Ragionamenti del nano da giardino

 

  By: gianlini on Giovedì 15 Dicembre 2005 00:53

certo che ci crede....! è ebreo! chi se non lui dovrebbe crederci!?

 

  By: cisha on Mercoledì 14 Dicembre 2005 19:40

E anche Greenspan ha fatto 13 (rialzi).... suona un po' strano?!?! Che anche lui creda nella CABALA???

 

  By: Moderator on Mercoledì 14 Dicembre 2005 11:05

Polipolio ,c'è un recupero faticosissimo di terreni desertici (Israele)ma sono gocce nel mare , perlopiù le cose vanno così come da questo copia-incolla .Casomai se ne riparla ,ora ho da fare "Mentre il deserto è un ecosistema naturale, in cui si sono evolute forme vegetali, animali e persino culturali capaci di sfruttare la pochissima acqua presente, i terreni desertificati hanno perso la loro potenzialità di far crescere le piante, di sfamare gli animali, di ospitare la vita. La desertificazione è una delle più gravi emergenze ambientali e sociali della nostra epoca, minacciando circa un terzo delle terre emerse e un miliardo di persone. Il numero di specie animali e vegetali che vengono perdute a causa della desertificazione è incalcolabile. Ciò comporta un impoverimento non solo per l'ambiente, ma anche per l'umanità. CAUSE La desertificazione è quasi sempre dovuta ad un uso non "sostenibile" delle risorse naturali (Vale la pena ricordare che secondo il rapporto Brundtland , 1987, viene definito SVILUPPO SOSTENIBILE quello sviluppo che consentirebbe alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro). Quindi, per la desertificazione, le cause principali sono UMANE: - SFRUTTAMENTO INTENSIVO E/O INQUINAMENTO DEI TERRENI - EROSIONE IDRICA (il suolo viene perso perché portato via dall'acqua, quando non ci sono più piante a trattenerlo) - SFRUTTAMENTO INTENSIVO ED INQUINAMENTO DELLE ACQUE - ABBANDONO DEI TERRENI AGRICOLI - DEFORESTAZIONE - ECCESSO DI PASCOLAMENTO - SALINIZZAZIONE (l'acqua usata per irrigare contiene sempre dei sali: se il drenaggio del suolo è insufficiente, o l'evaporazione molto alta, questi sali si accumulano, e alla fine impediscono la crescita delle piante. Inoltre un accumulo di acqua nel sottosuolo può portare anche a fenomeni osmotici, nei confronti dei sali nel suolo più profondo, che li richiama nel sottosuolo e nella zona delle radici, con le conseguenze suddette) - INCENDI BOSCHIVI - URBANIZZAZIONE - PIOGGE ACIDE - ATTIVITA' MINERARIE - ESTRAZIONE DI SABBIE E GHIAIE DAI FIUMI - INTRODUZIONE DI SPECIE VEGETALI ESOTICHE - CAMBIAMENTI CLIMATICI. Cause NATURALI possono contribuire, ma solo quando sono di portata eccezionale: - SICCITA' - MOVIMENTI TELLURICI - TEMPESTE DI POLVERE E SABBIA - ALLUVIONI ESTENSIONE DEL FENOMENO Ogni anno vanno perduti 24 miliardi di tonnellate di terra coltivabile, cioè circa 10 milioni di ettari, mentre aumenta sempre più la domanda alimentare. La FAO stima che il bisogno di terre coltivabili aumenterà nel 2015 del 27% e nel 2050 del 42%. Ma, ricordiamolo, i danni dovuti alla desertificazione, consistono in un impoverimento globale del pianeta, in termini non solo alimentari, ma anche di specie animali e vegetali, di paesaggi, di culture I continenti sono colpiti in varia misura (dati FAO/UNEP 1983): - l'Africa, che già per il 20% circa è coperta di deserti, ha circa il 55% delle sue terre coltivabili a rischio desertificazione; - l'Asia, che ha solo il 3% di terre occupate da deserti, ha però un 34% a rischio; - in Australia sono a rischio il 75% delle terre coltivabili; - in Sud America il 20%; - in Nord e Centro America il 19%; - in Europa il 25% delle terre agricole e il 35% dei pascoli. La percentuale di foreste a rischio, purtroppo non viene mai riportata. In Italia secondo stime dell'Unione Europea, il 27% del territorio italiano è a rischio desertificazione. In Sardegna, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Calabria il processo è già avanzato. A causa del clima mediterraneo, con prolungati periodi estivi di siccità e forte variabilità delle piogge, il nostro paese è già strutturalmente a rischio desertificazione. La natura dei suoli, poveri ed erodibili, aggrava ulteriormente la situazione del nostro paese. In Italia sono state attive praticamente tutte le cause umane indicate, con il risultato di frequenti dissesti idrogeologici, e con danni ai terreni ( come processi di impermeabilizzazione, salinizzazione, compattazione e contaminazione) che alla fine possono culminare in desertificazione.

