Ragionamenti del nano da giardino

Non investire in Sudamerica, ci sono i cinesi - gz  

  By: GZ on Giovedì 04 Settembre 2003 18:49

L'Asia è un rullo compressore e sta mettendo in crisi in primo luogo il Sudamerica, per ora gli europei e americani beneficiano di prezzi più bassi e perdono pochi posti di lavoro (più che altro gli americani). I sudamericani invece sì che sono messi male: NON INVESTIRE IN SUDAMERICA ! Esempio intervistavano oggi a CNBC un economista messicana e le chiedevano come mai le azioni messicane non vanno bene quest'anno e tra l'altro il peso messicano sta affondando anche verso il dollaro usa quando tutte le altre valute hanno recuperato risposta: a causa della Cina. Il Messico produce cose che ora la Cina si è messa a fare e dove arrivano i cinesi non c'è scampo per cui è ora in crisi per la concorrenza cinese che lo sta rimpiazzando in tutto quello che esporta negli Stati Uniti Secondo Esempio C'è anche ^sull'espresso di questa settimana#www.espressonline.it^ un pezzo sul Caffè e il Vietnam. In pochi anni da quando si sono stufati di fare la fame come a Cuba e si sono dati commercio globale i gli ex-comunisti vietnamiti sono diventati il secondo produttore mondiale di Caffè. Il risultato è che hanno mandato in malora migliaia di produttori ecuadoriani, colombiani, brasiliani, facendo scendere il prezzo del caffè (mentre tutte le altre materie prime salgono). Secondo l'espresso si sono distrutti 600mila posti di lavoro in sudamerica per via della concorrenza vietnamita (questo è un numero che mi sembra buttato lì per colorire, probabilmente sono di meno, ma comunque l'impatto della concorrenza vietnamita per i sudamericani è pesante)

 

  By: gianlini on Giovedì 04 Settembre 2003 17:52

a pranzo normalmente mi reco presso "pizzeria San Giorgio", "pizzeria Bella Napoli" o "Bar tabacchi La Centrale" in realtà la prima è gestita da un gruppo misto "uomini egiziani - donne russe e bulgare", la seconda da un nutrito gruppo di cinesi (che abbraccia dai bimbi di 5 anni al pater familias di 65-70) e la terza da due cinesi con entourage di peruviani e ecuadoregni... Il servizio è ottimo e veloce, la pasta al sugo meglio di quella dei napoletani e i conti sempre entro limiti accettabili. e puoi mangiare dalle 11 alle 24 senza limiti di orario ...e, dimenticavo....hanno sempre il sorriso sulle labbra.....(forse perchè non sono scocciati di non poter essere a Rimini in spiaggia....!)

 

  By: GZ on Giovedì 04 Settembre 2003 14:46

alla lunga non c'è modo di battere i cinesi, in america gli asiatici (cittadini americani di origina coreana, cinese o giapponese) hanno un reddito del 10% circa più alto dei "bianchi" ed è gente emigrata che è partita in svantaggio a los angeles compravo computer, stampanti, routers e hardware vario in un magazzino di assemblaggio di cinesi che importavano da taiwan o dalla cina, ci potevi andare fino alle 11 di sera ed erano aperti alle 8, ma non sembrava che avessero dei turni, erano gli stessi tutto il giorno all'università di california a ingegneria e scienze vedi solo della gente con gli occhiali e gli occhi a mandorla l'unica chance è che vengano anche loro in vacanza sulla riviera romagnola con le megadiscoteche sulla spiaggia

 

