (grafico e Telecom (grafico, che da sole hanno contribuito positivamente in misura pari ad un quarto di punto: se avessero chiuse invariate la perdita del Mib30 sarebbe stata del 0.60% circa. Per cui al momento va tutto bene, il mercato è ancora sopra i suoi supporti di breve periodo (quelli di medio essendo sempre in area 19100); ma una chiusura inferiore ai 19600 punti fra oggi e domani farebbe concludere che il test delle importanti resistenze in area 19800 sperimentato qualche seduta fa è destinato ad essere seguito da un ripiegamento più profondo di quelli a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi. Nella fattispecie, si andrebbe quantomeno al test della parete inferiore del canale ripido che racchiude l’andamento dei corsi a partire dalla fine di settembre, parete che in questo momento passa per 19300 punti circa. -------------------------------A.Genzale 20/11------------------------ Con la chiusura di martedì sotto quota 1900 punti il Nasdaq (grafico Composite ha violato la trendline che ha sostenuto il rialzo dal mese di marzo, completando un rising wedge, figura d'inversione che se rotta al ribasso determina generalmente una brusca inversione di tendenza. Il rialzo di ieri si è interrotto esattamente sotto il limite inferiore della figura e, al momento, può essere qualificato come un semplice pullback. La divergenza negativa dell'indice con il macd in corrispondenza dei massimi degli ultimi tre mesi, peraltro, conferma il segnale d'inversione. A meno di un immediato recupero del livello di supporto sopra indicato, possiamo ritenere concluso il movimento impulsivo durato circa nove mesi. Il rising wedge, o "ending diagonal" nella terminologia di Elliott, può essere infatti conteggiato come onda 5 dell’impulso iniziato a marzo. I primi supporti sono a 1840 e 1780 punti, ma più significativo per arginare una correzione di medio termine è quello a 1650, punto di origine del rising wedge. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 20 Novembre 2003 10:40

-----------------------------------Spystocks 20/11-------------------- Le buone notizie che sono giunte ieri da General Electric hanno ridato un po’ di fiducia al mercato e hanno cancellato, in parte, i timori del drastico calo del dollaro. Wall Street ha recuperato in parte il terreno perduto nei giorni scorsi, ma il pensiero va sempre alle commodities (oro su nuovi massimi, ma anche il petrolio che non scherza) e al “malato cronico” del dollaro. Oggi avremo una serie di dati macro Us (Philly Fed-sussidi) e vedremo come reagirà il biglietto verde. Certo è che per l’economia europea e in particolare per quelle società più esposte verso la moneta statunitense le cose non si mettono molto bene e ieri abbiamo visto un primo assaggio di quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni (Philips e auto). A Piazza Affari ieri c’è stato l’ottimo movimento di Antonveneta (si avvicina la fine dell’aumento di capitale ed è tempo di nomine) e Bnl sulle voci di nuovi riassetti nell’azionariato, mentre c’è stato il risveglio della Tim, che è tornata su un livello importante: vediamo se avrà la forza di superarlo oppure se sarà nuovamente ricacciata indietro. I volumi di ieri indicano che c’è stato un certo interesse sul titolo e questo non puo’ che essere positivo. L’Enel, invece, ha subìto un vero e proprio sell-off che ha portato il titolo a ridosso di quota 5,2 sul rebus tariffe…meglio monitorarlo. -------------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 20/11------------- Fin dove potrà spingersi il rialzo dell'euro nei confronti del dollaro? Gli analisti e gli esperti di fronte a questa domanda mostrano un po' d'imbarazzo: per una volta hanno paura delle loro stesse stime. Infatti il calcolo economico (necessità per l'America di riequilibrare i conti con l'estero) li porterebbe a "vedere" un cambio euro/dollaro a 1,40, e per molti mesi. Un simile rapporto sarebbe perfetto per gli Stati Uniti. Infatti sarebbe in grado di rimettere ordine nei conti Usa con l'estero e anche di tenere alta la congiuntura americana (facilitando così la rielezione di Bush alla Casa Bianca). Però gli economisti si rendono anche conto che un dollaro così basso potrebbe provocare guasti pesantissimi in Europa e in Giappone. E allora pensano che gli americani non oseranno spingersi così avanti. Da qui la stima (tutta politica) di un cambio euro/dollaro che potrà arrivare al massimo a 1,25-1,30 contro un cambio attuale che sta sotto la linea dell'1,20. Questo, però, vorrebbe dire ripresa economica più lenta in America e conti con l'estero in disordine ancora per molto tempo. ----------------G.Maiani-Financial Research 19/11 (Orso su Snai)------ Snai ha messo a segno un rimbalzo puramente speculativo in questo inizio di mese passando dal minimo di 2,37 di fine ottobre all'odierno 4,88, ma ha poi perso sempre oggi quasi il 10% dopo aver realizzato il nuovo massimo dell'anno. Il titolo è inserito in uno scenario molto rischioso in quanto ora potrebbe accusare una serie di importanti cali consecutivi. Difficile operare in questo momento e dopo i recenti rialzi e i livelli tecnici valgono ben poco. Tuttavia, possiamo individuare in corrispondenza di 4,05/0 un livello intermedio di supporto, mentre 4,50 potrebbe costituire un ostacolo di brevissimo periodo. ------------------------------------Bca Sella 19/11------------------- Seduta positiva per il Mib30 che chiude a 26449 (+0,54%), dopo aver toccato un massimo a 26576. L'indice italiano e' inserito in un canale rialzista da marzo 2003 che ha portato le quotazioni a toccare un massimo a 26797 nella seduta del 14 ottobre 2003. La recente debolezza dell'indice attenua le pressioni al rialzo e rende necessaria una nuova fase di riaccumulazione nell'intervallo 26050-26650, prima di riprendere la salita con possibili obiettivi posti a 27000, 27700 quindi 28200. Debolezza sotto 26000, con correzione verso l'area di supporto statica e dinamica a 25200/300, che dovrebbe comunque contenere gli eventuali impulsi ribassisti. Si consiglia di mantenere le posizioni lunghe, aperte a 25500/550 e 26150/200, con t/p 26750 e 27450, alleggerendole in caso di un ritorno sotto 26000. --------------------------------G.Oteri-Tecnogest 19/11--------------- Capita raramente di avere conferme tecniche contemporaneamente da grafici diversi, di breve, di medio e lungo periodo. Per il titolo Parmalat (grafico le prime conferme di fondo stanno arrivando solo dal breve periodo e cioè dai grafici giornalieri e dal grafico orario. Si può notare che i minimi si sono ripetuti più volte sul grafico orario intorno a 2.15 euro. E proprio sul minimo del 17/11 si è realizzata una tipica formazione di fondo detta di Morning Star accompagnata da un raddoppio del volume. Un'ulteriore conferma di questa formazione potrebbe venire dal superamento della prima area di resistenza compresa tra 2.20 e 2.2150. Le cose cambiano un pò sul grafico giornaliero dove abbiamo due importanti conferme tecniche: la prima di tipo grafico detta di Harami che solitamente segna la fine di un ribasso e la seconda in fase di realizzazione sul suo RSI detta di "Bottom failure swing" altra tipica indicazione di fondo. Sui grafici di lungo periodo di ipervenduto che sta a significare che questo titolo è stato fortemente venduto, probabilmente anche allo scoperto. Il che significa che deve ritornare nuovamente in quei portafogli che lo hanno venduto ma deve essere anche ricomprato dagli scopertisti o dagli arbitraggisti. Il tonfo da 2.60 a 2.15 si è realizzato con il classico "sell off", che contraddistingue ogni volta la fine del ribasso. Fortissimo volume e forte caduta dei prezzi, un altro indizio del possibile fondo. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Martedì 18 Novembre 2003 10:19

------------------------------Spystocks 18/11------------------------- Ora il mercato dove andra'? E adesso il mercato dov'è diretto? E' bastato che il terrorismo internazionale alzasse nuovamente la voce per gettare tutti i mercati mondiali nell'incertezza. Gli indici americani ieri hanno chiuso in ribasso, ma non male come sembrava a metà giornata, mentre per l'Europa il bilancio è stato ben più negativo. Ora gli operatori si domandano se un Dow Jones a quota 10mila sia sostenibile e si torna a parlare di fonadamentali macroeconomici dopo qualche ottava di distrazione. Inoltre si avvicina la fine dell'anno e gli operatori incominciano a tirare i remi in barca, si chiudono le posizioni buone per fare il risultato e poi se ne riparla con l'anno nuovo, in vista del mitico (per gli operatori) periodo dei bouns. Dopo due anni di magra a Londra e New York, soprattutto si parla di un buon Natale e inizio anno nuovo per i portafogli dei trader. Ora tutto sta a capire come muoversi. A vista, questo è il commento che più spesso si sente nelle sale operative milanesi. Tra gliappuntamenti di oggi dagli Usa arriva il dato sui prezzi al consumo per il mese di ottobre (ore 14,30). Mentre in Europa interessanti i dati della Vodafone e della Air France. Infine visto che anche i trader hanno un cuore vi ricordo che oggi è lutto nazionale per i militari italiani morti in Iraq, e uno di loro era un analista finanziario di una sim milanese. ------------------------G.Turani-Repubblica 18/11--------------------- Arrivano buone notizie per l'Europa. Gli economisti di Ubs hanno infatti deciso di alzare le stime di crescita per l'area euro. Nel 2004 dovremmo arrivare all'1,7 per cento (dall'attuale 0,4-0,5). E nel 2005 la crescita dovrebbe arrivare al 2,2 per cento. Sono notizie positive, senza dubbio. Finalmente si vede un po' di crescita anche sul Vecchio Continente. È appena il caso di notare, però, che si tratta di una crescita ancora insufficiente: un buon aumento del Pil dovrebbe andare almeno sopra il 3 per cento. E, infine, va detto che questa crescita (solo prevista) rimane lontanissima da quella americana. Contro una crescita del 2,9-3 per cento di quest'anno, gli Stati Uniti dovrebbero arrivare al 4 per cento nel 2004 e poi al 3,5-4 per cento nel 2005. Insomma, in tre anni 11-12 per cento di crescita cumulata in America contro (nella migliore delle ipotesi) una crescita inferiore al 4 nel Vecchio Continente. America batte Europa tre a zero. ---------------------G.Maiani-Financial Research 17/11---------------- L'Euro/Yen ha generato un importante segnale rialzista proprio oggi con il superamento dell'area di resistenza di 127,5/128,0 che, se venisse confermato, dovrebbe rappresentare un segnale di inversione rialzista di breve/medio periodo. In effetti, l'euro tende a riportarsi all'interno del canale ascendente di medio periodo in atto da poco più di tre anni e il passaggio al di sopra di 130/1 potrebbe rappresentare una conferma in tale senso e precedere il progressivo raggiungimento di 138/40. Possibile un rialzo, ma è meglio intervenire solo sopra 130. Long su tenuta di 127,0 e sopra 130 con obiettivi rispettivi a 130 e a 132,80, poi a 134,50 e 138/40. Short sotto 127 con obiettivi a 125 e 122, poi 119 e 117,9/8. ----------------------------A.Marinelli-EtraSim 17/11----------------- Le buone notizie macroeconomiche delle ultime settimane lasciano spazio alle incertezze sul fronte geo-politico. Era dallo scorso mese di marzo che i mercati non subivano l’impatto emotivo di notizie di natura non direttamente economica. Da allora, i mercati finanziari hanno riflesso i segnali forti ed inequivocabili della