 

  By: Moderator on Mercoledì 14 Dicembre 2005 10:51

Xtol , avevo capito qualche ragazza senza troppa cellulite. Come rottame vado ancora forte ,sono ancora ospedalizzato e solo Domenica torno a casa e continuerò la fisioterapia.Appena tornerò normale dovrò rioperarmi ,verso Aprile,per rimettere a posto quello che dopo il 5° intervento all'addome i chirurghi avevano dovuto lasciar perdere perchè c'era troppo macello anche per loro e i tessuti non reggevano :i punti li hanno dovuti dare del tipo Bridges con dei punti di sutura da ogni lato a 5 cm dalla sezione e delle rotelline che tiravano i fili per tener uniti i lembi dell'addome .Poi sarò pronto per andare al mare ,più che sulla tua astronave,dove con quelle cicatrici metterò qualche dubbio anche allo squalo tigre. Per l'ambiente si deve guardare al passato per sapere com'era e perchè serva da guida per salvaguardare quel che si può nel futuro senza inventarsi nature finte.I popoli civilizzati hanno il dovere di salvaguardare la natura il più possibile , come se fosse un bambino indifeso .E non rispettarla e accudirla è come avere un figlio e non educarlo in nulla non ascoltarlo e prenderlo solo a legnate:uscirà un mostro . Anche perchè quando sarà grande sarà di una forza e violenza incredibile

 

  By: polipolio on Mercoledì 14 Dicembre 2005 10:31

Norton, dato che dal tono e dalla frequenza degli interventi mi sembri guarito, permettimi di negare con forza una(sola) delle tue asserzioni. "desertificazione irreversibile" Non è irreversibile.

 

  By: XTOL on Martedì 13 Dicembre 2005 19:43

norton, il fenotipo "gradevole ma troppo rottamato" alludeva a te (non venivano richieste specifiche sessuali). Quanto al tema, non è guardandosi indietro che si trova una soluzione, perchè lo sfruttamento massivo dell'ambiente è una costante di qualsivoglia specie in qualsivoglia tempo. Per questo lo sguardo consapevole può essere solo quello esterno al sistema. Non c'è modo di evitarlo: l'umanità va incontro all'ennesima crisi ciclica, che suppongo sarà particolarmente violenta perchè l'impatto della specie sull'ambiente in cui vive è (per la prima volta) globale.

 

  By: carlog on Martedì 13 Dicembre 2005 19:31

Andrea - A Modena ci sono interventi di edilizia popolare (PEEP) che fanno impallidire come vivibilità le zone residenziali per benestanti realizzate negli anni 60 in pieno boom economico --------------------- In ogni caso non confrontabili (per bruttezza) al centro storico. I centri delle citta' sono belli perche' costruiti pian piano e con la partecipazione di molti. Lo stesso problema che, guarda caso, si sta ponendo ora in Val Susa ... Una scelta giusta (o solo oculata) val ben un ritardo economico, o no ?

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 19:22

E'difficile rispondere ad Andrea (che è preparato e anche un po’ puntiglioso ;-) ) perchè in un certo senso ha ragione ma in parte quel che dice è leggermente mistificatorio (senza offesa),perchè è chiaro che ci sono dei miglioramenti in tantissimi campi , ma a scapito di altri che sono innegabili sopratutto nell'ambito della natura , dove anche Andrea subisce un certo scompiglio da animali in disordine ambientale. I mutamenti ambientali vanno visti su scala globale e la nicchia ecologico-residenziale di Modena non può cancellare la visione che si ha guardando per esempio le coste italiane ,le periferie,l'espansione disordinata dei paesi e suburbi,e la cementificazione di fiumi sino ai torrentelli inquinati. Benvenute tutte le innovazioni, ma negare che il pianeta è di tot km quadrati soltanto e che gli umani sono tot miliardi ogni anno di più ,sempre più bisognosi di risorse e territorio , è difficile .E che per lo più questa espansione sia piuttosto selvaggia deturpante ed inquinante ,a parte Modena ,anche è difficile negarlo .L'acqua a Modena sarà ottima ,ma dopo essere stata filtrata e depurata con metodi ultra sofisticati : a monte quell'acqua e quelle falde rimangono spesso avvelenate come si vede dalla moria di uccelli insetti e pesci.Provate a chiedere a Modena l'acqua "vergine" delle vostre parti Quindi tutto vero sui miglioramenti,ma è quasi sempre dal punto di vista degli esseri umani civilizzati .Purtroppo il pianeta è piccolo, è un'astronave di non troppi km quadrati , con sempre più desertificazione irreversibile ed è desolante la visione del dire che alla fine tanto si accenderà l'aria condizionata e chissene frega. Sopratutto in Italia ci si lamenta che c'è solo la cultura letteraria e artistica e che manca la cultura scientifica e biologica , poi quando si cerca di parlare di quei problemi si viene tacciati subito come dei Savonarola .Cosa che non mi sento di essere quando dico che in passato le spiagge erano molto più belle ,il mare più vivo ,i paesini costruiti con più compenetrazione nel paesaggio , i boschi e i fiumi più naturali e puliti,almeno per quel che ho conosciuto io e quasi tutte le persone che conosco

