Partiti e Politici in Economia

 

  By: Poli on Mercoledì 06 Marzo 2013 23:44

sulla luna di metto la carta sulle scie la cosa è talmente evidente che se non la noti nemmeno dopo suggerimento sei un caso umano irrecuperabile a meno che non arrivi una persona supponente la cui sola parola può portarti a cercare di ragionare allora hai qualhe possibilità anche se sotto sotto continuerai a rosicare, certe cose danno fastidio a chi non è ancora pronto per uscire dalla caverna.

 

  By: antitrader on Mercoledì 06 Marzo 2013 23:31

Poli, ma secondo te? Gli americani ci sono andati sulla luna oppure no? E le scie chimiche?

 

  By: Poli on Mercoledì 06 Marzo 2013 23:28

mah...anche all'inizio di calciopoli ci fu quel suicidio a napoli, in ogni storiaccia italiana devono versare il sangue sembra quasi un'obbligo. della tromba d'aria che ha distrutto l'ilva a taranto e dell'incendio a città della scienza a napoli, la chiusura totale della fabbrica in sicilia e adesso quest'altra a bari non ne parla nessuno. arriva la bufera! in compenso dopo aver toccato il fondo si può solo risalire. i sudicidi non si contano più, saranno contenti nelle logge, alla goldan sachs, alla bce dei cambiamenti ottenuti, è tutto scientifico e precalcolato l'unica cosa di cui non gliene frega niente è la sofferenza umana, paiono robotici eppure è tutto evitabile. dicono che proprio daranno un colpo d'accetta netto in italia, tagliano tutto d'un colpo e si rparte, pensioni dipendenti pubblici eccetera, proprio talgiano da zero, l'unica cosa che non tagliano è il denaro a pagamento e i milioni di miliardi che hanno accumulato questa massoni di *** .

 

  By: defilstrok on Mercoledì 06 Marzo 2013 23:11

Che razza di Paese...

 

  By: pana on Mercoledì 06 Marzo 2013 10:59

sarebbe bello se questi 450 mlioni di euro sequestrati ieri alla camorra ( ci saranno anche conti correnti)fossero utilizzati per rilevare l impianto Bridgestone di Bari e dare lavoro agli operai , http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/operazione_metropolis_ndrangheta.aspx

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: Moderatore on Domenica 03 Marzo 2013 00:11

Nicola Porro nota giustamente che nel Lazio, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno combattuto come tigri per denunciare ruberie e sprechi, ^nessuno ha fatto più di loro... e quasi nessuno li ha votati...#http://blog.ilgiornale.it/porro/2013/03/01/radicali-altro-che-grillini/^ ------------------- Agli italiani degli sprechi della politica non importa .....Esiste un solo laboratorio in cui è stato testato scientificamente un gruppo politico nemico del consociativismo nello spreco pubblico: era presente alla Regione Lazio dei Fiorito e dei Mariuccio. Era il gruppo della lista Bonino-Pannella. Sì, sì, certo quelli del grande Satyagraha, radicale, liberale, libertario, liberista e antipartitocratico, a favore del divorzio, dell’aborto, dell’obiezione di coscienza, contro la cupola partitocratica della corte incostituzionale, che odiano il fascismo degli antifascisti e compagni e amici e quello che diavolo viene in mente nella lunga filastrocca del capelluto Pannella. Vi avranno pure stufato. Ma i suoi due unici rappresentanti nel Lazio, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo sono stati l’esempio di una vera battaglia politica e democratica contro lo scempio dello spreco pubblico. Eppure nessuno li ha voluti, quasi nessuno li ha votati. Sono stati loro a denunciare gli assurdi finanziamenti ai gruppi regionali, che andavano avanti (rimpolpati) da trent’anni. Sono stati loro a far scoppiare lo scandalo Fiorito. Sono stati loro a innescare la miccia per la quale le Procure di mezza Italia inseguono gli scontrini dei consiglieri in ogni regione. Sono stati loro a chiedere il 10 dicembre del 2010 per quale dannato motivo si dovessero istituire alla Regione Lazio quattro nuove commissioni. Per quale strano destino su 70 consiglieri regionali del Lazio la bellezza di 60 erano presidenti o vicepresidenti di qualcosa. Compresa la favolosa commissione per i Giochi Olimpici del 2020 (che ha portato una certa s *** ). Si sono battuti ispirati dall’idea semplice e liberale che i costi di una commissione provengono dai quattrini pagati con le tasse dai cittadini. E questo lo hanno detto, denunciato, urlato, scritto nei loro siti. Ma… Ma nessuno se li è portati a casa. Sì certo, con un beau geste di quelli di cui è capace, Francesco Storace aveva provato ad apparentarli alla propria lista. Ma il Pd (orfano dell’intuizione di Veltroni per cui i rompiballe radicali erano utili) li ha «schifati». E così sono andati da soli. Per carità nulla di male. È la democrazia. Ebbene Rossodivita e i suoi amici (da queste parti compagni non si riesce proprio a dire, sul genere di «Scusa» per Fonzie) alle ultime elezioni hanno preso 14.567 voti. I grillini 662mila. Niente, rasi al suolo. Zingaretti è stato eletto con 1,3 milioni di voti. In questo caso dei radicali importa poco, ma dell’ipocrisia molto. Quando qualcuno si alzerà e si lamenterà degli sprechi in Regione e del bla bla sui costi della politica, converrà rammentargli del bazooka che aveva a disposizione e che non ha saputo usare: il proprio voto.

