Ragionamenti del nano da giardino

 

  By: gianlini on Mercoledì 20 Maggio 2015 14:43

MR, perché non contesti nel merito l'affermazione di Anti, anziché arzigogolarci intorno con qualche citazione da cabaret??

 

  By: MR on Mercoledì 20 Maggio 2015 14:19

#i#Bisogna fare un distinguo: i libri a carattere scientifico (ma su scienze vere) son sicuramente da leggere (sempre che ti interessano) in quanto l'autore non ti racconta una sua opinione personale. Quando invece vai su materie quali sociologia, filosofia, storia, psicologia etc... si va nel campo dell'opinabile e allora diventi facile vittima dell'eventuale cazzaro che si e messo a scrivere il libro perche' non aveva un c... di meglio da fare ed ha avuto l'acortezza di infiocchettarti il pacco nella forma piu' credibile possibile.#/i# Idea un attimino ingestibile per un comunista (Marx, Lenin e Gramsci sullo stesso livello di Saviano e Serra). Più adatta a quell'altro che diceva "quando sento la parola cultura metto mano alla fondina". Si, dai, quello la, come si chiama...

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 20 Maggio 2015 13:14

Sarebbe interessante la statistica degli uomini rispetto ai lavori di casa. Sono sicuro che il maschio italico meridionale-romano-padano rispetto a quello nordico non fa un ca_zzo in casa perchè di norma è sul divano. Alle italiche va aggiunto nella statistica il lavoro domestico non retribuito per accudire il porco di turno...se l'uomo italico non è sposato ha la mamma o la sorella. ci son bravi imprenditori che non sono in grado di farsi un caffè... come sempre statistiche con base di calcolo truccata. Più scendi verso l'africa e arrivi alle mussulmane che praticamente non lavorano perchè oltre che 3-5 figli e la casa e il marito padrone non possono fare.. le italiche non fanno figli ma hanno i peggiori mariti da sempre... al nord è risaputo che l'uomo svolge più lavori domestici come anche nella stessa inghilterra...

 

  By: KL76 on Mercoledì 20 Maggio 2015 08:58

Salve Zibordi, il documento che ha segnalato e' molto interessante, non solo per il dato sul lavoro femminile in italia rispetto all'europa ma contiene anche spunti interessanti sull'immigrazione. Ormai e' assodato: le italiane lavorano meno delle nordiche e di tutto il resto d'europa. La tabella sul trend dell'immigrazione mostra il cambiamento dell'italia ed altre nazioni in europa che da nazione di partenza, sono diventate nazioni di arrivo per immigrati. Da notare che siamo la prima nazione in europa per flusso migratorio. Ma lo saremo anche nel futuro. "The cumulated net migration to the EU over the entire projection period is 55 million ( about 10% of the EU population in 2060), of which the bulk is concentrated in the euro area (40 million). Net migration flows are projected to be concentrated to a few destination countries: Italy (15.5 million cumulated up to 2060), the UK (9.2 million), Germany (7.0 million) and Spain (6.5 million)." In italia ci saranno 15 milioni di immigrati nel 2060 secondo la commissione Europea, ma ovvimante questi dati sono conservativi (i numeri si riferiscono solo a parte del 2013, mentre per il 2013 viene fatta una proiezione), visto che l'operazione mare nostrum ha fatto esplodere gli arrivi in italia e ne vedremo l'impatto nei prossimi studi statistici

 