ripresa economica, le aziende sono tornate a veder crescere i propri profitti e le quotazioni dei listini azionari hanno offerto buoni guadagni. L’anno corrente sarà ricordato per la capacità di reazione dei mercati finanziari (basti osservare la differenza tra i minimi di marzo e i livelli di inizio mese della quasi totalità delle aziende quotate) e per aver dimostrato che nel medio termine le quotazioni dei titoli riflettono i risultati e le aspettative sugli utili. Se le quotazioni raggiunte nelle recenti sedute dal Nasdaq (grafico o dal Nikkey e da alcuni settori, come Internet, il finanziario, i semiconduttori e in generale i settori sensibili alle aspettative di crescita, costituivano un limite per i meno ottimisti, ecco l’occasione per riconsiderare la borsa a prezzi minori. Difficile, per questo, attendersi forti discese dei listini azionari. Probabilmente le occasioni di acquisto si presenteranno già in settimana. Intanto alcuni listini hanno mostrato cenni di rotazione settoriale, privilegiando settori come i farmaceutici in Usa o le utilities in Italia. Monitorare i prezzi nelle prossime sedute potrebbe offrire occasioni di acquisto sui listini principali, con risultati che dovrebbero manifestarsi entro i primi mesi del nuovo anno. ----------------------------P.Marongiu-FutureBest 17/11--------------- Anche nel corso della passata ottava il mercato tedesco, malgrado la presenza di importanti scadenze cicliche su scala daily, non ha modificato la sua impostazione ed ha oscillato all’interno della barra weekly precedente, mostrando una forza di fondo pressoché inalterata, fatta eccezione per la prima parte dell’ottava, che risentiva dei setup ciclici naturali in scadenza a cavallo tra il 7 ed il 10 novembre. A questo punto, analizzando il Dax Index su scala giornaliera, notiamo in primo luogo un potenziale doppio massimo di breve in area 3815 punti, per il momento i venditori non hanno mostrato la determinazione necessaria per aprire una fase correttiva, ma qualora trovassero la forza e la convinzione necessarie potrebbe nascere un movimento discendente interessante. Le scadenze di medio termine maggiori sono collocate verso la fine del mese. Livelli per questa settimana: la resistenza statica di 3940, l’area di 3815 citata in precedenza, l’angolo di supporto maggiore passante a 3650 punti. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 17/11--------------- Lo spunto di venerdì spinge i prezzi esattamente a ridosso della parete superiore del canale ascendente ripido in vigore dalla fine di settembre. In termini di proiezioni di prezzo, siamo sempre attorno a quota 19800 punti, un’area che comprende fra l’altro il 50% di ritracciamento della discesa dal massimo di aprile 2002. Naturalmente le medesime considerazioni possono essere fatto con riferimento al Mib30, con la importante precisazione che in questo caso la fascia di resistenza è stata toccata a partire da venerdì: l’indice dei 30 titoli a larga capitalizzazione infatti presenta una concentrazione di proiezioni fra 26725 e 26845, con il famoso 50% di ritracciamento che cade soltanto a 27025 punti. Ciò naturalmente riflette una minore forza relativa rispetto alle realtà a media e piccola capitalizzazione di cui ci siamo già occupati (e d’altro canto è evidentissimo che in questi ultimi mesi le performance più rotonde sono state conseguite in realtà che sovente non fanno parte ne’ del Mib30, ne’ del Midex). Ci soffermeremo domani sulla citata fascia di resistenza del Mib30; oggi non possiamo fare a meno di rilevare come ancora una volta chi opera sulle opzioni sull’indice abbia preferito venerdì le Put rispetto alle Call (1434 Put ogni 1000 Call scambiate). Ciò riflette un timore di rovesci che, se da un lato stona con il clima di accondiscendenza riflesso dal valore di Panic Index relativamente basso, dall’altro è al momento sufficiente per impedire seri rovesci. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Lunedì 17 Novembre 2003 10:34

------------------------------Spystocks 17/11------------------------- L’ottava non è inizia nel modo migliore per i mercati. La pessima chiusura di Tokyo, con il Nikkei che ha lasciato sul terreno il 3,7% tornando sotto quota 10mila (minimo degli ultimi tre mesi), con il timore di nuovi attentati terroristici (Al Queda) è probabile che influenzerà la partenza dei mercati europei. (PS. Non so se avete notato, ma da quando un po’ tutti hanno iniziato a essere positivi sull’’Asia e in particolare su Tokyo gli amici del Sol Levante hanno intrapreso la strada del gambero, con buona pace per tutti gli investitori ndr). Inoltre, venerdì scorso il Nasdaq ha chiuso sui minimi a 1930 e questo non è stato un bel segnale. Le nuove tensioni internazionali (in Iraq (purtroppo), ma anche in Turchia), il dollaro che non sembra avere la forza di riprendersi con l’euro che sembra orientato verso nuovi massimi, l’oro sui massimi sono i motivi per i quali i listini potrebbero accusare qualche passaggio a vuoto. Staremo a vedere, ma la sensazione per questa ottava non è delle migliori. Non voglio dire che ci saranno dei pesanti scivoloni, ma comunque una fase laterale/negativa potrebbe anche starci. A Piazza Affari prestate attenzione a quei settori più reattivi come tech e finanziari (impressionante la cavalcata di Capitalia) che potrebbero accusare più di altri il profit taking del mercato. Sono curioso di vedere il movimento della Tim: venerdì in chiusura ho chiuso la posizione aperta sul finire della scorsa ottava. ----------------------------G.Turani-Repubblica 17/11----------------- Tiene sempre banco nelle conversazioni mondane il destino di Domenico De Sole e di Tom Ford, i due maghi della Gucci che adesso si sono dimessi e che quindi lasciano solo Francois Pinault della Ppr, che della Gucci è il proprietario. Dei due si era detto che sarebbero andati da Versace, probabilmente anche con una quota azionaria. E risulta che De Sole questo sta trattando (fra l'altro è molto amico dei Versace e in passato si era parlato addirittura di un accordo fra le due case di moda). Ma la faccenda sembra andare per le lunghe, per una serie di questioni complicate che hanno anche a che fare con la proprietà della maison Versace. E anche, presumibilmente, per una questione di poteri. Intanto, Tom Ford si guarda intorno. Se l'amico De Sole arriverà con una buona proposta, bene. In caso contrario bisognerà pure fare qualcosa. E risulta che in questi giorni Tom Ford ha avuto un colloquio con i vertici di Lvmh, addirittura con Bernard Arnault in persona, gran patron del gruppo francese. Ma alla Gucci che cosa succederà? Servirà qualcuno anche lì, dopo che Tom Ford e De sole avranno lasciato il timone dell'azienda. Le voci che circolano nel mondo della moda dicono che sono in corso sondaggi con la super-manager Rosemarie Bravo, che in questi ultimi anni ha rilanciato (e molto bene) Burberry. Dopo di che sarà la Bravo a scegliere lo stilista a cui affidare l'eredità di Tom Ford. I suoi amici continuano a dire che Cesare Romiti attende, con fiducia e con qualche buona ragione, di essere chiamato alla successione di Antonio D'Amato alla presidenza della Confindustria. Finora nessuno si è fatto vivo, ma è assai probabile che qualcuno bussi alla sua porta fra non molto. E questo per tre buone ragioni. 1- Romiti è stato, a suo tempo, il grande elettore di D'Amato. 2- Quest'ultimo, nel momento di lasciare la Confindustria, si trova a non avere un candidato con i numeri per vincere, e quindi prima o poi dovrà "riscoprire" Romiti, al quale lo lega anche un obbligo di riconoscenza. 3- L'unico candidato oggi sulla piazza nell'area D'Amato (neoconservatori) è Nicola Tognana, che però si presenta debole e non raccoglie consensi generali. Soprattutto non è molto rappresentativo. E la Confindustria, che non esce tanto bene dalla presidenza D'Amato (si è appiattita troppo sul governo e ha perso tempo in cose inutili e oggi dimenticate, come l'articolo 18) ha urgentemente bisogno di un rilancio. E qui si torna a Cesare Romiti, che in passato ha rifiutato più volte la presidenza della Confindustria, ma che oggi accetterebbe volentieri. Il galateo e la conoscenza delle regole della politica confindustriale proibiscono però a Romiti di farsi avanti in prima persona: deve aspettare che lo chiamino, e quindi aspetta. Tanto, prima o poi qualche amico si farà vivo di sicuro. Mentre aspetta, comunque, non è che l'ex-presidente della Fiat se ne stia con le mani in mano. Deve occuparsi della posizione del figlio Maurizio, che è amministratore delegato della Rcs e verso il quale l'insofferenza di molti grandi azionisti sta crescendo. Grandi utili in casa Mediaset (va molto bene la Spagna, fra l'altro). Con un solo problema, in parte quasi assurdo: la concorrenza della Rai. Grazie a un paio di trasmissioni fortunate (di basso livello, ma di alti ascolti) la Rai ha danneggiato e non poco l'audience di Mediaset in alcuni momenti chiave. Da qui l'irritazione di alcuni e una piccola guerra interna a Mediaset, che però, come tutte queste vicende, potrebbe anche avere esiti pesanti nel giro di qualche settimana. A Milano si dice che potrebbero essere coinvolti anche i vertici delle testate giornalistiche. In piazza Affari continuano a volare grandi pacchi di Generali e nessuno riesce a capire bene che cosa stia succedendo. E' probabile che tutti questi movimenti abbiano in realtà una sola spiegazione: e cioè l'avvicinarsi del momento della fusione fra le Generali e l'Alleanza. Tutti gli interessati a questa vicenda smertiscono, e anche con una certa decisione. Ma in piazza Affari tutti non prendono sul serio queste smentite e sono convinti che prima o poi la fusione si farà. E quindi, nell'attesa, accatastano azioni Generali, convinti che la convenienza sarà da quella parte piuttosto che da quella di Alleanza. ----------------------------R.Di Lorenzo 17/11------------------------ L’euro sta tentando di andare a testare ancora il grande doppio massimo. Ovviamente nessuno sa come andrà a finire il test, specie chi dice di saperlo; lo deciderà il mercato. Per il momento non coprirei le posizioni in dollari. C’è tempo. Bund sempre in trend ribassista, anche se con velocità ridotta; t-bond invece in ampio movimento laterale. Continuerei a stare lontano dalle obbligazioni. Borse: Milano è riuscita a uscire al rialzo dal movimento laterale; direi che le prospettive non sono niente male. New York sta facendo una correzione secondaria, del tutto prevista; direi che dalla settimana prossima si può ricominciare a comperare. Tokyo invece in trend ribassista, abbastanza inaspettatamente. ----------------------A.Savio-Gestnord 14/11-------------------------- Prosegue il recupero del mercato azionario italiano. Nelle prime due sedute di settimana i corsi mettono a segno un movimento correttivo che trova un valido punto di appoggio a ridosso delle 19600/550. Il livello frena la discesa dell’indice che riesce a spingersi sopra i massimi della settimana precedente attestandosi a ridosso delle 19850. In ottica di medio periodo confermiamo le precedenti analisi che evidenziavano il completamento di una figura rialzista di doppio minimo che verrebbe negata solo in seguito a ritorni sotto le 19100/19000 di indice Mibtel (grafico (livello che potrebbe anche rappresentare il minimo di un eventuale pull-back). Suggeriamo quindi di mantenere le posizioni rialziste, per il medio. Ricordiamo che gli obiettivi della