Una per gli orsi (ma due per i tori) - polipolio  

  By: polipolio on Lunedì 15 Dicembre 2003 00:28

Da Borsa e Finanza, p. 14. Fisher e Pring (pre-saddam). Vaciago invece profetizza addirittura che la cattura ridurrà i deficit gemelli. Se questa visione fosse condivisa l'S&P dovrebbe fare il 4.5% solo domani IL PROFETA FISHER PUNTA FORTE SU TELEFONI E HI TECH Dopo avere previsto il crollo del 2000 e il rally di quest’anno, il manager ci riprova: «Il 2004 sarà ancora Toro grazie al ritorno della neweconomy» «Il 2004 sarà un altro anno positivo per l’azionario internazionale. Forse il rally non sarà forte come quello degli ultimi mesi, ma la fase favorevole dovrebbe continuare». La previsione ottimistica viene da Ken Fisher, il manager che aveva previsto il crollo del Nasdaq nel marzo del 2000 («Le azioni della tecnologia sono alla fine di una clamorosa bolla speculativa», ammoniva) e che in tempi non sospetti aveva scommesso sul Toro del 2003. Dopo essere stato scarico di azioni (e spesso allo scoperto) tra il 2000 e il 2002 e avere riconsiderato l’investimento in equity nella primavera del 2002 poco prima del bottom di Wall Street, ora Fisher (titolare della Fisher Investment, società che gestisce oltre 10miliardi di dollari) ci riprova e professa deciso ottimismo. Mister Fisher, perché ci crede ancora? Perché gli investitori sono ancora troppo pessimisti, senza che ve ne sia una reale ragione. Non mi fraintenda, di preoccupazioni ce ne sono. E molte. Ma sono tutte arcinote e già scontate nei prezzi. Sul fronte positivo, invece, sfugge la portata dell’enorme stimolo economico, che sarà ancora più energico nel 2004, complici le elezioni presidenziali Usa. Che cosa intende, scusi? Tutti vedono che c’è un enorme sforzo per sostenere l’economia. Beh, l’argomento è un po’ diverso. In verità quello che sostengo è che almeno una parte dello stimolo non raggiungerà direttamente l’economia, perché in genere questa progressione richiede tempo. Così, almeno una parte della liquidità finirà dritta dritta nei mercati finanziari, come peraltro è sempre accaduto in casi simili. Ragionando da europeo, si nota che la Borsa americana è salita nel 2003, a fronte di un’analoga discesa del dollaro. Crede che la tendenza proseguirà? E come si orienterebbe se avesse a che fare con l’Europa? Le valute e il mercato azionario non sono necessariamente correlati in modo prevedibile. Possiamo però dire che l’azionario globale è salito nel 2003 un po’ più della Borsa americana (S&P 500, ndr), mentre il mercato globale delle valute è un gioco a somma zero. Quando parlo di rialzo di Borsa è al mercato globale che mi riferisco. E da questo punto di vista il 2003 è stato senz’altro toro, così come penso che lo sarà per gran parte il 2004. Quali saranno i settori più forti, i driver insomma? La mia scommessa è che la prima metà dell’anno vedrà il proseguimento delle tendenze in atto. Perciò tecnologia, telecomunicazioni, finanziari e consumo discrezionale probabilmente andranno piuttosto bene. Questo implica anche che i farmaceutici, l’energia e le utility rimarranno indietro. Per quali ragioni? Perché le persone sottostimano gli effetti della crescita della produttività, che sale a tassi sempre più impressionanti. Ma nella seconda parte dell’anno ci sarà un cambiamento, pare di capire. Esatto. Non so quando il passaggio delle consegne avrà luogo, ma prima della fine dell’anno la tecnologia avrà fatto il suo corso e il mercato sarà pronto per un cambio di leadership. Probabilmente azzeccare il timing di questo cambio di testimone sarà il passaggio cruciale per avere un risultato sopra la media nel 2004. Una ricerca che assorbirà una parte importante del nostro lavoro. Lei è un investitore globale. Da quali Paesi si aspetta il risultato migliore? Nella prima parte dell’anno credo che Usa, Giappone, Olanda, Australia, Canada, Spagna e Finlandia faranno meglio degli altri. Proprio per la struttura specifica dei listini. Per esempio è impossibile separare il ritorno dell’azionario in Finlandia da quello di Nokia. O quello di Nokia dal settore tecnologia- telefonia. Dunque dire che la Finlandia farà meglio di altri significa sostenere la mia tesi: la tecnologia-telefonia farà meglio di altri settori. E per l’Italia? Siamo sottopesati. Credo che i finanziari andranno benino e i telefonici bene. Ma il resto del mercato no, almeno in termini relativi. MA PER IL SUPERGURU È TEMPO DI CORREZIONE Secondo Pring, studioso dell’analisi tecnica, il supporto di riferimento per il Nasdaq sarà attorno a 1880 Dal minimo del marzo scorso il mercato azionario è salito praticamente in linea retta, e ora potrebbe essere tempo per una correzione. È questa la convinzione di Martin Pring, famoso guru dell’analisi tecnica, certo che siccome a guidare le danze, nel bene e nel male, è stata Wall Street, è ancora da qui che bisogna partire. L’occasione, secondo Pring, potrebbe essere l’approdo dei principali indici americani a ridosso delle soglie cruciali di quota 10000 per il Dow Jones e 2000 per il Nasdaq. Raggiunti questi livelli sensibili, gli indici sembrano ora voler riprendere fiato ed è probabile una correzione prima del nuovo assalto. Un indizio in tal senso viene dal Nasdaq. «Se guardiamo alla forza relativa del Nasdaq rispetto all’S&P 500, cioè all’azionario nel suo insieme, ci accorgiamo che c’è stata un’inversione - argomenta Pring - In altre parole, mentre per tutto il rialzo, da marzo in avanti, il Nasdaq è andato meglio del mercato, nelle ultime sedute la tendenza si è invertita. Questo è un primo segnale d’allarme, in quanto, in genere, quando un settore guida vacilla, può essere indice di una debolezza sottostante del mercato ». Analogamente Pring indica il top temporaneo del settore degli intermediari finanziari, l’Amex Brokers Index. Anche questo è un settore guida, dato che gli investitori assumono che se la Borsa salirà, allora gli affari degli intermediari andranno per il meglio. «Qui una discesa di un altro paio di punti percentuali completerebbe un’inversione di breve», dice l’analista. E per il Nasdaq? Secondo Pring è a 1.880 punti, il minimo dello scorso novembre, che si deve guardare. Al di sotto, l’ipotesi di una correzione ulteriore prenderebbe maggiore consistenza. «Ma - avverte Pring - fino a quando questi supporti non saranno rotti al ribasso non è opportuno affrettare alcuna conclusione, e si dovrebbe invece assumere che la tendenza al rialzo è intatta». Un altro punto da considerare è che «quella di cui stiamo parlando sarebbe una correzione all’interno di un trend generale orientato al rialzo e non una vera e propria inversione come quella per intenderci del 2000».

