By: Moderatore on Lunedì 10 Novembre 2003 11:45
-------------------------------Spystocks 10/11------------------------
Con la giornata di venerdì scorso si è chiusa una stagione a dir poco brillante per i mercati, con gli indici Usa ed europei che
hanno toccato i nuovi massimi dell’anno. Dico così perché nell’ultima seduta della scorsa ottava mancavano all’appello i dati sul
mondo del lavoro statunitense. E questi non hanno deluso, anzi. Il dati sulla disoccupazione negli Usa nel mese di ottobre è
sceso al 6% dal 6,1% del mese precedente mentre (soprattutto) il numero di buste paga è salito a 126.000 del mese
precedente. Tutti noi aspettavamo queste belle notizie: il dato offre segnali di miglioramento del mercato del lavoro americano,
visti anche dai dati di settembre e dalle richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione ad ottobre e conferma il periodo positivo
del settore dei servizi. I listini Us, però, sul finale hanno corretto e hanno chiuso in lieve calo a causa dell’impennata dell’euro,
tornato sopra la figura di 1,15 sui timori di un possibile aumento del livello di allarme, da giallo ad arancione.
Adesso bisogna verificare se i listini non accuseranno le vertigini, magari aiutati dalle raffica di trimestrali europee (e italiane) in
arrivo e da dati macro che dovranno confermare il buon momento.
A Piazza Affari sono in arrivo le trimestrali dei finanziari, i veri “mattatori” del listino. Attenzione, quindi, alla scelta
del’investimento. Se dovesse arrivare qualche delusione dai conti è probabile che arrivi la correzione anche se tutto dipenderà da
Wall Street. Tra i finanziari Finecogroup è rimasta più indietro degli altri nell’ultimo periodo (tranne l’exploit di venerdì scorso),
come del resto Alleanza continua a piacermi. Bnl e Capitalia hanno già dato: entrare su questi livelli mi sembra un po’ rischioso,
mentre mi sembrano più attraenti Unicredito come difensivo e non sottovaluterei Antonveneta.
-----------------------------G.Turani-Repubblica 10/11----------------
Giuseppe Morchio, il nuovo amministratore delegato della Fiat, ha preso in mano, e non da oggi, la situazione dell'azienda e lo
ha fatto anche con un certo polso. A differenza di Romiti, a cui le automobili piacevano poco tutto sommato, a Morchio le
macchine piacciono e parecchio (ogni tanto va a farsi due giri in pista anche con la sua moto Honda). Come amministratore
delegato di Fiat vuole evitare errori nelle vetture. In particolare sta attento a che dentro non ci sia troppa roba (congegni e altro),
come è accaduto sulla Stilo, vettura super-attrezzata, ma quindi un po' cara e quindi poco fortunata. Qualche giorno fa, durante
una riunione di vertice, si stava parlando della trazione integrale e Morchio di colpo ha detto che non se ne parla nemmeno di
metterla sui nuovi modelli Alfa Romeo. Ho guidato personalmente una 166 da Torino a Portofino, ha spiegato, e ho visto che la
vettura va benissimo così, pensiamo a altro. Insomma, Morchio è uno che ci sta attento. In questo caso, però, forse è da
mettere in preventivo qualche dibattito in più. Il nuovo amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel, viene infatti dalla
Audi, di cui ha fatto la fortuna proprio piazzando la trazione integrale (di cui è una specie di profeta universale) su tutti i modelli
usciti sotto la sua gestione.
Soliti discorsi al solito convegno milanese sulla moda. Con due sole eccezioni rilevanti. Della prima è stato protagonista Renzo
Rosso, patron della Diesel (jeans e altro), il quale ha spiegato che lui ha impiegato venticinque anni a avere il successo che ha
(molto grande) e che non ha nessuna intenzione di andare in Borsa: la mia azienda va bene e dentro faccio quello che voglio, e
non ci penso nemmeno a avere tra i piedi un sacco di gente che mi viene a dire che cosa devo fare. Tutto questo in un bel
veneto, forse non del tutto compreso dalla platea. Altro intervento di spicco quello di Patrizio Bertelli (Prada), il quale si è
lamentato perché il sistema bancario francese appoggia il sistema moda del suo paese molto di più di quanto non faccia quello
italiano, troppo guardingo e poco generoso. I pochi banchieri presenti, pensando alla forte esposizione proprio di Prada con le
banche, si sono sentiti come se avessero tirato loro pomodori in faccia in pieno convegno.