figura menzionata si collocano a 20000, 20800 e 22000. In ottica di breve la confermata violazione delle 19400/450 prima e delle 19700 successivamente, proporrebbe, nell’immediato, le 20000 ed in seguito le 20450/500. Solo nuove discese sotto le 19450 aprirebbero correzioni più marcate in direzione delle 19100/19000, area dove ritorneremmo compratori in ottica di medio. ----------------------------F.Di Lella (Gestnord) 14/11--------------- Quadro tecnico interessante per Generali (grafico Assicurazioni. Il titolo da inizio anno oscilla tra 18 e 22 euro, con una breve escursione sopra questo livello a ridosso dell’area 24. Da queste quotazioni il titolo è precipitato a 19.0 dando corso ad un movimento laterale nel quale si trova ancora adesso. Da inizio mese è ritornato l’interesse su Generali ed un primo segnale di forza si è avuto dalla rottura della trend linea tracciata dai massimi di marzo. Infatti, la rottura di quota 20.25 ha portato ad una accelerazione del trend, con i corsi che si sono spinti verso quota 20.8. Su prosecuzione del movimento troviamo i successivi target rialzisti verso i massimi di metà giugno in area 21.80-22 euro. E’ questa l’area critica, dove consigliamo di prendere profitto e aspettare un ritorno degli oscillatori di medio periodo a livelli più bassi. Ritracciamenti a ridosso delle 20.20/20.30 sarebbero sfruttati per acquisti sulla lettera. Debolezza sotto le 19.5 evento che proporrebbe probabile accelerazioni del movimento con target a 18.5/18.0 euro. ---------------------------R.Zagatti-Borsafutures 14/11--------------- T BOND: ------------- Sempre Wave 4 laterale. COPPER: -------------- Piena Wave 3 CRUDE OIL: ----------------- Rotto la resitenza frattale e si dirige per una Wave impulsiva up. CORN: ----------- Niente di interessante. Piena Wave 4. INDICI [LUNGO TERMINE]: ---------------------------------------- Analisi ribassista a lungo termine. INDICI [BREVE TERMINE]: ---------------------------------------- Ritengo non ancora terminata la Wave 5 up a breve periodo. Mi aspetto una minibolla. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Venerdì 14 Novembre 2003 10:11

-----------------------------Spystocks 14/11-------------------------- Ieri abbiamo visto i primi dati macro Us della settimana, e non sono stati dei migliori anche se in realtà, almeno per quanto riguarda i sussidi, siamo in linea con le attese. Preoccupa, invece, il deficit della bilancia commerciale, che è tornato sopra quota 41 mld e questo non è certo un bel segnale per l’economia a stelle e stelle. Ma tant’è. Wally ha tirato il fiato dopo la corsa di mercoledì e questo non puo’ che essere positivo anche se Wal-Mart potrebbe aver suonato un campanello d’allarme. In Europa abbiamo invece incassato le buone notizie provenienti dell’economia tedesca e francese. Per oggi attenzione al dato sulle vendite al dettaglio e al Michigan. Sul fronte azionario, ottima giornata per la tecnologia ma anche per gli assicurativi. A piazza Affari i colossi bancari non hanno deluso le attese. Vediamo oggi la reazione del mercato al piano industriale del Montepaschi anche se la mia attenzione, come avevo già detto nei giorni scorsi, si sta focalizzando su Antonveneta. Ma chi continua a correre è e.Biscom, che ieri è tornata sopra i 46 euro spinta dall’ottima trimestrale e dal piano industriale molto ambizioso. Visto il movimento del Nasdaq era abbastanza prevedibile un riscatto del Numtel, troppo tempo finito nel dimenticatoio, ma francamente un rally di questa ampiezza non me l’aspettavo. ----------------------------------D.Daolio 13/11---------------------- Nella settimana appena trascorsa l’indice mib30 ha compiuto un progresso limitato, in termini di apprezzamento percentuale, ma molto significativo, dal punto di vista grafico. Infatti, anche se un pò in ritardo rispetto ai principali indici di riferimento internazionali, e allo stesso Mibtel (grafico, anche il mib30 è riuscito finalmente a scavalcare la resistenza costituita dai massimi di giugno e settembre, formatisi in area 26300/26400. Successivamente alla violazione della resistenza, non abbiamo assistito ad una accelerazione rialzista, e la volatilità, nonché i volumi , sono rimasti molto bassi. Questo fattore non è negativo, dal punto di vista tecnico. In sintesi, ci sono le premesse perché l’indice riesca finalmente, nella parte conclusiva dell’anno, a lasciarsi alle spalle la lunga fase laterale, che lo ha visto muoversi tra 24750 e quota 26300 per oltre cinque mesi, e a portarsi lentamente verso i target in area 27000 e 28500. In questo momento quindi a nostro avviso si potrebbe incrementare leggermente l’esposizione sul mercato azionario, pur mantenendo un atteggiamento prudente, poiché una correzione può sempre intervenire. -----------------------Bca Sella 13/11-------------------------------- Seduta positiva per il Nikkey 225, che chiude a 10338 (+ 1,09 %). Lo scorso mese, l’indice ha effettuato una salita a testare la forte resistenza a 11000/200, senza riuscire ad infrangerla. La successiva correzione si è arrestata al di sopra del supporto indicato in area 10050/100. Per le prossime settimane, un segnale direzionale chiaro si avrebbe solo con la fuoriuscita dall’intervallo 10050/100 – 11200, anche se stanno diminuendo le probabilità di una prossima rottura al rialzo, con obiettivo 11500/550 ed estensioni comunque non oltre la resistenza chiave a 12100, il cui superamento, improbabile per tutto il 2003, cambierebbe l’impostazione dell’indice anche in ottica strategica. Un segnale ribassista si avrebbe solo su chiusure al di sotto di 9850-10000, con obiettivo il supporto critico a 9250, la cui tenuta (molto probabile) è essenziale per mantenere un’impostazione positiva per i prossimi mesi. In termini di benchmark è opportuno mantenere un’esposizione neutrale, sia in ottica tattica che strategica, sovrappesando in ottica tattica al superamento di 11200. -----------------------G.Evangelista-AgeItalia 13/11------------------ Sembra proprio che il mercato per il momento non abbia alcuna volontà di scendere: questa constatazione farà sicuramente felici gli investitori che puntano sul rialzo, ma non si può fare a meno di rilevare come il mercato azionario si trovi in una condizione “pompata”: una crescita non fisiologica, vorremmo quasi dire indotta da steroidi. Lo dimostra per esempio la gigantesca performance di Snai, raccomandata sul Rapporto Giornaliero due settimane fa e che nel frattempo è schizzata del 60%. Questo è un mercato di azioni, non un mercato azionario, come dicono in America: un mercato dove la selezione attiva dei titoli fa la differenza; d’altro canto, il Mib30 ieri scambiava sui medesimi livelli toccati a metà giugno, quasi cinque mesi fa, eppure è sotto gli occhi di tutti come alcune realtà da allora siano salite, e parecchio pure. Questo come si diceva fa sì che l’esposizione al rialzo debba esserci, ma la cautela non deve mai venire meno: è sicuramente da folli comprare azioni su questi livelli, ma va bene partecipare al rialzo purché si trovi qualcuno più folle di noi. Attenzione sempre alla resistenza in area 19800 punti. Mercato bullish fino a che regge quota 19000. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Giovedì 13 Novembre 2003 11:20

------------------------------------Spystocks 13/11------------------- Giornata da ricordare quella di ieri a Wall Street. La scossa è giunta, come sempre, dai chip con il Sox (+3,3%) che si è issato fin sopra i 530 punti trascinando al rialzo la borsa statunitense, con il Nasdaq che si è fermato sui massimi di seduta a 1973 punti. Adesso tocca a noi, europei, a seguirne la strada. E le premesse ci sono tutte. L’ottima seduta dei telefonici di ieri (in modo particolare le tlc britanniche), con l’aggiunta della trimestrale brillante di Deutsche Telekom giunta pochi minuti fa, ma anche della tecnologia (Nokia potrebbe finalmente riscattare un anno assai deludente) dovrebbe ricevere un ulteriore spunto per trascinare i listini. Attenzione, quindi, ai settori più reattivi anche se oggi pomeriggio (sussidi settimanali e deficit) e domani (PPI-Michigan) avremo una controprova di quello che è successo ieri sera. A Piazza Affari riflettori puntati su Parmalat dopo che ieri sera la società ha comunicato di aver liquidato le sue quote nel fondo Epicurum, incassando 517 milioni di euro. Già nella sessione serale sono scattate le ricoperture e oggi potrebbero continuare. Attenzione anche alle tlc di casa Tronchetti, che potrebbe riscattare un inizio di ottava non particolarmente brillante (Telecom) ma anche un periodo a dir poco deludente (Tim), e ai finanziari. -----------------------G.Maiani-Financial Research 12/11-------------- Seat è inserita in una fase di difficile rafforzamento e tenta di mantenersi al di sopra del supporto individuato nelle immediate vicinanze di 0,815. La situazione è quindi moderatamente rialzista ed è ancora molto probabile un immediato recupero. Tuttavia, la situazione è potenzialmente molto pericolosa e un mancato immediato recupero potrebbe lasciar spazio ad una fase ribassista di breve periodo. Meglio in un tale contesto intervenire in acquisto solo sulla forza e, nel caso specifico, in caso di superamento di 0,84. Long sopra 0,84 con obiettivi a 0,877 e 0,93, poi 0,98/9. Short sotto 0,81 con obiettivi a 0,77 e 0,73. Trading limitato tra 0,815/0 e 0,84. -------------------------G.Evangelista-AgeItalia 12/11---------------- La correzione di ieri giunge abbastanza prevista, e segue il test dell'area di resistenza attorno ai 19800 punti. Soprattutto, segue il marginale sfondamento verso l'alto del canale inclinato positivamente entro cui le quotazioni dell'indice si muovono dall'inizio dell'estate. In termini grafici, si tratta del cosiddetto throw-over, una falsa rottura i cui effetti sono non proprio benigni. Ma su questo aspetto avremo eventualmente modo di ritornare. Ciò che interessa ora è verificare se la correzione mantenga le sue promesse, vale a dire il raggiungimento di una fascia di prezzi attorno ai 19200 punti, non lontano dai livelli attuali. Fino ad allora, e soprattutto fino a che il Mibtel (grafico regge quota 19000 punti, dove scorre il long stop settimanale, il trend di medio (e di breve) periodo resterà inclinato verso l'alto, inducendoci a mantenere una esposizione media in azioni attorno al 40-45% e a considerare eventuali flessioni solo in ottica correttiva. I problemi sorgerebbero eventualmente soltanto in caso di chiusura settimanale sotto quota 19000. Solo allora le previsioni formulate da Arch Crawford otterrebbero la consacrazione del mercato. -----------------------------------Bca Sella 12/11-------------------- Seduta moderatamente negativa per il Mib30 che chiude a 26494 (-0,46%), dopo aver toccato un minimo a 26215. L'indice italiano è inserito in un canale rialzista da marzo 2003 che ha portato le quotazioni a toccare un massimo a 26418 nella seduta del 9 settembre 2003, dove sono prevalse le prese di beneficio. Dopo un movimento correttivo a 25150/200 sono tornati gli acquisti sull’indice che ha come possibili obiettivi di salita: 27000, 27700 quindi 28200. Nell’immediato sembra tuttavia necessaria una pausa di riaccumulazione nel possibile intervallo 26000-26600. Debolezza sotto 26000 che renderebbe possibile la prosecuzione del movimento correttivo verso l’area di supporto statica e dinamica a 25200/300, che dovrebbe comunque contenere gli impulsi ribassisti. Si consiglia di mantenere le posizioni lunghe, aperte a 25500/550 e 26150/200, con t/p 26850 e 27450, alleggerendole in caso di un ritorno sotto 26000. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Novembre 2003 10:31

