Il gigante della tecnologia finanziaria (fintech) Stripe ha appena lanciato negli USA un servizio per criptovalute e token non fungibili (NFT).

Una presa di posizione cosi' importante da parte di una delle colonne portanti del sistema finanziario globale non credo sia una coincidenza...

Stripe abilito' per la prima volta le transazioni in Bitcoin nel 2018, ma non passò molto tempo prima che la società staccasse la spina al servizio appena inaugurato.

All'epoca, i regolatori e la stampa mainstream erano ancora molto ostili nei confronti delle cripto, percio' Stripe alla fine decise di non voler attirare un controllo normativo indesiderato sulle sue attività.

Oggi, quattro anni dopo, Stripe ci ripensa, decidendo di offire un servizio molto piu' ampio di quello timidamente implementato nel 2018, perché prevede di supportare un ampio ventaglio di criptovalute diverse, comprese le stablecoin.

Per capire il senso di questa mossa, bisogna connettere i puntini che abbiamo citato negli articoli precedenti...

- Biden pubblica un ordine esecutivo per mettere in chiaro che le cripto e la blockchain sono una questione di interesse nazionale che non va piu' ostacolata per partito preso.

- L'Unione Europea vara una regolamentazione chiara e facilmente adottabile per i servizi finanziari che operano nelle cripto.

- I paesi alleati degli USA adottano legislazioni favorevoli alle cripto... Ultima l'Ucraina, ma senza dimenticare la Malesia (un importante stato-cuscinetto degli USA che si oppone fieramente all'espansione della Cina nel mar Cinese meridionale), il cui portavoce governativo ha appena proposto al Parlamento l'ipotesi di dichiarare bitcoin valuta a corso legale...si, proprio come a El Salvador, paese che non a caso ha il dollaro USA come valuta ufficiale.

Il tutto va collegato all'ultimo puntino, che è il seguente...

La Federal Reserve ha recentemente pubblicato un documento di lavoro sul suo progetto di implementazione del dollaro digitale. E proprio in queste settimane sta tenendo dei meeting con tutti i protagonisti del settore finanziario per raccogliere pareri e stabilire intese e partnership.

Insomma, mi sembra che la mossa di Stripe avvenga in un momento molto particolare e forse suggerisce che la società abbia tenuto colloqui costruttivi con la Fed.

Bisogna considerare che il servizio appena offerto da Stripe sarebbe anche in grado di supportare la valuta digitale della banca centrale degli Stati Uniti.

Sospetto quindi che la Fed abbia dato a Stripe un implicito "OK" per implementare il supporto per le criptovalute in preparazione del varo ufficiale del dollaro digitale.

Se consideriamo infine anche i pattern in consolidamento nel mercato di scambio delle cripto, cosi' come li stiamo descrivendo ogni settimana sulla nostra pagina telegram, inizio a pensare che sulla spinta della guerra e nell'urgenza di dotarsi di tutte le armi economiche possibili nel conflitto sempre piu' aspro (con la Cina, piu' che con la Russia) il progetto del dollaro digitale (in versione anti cinese, quindi con le cripto ben integrate nel sistema) potrebbe avere un'accelerazione...forse con inattesi sviluppi già entro la fine dell'anno.

Per il momento, è solo una nostra sensazione istintiva...ma chi ci legge ricorderà che nel recente passato il nostro istinto sulle cripto ha avuto spesso ragione.