 

  By: alces3 on Venerdì 12 Dicembre 2003 20:02

se lo si confronta col nasdaq si vede bene che il "nostro" è andato al guinzaglio ancora una volta

 

  By: Bardamu on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:47

...e io che mi sono appena comprato un paniere replica del dow jones! Zibordi, scherzo eh!

 

  By: marker on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:38

intanto mentre su Bloomberg parlano di rallie di Natale in 15 min il fibbotto si fuma 350 punti con gli indici USA fermi, roba che ormai non si vedeva da mesi. quando saliva, saliva di 150 punti ogni 48 ore! avete notato come la vola da 3-4 giorni stia ripartendo? che sia la volta buona che va giù tutto?

 

  By: michelino di notredame on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:24

anche perche' la ripresa dei mercati e' partita quando l'economia usa sembrava spacciata. e l'euro si e' rafforzato da lì in poi. e i commenti si sono fatti via via piu' cauti e positivi da lì in poi. quello che dai per scontato lo vendi, e' la solita storia. non puoi comprare azioni - come INTEL - che prezzano anche le belle giornate di sole della primavera 2004. io stesso cercherei punti d'appoggio per giocare al ribasso, in queste ultime settimane dell'anno. cercherei. ma fortuna vuole che non abbia piu' un soldo. per cui compro la gazzetta dello sport.