---------------------------Spystocks 12/11---------------------------- Mentre a Wall Street la giornata è stata relativamente tranquilla, a piazza Affari si è scatenata la bufera. Prima Telecom Italia ha dovuto fare i conti con l’annuncio dell’aumento di capitale di Olimpia, che ha spiazzato gli investitori, poi si è scatenata la tempesta su Parmalat. Il titolo è precipitato fin sotto quota €2,2 dopo due sospensioni per eccesso di ribasso sulla notizia che la società di revisione (Deloitte&Touche) non è stata in grado di esprimersi sull’attivo circolante da destinare al rimborso dei bond. Siamo nuovamente di fronte a un caso Cirio??? Speriamo di no, anche se visto la violenza con cui si è abbattuta la lettera qualche dubbio è più che legittimo. Adesso, soprattutto per i possessori di obbligazioni, diventa dura anche perché dopo il pesante calo di ieri le primarie agenzie di rating sono con il coltello tra i denti, pronte a downgradare il debito del gruppo della famiglia Tanzi. Attenzione, quindi, sia a chi vuole pizzicare l’azione che si vuole lanciare sui bond: forse è meglio aspettare gli eventi, soprattutto con la trimestrale di venerdì prossimo. Ma ieri anche le banche coinvolte in Parmalat hanno vissuto un primo pomeriggio da cardio-palma con Intesa e Capitalia su tutte. Per quanto riguarda Telecom (ma anche Pirelli&C) personalmente ieri ho accumulato la posizione perché rimango dell’idea che il titolo tlc ha delle buone potenzialità. Ieri c’è stata la prima raffica di trimestrali, quasi tutte migliore delle attese anche se Bnl-Sanpaolo e Mediaset hanno stupito, e questo non può che dare fiducia. Anche per oggi non sono previsti dati macro Us in arrivo e questo potrebbe caratterizzare nuovamente la seduta odierna… ------------------------G.Turani-Repubblica 12/11--------------------- Una discreta sorpresa, per l'Italia, e una conferma non lietissima. La sorpresa è che nel terzo trimestre c'è stata una sensibilissima ripresa della produzione industriale. In termini annualizzati, la produzione industriale italiana è salita del 5,8% sul trimestre precedente. Il dato appare un po' strano e nessuno sa se questa ripresa potrà essere sostenuta (probabilmente no). La stranezza del dato sulla produzione industriale deriva dal fatto che nello stesso periodo le cose sono andate malissimo in Germania (-3,2%, in termini annualizzati, rispetto al trimestre precedente) e male in Francia (crescita zero). Per ora, comunque, bisogna prendere atto del fatto che la produzione industriale italiana si è mossa. La conferma non lietissima è che, alla luce anche di questi ultimi dati, l'Italia nel 2003 farà registrare una crescita dello 0,4%. Ma questo solo se nel quarto e ultimo trimestre dell'anno la crescita subirà un'impennata. Altrimenti, si chiude sullo 0,3%, un filo meno dell'anno scorso. ------------------G.Maiani-Financial Research 11/11------------------- Parmalat, dal punto di vista puramente tecnico, ha rotto al ribasso lo scorso 7 novembre un supporto dinamico di breve periodo ricavato congiungendo tre minimi ascendenti generando in tale modo un segnale ribassista di breve periodo. Ora viene individuata in un contesto puramente speculativo e dovuto a cause non tecniche. Probabile al momento un ulteriore cedimento del titolo che, tuttavia, potrebbe contare sul supporto intermedio di 2,10 per tentare di rafforzarsi. Ovviamente, gli attuali movimenti del titolo hanno poco da vedere con l'andamento del mercato e un ulteriore peggioramento di questo ultimo dovrebbe precedere un mini crollo di Parmalat. La situazione è quindi strettamente legata alle vicende societarie e pertanto difficilmente prevedibile. Tenteremo di conseguenza di operare in un'ottica di strettissimo trading. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 11/11--------------- E' quasi apprezzabile come l'indice ieri non si sia spinto oltre la fascia di resistenza attorno a quota 19800 (+/- 100 punti), sulla cui importanza ci siamo già soffermati nel commento di ieri. Sin qui tutto bene, verrebbe da dire; nel senso che il Mibtel (grafico si mantiene a ridosso della parete superiore del canale ripido formatosi a partire dall'inizio di ottobre (ma si muove ieri interamente al di sopra del canale ascendente di minore inclinazione che parte da giugno). Le attese a questo punto sono per una fase correttiva che conduca i corsi quantomeno a ridosso della parete inferiore del canale ripido, e dunque stiamo parlando di una fascia di prezzi attorno ai 19200 punti. Non emergono indicazioni originali sul fronte dell'analisi tecnica, se si eccettuano quelle copiose contenute nell'appendice settimanale al Rapporto Giornaliero di ieri; l'unica novità di rilievo è rappresentato dalla corsa all'acquisto delle Put sul Mib30 sperimentata ieri, con un rapporto rispetto alle Mibo Call di gran lunga superiore alle due volte. La media a 10 giorni si porta così a quota 1.308 (in media, 1308 put scambiate ogni 1000 call negli ultimi 10 giorni). ------------------------------------Bca Sella 11/11------------------- Prese di beneficio per Mib30 che chiude a 26494 (-0,34%), dopo aver toccato un massimo a 26622. L'indice italiano è inserito in un canale rialzista da marzo 2003 che ha portato le quotazioni a toccare un massimo a 26418 nella seduta del 9 settembre 2003, dove sono prevalse le prese di beneficio. Dopo un movimento correttivo a 25150/200 sono tornati gli acquisti sull’indice che ha come possibili obiettivi di salita: 27000, 27700 quindi 28200. Nell’immediato sembra tuttavia necessaria una pausa di riaccumulazione nel possibile intervallo 26000-26600. Debolezza sotto 26000 che renderebbe possibile la prosecuzione del movimento correttivo verso l’area di supporto statica e dinamica a 25200/300, che dovrebbe comunque contenere gli impulsi ribassisti. Si consiglia di mantenere le posizioni lunghe, aperte a 25500/550 e 26150/200, con t/p 26850 e 27450, alleggerendole in caso di un ritorno sotto 26000. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Martedì 11 Novembre 2003 10:24

-----------------------M.Masetti-Gann's World (Toro) 10/11------------ La formazione del nuovo bottom annuale in Marzo permette di confermare la scadenza nel 2003 del nuovo setup annuale dopo quello dell’anno 2000, qualificando l’anno corrente come key reversal per il 2004. Ricordiamo che nel 2002 gli angoli annuali di supporto tracciati dal bottom del 1992 e 1995 passavano rispettivamente a 990 e 1.023 di Comit e l’ottima tenuta ha fatto si che la pressione ribassista quest’anno, almeno nei primi sei mesi, risultasse limitata visto anche il passaggio a 1.057 e 1.087, livelli che sono stati raggiunti, intaccati ma poi ottimamente recuperati dopo la scadenza dei setup mensili chiave di Gennaio e Marzo. La tendenza positiva di medio ripartita in Aprile con la conferma del setup di Marzo avrebbe come obiettivo naturale di rialzo il raggiungimento entro l’anno dell’angolo di resistenza annuale passante a 1.410 mai raggiunto in due anni di ribasso. Tale aspettativa suggerisce PERTANTO che nel 2003 sia il Mibtel (grafico che il Comit, a parte il mantenimento della negatività nell’ottica di lungo periodo, nel medio il top del 2002 pari a 1.513 di Comit e 24.257 di Mibtel non sarà perforato al rialzo in quanto il passaggio dell’angolo tendenziale annuale discendente a 1.410\1.440 e 22.700\22.950 di Mibtel - pari a 30.000\31.800 di Fib30 (grafico – rappresenterà la MASSIMA POSITIVITA ANNUALE. Ad ostacolare un tale spazio di crescita entra in gioco il chart annuale del contratto Fib30 il quale sulla base del passaggio dell’angolo annuale di resistenza a 26.090 (Contratto Dicembre 2003) ci dice, come già anticipato ad inizio anno, che TALE LIVELLO RAPPRESENTAVA LA MINIMA POSITIVITA’ CHE IL MERCATO ITALIANO DOVEVA REGISTRARE ENTRO L’ANNO 2003. Pertanto rimane valido lo scenario secondo il quale la presenza del setup annuale giustificherà l’aspettativa che dopo tre anni di trend negativo, il nuovo bottom annuale dovrebbe permettere una ripresa del trend positivo di medio partita con il bottom di Marzo della durata di almeno sei mesi nel 2003. -------------------------G.Oteri-Tecnogest (Toro) 10/11--------------- La volatilità della Fed di tenere i tassi bassi il più a lungo possibile sta facendo a pugni sia col mercato obbligazionario, dove i rendimenti salgono, che con la realtà economica. E' infatti un classico comportamentale dei mercati assieme a nuovi crolli del mercato obbligazionario già in bear market, a fronte dell'inizio del rialzo di mercati azionari. Vedere il ciclo teorico dei mercati sui libri di Martin Pring o di John Murphy di analisi tecnica. E' infatti probabile che il rialzo dei tassi risulti inferiore a quello dell'incremento del P.I.L americano e di conseguenza degli utili societari. Questi sono cresciuti mediamente del 18% nel terzo trimestre di quest'anno rispetto al corrispondente dello scorso anno. Ma i rapporti prezzi utili attuali intorno a 30 volte scontano un ulteriore rialzo degli stessi. Inoltre se applichiamo la regola di Grahn. Vediamo che abbiamo un rapporto di 3.32 market to book contro un rapporto di 5.5 tra il R.O.E. dello Standard & Poor ed i tassi attuali in base a questo rapporto la borsa è destinata a salire ancora anche in presenza di moderato rialzo dei tassi. Il mercato dell'oro si è accorto della potenziale ripresa dell'inflazione ed il prezzo del metallo è solo 10$ più basso dei massimi assoluti anche la Fed sta correndo ai ripari cercando di drenare quell'enorme massa di liquidità creata negli scorsi mesi per rinvigorire l'economia. Anche il dollaro si è ripreso sulla stessa aspettativa di tassi più alti e ne hanno approfittato subito i giapponesi per comprare asset in dollari sulla borsa americana. Anche il mercato obbligazionario europeo sta scontando un aumento dei tassi a lungo ed ha cominciato la parte più forte del suo Bear Market. Alcune borse come Milano Francoforte e Zurigo sono uscite dai loro bear markets di lungo nell'intento di iniziare rialzi di lungo termine. -----------------------------A.Marinelli-EtraSim 11/11---------------- Il miglioramento del quadro occupazionale, dopo i dati della settimana scorsa, non ha spinto al rialzo gli indici azionari Usa. Variazioni più sensibili si registrano in ambito obbligazionario dove i rendimenti sono in netto miglioramento e dove appare scontato un intervento della Fed. In realtà l’autorità monetaria, nonostante il quadro congiunturale evidenzi una ripresa, trova nell’ancora elevato livello di disoccupazione una valida ragione per rimandare ogni tipo di intervento. Solo una effettiva ripresa dell’inflazione potrebbe giustificare un intervento sui tassi di interesse e quindi è probabile che il tutto sia rimandato al primo semestre del 2004. Una conferma di questo scenario è offerta dal comportamento del dollaro che non mostra ancora segnali concreti di inversione di tendenza nei confronti dell’euro. All’immobilismo delle Banche Centrali degli Usa e della zona dell’euro, hanno risposto le autorità monetarie australiane e britanniche con un ritocco al rialzo dei propri tassi di interesse. Appare logico attendere un apprezzamento delle rispettive divise nei confronti del dollaro considerato anche il