  By: panarea on Giovedì 04 Settembre 2003 13:57

se rivalutano aumenta il potere d'acquisto dei cinesi e comprano di più, ci sono un mucchio di cose che si possono vendere ai cinesi se solo hanno qualche soldo - - - - - - un mucchio di cose? si telefoni nokia i cui pezzi sono fatti in paesi ex urss o asiatici, borse e scarpe gucci fatte negli stessi paesi, mercedes assemblata in mexico, ferrari di maranello, qualche profumo francese, McDonald Swatch. Insomma tutto roba con i marchi, ma al lavoratore operaio europeo (salvo gli sparuti della ferrari) al suo padroncino del distretto tipico, non arriva niente. Certo in europa rimane il know-how, il marketing, la progettazione e il padrone, ma siamo 300 milioni mica possiamo fare tutti i designer alla Nokia oppure essere i padroni della Ferrari! Dotto ZB, lei abita nel modenese, visiti la valle di Silla e Porretta; aziende specializzate nella meccanica di precisione (è nata qui la Saeco, ma ora fabbrica altrove) senza alcun marchio o brevetto. C'è un'intera valle. Questi per ora sono fregati dai cinesi, se lo yuan aumenta cosa gli vendono ai cinesi? Dismettono le loro aziende e fanno tutti agriturismi x i fanghi delle terme? Mandano i loro figli tutti a studiare biotecnlogie al MIT? Che futuro hanno? Questo è il nocciolo del problema italiano: questi qui della sua valle lo sanno che le cose sono messe male e non spendono o investono + niente (salvo qualche capannone l'anno scorso x la legge tremonti).

 

  By: GZ on Giovedì 04 Settembre 2003 11:30

se rivalutano aumenta il potere d'acquisto dei cinesi e comprano di più, ci sono un mucchio di cose che si possono vendere ai cinesi se solo hanno qualche soldo

 

  By: panarea on Giovedì 04 Settembre 2003 11:21

leggo sul sole di ieri (sempre in ritardo) che Snow è ora in cina a chiedere lo yuan + rivalutato e si sente rispondere dal governatore della banca centrale cinese: "Ma davvero pensate che un dollaro svalutato del 30% contro lo yuan renderebbe i prodotti americani piu' convenienti di quelli cinesi, gente capace di lavorare per 12 ore al giorno per 5-6 dollari, e che risparmiano per giunta oltre la meta' di quello che guadagnano?" ossia le stesse parole di Banshee!!!

 

  By: panarea on Giovedì 04 Settembre 2003 11:17

grazie Banshee, sul rand aspetto, troppo rischio, forse il casco non basta ciao

 

  By: banshee on Mercoledì 03 Settembre 2003 21:19

un favore, banshee: qualche buon isin di bonds in franchi svizzeri a TV o corto a TF ce l'hai? in dollari Australiani? in moneta HUF ungherese? grazie. ____________________________________________________ Ti do' gli estremi dei soli bonds in valuta che ho rimasto in portafoglio (ho smobilizzato quasi tutto negli ultimi due mesi). Non mi ricordo gli isin di tutti, ma spero che ti possa andar bene lo stesso. HUF Govt. Hung. scad. 12/06/2007 6,25% isin HU0000402052 CHF Svizzera scad. 10/09/2005 7% (attento qui, che e' "callable" molto spesso) Italia scad. 15/07/2010 3,125% In Aud non ho mai preso niente, e quindi non saprei. Ma in NZD (che offre qualche basis point di rendimento in piu') suggerisco una IBRD 15/04/2004 5,5%. Se poi vuoi metterti il casco, e tuffarti nel rand, un'ottimo modo per speculare sull'abbassamento dei suoi tassi d'interesse e' secondo me uno ZC della World Bank, scadenza 29/12/2028. Si prende intorno ai 4,5, e ad occhio direi che basta un'abbassamento di un punto percentuale per raddoppiare quello che ci metti. E' mooolto poco negoziabile pero'. E ti ripeto, sul rand, a questi prezzi io esco, non entro. P.S. - Non e' questione di referendum abrogativi (basterebbe infatti chiedere l'abrogazione della legge che recepisce il trattato internazionale); c'e' un comma che vieta specificamente l'indizione di referendum, ancorche' solo abrogativi, su materie fiscali, trattati internazionali, ed altre. Per il resto, non so se siano da considerarsi piu' scemotti gli italiani, che non hanno votato, o i danesi, che hanno votato per 3 volte no!, e saranno chiamati a votare per la quarta volta. Li prenderanno per sfinimento, ed alla fine sospireranno si. Anche gli svedesi, mi pare che non sia la prima volta che sono chiamati ad esprimersi.