Ahi ahi ahi... a Bloomberg TV ricominciano a blaterare - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 16:24

ahi ahi... ho messo il telecomando in questo momento Bloomberg investimenti e sento il capo di Raymond James italia dire che ".. c'èun vero boom economico in america, i ristorani sono pieni, c'è coda ai grandi magazzini...prevedo il classico rialzo di natale ora e poi dopo il rialzo di gennaio per il classico effetto stagionale" Nel frattempo una delle 15 maggiori società italiane ha appena perso 1.6 miliardi di capitalizzazione in tre giorni, in America dopo mesi di calma e tranquillità ecco che negli ultimi due giorni Autozone e Washington Mutual, due mega società quindi, hanno massacrato di colpo gli investitori dopo un annuncio di utili mancati e intanto sullo sfondo i tassi di interesse a breve termine stanno scendendo di colpo (!) Non dico che magari non possa avere ragione il gestore in TV perchè il mercato o sale o scende per cui dicendo "sale.." hai una probabilità del 50% di prenderci, ma la logica dove @*§#&%$£ è ? Come fai a essere super ottimista DOPO che il mercato è salito del 24% in media nel mondo in 12 mesi e DOPO che le previsioni sono state alzate per tutte le economie e quando invece comincia a vedere i primi (piccoli) crac sospetti e i tassi di interesse contraddicono quello che dici ? Quando c'è una ripresa forte i tassi di interesse (americani) a 3 mesi cedono ?

 