differenziale di rendimento. È proprio per questo motivo che un incremento dei tassi di interesse nell’area euro si possa attendere solo dopo un rialzo in Usa. I mercati azionari sembrano aver scontato ogni notizia positiva, soprattutto quelli statunitensi, ed è facile attendere qualche settimana di variazioni contenute prima di movimenti più importanti tra la fine e l’inizio dell’anno. Sul mercato italiano continuano a brillare i titoli a media capitalizzazione e i finanziari. Il mercato non ha ancora offerto segnali di una vera rotazione settoriale. Vale quindi la pena di continuare a monitorare titoli e settori che già da diversi mesi raccolgono consensi. -------------------------P.Marongiu-FutureBest 10/11------------------ La barra weekly formatasi nella passata ottava evidenzia in modo esplicito una buona condizione di fondo del mercato tedesco, che si presenta tonico e rialzista praticamente in ogni ottica temporale. I massimi di inizio settembre, che resistevano da ben sette ottave, sono finalmente stati violati in senso rialzista grazie alla spinta impetuosa del periodo a cavallo tra fine ottobre e inizio novembre – fase tradizionalmente rialzista – e al movimento rialzista importante dei giorni scorsi. A questo punto sarà davvero molto interessante valutare l’impatto del mercato con la scadenza ciclica di setup che potrebbe aver effetto – in caso di esito positivo – nella parte iniziale della settimana e provocare l’atteso reversal. Per quanto riguarda i livelli di prezzo su scala settimanale segnaliamo la presenza a quota 4080 e 3830 punti di altrettante forti resistenze di natura statica e dinamica oltre all’importante angolo di 3580 punti, cioè il supporto maggiore di medio termine. ------------------------------------Spystock 11/11-------------------- La chiusura negativa di ieri sera di Wall Street, con il Nasdaq che ha perso l’1,48% scivolando a quota 1940 punti, non è un bell’auspicio per la giornata odierna anche se una pausa di riflessione è più che fisiologica. Aspettando i dati macro Us, previsti solo per la seconda parte della settimana, vedremo se gli indici avranno la forza di navigare senza troppi scrolloni oppure se riusciranno a rivedere i nuovi massimi. Certo è che se il Nasdaq non riuscirà a recuperare in breve tempo il terreno perduto la situazione non sarà delle migliori. Anche se il sentiment è molto positivo, ci sta una correzione di qualche punto percentuale, giusto per scaricare un po’ gli eccessi di quest’ultimo periodo. Per la seduta odierna attenzione alla chiusura di Tokyo mentre a piazza Affari parte la stagione delle trimestrali dei finanziari con in primis la Bnl. Ieri il titolo dell’istituto capitolino ha toccato un nuovo massimo annuale, spinto dalle attese dei conti e del piano industriale. Inoltre il settore potrebbe beneficiare dei risultati del colosso Ubs, che ha riportato una trimestrale molto positiva. Io rimango dell'idea che a questi livelli è molto tirata. Da monitare ST che ieri ha resistito ottimamente al pesante storno di Infineon ma oggi potrebbe accusare un passaggio a vuoto. Attenzione anche a titoli della galassia Bicocca, dopo che la stampa riporta dell’aumento di capitale da 700 milioni di Olimpia che consentirà di salire in Telecom al 18%. Tim, invece, sembra dare cenni di risveglio. ---------------------------G.Turani-Repubblica 11/11------------------ Allarme rosso cessato per l'Europa. In settimana escono i dati sul Pil nel terzo trimestre dei maggiori paesi dell'area euro. E l'attesa di consenso è che si abbia un risultato probabilmente analogo per Francia, Germania e Italia: crescita pari allo 0,2 per cento (trimestre su trimestre). Il che porta inevitabilmente a una crescita identica, 0,2 per cento, per l'insieme dell'area euro. Area che invece nel secondo trimestre era andata sotto (-0,1 per cento) e che nel primo aveva fatto segnare una crescita uguale a zero. Il risultato di tutti questi numeri è che la mini-recessione europea (-0,1 per cento nel primo semestre dell'anno) può considerarsi chiusa e archiviata. Il che non significa, però, che è in arrivo la ripresa. La crescita del terzo trimestre, come si è detto, sarà dello 0,2 per cento, appena un filo cioè sopra lo zero. In totale, comunque, nel 2003 l'area euro, se saranno rispettate le previsioni, dovrebbe far registrare una crescita dello 0,6 per cento, inferiore a quella del 2002, che era stata pari allo 0,8 per cento. Più che una ripresa, questo è un recupero. --------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Lunedì 10 Novembre 2003 11:45

-------------------------------Spystocks 10/11------------------------ Con la giornata di venerdì scorso si è chiusa una stagione a dir poco brillante per i mercati, con gli indici Usa ed europei che hanno toccato i nuovi massimi dell’anno. Dico così perché nell’ultima seduta della scorsa ottava mancavano all’appello i dati sul mondo del lavoro statunitense. E questi non hanno deluso, anzi. Il dati sulla disoccupazione negli Usa nel mese di ottobre è sceso al 6% dal 6,1% del mese precedente mentre (soprattutto) il numero di buste paga è salito a 126.000 del mese precedente. Tutti noi aspettavamo queste belle notizie: il dato offre segnali di miglioramento del mercato del lavoro americano, visti anche dai dati di settembre e dalle richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione ad ottobre e conferma il periodo positivo del settore dei servizi. I listini Us, però, sul finale hanno corretto e hanno chiuso in lieve calo a causa dell’impennata dell’euro, tornato sopra la figura di 1,15 sui timori di un possibile aumento del livello di allarme, da giallo ad arancione. Adesso bisogna verificare se i listini non accuseranno le vertigini, magari aiutati dalle raffica di trimestrali europee (e italiane) in arrivo e da dati macro che dovranno confermare il buon momento. A Piazza Affari sono in arrivo le trimestrali dei finanziari, i veri “mattatori” del listino. Attenzione, quindi, alla scelta del’investimento. Se dovesse arrivare qualche delusione dai conti è probabile che arrivi la correzione anche se tutto dipenderà da Wall Street. Tra i finanziari Finecogroup è rimasta più indietro degli altri nell’ultimo periodo (tranne l’exploit di venerdì scorso), come del resto Alleanza continua a piacermi. Bnl e Capitalia hanno già dato: entrare su questi livelli mi sembra un po’ rischioso, mentre mi sembrano più attraenti Unicredito come difensivo e non sottovaluterei Antonveneta. -----------------------------G.Turani-Repubblica 10/11---------------- Giuseppe Morchio, il nuovo amministratore delegato della Fiat, ha preso in mano, e non da oggi, la situazione dell'azienda e lo ha fatto anche con un certo polso. A differenza di Romiti, a cui le automobili piacevano poco tutto sommato, a Morchio le macchine piacciono e parecchio (ogni tanto va a farsi due giri in pista anche con la sua moto Honda). Come amministratore delegato di Fiat vuole evitare errori nelle vetture. In particolare sta attento a che dentro non ci sia troppa roba (congegni e altro), come è accaduto sulla Stilo, vettura super-attrezzata, ma quindi un po' cara e quindi poco fortunata. Qualche giorno fa, durante una riunione di vertice, si stava parlando della trazione integrale e Morchio di colpo ha detto che non se ne parla nemmeno di metterla sui nuovi modelli Alfa Romeo. Ho guidato personalmente una 166 da Torino a Portofino, ha spiegato, e ho visto che la vettura va benissimo così, pensiamo a altro. Insomma, Morchio è uno che ci sta attento. In questo caso, però, forse è da mettere in preventivo qualche dibattito in più. Il nuovo amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel, viene infatti dalla Audi, di cui ha fatto la fortuna proprio piazzando la trazione integrale (di cui è una specie di profeta universale) su tutti i modelli usciti sotto la sua gestione. Soliti discorsi al solito convegno milanese sulla moda. Con due sole eccezioni rilevanti. Della prima è stato protagonista Renzo Rosso, patron della Diesel (jeans e altro), il quale ha spiegato che lui ha impiegato venticinque anni a avere il successo che ha (molto grande) e che non ha nessuna intenzione di andare in Borsa: la mia azienda va bene e dentro faccio quello che voglio, e non ci penso nemmeno a avere tra i piedi un sacco di gente che mi viene a dire che cosa devo fare. Tutto questo in un bel veneto, forse non del tutto compreso dalla platea. Altro intervento di spicco quello di Patrizio Bertelli (Prada), il quale si è lamentato perché il sistema bancario francese appoggia il sistema moda del suo paese molto di più di quanto non faccia quello italiano, troppo guardingo e poco generoso. I pochi banchieri presenti, pensando alla forte esposizione proprio di Prada con le banche, si sono sentiti come se avessero tirato loro pomodori in faccia in pieno convegno. Anche il nostro amico broker, di solito molto pessimista, è diventato più positivo verso i listini, anche se non trascura di ricordare che gli americani sono pieni di debiti, come si legge nella pagina del suo diario che riportiamo: "Compra ai morti e vendi a Pasqua", versione nostrana dell'americano "Buy stocks at halloween and sell on april fifteen", è il ben noto detto che sintetizza, in modo colorito, una tradizionale stagionalità dei mercati azionari, già al centro di studi ed analisi approfondite, finalizzate ad indagare le correlazioni tra il comportamento degli stessi ed i diversi periodi dell'anno. Difficile, dati i tempi, trarre auspicio da questo detto che, quasi bucolico adagio, pare attagliarsi a regolari cicli di semina e raccolto, mentre le stagioni di questi mercati sembrano influenzate da eventi ben più complessi ed enigmatici. Nemmeno la tradizione che vede di regola nel periodo tra agosto ed ottobre uno dei momenti più difficili dell'anno per i mercati azionari é stata rispettata. Riusciranno i dati americani a fornire altro propellente, per ulteriori rialzi dagli attuali livelli? Probabilmente si, nonostante la persistenza d' elementi di squilibrio, in grado d'apportare rischi futuri. Facciamo riferimento alla situazione d'indebitamento che grava sulla dinamica dei consumi e che nei trascorsi mesi estivi pare essersi aggravata ulteriormente. Proprio nel bel mezzo del terzo trimestre dall'impressionante crescita, gli americani sono ricorsi a prestiti, soprattutto per acquisto di nuove auto, per pagare le vacanze, per finanziare i crescenti costi scolastici. La Federal reserve ha reso noto in ottobre che il credito per consumi ha raggiunto in agosto la cifra di quasi 1,96 trilioni di $. Questo elemento è andato a cumularsi con uno straordinario insieme di manovre di sostegno, già attuate o ancora in corso. La Federal Reserve allora non potrà alzare i tassi, deve assicurarsi che eventuali perdite di valore di determinati asset (immobili, obbligazioni) siano compensate da movimenti di prezzo di segno contrario nel mercato azionario. C'è in gioco "l'effetto" ricchezza, motore di consumi e che da qualche parte deve pur stare, altro che bolle..." ------------G.Maiani-Financial Research (Toro su Bca Profilo) 07/11--- Banca Profilo ha appena completato la realizzazione di un triangolo di breve periodo e ha concluso la settimana con un importante gap rialzista, spingendosi immediatamente al di sopra della resistenza di tale conformazione grafica situata a 1,545 circa. Ora potrebbe iniziare una fase di progressivo rafforzamento valido per il breve/medio