Foibar,
quello schema e' vecchio come il cucco. In pratica cosa succede? l'azienda va in dissesto finanziario
per il napoletano che non paga (in genere e' una scusa), ma l'attivita' sottostante e' ancora sana e
profittevole, ed ecco il colpo di" genio" (consigliato da commercialisti e avvocati).
Gli azionisti costituiscono una nuova societa' pulita, la vecchia scorpora il ramo d'azienda (l'attivita')
e l'affitta alla nuova che cosi' suibentra nella gestione.
Uno dei prpblemi piu' grossi e' il TFR maturato dai dipendenti, in genere si trasferisce, previo accordo
sindacale, alla nuova societa' che poi lo compensa con l'affitto (in pratica si finanzia col TFR e non
paga l'affito nel primi mesi).
I dipendenti vengono licenziati dalla vecchia e riassunti dalla nuova.
La vecchia societa' chiede il concordato, ma, quasi sempre non ci son le condizioni in quanto dentro
ci son rimasti solo i debiti e l'affitto percepito, cosi viene decretato il fallimento, arriva il curatore, ingloba
tutto e diventa socio unico della nuova societa' della quale, ovviamente, cambia l'amministratore.
Successivamente la societa' verra messa all'asta e, se trova acquirenti, i dipendenti son salvi.
In caso contraio verranno licenziati e potranno accedere all'indennita' di disoccupazione (18 mesi).
Ma io non vi darei nemmeno quella visto che siete tutti contrari al salario di cittadinanza.
Io non sono un moderato.