  By: Moderatore on Lunedì 01 Dicembre 2003 10:22

---------------------------------Spystocks 01/12---------------------- Morgan Stanley è una delle più prestigiose investment banks americane. Venerdì 28novembre ha tenuto a Milano un seminario riservato ad investitori istituzionali un seminario-conferenza sulle prospettive dei mercati azionari europei nei prossimi 12/18 mesi. Queste le conclusioni più importanti. In primo luogo, secondo la banca d’affari americana le valutazioni delle azioni euopee sono “attractive” considerando un “price earning” medio di 13. In secondo luogo, nel 2004 inizieranno a manifestarsi timori inflazionistici ed è molto probabile che i tassi sui titoli obbligazionari con scadenza decennale saliranno al 5% sia negli Stati Uniti che in Europa. Ancora, è sempre più probabile che la Federal Reserve aumenterà i tassi ufficiali nel secondo trimestre del 2004 e ciò comporterà ad una rotazione settoriale verso le azioni a più larga capitalizzazione e con crescita più stabile. I titoli ciclici potranno fare ancora bene per qualche mese mentre è giunto il momento di alleggerire le posizioni sui titoli tecnologici che sono divenuti “expensive”. Sono da preferire, invece, i titoli assicurativi che sono ancora a buon mercato. Tra i settori che hanno le maggiori probabilità di performare bene, Morgan Stanley evidenzia i titoli farmaceutici, gli assicurativi, gli energetici, gli alimentari, i ciclici (primo trimestre) e le telecom (seconda metà del 2004). Tra i settori da evitare, invece, la banca d’affari evidenzia le banche ed i tecnologici. In ogni caso, Morgan Stanley non pensa che sia già giunto il momento del “Toro” . Piuttosto, è probabile che i mercati azionari si muoveranno in un “trading range” per un numero abbastanza lungo di anni prima di approcciare una nuova fase rialzista di mercato. In questo caso, è fondamentale la scelta dei singoli settori e dei titoli al loro interno per giungere ad una buona performance del portafoglio. E’ sempre probabile, secondo Morgan Stanley, che nei prossimi tre anni si possa sviluppare una recessione prodotta da una caduta piò o meno rovinosa dei prezzi degli immobili considerando l’elevata probabilità di un aumento dei tassi d’interesse. Inoltre, è probabile che continuerà il trend rialzista del petrolio, il trend di costante indebolimento del dollaro verso i livelli di 1,25-1,35 contro euro. Tra le sorprese positive che la banca d’affari elenca quali possibili vi è un recupero della spesa per investimenti superiore alle attese, un andamento meno negativo del dollaro e una “confidence” dei consumatori migliore delle attese. Tra le possibili sorprese negative, Morgan Stanley pensa ad un aumento dei tassi di mercato da parte della Federal Reserve prima del previsto, ad una crescita dei tassi sul mercato dei Bonds superiore al 5,5% sulla scadenza decennale, ad una nuovo ondata di protezionismo e ad un andamento troppo sostenuto del prezzo del petrolio. --------------------------R.Zagatti-Borsafuture 28/12----------------- T BOND: ------------ Sempre Wave 4 da Agosto. Dovrebbe scendere ancora per Wave 5 down. GOLD: ----------- Ottima Wave 3 da Settembre. CRUDE OIL: ------------------ Crude si alterna in attesa degli indici. A mio parere dovrebbe stare basso sino al top del SP. CORN: ---------- Wave 4 laterale da molti mesi. INDICI [LUNGO TERMINE]: ----------------------- Opinione ribassista a partire da primi mesi del 2004. INDICI [BREVE TERMINE]: ---------------------- Sempre situazione di Wave 5 in posizione di stallo. Commercials stanno aspettando notizie positive che facciano entrare il public. Penso dovrebbe durare fino a Febbraio/Marzo. Statisticamente Dicembre è positivo per il 75% delle volte. -----------------------------A.Savio-Gestnord 28/11------------------- Ultima settimana in recupero per il mercato azionario italiano. In seguito allo storno della precedente ottava i corsi reggono il supporto di area 19450 per poi ritrovare la strada del recupero. L’indice Mibtel (grafico, nella sola seduta di lunedì 24, recupera tutto il terreno perso per poi spingersi verso nuovi massimi a 20175. Non muta lo scenario tecnico in ottica di medio periodo; confermiamo le precedenti analisi che evidenziavano il completamento di una figura rialzista di doppio minimo visibile sul grafico mensile e completatasi in seguito alla chiusura del mese di ottobre con la violazione delle 19100. Solo uno storno sotto tale livello, in chiusura mensile, comprometterebbe la figura. Suggeriamo quindi di mantenere le posizioni rialziste, per il medio, ricordando che l’ obiettivo della figura menzionata si colloca a 22000 con target intermedi a 20500/20800. In ottica di breve la violazione delle 19900 potrebbe portare i corsi in direzione della successiva resistenza posta a ridosso delle 20500/800. Eventuali movimenti correttivi che non dovessero spingersi sotto le 19800/750 fornirebbero nuove opportunità di acquisto per gli obiettivi menzionati. --------------------------F.Di Lella-Gestnord 28/11------------------- Situazione tecnica interessante per il titolo petrolifero Eni. L’azione, dai massimi assoluti toccati nel 2002, in area 17, ha intrapreso un movimento correttivo abbastanza profondo, che ha portato le quotazioni a testare la fascia dei 12.0 euro. Da questo livello, i corsi sono rimbalzati spingendosi verso i 14 euro, area che ha frenato ulteriori spunti rialzisti per ben tre volte nell’ultimo anno. In questi ultimi mesi il titolo ha congestionato nella fascia compresa tra 13.0 e 14. Attualmente il titolo quota in prossimità dei 14.0 euro, ed ha fornito un primo segnale di forza, rompendo la trend line tracciata dai massimi assoluti. La conferma nelle prossime sedute del superamento di tale livello, accompagnato da un buon apporto volumetrico, favorirebbe la rottura della fascia di congestione, con ripresa del trend al rialzo e target intermedio a 14.7 e finale a 15.5/15.6. Nel caso invece il titolo non riuscisse a spingersi oltre la resistenza, si innescherebbe un movimento correttivo. Attendiamo quindi il titolo in prossimità delle 13.7/13.5, fascia coincidente con il pull-back delle due trend line visibili sul grafico, dove impostare acquisti validi per il medio periodo. Solo chiusure di settimane sotto quota 13.5, peggiorerebbero il quadro tecnico con probabili discese verso il supporto dinamico di medio che attualmente transita a 13.0. L’eventuale rottura al ribasso di tale supporto porterebbe ad una accelerazione verso i minimi di periodo a 12.0/11.5, area in cui ritorneremo compratori. ------------------------------------Bca Sella 28/11------------------- Con la violazione in gap-down di 10000/10200, l’indice completa una figura ribassista “testa e spalle” che avrebbe come obiettivo “teorico” 8800. Importanti supporti, sono comunque individuabili a 9420, 9250 e 9000. Un pronto ritorno sopra 10200 stabilizzerebbe il quadro di breve, ma l’ipotesi ribassista si allontanerebbe solo con il superamento di 10500, che proporrebbe un movimento laterale per le successive settimane nella possibile banda 9400-10850/900, con livello spartiacque a 10050/200. Un nuovo segnale di forza si avrebbe solo con il superamento di 10900. In termini di benchmark è opportuno ridurre l’esposizione sull’indice a questi livelli di prezzo. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Giovedì 27 Novembre 2003 10:24