periodo da sfruttare, in ogni caso, in un'ottica strettamente speculativa. Importante tuttavia la tenuta di 1,54/3 che rappresenta un terreno potenzialmente adatto ad ospitare un eventuale pull back ascendente, mentre il passaggio confermato sopra 1,62 potrebbe invogliare immediatamente nuovi acquirenti. Long su tenuta di 1,54/3 e sopra 1,62 con obiettivi rispettivi a 1,62 e 1,79, poi 1,95 e 2,05. Negativo sotto 1,53 con obiettivi a 1,46 e 1,40/32. ----------------------------------R. Di Lorenzo 10/11----------------- L’euro ha fatto un doppio massimo contro dollaro, composto di quattro piccoli massimi almeno, quindi non possiamo che darlo al ribasso, praticamente contro tutte le valute ad eccezione del franco svizzero, più debole ancora dell’euro. Le obbligazioni in euro sono sempre in un trend al ribasso e quelle in dollari sono in un movimento laterale. Visto anche che non rendono nulla… ce ne asteniamo. Le borse vanno bene, ma gli indici di New York e Milano sono ipercomprati e tutto fa pensare ad una correzione secondaria. Quando c’è una correzione secondaria, l’ambizione di tutti è quella di vendere per ricomprare più basso. Non sempre – o quasi mai – ci si riesce, ma ci si prova sempre. --------------------------A.Savio-Gestnord (Toro) 07/11--------------- I corsi riescono a spingersi sopra l’importante resistenza di 19450 per poi violare anche le 19700 e spingersi in direzione delle 19800. Dopo il pull-back di inizio settimana a 19450, i corsi confermano i segnali di positività emersi dalla chiusura del mese di ottobre, menzionati nei precedenti report. In ottica di medio periodo confermiamo la precedente analisi che evidenziava il completamento di una figura rialzista di doppio minimo che verrebbe negata solo in seguito a ritorni sotto le 19100/19000 di indice Mibtel (grafico (livello che potrebbe anche rappresentare il minimo di un eventuale pull-back). Suggeriamo quindi di mantenere le posizioni rialziste, per il medio. Ricordiamo che gli obiettivi della figura menzionata si collocano a 20000, 20800 e 22000. In ottica di breve la confermata violazione delle 19700 proporrebbe, nell’immediato, le 20000 ed in seguito le 20450/500. Solo nuove discese sotto le 19450 aprirebbero correzioni più marcate in direzione delle 19100/19000, area dove ritorneremmo compratori in ottica di medio. ---------------------------G.Evangelista-AgeItalia 07/11-------------- Il recupero di ieri non muta la probabilità che nei prossimi giorni si assista ad una correzione (più in termini di tempo che di effettivo ritracciamento dei recenti progressi), a patto che il Mibtel (grafico non vada oltre questi livelli. In altre parole, se l'indice è destinato a toccare i 19300 punti, deve scendere da subito; altrimenti, sarebbe inevitabile il test della parete superiore del canale ascendente entro cui si muovono le quotazioni. A quel punto gli sbocchi potrebbero essere due: o si realizza ciò che contempla la logica, vale a dire l'indice viene respinto dalla resistenza e inizia una fase correttiva più profonda di quella in questo momento paventata; oppure, decide di intraprendere un percorso decisamente speculativo, sfondando le resistenze ed incamminandosi in una sorta di "terra di nessuno". A quel punto sarebbe necessario tracciare un nuovo canale, più ripido, che contenga l'andamento dei corsi da ottobre in poi. Il punto è che questa eventualità nell'immediato garantirebbe ulteriori recuperi, ma alla lunga verrebbe pagata a caro prezzo. E' il discorso dell'ubriaco che decide di non smaltire la sbornia bevendo sempre di più, rendendo il momento del ritorno alla realtà sempre più doloroso e pericoloso. In questo contesto, comprare ha un senso, anche se può apparire una sciocchezza, a patto di trovare dopo qualcuno che compri le nostre azioni e che si riveli più sciocco di noi. ---------------------------R.Zagatti-Borsafutures 09/11-------------- T BOND: --------------- Sempre Wave 4 laterale. GOLD: ------------ Wave 4 laterale. CRUDE OIL: ------------------- Wave 4 laterale CORN: ------------ Wave 4 laterale. NOTA: ------------ Tutti i settori delle commodities sono in Wave 4. Segno che stanno attendendo un segnale. Questo si manifesta ovviamente bene nell'indice CRB (vedi mia intervista su Borsa e Finanza dell'8 Novembre) INDICI [LUNGO TERMINE]: ---------------------------------------- Ribadiamo essere in Wave C di 4. Attendiamo il compimento della C per iniziare a scendere con Wave 5 down. INDICI [BREVE TERMINE]: ---------------------------------------- Wave 5 up della C. Attendiamo ancora rialzo. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 06 Novembre 2003 11:09

-------------------------D.Daolio (Toro) 05/11------------------------ Le nostre previsioni di correzione, che abbiamo sostenuto nei commenti delle ultime settimane, sono state ancora una volta smentite dall’andamento dei mercati azionari. Nella settimana appena trascorsa gli indici hanno compiuto un progresso sostanziale, non tanto in termini di performance , quanto in termini di livelli raggiunti: infatti, nella maggior parte dei casi sono stati fatti registrare nuovi massimi annuali. L’indice mib30, che negli ultimi tempi si è dimostrato meno brillante degli altri principali indici di riferimento, si è portato in area 26300/26400, praticamente a contatto con i massimi annuali, segnati a settembre e a giugno. Occorre osservare, in generale, che il rialzo dei mercati azionari, che ormai è in vita da circa otto mesi, è stato trainato soprattutto dalle small e medium caps, ossia dai titoli a minore capitalizzazione. Lo si può facilmente notare osservando i grafici relativi agli indici dei settori small e medium, per tutti i mercati, a partire da quello americano: questi indici hanno messo in luce performances nettamente superiori a quelli delle blue chips. Nel caso di Milano, l’indice Midex (grafico ha nettamente “sovraperformato” gli altri, e lo stesso Mibtel (grafico è già riuscito a superare i massimi pregressi, cosa che come abbiamo visto non è ancora riuscita appieno al mib30. Tornando alla situazione attuale, le quotazioni si sono portate ad un livello interessante, e i supporti critici hanno resistito, o meglio non sono ancora neppure stati saggiati. Il rialzo delle sedute appena trascorse ci costringe ancora una volta ad ammettere che lo scenario moderatamente negativo che avevamo prospettato non si è verificato, ma anzi il mercato azionario ha dato una conferma di continuità al trend rialzista. Pur rimanendo convinti che la situazione dei mercati azionari sia particolarmente delicata, dobbiamo valutare positivamente i recenti sviluppi e modificare il nostro atteggiamento verso un maggiore ottimismo. Gli indici hanno attraversando un periodo solitamente critico ( settembre-ottobre) senza particolari preoccupazioni, e le correzioni sono state assorbite rapidamente , e non hanno mai creato seri problemi. Riteniamo quindi che la violazione dell’area 26300 da parte del mib30 sia tornata ad essere una eventualità probabile, nelle prossime settimane, dato anche il comportamento del mibtel; anche se la volatilità a nostro avviso resterà bassa,e quindi non vi saranno strappi o accelerazioni violente, ancora una volta dobbiamo modificare la nostra view e accettare l’ipotesi che il lento e graduale apprezzamento delle quotazioni azionarie non abbia terminato il proprio corso. -----------------R.Crisci-FutureBest (Toro su Alleanza Ass.) 05/11---- scenario weekly: Dall’analisi del chart weekly è evidente che il titolo si è mosso in un marcato trading range, compreso tra un top di 9.42 euro ed un bottom di 7.82 euro. Eppure nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad un ritorno del denaro che ha permesso ad Alleanza (grafico di recuperare quota 8.80 euro. Importante è stato certamente il superamento dell’importante livello di Swing Chart posto a 8.64 euro, che ha dato una nuova conferma della bontà del movimento in corso. Al rialzo la resistenza più importante si segnala a 9.07 euro, livello che se superato potrebbe aprire spazi sino ai massimi dell’anno segnati a quota 9.40 euro. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 05/11--------------- La chiusura marginalmente positiva di ieri porta ad otto la sequenza di chiusure positive consecutive. Ovvero, se si preferisce, per il secondo giorno consecutivo il mercato vanta sette chiusure positive di seguito. Il grafico di oggi del Mibtel (grafico a tal proposito è particolarmente eloquente: quest'anno tale circostanza si è verificata in due occasioni, il 30/5-2/6 e il 18-19/8. In entrambi i casi, questa crescita tumultuosa fu seguita da una fase pressoché laterale di alcune sedute (ne contiamo sei), prima di una nuova violenta gamba di rialzo, che condusse ai massimi rispettivamente del 19 giugno e del 9 settembre, dai quali partirono le correzioni più pronunciate di questa fase positiva del mercato. Sarebbe azzardato aspettarsi che il Mibtel ripeta pedissequamente il pattern sperimentato nelle precedenti due occasioni, ma di certo per qualche giorno le quotazioni si dovrebbero raffreddare, mostrandosi incapaci di andare oltre la parete superiore del canale entro cui si muovono da giugno, parete che oggi passa per quota 19725 punti. L'unica possibilità che il mercato ha di continuare la salita, è quella di sfondare la linea superiore di resistenza, dando luogo al fenomeno tecnico del throw-over, che nell'immediato garantisce ulteriore positività, ma che alla lunga viene pagato a caro prezzo, come diverse volte abbiamo visto nei grafici presentati sul Rapporto Giornaliero. ----------------------------G.Turani-Repubblica 06/11----------------- Oggi prima riunione della Banca centrale europea sotto la guida di Jean-Claude Trichet, descritto da tutti come un banchiere assai più aggressivo del suo predecessore Duisenberg, e vicino (come spirito) a Greenspan. E' difficile, comunque, che il nuovo capo della Bce prenda qualche decisione in materia di tassi di interesse. La Boe (Inghilterra) invece dovrebbe far salire il costo del denaro di 25 basis point, ma solo perché si era sbagliata in precedenza e perché in Inghilterra sono un po' preoccupati per il crescere di una bolla immobiliare. Trichet, invece, lascerà le cose come stanno. Si presterà attenzione, quindi, al tono del comunicato che seguirà la riunione. Trichet, infatti, potrebbe lasciar intendere che in avvenire potrebbe prendere qualche decisione. Anche se ormai pare evidente che i tassi cominciano a salire (mentre l'Europa avrebbe bisogno che scendessero): in questo clima è difficile che Trichet possa andare controcorrente , anche fra qualche mese, e tagliare ancora il costo del denaro in Europa. Tutto quello che potrà fare è rinviarne il rialzo alla seconda metà del 2004. ----------------------------------Spystocks 06/11--------------------- Oggi i riflettori sono puntati sulle riunioni delle banche centrali europee e in modo particolare su quella britannica. La BoE potrebbe infatti alzare i tassi di interesse: sarebbe la prima volta dopo i tagli consistenti delle quattro banche principali al mondo in questi ultimi due anni. E’ un segnale importante e vedremo come reagiranno i mercati all’eventuale aumento. Per oggi attenzione anche ai dati Us sui sussidi alla disoccupazione, ma l’attenzione è rivolta a domani e ai dati sui nuovi occupati. Ieri intanto c’è stata l’ennesima seduta laterale anche se l’Europa ha accusato un po’ il passo. In serata Cisco Systems non ha deluso le attese e ha battuto le stime di 2 cents con il titolo che è tornato sopra quota 23 dollari, livelli che non toccava dal 2001, con un balzo del 5,6%. Attenzione quindi alla tecnologia e ai titoli con alto Beta anche se dal Giappone non giungono delle buone notizie con il Nikkei che ha perso il 2,6% affossato dalle banche in vista delle elezioni. A Piazza Affari c’è stato il risveglio della Tim dopo che mr Tronchetti ha smentito le voci di una possibile fusione tra la società wireless e Telecom. Anche quest’ultima ha continuato la sua corsa: adesso potrebbe anche tirare un po’ il fiato. Chi invece continua a correre, ma diffido a questi livelli, è la Bnl sempre al centro di una speculazione furiosa: ormai è una corsa tra gli imprenditori romani a salire sul carro di via Veneto….occhio a non scottarsi. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Mercoledì 05 Novembre 2003 11:39