  By: antitrader on Mercoledì 20 Maggio 2015 00:54

Bisogna fare un distinguo: i libri a carattere scientifico (ma su scienze vere) son sicuramente da leggere (sempre che ti interessano) in quanto l'autore non ti racconta una sua opinione personale. Quando invece vai su materie quali sociologia, filosofia, storia, psicologia etc... si va nel campo dell'opinabile e allora diventi facile vittima dell'eventuale cazzaro che si e messo a scrivere il libro perche' non aveva un c... di meglio da fare ed ha avuto l'acortezza di infiocchettarti il pacco nella forma piu' credibile possibile. Le situazione e' addirittura degenerata nell'ultimo ventennio in cui e' successo che chiunque scrive lo fa praticamente sempre per propaganda o per compiacere il suo padrone e questo ha prodotto montagne di spazzatura maleodorante. Di fronte a un simile scempio l'unica difesa che hai e' quella di non leggere proprio niente, tuttalpiu' leggi le agenzie o qualche forum in cui ci si confronta inter pares. C'e' da dire infine che, negli ultimi tempi, gli sparapalle di professione hanno infestato anche il mondo della scienza vera, basti vedere la boiate cha passano sul topic della fusione fredda proprio su questo sito. Un discoro a parte meritano le materie economiche, se vuoi capire come funziona il sistema bnacario ovvio che devi leggere (ma devi scegliere bene), se invece vai sui cosiddetti "modelli" che dovrebbero prevedere o misurare non si sa bene che cosa allora perdi solo tempo tanto e' vero che gli stessi premi nobel oggi dicono una cosa e domani l'esatto contrario, tanto vale farsi un'idea personale tramite la riflessione. Come difendersi? Semplice, mettere sullo stesso piano l'informazione che ti arriva dal "grande" filosofo oppure quella che ti arriva dal carpentiere. P.S. non credo piu' manco alle boiate che ci hanno raccontato sulla seconda guerra mondiale figuriamoci il resto.

 

  By: MR on Mercoledì 20 Maggio 2015 00:17

Non so nemmeno cosa sia la sociologia. Certo che l'astio di Anti vero "chi ha letto molti libri" è incredibile, riesce a giustificare praticamente tutto. Probabilmente va al ristorante e, se il vino sa di tappo o il petto d'oca è stopposo, pensa che sia perché il cuoco ha letto Heidegger. Non perché il cantiniere è un ladro ed il cuoco un incompetente che ha usato un'oca maschio: la colpa è di Heidegger.

 

  By: gianlini on Mercoledì 20 Maggio 2015 00:00

un illusione ottica per quello che riguarda l'UOMO MEDIO (diciamo il 90-95% degli uomini) che campa di meno, lavora di più, paga in media più contributi rispetto alla pensione che riceve, è discriminato dal sistema scolastico (solo il 40% dei laureati sono oggi uomini), ---------- piccolo suggerimento; dovesse perorare in altre sedi questa nobile causa, ometta il "lavora di più" altrimenti si ritrova assaltato da quelle che le diranno che le donne lavorano almeno due volte, fuori casa e IN casa, e non faccia molto conto sulla discriminazione subita dal sistema scolastico (il 40 % dei laureati è dovuto al fatto che mediamente i maschi studiano molto meno delle donne; dato che sono maggiormente dotati ad un numero sufficiente basta fare il minimo sindacale per ottenere la laurea, ma c'è una bella fetta di ragazzi che non apre praticamente mai libro...)

 

  By: antitrader on Martedì 19 Maggio 2015 23:06

"e usarli per assumere un milione di statali. " Vedi cosa succede a frequentare quelli che leggono molti libri? (la sociologa). Alla fine e' tutto un fiorire di boiate pazzesche. Un lattoniere non avrebbe mai avuto l'ardire di fare una proposta cosi' pittoresca. Spero che almeno una tirata di orecchie gliel'hai fatta a quella (la sociologa). Adesso si sono inventati i corsi di "educazione all'affettivita'", solo che mi sembra che durante il corso ai bambini si sia sconfinati verso qualcosa di hard e cosi' c'e' stata una mezza rivolta dei genitori preoccupati che un simile shock potesse compromettere l'armonioso sviluppo della personalita' (quella affettiva) de loro pargoli. E poi dicono che siamo falliti, e vorrei anche vedere.

Inferiorità degli uomini - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 19 Maggio 2015 21:18