--------------------------------Spystocks 27/11----------------------- Le ultime due sedute sono state caratterizzate da una pioggia di dati macro provenienti dagli Stati Uniti e le attese non sono andate deluse, anzi. Dopo il fantastico Pil, ieri è stata la volta del Chicago Pmi, del Michigan Confidence, degli ordini dei beni durevoli, dei sussidi alla disoccupazione e, per finire, il Beige Book, che ha confermato come l’economia Us è in piena corsa e preannuncia una stagione natalizia positiva. Questo cocktail di dati macro, però, non ha scatenato gli acquisti sulla borsa newyorchese in quanto molti operatori erano già alle prese con il Tacchino di turno. Ieri ci chiedevamo se i mercati a questo punto saranno pronti a scattare per regalarci ancora qualche soddisfazione da qui a Natale oppure se inizieranno a subentrare le preoccupazioni di quello che verrà, e cioè una crescita del Pil inferiore all’8,2% e lo spauracchio di un rialzo del costo del denaro. Vedremo, anche se non bisogna dimenticare che da qui a un anno ci saranno le elezioni presidenziali Us con tutte le conseguenze del caso. A rompere le uova nel paniere potrebbe essere il dollaro, che ieri ha nuovamente accusato un passaggio a vuoto nonostante i segnali incoraggianti sullo stato dell’economia Us. A Piazza Affari c’è stato l’ottimo spunto di Autostrade sulle ali della tanto attesa decisione del Cipe e della Fiat, che ha nominato un nuovo direttore finanziario (Gubitosi) in attesa dell’incontro tecnico con le banche. Fideuram ha sofferto e, molto probabilmente, soffrirà ancora visto le operazioni che la controllante Sanpaolo-Imi ha in cantiere. Ottima seduta, invece, per Pirelli: a questi prezzi, però, inzia a essere un po' cara. Per oggi i mercati europei potrebbero anche muoversi al rialzo: attenzione a queste ultime due sedute, che presumibilmente saranno volatili vista la pochezza degli investitori sui book… -----------------G.Turani-Repubblica (Toro) 27/11--------------------- L'America vola e tutto quello che può esplodere esplode. Il Pil del terzo trimestre viene rivisto e da 7,2 sale all'8,2 per cento. Con dentro due o tre novità. Intanto cresce il peso degli investimenti, che adesso risulta abbiano contribuito un po' di più al boom del trimestre e si ridimensionano leggermente i consumi (in ogni caso l'indice Conference Board, reso noto ieri, annuncia una crescita impetuosa anche della fiducia dei consumatori: il Natale è salvo ...). Ma salgono, e molto, anche i profitti delle aziende. E questo dovrebbe essere il segnale che le cose si stanno muovendo davvero in America: più profitti significa anche più investimenti in maniera abbastanza stabile. In compenso, dall'analisi dell'andamento delle scorte si ricava che il quarto trimestre del 2003 sarà un po' in tono minore. Da ottobre a dicembre, infatti, l'economia americana dovrebbe crescere solo del 3,6 per cento rispetto all'8,2 del trimestre precedente. A questo punto bisogna rivedere anche le prospettive di crescita per il 2004. Alla luce dei nuovi dati l'anno prossimo la crescita Usa dovrebbe essere del 4 per cento. ----------------------------D.Daolio (Toro) 26/11--------------------- La settimana appena trascorsa è stata molto positiva per i mercati azionari, e sopratutto per il mercato di Milano: l’indice mib30 è riuscito, salvo in qualche circostanza legata a notizie particolari, a mantenersi al di sopra della importante area tecnica a quota 26300, e nelle sedute più recenti ha anche messo a segno un discreto progresso, portandosi, mentre scriviamo, in area 27000. Vi sono due fattori positivi, a nostro avviso, che hanno caratterizzato le sedute più recenti, e che costituiscono una “novità”: l’indice mib30 sembra sovraperformare gli indici di riferimento, mentre sinora era accaduto il contrario, e sembra anche prendere il sopravvento sugli indici dei titoli a minore capitalizzazione, che sino ad oggi avevano sistematicamente fatto