 

  By: prozac on Mercoledì 03 Settembre 2003 15:36

per panarea E' vero, come dici, che la maggior competitività del sistema Italia basato sulle continue svalutazioni ha consentito agli imprenditori di espandere la loro attività, con effetti positivi sull'occupazione e quindi sui lavoratori. Ma quel che mi premeva sottolineare è che quella politica aveva anche un costo, che è ricaduto principalmente sui lavoratori dipendenti . Infatti la svalutazione della lira portava inflazione, e ad essere danneggiati dall'inflazione sono sempre le categorie a redddito fisso : lavoratori dipendenti e pensionati il cui potere d'acquisto in periodi d'inflazione si riduce. A beneficiare dell'inflazione sono tradizionalmente gli imprenditori i commercianti ed i liberi professionisti, tutti coloro insomma che possono scaricare l'aumento dei prezzi su qualcun altro. Concordo pienamente che beneficiare ora della globalizzazione in occidente siano soprattutto i grandi gruppi.

 

  By: panarea on Mercoledì 03 Settembre 2003 11:42

x prozac 1- sugli interessi risparmiamo, siamo d'accordo, diciamo che prima avevamo più interessi da pagare (pagarci visto che quasi tutto era in mano a noi italiani percui con la pensione della nonna si compravano i bot) ma anche più consumi (pil cresceva qualche volta anche del 3/4%) con relativi benefici (+iva, + "giro"). comunque a livello finanziario siamo migliorati, concordo 2 - che la svalutazione arricchisse solo i padroncini, non sono molto d'accordo, quasi tutti i distretti industriali, la ricchezza di questo paese negli ultimi 40 anni, sono fatti da PMI con 10/15 dipendenti con rapporti molto stretti tra operai e padroni, Almeno quanto ne so io se la dittina esportava di + in germania le piastrelle poi qualcosa, a bianco o nero, andava in + anche a chi ci lavorava, senza tener conto che quasi tutti i padroni erano ex operai. Poi i soldi guadagnati dai padroncini non andavano in villone ai caraibi, ma in villette nelle periferie, insomma il denaro girava molto di + localmente. e tutti stavano meglio, certo all'operaio della fiat questo non si applica, come neanche al burocrate romano, ma nè la fiat nè la burocrazia romana hanno fatto il miracolo italiano. 3 - 1989 cade il muro di berlino, qui è la vera svolta. hai super ragione. da paese di frontiera (dove tutti fanno il militare in friuli) con l'impero del male e costi dei + bassi del mondo "aperto" al commercio mondiale, passiamo di colpo, a ricca penisola, da emigranti a ricevere 100'000 albanesi il mese. nel giro di 5 anni entrano per lo meno 50 nazioni sconosciute al commercio mondiale, 2'000'000'000 di operai da sfruttare di colpo, e la fine dei ns. distretti. L'euro arriva a "frittata fatta": commerciando piastrelle, tessuti, calze, suole delle scarpe, il tutto senza marchi, senza il muro a berlino siamo già meno competitivi. Dal 1990 al 1998 è 1 continuo susseguirsi di svalutazioni per stare a galla. Poi l'idea dell'euro, già che siamo cotti come manufatturieri, proviamo a crescere finanziariamente. la fine del muro di berlino è un evento cruciale e l'euro centra poco: la media borghesia occidentale ne è uscita devastata (leggere le proteste dell'America profonda sul sole di ieri, sembrano i discorsi di tremonti e bossi nel veneto contro la cina). in pratica se x mercedes, pfizer, gucci e telecom varie, insomma i super business mondiali, l'apertura di mercati immensi prima vietati si è rilevato un affare colossale (leggere intervista al ceo di nokia che prevede un superfuturo per la sua ditta in asia), per il resto, per i piccoli imprenditori che non hanno 124 filiali nè brevetti o cose del genere (hanno ragione a che serve un brevetto per vendere solette delle scarpe?) ma anche per tutto il mondo che gli ruota intorno, le cose sono peggiorate notevolmente. un imprenditore qui mi ha chiesto a chiarissime lettere, che vantaggi ha un paese come l'italia ma anche come gli usa se x far vendere gucci e pfizer si abbassa il livello di ricchezza del resto della popolazione, che diventano solo consumatori passivi da mungere? certo con l'operaio cinese praticamente gratis i telefoni nokia costano sempre meno, mercato aperto concorrenza ottima vantaggi x i consumatori, ma ha senso l'aver spostato la competezione solo sul prezzo (questo è il mondo oggi, il giappone tiene bassa la propria valuta con la banca centrale, la cina blocca lo yuan x stare bassi e competitivi)? ci siamo accorti o no che al mondo soltanto 120 big competono con marchi,brevetti e ricerca ma spesso con monopoli, gli altri,compresi toyota o sony,cercano solo di aver prezzi + bassi con il vecchio gioco della svalutazione (e in questo sono uguali al calzaturiere di fucecchio quando usava la liretta)? insomma la torta dal 1989 un po è cresciuta, ma i commensali sono aumentati molto + velocemente, e in pratica la fetta che tocca a ciascuno è + piccola. è inevitabile x banshee scusa, mi dimenticavo che refernedum solo abrogativi e su legge non costituzionali,sorry. ma mi resta l'impressione di scarsa democraticità del sistema europeo attuale, il popolo, vero sovrano, è trattato un po' troppo da scemotto e guidato come un cagniolino da super intellettuali. anche se sbaglia, lo deve decidere lui. un favore, banshee: qualche buon isin di bonds in franchi svizzeri a TV o corto a TF ce l'hai? in dollari Australiani? in moneta HUF ungherese? grazie.