------------------------Bca Sella (Pecora) 05/11---------------------- Per la seduta odierna, sembra probabile la prosecuzione della fase laterale di assestamento, dopo lo strappo rialzista di lunedì. Il derivato dovrebbe muoversi all’interno dell’intervallo 26.180/200 – 26.450/500, con livello spartiacque individuabile a 26.290. ------------------------------N.Caporali-NCF 05/11-------------------- Il nostro mercato si è portato per la terza volta in area 26.300-26.400, già visitata altre 2 volte a partire dal mese di giugno. Le possibilità sono sostanzialmente due: vedremo una decisa rottura di tale resistenza, con volumi in forte aumento e con una salita vivace e senza tentennamenti; alternativamente il mercato verrà respinto dalla resistenza, e tornando sotto 25.850 si riporterà in direzione del vecchio supporto 24.700-24.800 continuando il trading range che ormai ci accompagna da 6 mesi. La struttura che si è creata, difficile da seguire operativamente, ha perlomeno il vantaggio di indicare 2 livelli cardine su cui impostare operazioni agevoli: l’area 24.700 e l’area 26.300, livelli ottimali per comprare e vendere; inoltre abbiamo l’indicazione che al momento della rottura della fascia, il mercato si porterà rapidamente verso il successivo supporto che stimiamo possa essere 23.500 o la successiva resistenza che individuiamo a 27.600. Risulta più che mai importante e decisivo collocare adeguati stop loss nel caso che una direzionalità marcata e precisa colga l’operatore di sorpresa e soprattutto contro il movimento di mercato. Al momento aspettiamo un eventuale ultimo movimento rialzista per tornare verso la fascia bassa di congestione. Facciamo notare che il Nasdaq (grafico ha ripreso il ruolo di traino dei mercati azionari: una salita ininterrotta da ottobre 2002 che lo ha portato ad un aumento di oltre l’80%, potrebbe essere seguita da una correzione e non sarebbe tanto indolore, e stimata nell’ordine di oltre il 10%. Trend di breve: rialzista ma ormai arrivato in prossimità degli obiettivi, atteso movimento interlocutorio tra 25.850 e 26.500. Trend di medio: il movimento primario ribassista verrà negato solo sopra 26.300. Su tale valore è arrivato, per cui attendiamo di vedere se ci sarà una rottura vera o soltanto una finta. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -------------------------G.Turani-Repubblica 05/11------------------- Ormai la ripresa americana, almeno secondo i dati ufficiali, è come una bellissima torta sulla quale manca solo una ciliegina: l'aumento dell'occupazione. Per questo c'è grande attesa per i dati di venerdì, quando verranno resi noti i numeri relativi al mese di ottobre. Il consenso dei vari economisti dice che in ottobre dovrebbe essersi registrata una piccola crescita degli occupati (intorno alle cinquanta mila unità), in pratica analoga a quella registrata a settembre. Il che confermerebbe che la ripresa dell'occupazione è cominciata. Gli analisti aggiungono anche che da questo momento in avanti in America si dovrebbero registrare solo aumenti di occupazione, sia pure modesti, e questo confermerebbe che le cose vanno per il meglio. A sorpresa, però, arriva l'annuncio di un'agenzia specializzata (Challenger & C.), la quale sostiene che in ottobre il numero dei licenziati in America, per ristrutturazioni, è più che raddoppiato da settembre, passando da 76 a 181 mila unità. A questo punto tutto è di nuovo per aria. Non rimane che attendere i dati ufficiali di venerdì. --------------------G.Evangelista-AgeItalia (Toro) 04/11-------------- Con la seduta di ieri il Mibtel (grafico allunga la sequenza di chiusure positive consecutive: siamo a quota sette, un risultato quest'anno raggiunto il 2 giugno e il 19 agosto. In entrambi i casi, è seguita una moderata correzione che ha interessato i supporti più ravvicinati (uno potrebbe essere oggi il long stop giornaliero, che passa per quota 19146 punti), prima di un nuovo spunto verso l'alto che ha condotto alla formazione di nuovi massimi (rispettivamente, il 19 giugno e il 9 settembre, ovvero i pivot point del recente andamento del mercato). Questo per dire che il tono del mercato in questo momento è ancora positivo sino a prova contraria. Attenzione: non muta lo scenario di fondo del mercato: esiste ancora una fragilità di fondo, dettata da letture estreme sul fronte degli indicatori di sentiment (troppi ottimisti), ampiezza (troppo ristretta la partecipazione al rialzo), momentum (meno impeto rispetto alle gambe rialziste precedenti) e volume (l'Up Volume in particolare è meno consistente di quello registrato in passato). In questo contesto, nuovi spunti sono destinati ad essere pagati a caro prezzo nelle prossime settimane. Ma per il momento non ha alcun senso mettersi contro il mercato. Il quale appare diretto verso la resistenza a 19800 punti. ------------G.Maiani-Financial Research (Long su Stm) 04/11---------- Stm mostra un trend ascendente dallo scorso mese di marzo sostenuto da ben sette minimi ascendenti di breve periodo e ora tenta di riportarsi sui massimi dell'anno di 24,75 del 9 settembre. Probabile l'immediato proseguimento della tendenza in atto, ma un eventuale calo verso 22,4/3 potrebbe agevolare l'intervento di nuovi acquirenti e quindi favorire l'inizio di una nuova fase di rafforzamento maggiormente duratura e quindi affidabile. In effetti, l'eventuale immediato superamento di 24 potrebbe essere molto pericoloso e seguito da un'immediata discesa, anche se di brevissimo. Meglio di conseguenza acquistare dopo una breve discesa. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Martedì 04 Novembre 2003 11:06

-----------------------------Spystocks 04/11-------------------------- La seduta di ieri non ha regalato particolari emozioni. Mercati positivi (in scia a Wall Street naturalmente) ma le novità, almeno sul fronte europeo scarseggiano, mentre su quello americano arrivano nuovi dati macro interessanti che mostrano una vera ripresa in atto. Al contrario da noi l'operatività si svolge tra tante piccole storie ma nessun bel tema corposo da seguire. E' quasi più interessante guardare alla sera Striscia la Notizia che copnsegna Tapiri d'oro a tutto spiano per lo scandalo (perchè solo così è definibile) legato al fallimento della Cirio. Un amco trader mi diceva qualche giorno fa che la sua giornata è monotona. Il suo impegno più grande è quello di andare a pranzo con i clienti perché quelo che c'era da portare a casa l'ha portato e fino a Natale lui è tranquillo. In Italia sono le trimestrali a tenere banco, dopo quele Us e quelle eurpee. Un andamento fotocopia insomma. I soliti dati macro terranno banco anche questa settimana. Ma dagli Usa i dati sulla disoccupazione arriveranno solo nelle ultime sedute. Interessante invece appare l'appuntamento della Boe, la Banca centrale inglese, che potrebbe (come ha indicato ieri Merrill Lynch) alzare i tassi di interesse. Vedremo come si comporterà Trichet alla Bce, dato che da ieri è lui capo della "baracca". Per il resto ricordate le parola del guru per eccellenza -Warren Buffet- che solo 10 giorni fa ha definito il mercato di scarso interesse: sia sull'azionariato sia sulle valute e senza dimenticare le obbligazioni. E se lo dice lui. -------------------------G.Turani-Repubblica (Toro) 04/11------------- Il 2004 conteso. C'è grande dibattito fra gli economisti sul futuro immediato dell'area euro. Le previsioni sono le più varie. Secondo gli esperti della Caboto e di Global Insight l'anno prossimo l'Europa crescerà poco più dell'1 per cento. Ma ecco che dall'America arriva uno studio di Goldman Sachs (grande banca d'affari) che si muove in una direzione completamente diversa. Secondo questo rapporto nel 2004 l'economia europea lascerà le secche della stagnazione con una certa decisione e crescerà del 2,6 per cento. La previsione di Goldman Sachs è superiore persino alle stime della Commissione di Bruxelles (che vede una crescita 2004 ferma all'1,8 per cento). Su che cosa si basa l'ottimismo degli economisti di Goldman Sachs? L'economia europea, dicono, sarà trainata dalla domanda interna. Domanda che sarà stimolata da una politica monetaria particolarmente generosa. Infatti essi prevedono che fino a metà del 2004 la Bce non toccherà i tassi, lasciando così correre l'economia. I tassi saliranno solo nella seconda parte dell'anno. Ma, per allora, l'economia sarà lanciata. -------------------------------Bca Sella 04/11------------------------ Il Minifib ha effettuato nell’ultima settimana l’atteso rimbalzo tecnico, che ha raggiunto e superato l’obiettivo indicato a 25.810/050, portando le quotazioni fino a 26.200. Per le prossime sedute appare possibile una pausa di riaccumulazione compresa fra 25.700 e 26.145, prima di ritentare l’attacco di 26.300 e quindi di 26.450/500. Tale scenario si allontanerebbe solo sotto 25.700, con possibile discesa verso 25.500. Il derivato si muove ormai da oltre tre mesi nell’intervallo compreso fra 24.890 e 26.300, con estensioni a 24.700 e 26.450/500, rispettivamente. --------------G.Maiani-Financial Research (Orso su Fiat) 03/11-------- Fiat si è momentaneamente rafforzata durante i precedenti mesi di agosto e settembre, ma il test di 7,30 ha preceduto una fase moderatamente ribassista che ha portato al recente minimo di 6,51. Il titolo appare relativamente debole e non è stato in grado di approfittare del rimbalzo odierno del mercato. La situazione è di conseguenza moderatamente ribassista e potrebbe migliorare solo in caso di superamento confermato di 6,95 circa, tale livello è interessato dal passaggio di una resistenza ricavata dai recenti massimi discendenti. Invece, il ritorno sotto 6,50 dovrebbe peggiorare una situazione già parzialmente ribassista. Ancora possibile un rimbalzo, ma interverremo solo sulla forza. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Venerdì 31 Ottobre 2003 11:27