meglio. In altre parole, il comportamento dell’indice di questi giorni sembra indicare che finalmente il mib30 potrebbe essere in procinto di recuperare tutto il “terreno” perduto, nei mesi scorsi, sia nei confronti dei principali indici di riferimento, sia nei confronti degli altri indici, legati a titoli a minore capitalizzazione. In effetti, il comportamento del mib30 è supportato da quello delle blue chips che lo compongono, che ad una ad una, nelle settimane più recenti, hanno superato importanti resistenze dinamiche, e stanno fornendo interessanti segnali tecnici di recupero. L’impostazione del mercato è quindi positiva, e al momento non emergono segnali tecnici che la possano mettere in seria discussione: i principali supporti non sono mai stati messi in difficoltà, nei mesi appena trascorsi, durante le normali fasi correttive. --------------------------------G.Oteri-Tecnogest 26/11--------------- E' molto strano notare la scarsità di memoria degli operatori di borsa cui corrisponde spesso il desiderio di utilizzare metodi di analisi non tradizionali. Pochi si ricordano delle previsioni di Elliot fatte subito dopo il Crack del 19 ottobre 1987. Sembravano più le previsioni di un malato mentale in crisi depressiva che non quello di un analista serio. Così l'analisi di Elliot cadde nel dimenticatoio in America per almeno 10 anni ed i suoi cultori (di nome) hanno dovuto convenire che è un ottimo sistema di analisi storica ma non è per nulla previsionale. Infatti i mercati rispondono a movimenti economici sul lungo periodo ma spesso vengono influenzati da fattori psicologici, a riprova di ciò invito a leggere il mio articolo sul libro di Martin Pring "Analisi tecnica dei mercati finanziari" edito dalla Mg Grow Hill da pag 160 a pag 163. La mia analisi era basata su un grafico di lungo termine in Point & Figures che rappresenta uno dei più vecchi sistemi di analisi tecnica. Vi si dimostrava che eravano in presenza di una veloce correzione del trend rialzista che rimane ancora in forza. Infatti il Dow Jones era sotto a 2000 e ora è invece a 9800. Che cosa dice adesso l'analisi del Dow Jones fatta con il point & figures? Ci dice che se terremo sopra il supporto a 9500, che corrisponde anche alla linea di resistenza negativa del ribasso partito dal massimo a 11750 del 2000, il meglio deve ancora venire. Un primo obiettivo è collocato a 11500 e probabilmente andremo oltre 12000. ------------------------------P.Marongiu-FutureBest 26/11------------- scenario daily su Fiat Dopo il potenziale reversal pattern correttivo di martedì il titolo ha prontamente reagito in senso rialzista, violando l'area di resistenza angolare di 6.48 euro e riportandosi con grande intensità sull'angolo daily successivo, posto in area 6.62 - 6.65 euro quest'oggi. Dal punto di vista ciclico le giornate più ricche di spunti dovrebbero essere il 27/11 e il 4/12, in attesa del primo setup notiamo un'evidente bias rialzista, dunque in occasione della scadenza ciclica annunciata cercheremo un potenziale target di breve. scenario weekly su Fiat Settimana scorsa il titolo ha raggiunto l'angolo di supporto settimanale maggiore passante in area 6.20 euro, da qui è cominciata una reazione interessante. Da segnalare che detto sostegno è stato toccato in pieno setup ciclico su scala weekly e in aggiunta a questi due elementi di grande spessore va anche detto che il punto esatto su cui si è temporaneamente arrestata la discesa delle quotazioni corrisponde esattamente al 50% del range riazlista calcolato tra il minimo di fine luglio ed il massimo di metà settembre, vale a dire il major range sul grafico settimanale. ---------------------------------------------------------------------- ******************************************* Legenda del Sondaggio del Sentiment Degli Esperti: Orso = ribassista, Toro = rialzista, Pecora = un colpo al cerchio e una alla botte *********************************************