la tabella è troncata in fondo all'ultima colonna dove ci sono i dati 2012 per le donne perché su NoisefromAmerika l'hanno pubblicata così e mi sapeva fatica cercare nel dossier di cui mettono il link l'originale...se qualcuno vuole farlo lo ringrazio....ma non credo che il rapporto tra anni di lavoro delle donne italiane e danesi o olandesi cambi molto... #ALLEGATO_1# Facciamo un esempio ulteriore. Abbiamo con Cattaneo, Bossone, Grazzini, Gallino, Ortona, Costa, Sylos Labini appena messo assieme finalmente questo libro su come risolvere la crisi e tra chi partecipa c'è Luisa Bianco, sociologa, che assieme al prof. Ortona hanno scritto un capitolo in cui dicono di stampare moneta (ok, emettere crediti fiscali...ci siamo capiti) e usarli per assumere un milione di statali. Metà della loro motivazione è che dato che le donne oggi in Italia sono il 60% dei laureati (lo sapevate ?) e nella PA si assumono più laureati che nel settore privato in questo modo aumenteresti l'occupazione femminile rispetto a quella maschile. Ora, a me verrebbe da far notare che con questa crisi il 99,9% dei posti di lavoro persi erano nel settore privato (giusto?) ed erano al 70% maschili...(basta pensare alle costruzioni), quindi se volessi correggere una "discriminazione" introdotta dalla crisi dovresti fare più o meno il contrario...le insegnanti e impiegate della Regione non sono esattamente il gruppo che ha subito di più la crisi e che trovi nelle cronache dei suicidi per disoccupazione o fallimento. Generalizzando un poco, il maschio MEDIO è nella nostra società in una posizione inferiore alla femmina MEDIA, ma è verissimo che nell'elite (politica, finanziaria, artistica, scientifica, manageriale...) ci sono molti più uomini che donne e alcuni di questi uomini riempiono le cronache perchè trombano una quantità impressionante di femmine (Dominque Strauss Khan, Berlusconi, Clinton, Gheddafy, Chirac, Ronaldo, Balotelli e i calciatori di serie A, le rock star..) Data questa prevalenza degli uomini nel top 3% della società sembra che gli uomini siano in una posizione superiore nella società in generale (E non bisogna neanche esagerare con questo, visto che la persona oggi più importante in Europa è Angela Merkel, la persona più influente in America è il governatore della FED che si chiama Janet Yellen e il candidato alla presidenza in testa si chiama Hillary Clinton e al Fondo Monetario hai la Cristine Lagarde) Questa superiorità è un illusione ottica per quello che riguarda l'UOMO MEDIO (diciamo il 90-95% degli uomini) che campa di meno, lavora di più, paga in media più contributi rispetto alla pensione che riceve, è discriminato dal sistema scolastico (solo il 40% dei laureati sono oggi uomini), perde la casa quando la donna divorzia (nel 70% dei casi prende lei l'iniziativa) unitamente ad un terzo dello stipendio e non vede più i figli... Tutto questo però succede solo in Occidente (il 10% della popolazione mondiale composta da "bianchi") e probabilmente è il motivo principale per cui sta scomparendo come civilizzazione e come razza (etnia, popolazione...chiamala come ti pare...) perchè cinesi, giapponesi, koreani, indiani, arabi non seguono questo trend... Se fossimo in un qualche forum del Fatto Quotidiano o di Repubblica o anche nella maggioranza dei normali blog ti direbbero che gli europei sono anzi invece avvantaggiati per questo motivo, perchè valorizzano le donne e si danno come obiettivo di avere un 50% di donne ovunque e dove già eccedono questo 50% come all'università peggio per gli uomini ecc.. Il problema è che oggi più o meno come al tempo dei greci (presso i quali le donne erano molto emancipate tra parentesi), statisticamente il 90% delle idee e soluzioni non vengono dalle femmine, che sia Google, Windows, Apple, la fusione fredda (esiste poi ?), i droni, la MMT, il genoma, la dieta paleo, l'uscita dall'Euro, ^la risonanza magnetica#http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/07/Premio_Nobel_agli_inventori_della_co_0_031007049.shtml^...

 

  By: Moderatore on Martedì 19 Maggio 2015 20:44

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  By: Bullfin on Sabato 16 Maggio 2015 12:55

GZ, perchè ha troncato gli ultimi anni delle donne??....Appare evidente che tra periodo lavorativo e ricchezza della nazione non vi è una correlazione...altrimenti Cipro dovrebbe essere una potenza mondiale... :)...e il somaro Anti colpisce ancora.... :).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Sabato 16 Maggio 2015 12:41

Gian, alla fine tutto quadra. Dalla tabella si vede che le nazioni dove si lavora di piu' sono la Germania, l'Inghilterra, la Svezia. L'Italia naturalmente e' all'ultimo posto (o quasi) ma quel che e' peggio e' che non puoi nemmeno dire che dipende dalla disoccupazione in quanto eravamo ultimi gia' nel 2000. Altra nazione simile all'Italia e' la Francia (altro paese infestato da burocrazia, dipendenti pubblici e tasse insostenibili). Quelli che sono alla perenne ricerca di motivazioni strambe (ed esogene) sul disastro italiano dovrebbero riflettere leggendo quella tabella. Alla fine, come sempre, le spiegazioni son quelle piu' banali, prevedibili e intuitive, e' la cialtroneria che porta a industriarsi per trovare motivazioni bizzarre e complicate con intento autoassolutorio (e' sempre colpa degli altri!). Il problema e' che dare la colpa agli altri e' una prassi che ha infestato tutto il paese, nessuno mantiene piu' una parola data, questo poteva succedere anche in passato ma doversi rimangiare la parola ti creava una sensazione di sofferenza, adesso si fa in allegria e spavalderia e, alla minima protesta, ti sguinzagliano dietro il cugino avvocato (cosi' danno anche un po' di lavoro all'avvocato pirla).