Anche il nostro amico broker, di solito molto pessimista, è diventato più positivo verso i listini, anche se non trascura di ricordare
che gli americani sono pieni di debiti, come si legge nella pagina del suo diario che riportiamo: "Compra ai morti e vendi a
Pasqua", versione nostrana dell'americano "Buy stocks at halloween and sell on april fifteen", è il ben noto detto che sintetizza,
in modo colorito, una tradizionale stagionalità dei mercati azionari, già al centro di studi ed analisi approfondite, finalizzate ad
indagare le correlazioni tra il comportamento degli stessi ed i diversi periodi dell'anno. Difficile, dati i tempi, trarre auspicio da
questo detto che, quasi bucolico adagio, pare attagliarsi a regolari cicli di semina e raccolto, mentre le stagioni di questi mercati
sembrano influenzate da eventi ben più complessi ed enigmatici. Nemmeno la tradizione che vede di regola nel periodo tra
agosto ed ottobre uno dei momenti più difficili dell'anno per i mercati azionari é stata rispettata. Riusciranno i dati americani a
fornire altro propellente, per ulteriori rialzi dagli attuali livelli? Probabilmente si, nonostante la persistenza d' elementi di squilibrio,
in grado d'apportare rischi futuri. Facciamo riferimento alla situazione d'indebitamento che grava sulla dinamica dei consumi e
che nei trascorsi mesi estivi pare essersi aggravata ulteriormente. Proprio nel bel mezzo del terzo trimestre dall'impressionante
crescita, gli americani sono ricorsi a prestiti, soprattutto per acquisto di nuove auto, per pagare le vacanze, per finanziare i
crescenti costi scolastici. La Federal reserve ha reso noto in ottobre che il credito per consumi ha raggiunto in agosto la cifra di
quasi 1,96 trilioni di $. Questo elemento è andato a cumularsi con uno straordinario insieme di manovre di sostegno, già attuate
o ancora in corso. La Federal Reserve allora non potrà alzare i tassi, deve assicurarsi che eventuali perdite di valore di
determinati asset (immobili, obbligazioni) siano compensate da movimenti di prezzo di segno contrario nel mercato azionario.
C'è in gioco "l'effetto" ricchezza, motore di consumi e che da qualche parte deve pur stare, altro che bolle..."
------------G.Maiani-Financial Research (Toro su Bca Profilo) 07/11---
Banca Profilo ha appena completato la realizzazione di un triangolo di breve periodo e ha concluso la settimana con un
importante gap rialzista, spingendosi immediatamente al di sopra della resistenza di tale conformazione grafica situata a 1,545
circa. Ora potrebbe iniziare una fase di progressivo rafforzamento valido per il breve/medio periodo da sfruttare, in ogni caso, in
un'ottica strettamente speculativa. Importante tuttavia la tenuta di 1,54/3 che rappresenta un terreno potenzialmente adatto ad
ospitare un eventuale pull back ascendente, mentre il passaggio confermato sopra 1,62 potrebbe invogliare immediatamente
nuovi acquirenti.
Long su tenuta di 1,54/3 e sopra 1,62 con obiettivi rispettivi a 1,62 e 1,79, poi 1,95 e 2,05. Negativo sotto 1,53 con obiettivi a
1,46 e 1,40/32.
----------------------------------R. Di Lorenzo 10/11-----------------
L’euro ha fatto un doppio massimo contro dollaro, composto di quattro piccoli massimi almeno, quindi non possiamo che darlo al
ribasso, praticamente contro tutte le valute ad eccezione del franco svizzero, più debole ancora dell’euro.