 

  By: Moderatore on Mercoledì 26 Novembre 2003 10:34

---------------------------------Spystocks 26/11---------------------- Siamo rimasti senza parole. Ieri pomeriggio dagli Stati Uniti sono giunti due dati a dir poco spettacolari, che ci indicano come l’economia statunitense stia viaggiando a un passo incredibile. Il dato sul Pil del terzo trimestre è stato rivisto in salita dell’8,2%, livello che non si registrava dal 1984 (Reagan) e la Fiducia dei consumatori si è portata ben sopra le attese degli analisti (91,7 punti). Bene anche l’Ifo tedesco, segno che le cose si stanno mettendo bene anche in Europa. I mercati, però, hanno tirato il fiato. La corsa di lunedì aveva infatti esaurito le cartucce agli operatori. Adesso vediamo cosa ci dirà Alan Greenspan questa sera (Beige Book) e soprattutto pendiamo dalle sue labbra in merito alla situazione tassi di interesse. E’ infatti impensabile che il dato di ieri del Pil sia confermato negli altri trimestri, ma a questo punto le previsione, anche le più pessimistiche, ci dicono che la crescita degli Usa per il prossimo anno sarà di almeno un +3%. E questo, con i tassi così bassi (1% ndr), mi sembra un po’ azzardato. Se il gran tessitore dovesse rimangiarsi le parole e accennare a un possibile rialzo del costo del denaro, ecco che i mercati potrebbero stornare. Staremo a vedere. Intanto ricordiamoci che è la vigilia del Thanksgiving e che i mercati Usa domani saranno chiusi e venerdì faranno mezza giornata. -------------------------G.Maiani-Financial Research 25/11------------ Juventus ha ormai completato la realizzazione di un massimo arrotondato di breve periodo, esteso su quattro mesi, e ora potrebbe cercare di rimbalzare su tenuta dell'area di supporto situata a 1,85/3. L'attuale situazione rimane tuttavia rischiosa in quanto il titolo cede con moderazione dallo scorso 10 novembre, ma è probabile un rimbalzo. Per limitare il rischio interverremo sulla forza e quindi in caso di ritorno sopra 1,92. Attenzione ai volumi relativamente ridotti... Invece, il ritorno sotto 1,83 potrebbe precedere un'importante correzione del titolo che, ovviamente, è anche strettamente legato ai risultati calcistici... ------------------------G.Evangelista-AgeItalia 25/11----------------- Ci aspettavamo da venerdì una reazione del listino, una volta raggiunti consistenti supporti tecnici e importanti scadenze cicliche; ma non certo nella misura sperimentata al termine della seduta di ieri, che ha cancellato la performance delle precedenti cinque sedute e riportato il Mibtel (grafico in prossimità del massimo del 14 novembre a 19948 punti (il massimo di ieri è di appena due punti inferiore all’ultimo top, mentre il Mib30 è nella stessa misura superiore al recente swing high). Ad ogni modo, ci ritroviamo con il mercato in prossimità delle solite resistenze e la domanda è sempre la solita: riusciranno gli indici a scavalcare questi livelli e mettere a segno finalmente un rally degno di tal nome? Va rilevato come, dopo il massimo di giugno, il Rate of change a cinque giorni del Mibtel non è mai stato superiore al 3%: questo significa in pratica che non abbiamo mai sperimentato negli ultimi cinque mesi e passa un rally superiore al 3% nell’arco di una settimana, nonostante un uptrend formalmente ineccepibile. Sicché il superamento dei 19800 +/- 100 punti sul Mibtel e dei 26725-845 punti sul Mib30 darebbe luogo con ogni probabilità ad un allungo interessante: nel primo caso potremmo stimare un target in area 20520-750 punti. Questo, a meno che l’indice non decida di formalizzare noiose trappole per tori. ------------------------M.Masetti-Gann's World 25/11------------------ Dow Jones: Il quadro mensile continua ad essere caratterizzato dal mantenimento della tendenza rialzista di medio periodo dopo che la chiusura di Ottobre al di sopra dell’angolo discendente passante a 9.520 anticipava la formazione di un nuovo top mensile in Novembre. Inoltre il fatto che il prossimo angolo di Gann sia posizionato a 10.250\10.380 entro fine anno autorizza ad aspettarsi naturale il raggiungimento di tali target di prezzo, mentre la massima negatività di rientro rimane stimata sull’angolo 1x1 passante a 9.450. La circostanza che l’indice americano abbia invertito il ciclo del bottom in Novembre – in sostanza il mancato bottom mensile questo mese al di sotto di 9.000 - tenderà tuttavia a condizionare i primi tre\quattro mesi del 2004 in quanto, per la legge di compensazione ciclica, sarà riassorbito il movimento rialzista generato da quota 9.000. Quindi nei prossimi mesi è atteso il ritorno sul livello di rottura a 9.043. E’ bene comunque non dimenticare che da Maggio l’indice in questione ha riconquistato l’angolo tendenziale 1x1 di lungo periodo tracciato dall’Agosto del 1982, e fino a quando il mercato americano si manterrà al di sopra di tale livello la tendenza positiva di medio periodo non perdere le sue caratteristiche di strutturalità. Quanto alla situazione settimanale, dopo la conferma dell’ultimo segnale di acquisto decretato dal setup weekly del 20-24 Ottobre che ha permesso il rafforzamento del movimento rialzista, il vuoto angolare fino a 10.050\10.180 autorizza ad attendere il raggiungimento dei nuovi angoli di Gann entro la fine dell’anno. Tuttavia, come già anticipato, tale dinamica di prezzo non ha impedito al Dow Jones di registrare un primo tentativo di perforazione dell’angolo weekly tendenziale di supporto passante a 9.720 (gli angoli di Gann sono in continuo mutamento nel tempo e nel prezzo) e il fatto che nella scorsa ottava il Dow Jones abbia chiuso a 9.628 conferma il movimento ribassista di breve fino a 9.450\9.550. Visto il precedente bottom di 9.585, soltanto la rottura al rialzo di 9.800, riconquistando l’angolo giustificherà la ripresa del movimento rialzista anche nel breve periodo. Nell’ottica di lungo, in mancanza di un nuovo bottom annuale al di sotto di 7.197, il setup annuale del 2003 non può essere qualificato come bottom di prezzo così che fino a quando l’indice rimarrà al di sotto del top 2002 pari a 10.673 il trend di lungo continuerà ad essere ribassista. Nell’eventualità che l’anno corrente si concluda con barra di inside annuale – come sembra altamente probabile - determinate sarà l’uscita in direzionalità nel 2004. ----------------------------------------------------------------------