 

  By: prozac on Mercoledì 03 Settembre 2003 00:16

Senza dubbio le promesse di prosperità che accompagnavano la nascita dell'euro sono state deluse, non ci piove. Ma non sono affatto sicuro che se fossimo rimasti fuori dall'euro le cose per l'economia italiana ora andrebbero meglio: 1) senza l'adesione all'euro lo stato italiano si troverebbe a pagare interessi sul debito pubblico almeno doppi rispetto agli attuali, con disastrose conseguenze sul deficit pubblico 2) la svalutazione competititiva degli anni '70 -'80 forse era un ottima soluzione per gli imprenditori, visto che gli consentiva di esportare più facilmente . Non certo però per i lavoratori dipendenti che in seguito alla svalutazione della lira ed alla conseguente inflazione hanno visto in quegli anni contrarsi il potere d'acquisto dei salari . 3) Lo scenario dell'economia mondiale è completamente cambiato rispetto a 10-15 anni fa : la svalutazione competitiva funzionava almeno in parte in quegli anni perchè i competitori principali erano le altre economie occidentali, ma ora si tratta di competere con i paesi dell'europa dell'est, la Cina ecc.. Ad es. in Romania lo stipendio minimo è di 2.600.000 lei,cioè 70 euro : hai voglia ad effettuare una svalutazione competitiva contro di loro...