Le obbligazioni in euro sono sempre in un trend al ribasso e quelle in dollari sono in un movimento laterale. Visto anche che non
rendono nulla… ce ne asteniamo.
Le borse vanno bene, ma gli indici di New York e Milano sono ipercomprati e tutto fa pensare ad una correzione secondaria.
Quando c’è una correzione secondaria, l’ambizione di tutti è quella di vendere per ricomprare più basso. Non sempre – o quasi
mai – ci si riesce, ma ci si prova sempre.
--------------------------A.Savio-Gestnord (Toro) 07/11---------------
I corsi riescono a spingersi sopra l’importante resistenza di 19450 per poi violare anche le 19700 e spingersi in direzione delle
19800.
Dopo il pull-back di inizio settimana a 19450, i corsi confermano i segnali di positività emersi dalla chiusura del mese di ottobre,
menzionati nei precedenti report.
In ottica di medio periodo confermiamo la precedente analisi che evidenziava il completamento di una figura rialzista di doppio
minimo che verrebbe negata solo in seguito a ritorni sotto le 19100/19000 di indice Mibtel (grafico (livello che potrebbe anche
rappresentare il minimo di un eventuale pull-back). Suggeriamo quindi di mantenere le posizioni rialziste, per il medio.
Ricordiamo che gli obiettivi della figura menzionata si collocano a 20000, 20800 e 22000.
In ottica di breve la confermata violazione delle 19700 proporrebbe, nell’immediato, le 20000 ed in seguito le 20450/500. Solo
nuove discese sotto le 19450 aprirebbero correzioni più marcate in direzione delle 19100/19000, area dove ritorneremmo
compratori in ottica di medio.
---------------------------G.Evangelista-AgeItalia 07/11--------------
Il recupero di ieri non muta la probabilità che nei prossimi giorni si assista ad una correzione (più in termini di tempo che di
effettivo ritracciamento dei recenti progressi), a patto che il Mibtel (grafico non vada oltre questi livelli. In altre parole, se l'indice è
destinato a toccare i 19300 punti, deve scendere da subito; altrimenti, sarebbe inevitabile il test della parete superiore del canale
ascendente entro cui si muovono le quotazioni.
A quel punto gli sbocchi potrebbero essere due: o si realizza ciò che contempla la logica, vale a dire l'indice viene respinto dalla
resistenza e inizia una fase correttiva più profonda di quella in questo momento paventata; oppure, decide di intraprendere un
percorso decisamente speculativo, sfondando le resistenze ed incamminandosi in una sorta di "terra di nessuno". A quel punto
sarebbe necessario tracciare un nuovo canale, più ripido, che contenga l'andamento dei corsi da ottobre in poi.
Il punto è che questa eventualità nell'immediato garantirebbe ulteriori recuperi, ma alla lunga verrebbe pagata a caro prezzo. E' il
discorso dell'ubriaco che decide di non smaltire la sbornia bevendo sempre di più, rendendo il momento del ritorno alla realtà
sempre più doloroso e pericoloso. In questo contesto, comprare ha un senso, anche se può apparire una sciocchezza, a patto di
trovare dopo qualcuno che compri le nostre azioni e che si riveli più sciocco di noi.
---------------------------R.Zagatti-Borsafutures 09/11--------------
T BOND:
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Sempre Wave 4 laterale.
GOLD:
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Wave 4 laterale.
CRUDE OIL:
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Wave 4 laterale
CORN:
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Wave 4 laterale.
NOTA:
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Tutti i settori delle commodities sono in Wave 4. Segno che stanno
attendendo un segnale. Questo si manifesta ovviamente bene nell'indice CRB
(vedi mia intervista su Borsa e Finanza dell'8 Novembre)
INDICI [LUNGO TERMINE]:
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Ribadiamo essere in Wave C di 4. Attendiamo il compimento della C per
iniziare a scendere con Wave 5 down.
INDICI [BREVE TERMINE]:
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Wave 5 up della C. Attendiamo ancora rialzo.
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Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti:
Orso = ribassista, Toro = rialzista,
Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte
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