---------------------------Bca Sella (Orso) 31/10--------------------- Per la seduta odierna del Fib30, sembra probabile una pausa di consolidamento, con possibili correzioni verso 25.790 ed estensioni non al di sotto di 25.710. Il rischio di correzione diminuirebbe al di sopra di 25.980, ma un segnale positivo si avrebbe solo dal superamento di 26.050 (poco probabile), con possibili salite verso 26.145, dove dovrebbero comunque prevalere le prese di beneficio. Un segnale rialzista chiaro si avrebbe solo con il superamento di tale resistenza (improbabile), per un nuovo test di 26.190 e quindi della resistenza critica a 26.270. ----------------------G.Turani-Repubblica (Orso) 31/10---------------- L'America fa, nel terzo trimestre, il boom (+7,2 per cento) più colossale degli ultimi vent'anni, ma la Borsa non esplode di gioia, non volano tappi di champagne e quotazioni. Come mai? Intanto perché le Borse vanno su sull'attesa di buone notizie. Quando la buona notizia arriva, di solito, le quotazioni sono già volate da un pezzo. E questo è certamente il boom più annunciato della storia. Inoltre, è stato talmente esagerato che nessuno crede che possa essere ripetuto. Nei prossimi trimestri, insomma, non solo non si va avanti, ma si torna decisamente indietro, almeno di due-tre punti percentuali. E questa non è una buona notizia. Infine, è chiaro che ci sono in vista delle complicazioni internazionali. Questo boom è stato costruito con una crescita del 9,3 per cento delle esportazioni americane contro una crescita di appena lo 0,1 per cento delle importazioni. Insomma, l'America ha aumentato le sue vendite agli altri di quasi il 10 per cento in un trimestre, ma i suoi acquisti dagli altri sono cresciuti cento volte meno. E questa non è una guerra commerciale: è un bombardamento a tappeto. -------------------------N.Caporali-NCF 31/10------------------------- I mercati sono arrivati sugli obiettivi rialzisti a suo tempo indicati, e potrebbero iniziare quella correzione che portandoci prima a 25.100 e poi a 24.600 potranno poi generare quel movimento rialzista di medio periodo che ci potrebbe portare in area 28.000 ad inizio anno. Tutto è ovviamente subordinato alla continuazione dei trend di sviluppo degli utili aziendali, che potrebbero avere un importante rilancio in primavera. Tale scenario positivo di medio periodo resta valido fino a che il mercato non rompa l’importante e fondamentale supporto a 23.600. Al momento continuiamo ad aspettare il mercato sugli estremi della fascia di congestione per poter cogliere movimenti di 700-900 punti. Trend di breve: all’interno dei livelli 25.200 e 26.100. Trend di medio: si è delineato un movimento ribassista come già indicato, che verrà negato solo sopra 26.300. I dati sotto indicati si riferiscono al Fib30 -------------------------------Spystocks 31/10------------------------ Incredibile amici…parafrasando il buon Josè Altarini (Crozza ndr) ieri gli Usa ci hanno stupito. Il Prodotto interno lordo nel terzo trimestre è cresciuto del 7,2%, il massimo dato dall’84 ad oggi, ma soprattutto c’è stata la ripresa decisa dei consumi e questo è una vittoria di Bush jr e alla sua politica fiscale. Ma i mercati non hanno festeggiato. Dopo un avvio bruciante, con il Dax che ha rivisto i massimi dell’anno, sono scattati i realizzi e il Nasdaq alla fine ha chiuso in rosso a 1932. Pesa la situazione del dollaro contro yen, oltre al rally del mercato degli ultimi mesi. Adesso bisogna vedere la reazione di oggi perché, nel caso fosse negativa, potrebbe essere un segnale di uscita in vista di una correzione più corposa. Intanto la borsa Tokyo ha tirato un po’ il fiato e i futures sono in calo. A Piazza Affari ieri si è esaurita subito la vicenda Enel senza troppo conseguenze per il titolo. Adesso, essendo scongiurato almeno per un po’ il collocamento di un’altra tranche, il titolo potrebbe ritornare nelle grazie degli investitori rivedendo i livelli della primavera scorsa. Attenzione anche alla Fiat e alla pubblicazione dei dati mentre rimango sempre convinto che sulla debolezza Alleanza è interessante. A patto che non si rigiri il mercato. ----------------------------D.Daolio (Orso) 30/10--------------------- I segnali di pericolo che avevamo evidenziato nel commento di una settimana fa sono prontamente rientrati, come peraltro è accaduto sempre , durante le correzioni di mercato degli ultimi 5 mesi. Tuttavia l’indice mib30 non ha avuto la forza per superare la resistenza a quota 26300, e si è posizionato ancora una colta all’interno del trading range, delimitato dal supporto a quota 24750 e appunto dalla resistenza a quota 26300, che lo contiene da oltre 5 mesi. Se quindi, da una parte, la recente correzione non ha avuto un seguito, dall’altra non abbiamo ancora avuto un concreto segnale di acquisto. Aggiungiamo che i volumi e l’interesse per il mercato stanno lentamente diminuendo, col prolungarsi della fase laterale; queste continue oscillazioni tra un supporto e una resistenza così vicini, non aiutano e non invogliano gli investitori a prendere posizione. Come spesso accade in queste situazioni, i partecipanti al mercato vanno via via diminuendo, e ciò questo fenomeno proseguirà sino a quando il mib non riuscirà a superare uno dei due livelli citati, che con il trascorrere del tempo hanno assunto una importanza crescente, dal punto di vista tecnico. In questa ottica, se la scorsa settimana suggerivamo estrema cautela, oggi non mutiamo il nostro atteggiamento verso il mercato, sul quale si potrà aumentare l’esposizione solo in caso di un segnale positivo concreto, ad esempio il superamento dell’area 26500, da parte dell’indice mib30. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Giovedì 30 Ottobre 2003 11:19

-------------------------Bca Sella (Toro) 29/10----------------------- Seduta positiva per il Mib30 che chiude sopra 25500/550, a 25666 (+ 0,62%). L'indice italiano è inserito in un canale rialzista da marzo 2003 che ha portato le quotazioni a toccare un massimo a 26418 nella seduta del 9 settembre 2003, dove sono prevalse le prese di beneficio. Nelle ultime sedute l’indice ha effettuato un nuovo movimento correttivo a 25150/200 per poi riportarsi sopra 25500/550. Il superamento di 25500 allontana, temporaneamente, i rischi di nuove accelerazioni ribassiste verso 24500, rendendo probabile la prosecuzione del movimento laterale nell’intervallo 25200-26200 con livello intermedio 25550. Negativa la violazione di 25200 che farebbe proseguire la discesa verso la media mobile a 200 giorni in transito a 24500. Un deciso deterioramento del quadro tecnico si avrebbe in caso di una violazione di quest’ultimo livello. Viceversa, il superamento di 26400, consentirebbe all’indice di raggiungere la resistenza statica di lungo periodo a 27000. E’ opportuno mantenere le posizioni lunghe aperte a 25500/550, alleggerite a 25500, con s/l a 24950 e t/p 26300, quindi 26850. ---------------------------G.Turani-Repubblica 30/10------------------ Martedì sera le Borse americane hanno preso il volo dopo il comunicato della Federal Reserve con il quale si annunciava che non sarebbero stati apportati cambiamenti nel costo del denaro. Il Nasdaq è tornato addirittura alle performance di un tempo e è salito di oltre il 2 per cento. Come mai? Molti temevano un possibile rialzo, e stavano prudenti. Ma Greenspan ha rassicurato tutti. E così i listini si sono rimessi a correre. Già nelle notte, però, i future sono passati al rosso. E ieri, l'avvio di Wall Street è stato in negativo e pieno di difficoltà. La ragione di questo comportamento è che, dopo l'euforia iniziale, i mercati sono tornati diffidenti. Temono, cioè, che in realtà il rialzo del costo del denaro non sia lontanissimo. Anche se alcuni esperti lo collocano addirittura nel 2005, non tutti la pensano così. Ad esempio, il team di analisti della BSI di Lugano ritiene che già oggi in America ci sia un eccesso nell'offerta di moneta e quindi è dell'idea che non bisognerà aspettare anni per vedere risalire il costo del denaro. E indicano una data molto vicina: maggio-giugno del 2004. ---------------------------------Spystocks 30/10---------------------- Pausa salutare quella di ieri in attesa dell’importante dato sul Pil statunitense relativo al terzo trimestre. Oggi pomeriggio sapremo se l’economia Us avrà innestato il turbo (si parla di un dato nel range 5-7% ndr) oppure se, visto le ultime dichiarazioni della Fed, ha sì accelerato, ma la strada è ancora in salita. Personalmente sono convinto che questo dato sarà ottimo, meno positivo invece sul prossimo trimestre e soprattutto su quello del primo targato 2004. Ma questo è un discorso che faremo più avanti. Intanto godiamoci questo momento positivo, aiutato anche dalle continue notizie positive che giungono dal fronte corporate. Ieri Wall Street ha vissuto una giornata relativamente tranquilla. Molti strategist sono convinti che con la fine di ottobre si è pronti a salpare verso nuovi massimi. Alcuni (pochi per la verita’), invece, pensano prima a una correzione e poi uno scatto. Questa mattina Ericsson, grazie però a un pesante taglio dei costi, ha battuto le attese e il management si è detto fiducioso sulla ripresa del settore (attenzione quindi a Nokia e alla sua quota di mercato). Buone news anche da Deutsche Bank, mentre per quanto riguarda piazza Affari tutti i riflettori sono sull’Enel. La giornata opaca di ieri, con il titolo che era inchiodato a quota 5,4 euro, era dovuta alle voci secondo cui lo Stato starebbe studiando il collocamento della seconda tranche presso gli istituzionali in asta privata, una quota pari al 6,6 del capitale, facendo così scendere il Tesoro appena sopra al 60%. ---------------G.Maiani-Financial Research (Toro su Mediaset) 29/10--- Mediaset tende a rimbalzare ulteriormente appoggiandosi a un recente doppio minimo ascendente e viene individuata praticamente sui massimi dell'anno. In effetti, gli ultimi due rimbalzi, il secondo di oggi avvenuto con un gap up, tendono a sostenere il titolo che sembra in grado di proseguire l'attuale fase di rafforzamento. A questo punto, il superamento del massimo dell'anno di 8,74 potrebbe non presentare difficoltà e, anzi, invogliare nuovi investitori. Fondamentale per il futuro immediato la tenuta di 8,40 costituito da un doppio livello di supporto. Probabile di conseguenza un ulteriore rafforzamento di Mediaset e la realizzazione di un nuovo massimo dell'anno. --------------------------G.Evangelista-AgeItalia 29/10--------------- Era quasi scontato attendersi che l'indice si fermasse "appena sotto i 19150 punti, dove staziona lo short stop giornaliero e una doppia proiezione di prezzo secondo i rapporti di Fibonacci", come recitava il commento di ieri. Il rally degli ultimi tre giorni si è sviluppato con un Panic Index rimasto su valori freddini, con un Put/Call ratio oscillator che continua a puntare verso il basso (naturale conseguenza del fatto che gli investitori comprano a man bassa le opzioni Call rispetto alle Put), e altrettanto fanno gli indicatori di momentum più veloci, come si evince dal grafico qui in alto. E dunque guardiamo con un certo scetticismo alle possibilità di ulteriori avanzamenti dell'indice, non supportato da una "fibra" convincente, non questa volta. Nel momento in cui mancano 72 ore alla conclusione del mese di ottobre (un mese stagionalmente insolito, come insolita da questo punto di vista è stata tutta l'annata), qual è il quadro della situazione? Abbiamo un mercato che si è mostrato negativo nel primo trimestre (-8% in termini di Mibtel), vigoroso nel secondo trimestre (+14%), ma deludente nel terzo trimestre (-1.3%), quando è arrivata tutta una messe di notizie macro (e micro. Ossia, l'economia nazionale e delle imprese quotate) decisamente brillanti. Chiaramente questa incertezza si supera in due modi: o con una improvvisa accelerazione verso l'alto, o verso lo sfondamento dei supporti, peraltro abbastanza vicini (il famoso 18700). Nel primo caso, un banco di prova significativo staziona a quota 19300 punti. ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************