 

  By: gianlini on Sabato 16 Maggio 2015 11:42

Bravo, Zibordi! e poi quando le intervistano, dicono che non fanno figli perché devono conciliare lavoro-marito-famiglia e non ci sono servizi....

Le donne italiane lavorano dieci anni in meno di quelle del nord-europa - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 16 Maggio 2015 00:59

Le donne italiane in media lavorano da dieci a quindici anni in meno di quelle del nord-europa e NON ESISTE UN PAESE IN EUROPA IN CUI LE DONNE LAVORINO MENO ANNI DELL'ITALIA (inclusi quelli del sud-europa) Ad esempio, il differenziale con le donne tedesche è tuttora di 13 anni di lavoro in meno... (poi dici come mai la Merkel non vuole gli eurobonds...è una donna nordica) #ALLEGATO_1#. Prima delle riforme recenti le donne italiane lavoravano 21 anni in media...quando la vita media delle donne in Italia è sugli 85 anni per cui a occhio e croce stavano in pensione il doppio del tempo che lavoravano. #i# "The indicator "average exit age from the labour market" has quality problems linked tothe mathematical model used when combined with the lower reliability of the LFS data for older people. A new indicator called "duration of working life" has been developed to replace the former one. The new indicator does not have quality issues.#/i# (tratto da una intricata ^discussione sui sistemi pensionistici su noisefromamerika#http://noisefromamerika.org/articolo/appunti-manuale-difesa-spesa-pensionistica?page=1#comment-104816^) Nelle discussioni su quando si va in pensione, quanti pensionati hai rispetto alla popolazione che lavora, quanto costano le pensionio in % del PIL ecc... ci sono tanti e tanti dati e tante opinioni. In Italia ultimamente si è data una grossa sterzata sulle pensioni e tutti riconoscono che la spesa in % del PIL non aumenta più e anzi cala leggermente nei prossimi anni. Ora hai il nuovo capo dell'INPS, l'economista Tito Boeri, che vuole anche ricalcolare i contributi effettivamente versati per vedere chi prende molto di più di quello che ha pagato. E poi hai proposte varie di tagliare le pensioni "d'oro" e infine ultimamente la sentenza della Corte che ha invalidato la riduzione di pensioni elevate della Fornero. OK, è tutto abbastanza complicato, c'è chi sostiene che tuttora l'Italia ha una spesa pensionistica eccessiva e chi invece che siamo diventati tra quelli che spendono meno con le ultume riforme (a spese dei giovani che tra 20 anni avranno pensioni pari a metà dello stipendio). Una statistica però molto utile è QUANTI ANNI SI LAVORA IN MEDIA Se guardi la tabella vedi che in termini di ingiustizie, disuguaglianze e redistribuzione del reddito tra grandi aggregati, quella tra uomini e donne in Italia sarebbe macroscopica. Anche gli uomini lavorano meno in Italia, ma sono le donne il vero problema se guardi A QUANTI ANNI IN MEDIA LAVORANO NEL CORSO DELLA VITA. E le donne italiane in media fino a poco tempo fa lavoravano 21 anni su 60 e rotti di vita adultae anche adesso lavorano sui 25 anni in media, quando le nordiche si sbattono per un totale dai 33 ai 37 anni di lavoro...(poi magari le nordiche tornate a casa cucinano meno delle italiane, ma nelle ultime generazioni non mi sembra e comunque le portoghesi se guardi lavorano dieci anni in media di più delle italiane) 'nzomma, su questo sito si insiste sullo creare moneta quando è necessario e così via.. ma non è che per questo si debba essere ciechi sul fatto che poi bisogna anche lavorare...

 

  By: lutrom on Giovedì 08 Gennaio 2015 21:37

Ottima idea, Paolo!