By: Moderatore on Giovedì 27 Novembre 2003 10:24
--------------------------------Spystocks 27/11-----------------------
Le ultime due sedute sono state caratterizzate da una pioggia di dati macro provenienti dagli Stati Uniti e le attese non sono andate deluse, anzi. Dopo il fantastico Pil, ieri è
stata la volta del Chicago Pmi, del Michigan Confidence, degli ordini dei beni durevoli, dei sussidi alla disoccupazione e, per finire, il Beige Book, che ha confermato come
l’economia Us è in piena corsa e preannuncia una stagione natalizia positiva. Questo cocktail di dati macro, però, non ha scatenato gli acquisti sulla borsa newyorchese in
quanto molti operatori erano già alle prese con il Tacchino di turno. Ieri ci chiedevamo se i mercati a questo punto saranno pronti a scattare per regalarci ancora qualche
soddisfazione da qui a Natale oppure se inizieranno a subentrare le preoccupazioni di quello che verrà, e cioè una crescita del Pil inferiore all’8,2% e lo spauracchio di un
rialzo del costo del denaro. Vedremo, anche se non bisogna dimenticare che da qui a un anno ci saranno le elezioni presidenziali Us con tutte le conseguenze del caso. A
rompere le uova nel paniere potrebbe essere il dollaro, che ieri ha nuovamente accusato un passaggio a vuoto nonostante i segnali incoraggianti sullo stato dell’economia
Us. A Piazza Affari c’è stato l’ottimo spunto di Autostrade sulle ali della tanto attesa decisione del Cipe e della Fiat, che ha nominato un nuovo direttore finanziario (Gubitosi)
in attesa dell’incontro tecnico con le banche. Fideuram ha sofferto e, molto probabilmente, soffrirà ancora visto le operazioni che la controllante Sanpaolo-Imi ha in cantiere.
Ottima seduta, invece, per Pirelli: a questi prezzi, però, inzia a essere un po' cara. Per oggi i mercati europei potrebbero anche muoversi al rialzo: attenzione a queste ultime
due sedute, che presumibilmente saranno volatili vista la pochezza degli investitori sui book…
-----------------G.Turani-Repubblica (Toro) 27/11---------------------
L'America vola e tutto quello che può esplodere esplode. Il Pil del terzo trimestre viene rivisto e da 7,2 sale all'8,2 per cento. Con dentro due o tre novità. Intanto cresce il
peso degli investimenti, che adesso risulta abbiano contribuito un po' di più al boom del trimestre e si ridimensionano leggermente i consumi (in ogni caso l'indice
Conference Board, reso noto ieri, annuncia una crescita impetuosa anche della fiducia dei consumatori: il Natale è salvo ...). Ma salgono, e molto, anche i profitti delle
aziende. E questo dovrebbe essere il segnale che le cose si stanno muovendo davvero in America: più profitti significa anche più investimenti in maniera abbastanza stabile.
In compenso, dall'analisi dell'andamento delle scorte si ricava che il quarto trimestre del 2003 sarà un po' in tono minore. Da ottobre a dicembre, infatti, l'economia
americana dovrebbe crescere solo del 3,6 per cento rispetto all'8,2 del trimestre precedente. A questo punto bisogna rivedere anche le prospettive di crescita per il 2004. Alla
luce dei nuovi dati l'anno prossimo la crescita Usa dovrebbe essere del 4 per cento.
----------------------------D.Daolio (Toro) 26/11---------------------
La settimana appena trascorsa è stata molto positiva per i mercati azionari, e sopratutto per il mercato di Milano: l’indice mib30 è riuscito, salvo in qualche circostanza
legata a notizie particolari, a mantenersi al di sopra della importante area tecnica a quota 26300, e nelle sedute più recenti ha anche messo a segno un discreto progresso,
portandosi, mentre scriviamo, in area 27000.