Fesserie preautunnali - banshee  

  By: banshee on Martedì 02 Settembre 2003 21:01

con tutto rispetto Banshee, corona norvegese, fiorino ungherese e corona ceca, non hanno patito più di tanto nè il famigerato yen dal pauroso debito pubblico e deficit pubblico ________________________________________________________ Con tutto il rispetto, ingegnere, la corona norvegese c'entra con quella ceca e con il fiorino ungherese come i cavoli a merenda. E queste ultime due sono sostanzialmente stabili ultimamente perche' stanno per entrare nell'Unione, e perche' in prospettiva si preparano ad aderire alla moneta unica. Riguardo lo yen, il gigantesco debito pubblico giapponese e' finanziato interamente dai smisurati risparmi dei giapponesi stessi. Caratteristica che puo' riscontrarsi anche per il debito europeo. Ed entrambi non hanno deficit commerciali! E' questa la differenza con il debito americano, bisogna ficcarselo in testa una buona volta! Ed il perche' lo yen non sta ben sotto i 100 contro l'USD lo ha spiegato Zibordi nel post precedente, ed io lo avevo addotto come motivo per cui non avrei comprato yen. Cose che la BCE non fa, ed ecco perche' l'euro oggi non sta a 90 centesimi di dollaro, cosa che meraviglia Michelino. Aggiungo pure che quel 3,5% annualizzato di crescita americana e' puramente edonistico, e truccato pesantemente nel deflattore usato. E' inoltre scompensato al di la' di ogni immaginazione nella sua composizione. E se pure dico fesserie, beh concedilo anche a me ogni tanto. Che vuoi? Il monopolio? Comunque, quelle sovvenzioni americane di cui parlavo non toccano minimamente la Cina. Vanno a discapito del Brasile (nel caso del succo d'arancia) e dei coltivatori di cotone dell'Africa Centrale. A dire il vero, non ho notizia di sovvenzioni o tariffe protettive americane che vadano a colpire i cinesi, ma potrebbe essere una mia mancanza. C'e' un gran parlare ultimamente della missione di Snow in Cina per convincere gli eredi dei Mandarini a lasciar fluttuare lo yuan, ma a me sembra una sceneggiata, oppure quelli davvero non sanno quello che fanno. Se la valuta cinese si sgancia dall'USD, questo vorrebbe dire aumentare il deficit commerciale dell'America verso la Cina (gia' cospicuo, per usare un eufemismo) di almeno il 30%. Ma davvero pensate che un dollaro svalutato del 30% contro lo yuan renderebbe i prodotti americani piu' convenienti di quelli cinesi, gente capace di lavorare per 12 ore al giorno per 5-6 dollari, e che risparmiano per giunta oltre la meta' di quello che guadagnano. Dazi all'importazione del 2-300% ci vorrebbero, ed in quel caso si potrebbe poi dire addio ad un mercato di 1 miliardo e passa di persone che cominciano ad avere sempre piu' soldi da spendere (non credo infatti che le Autorita' del luogo reagirebbero bene alla cosa). Senza contare il 45% dell'intero debito pubblico americano e' finanziato proprio dai comunisti cinesi (ma guarda un po' i paradossi del caso, eh!), insieme ai cuginetti delle isole vicine. Mah, puo' darsi che mi sfugga qualcosa. Pana, un Paese democratico innanzitutto rispetta la propria Costituzione. E la nostra vieta i referendum sui trattati internazionali. Questo e' quanto!

 

  By: Paolo Gavelli on Martedì 02 Settembre 2003 20:20

"un paese vispo prima avrebbe pensato a cambiare il sistema"produttivo infatti l'italia non è un paese vispo (trad: coeso e capace di scelte lungimiranti) e le uniche occasioni in cui lo diventa si verificano quando si trova "alla frutta" (il che succederà presto) "un paese democratico avrebbe fatto votare" giusto; peraltro l'accettazione dell'euro sarebbe stata plebiscitaria, mi pare 2ali

 

  By: panarea on Martedì 02 Settembre 2003 20:14

E se le aziende italiane senza la liretta si sentono improvvisamente denudate ed incapaci di competere, beh allora e' cosa buona e giusta che si tolgano dai maroni. - - - - - - Caro Banshee in primis grazie x suggerimenti valutari Non sono x le sovvenzioni e godo dei benefici di avere una moneta + forte e solida, solo che: 1 - un paese vispo prima avrebbe pensato a cambiare il sistema produttivo e poi, solo poi, sarebbe entrato nell'euro. Così stiamo soltanto facendo crollare il sistema di colpo, non è molto intelligente. Bastava prepararsi ed entrare un po dopo, l'inghilterra non c'è nell'euro, era stata bombardata come noi da Soros, ma mica sono morti di fame x lo stare fuori. 2 - un paese democratico avrebbe fatto votare. in fondo le aziendine, i loro dipendenti, le loro famiglie, il loro commericialista, stanno soffrendo di brutto. magari ci stanno sulle palle però sarebbe stato giusto chiedere loro se volevano essere fatti subito fuori o no. E questo non è accaduto. svezia, danimarca e irlanda hanno votato. gli inglesi forse un giorno voteranno. noi no.

 

  By: gianlini on Martedì 02 Settembre 2003 18:50

Questa è la più grande fesseria "pro-euro" che si possa immaginare!! con tutto rispetto Banshee, corona norvegese, fiorino ungherese e corona ceca, non hanno patito più di tanto nè il famigerato yen dal pauroso debito pubblico e deficit pubblico se ci fosse stato un attacco contro la lira sarebbe stato solo e solamente l'arma impugnata da qualche gruppo di speculatori politicizzati e interessanti, e non un movimento di mercato