Vi sono due fattori positivi, a nostro avviso, che hanno caratterizzato le sedute più recenti, e che costituiscono una “novità”: l’indice mib30 sembra sovraperformare gli indici
di riferimento, mentre sinora era accaduto il contrario, e sembra anche prendere il sopravvento sugli indici dei titoli a minore capitalizzazione, che sino ad oggi avevano
sistematicamente fatto meglio.
In altre parole, il comportamento dell’indice di questi giorni sembra indicare che finalmente il mib30 potrebbe essere in procinto di recuperare tutto il “terreno” perduto, nei
mesi scorsi, sia nei confronti dei principali indici di riferimento, sia nei confronti degli altri indici, legati a titoli a minore capitalizzazione.
In effetti, il comportamento del mib30 è supportato da quello delle blue chips che lo compongono, che ad una ad una, nelle settimane più recenti, hanno superato importanti
resistenze dinamiche, e stanno fornendo interessanti segnali tecnici di recupero.
L’impostazione del mercato è quindi positiva, e al momento non emergono segnali tecnici che la possano mettere in seria discussione: i principali supporti non sono mai
stati messi in difficoltà, nei mesi appena trascorsi, durante le normali fasi correttive.
--------------------------------G.Oteri-Tecnogest 26/11---------------
E' molto strano notare la scarsità di memoria degli operatori di borsa cui corrisponde spesso il desiderio di utilizzare metodi di analisi non tradizionali. Pochi si ricordano
delle previsioni di Elliot fatte subito dopo il Crack del 19 ottobre 1987. Sembravano più le previsioni di un malato mentale in crisi depressiva che non quello di un analista
serio.
Così l'analisi di Elliot cadde nel dimenticatoio in America per almeno 10 anni ed i suoi cultori (di nome) hanno dovuto convenire che è un ottimo sistema di analisi storica ma
non è per nulla previsionale. Infatti i mercati rispondono a movimenti economici sul lungo periodo ma spesso vengono influenzati da fattori psicologici, a riprova di ciò invito a
leggere il mio articolo sul libro di Martin Pring "Analisi tecnica dei mercati finanziari" edito dalla Mg Grow Hill da pag 160 a pag 163.
La mia analisi era basata su un grafico di lungo termine in Point & Figures che rappresenta uno dei più vecchi sistemi di analisi tecnica. Vi si dimostrava che eravano in
presenza di una veloce correzione del trend rialzista che rimane ancora in forza.
Infatti il Dow Jones era sotto a 2000 e ora è invece a 9800. Che cosa dice adesso l'analisi del Dow Jones fatta con il point & figures? Ci dice che se terremo sopra il
supporto a 9500, che corrisponde anche alla linea di resistenza negativa del ribasso partito dal massimo a 11750 del 2000, il meglio deve ancora venire. Un primo obiettivo è
collocato a 11500 e probabilmente andremo oltre 12000.
------------------------------P.Marongiu-FutureBest 26/11-------------
scenario daily su Fiat
Dopo il potenziale reversal pattern correttivo di martedì il titolo ha prontamente reagito in senso rialzista, violando l'area di resistenza angolare di 6.48 euro e riportandosi con
grande intensità sull'angolo daily successivo, posto in area 6.62 - 6.65 euro quest'oggi. Dal punto di vista ciclico le giornate più ricche di spunti dovrebbero essere il 27/11 e il
4/12, in attesa del primo setup notiamo un'evidente bias rialzista, dunque in occasione della scadenza ciclica annunciata cercheremo un potenziale target di breve.
scenario weekly su Fiat
Settimana scorsa il titolo ha raggiunto l'angolo di supporto settimanale maggiore passante in area 6.20 euro, da qui è cominciata una reazione interessante. Da segnalare
che detto sostegno è stato toccato in pieno setup ciclico su scala weekly e in aggiunta a questi due elementi di grande spessore va anche detto che il punto esatto su cui
si è temporaneamente arrestata la discesa delle quotazioni corrisponde esattamente al 50% del range riazlista calcolato tra il minimo di fine luglio ed il massimo di metà
settembre, vale a dire il major range sul grafico settimanale.
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Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti:
Orso = ribassista, Toro = rialzista,
Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte
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