 

  By: pix on Martedì 13 Dicembre 2005 18:46

Pix, io non ho parlato né di destra né di sinistra. Come lei abbia trovato una connotazione politica nel mio messaggio mi è ignoto. ---------- Avevo male interpretato quando parlava di casermoni popolari. Sul resto sono più o meno d'accordo, a patto di scegliere bene il futuro che vogliamo. Secondo me c'è abbondante materiale su cui riflettere. ciao Pix

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 16:38

accetterei altri fenotipi gradevoli, purchè non troppo rottamati ---------------Xtol--------- Niente da fare Un tale ambiente temo che sarebbe subito notato da tua moglie.

 

  By: XTOL on Martedì 13 Dicembre 2005 15:47

vuoi solo la tua progenie o accetti altri genomi come fece Noè ? --------------norton---------------- accetterei altri fenotipi gradevoli, purchè non troppo rottamati... ;-)

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 15:28

mentre compio un paio di orbite attorno al pianeta terra ------------xtol--------------- vedo che non c'è più Terra per te , essendo umano hai trovato qualche nuovo pianeta da coltivare ? ci cresce l'oro? vuoi solo la tua progenie o accetti altri genomi come fece Noè ? A parte tutto c'è troppa incoscenza ed ignoranza

 

  By: Andrea on Martedì 13 Dicembre 2005 15:23

Pix, io non ho parlato né di destra né di sinistra. Come lei abbia trovato una connotazione politica nel mio messaggio mi è ignoto. A ogni modo ... il mio discorso è semplice. Era sempre tutto più buono una volta... è una fola che va avanti dal tempo dei greci, e forse anche da prima. Però se lei compera una cartolina dell'appennino modenese di 50 anni fa e una di adesso noterà boschi di querce, castagni, ecc. dove un tempo c'erano campi devastati. Di animali in giro non ce n'era uno (mangiati). Adesso il problema (ho passato i primi 19 anni della mia vita la e ancora ho la casa) sono i daini, i cinghiali e tutte le altre bestie che ti devastano tutto, fin sui davanzali delle finestre. L'acqua del ruscello la beveva anche la mia famiglia, io incluso. Ma il fatto che sopravvivessimo non significa che fosse migliore di quella che esce dall'acquedotto di Modena nel 2005. Non necessariamente. Anzi, incredibilmente soffrivamo di più attacchi di diarrea allora ... La differenza è fino al 1970 e oltre sui radicchi selvatici c'erano pesticidi che adesso non ci sono ... L'aria è peggiorata. E, più subdolamente, è cambiato, drasticamente, il tipo di radiazioni che ci colpiscono (causa modificato poter dell'atmosfera di filtrarle). In questo ha ragione XTOL, anche se non sempre sono d'accordo con la sua diagnosi a priori che è tutto frutto dell'attività umana. E che il suicidio collettivo sia l'unica medicina. Che cominciasse lui, a me piace soffrire qui ... scherzo ovviamente, XTOL, non me ne voglia. Molte altre cose sono molto migliorate. Troppe per essere elencate. Forse preferite i casermoni degli anni 50 e 60, magari coi muri umidi e niente verde. Anche con un po' di eternit sotto i coppi, magari. Io preferisco l'edilizia di adesso, casette al massimo di tre piani, tutte col giardino, la sala per le riunioni condominiali, ecc. Tutta 'sta nostalgia non ce l'ho, perdonatemi. Che piaccia o meno, il futuro è davanti, non di dietro. Poi va governato, indirizzato e tutto quello che si vuole. Ma pensare a un domani come ieri mi sembra inutile e anche dannoso. Tanto indietro non si torna. Peraltro che manchino gli alimenti mi sembra un'idiozia. Forse manca una sensibilità per l'utilizzo di quelli che ci sono. Ho idea che con quello che sciupiamo in Europa si sfamerebbe l'Africa intera.

 

  By: XTOL on Martedì 13 Dicembre 2005 14:50

Cari umani, mentre compio un paio di orbite attorno al pianeta terra, vedo che il momento del vs impatto con i limiti si avvicina, e la vs velocità sta aumentando. Le cassandre continuano a restare inascoltate, i segnali sottostimati, le bugie spudoratamente ribadite. Certo da laggiù deve essere estremamente difficile avere una visione d’insieme, e del resto ormai servirebbe a poco. Per coloro che prima dello schianto che gli cambierà i connotati volessero condividere la mia ottica, eccone il sommario riepilogo: La specie umana non sfugge alla regola biologica di moltiplicarsi ai limiti che le risorse dell’ambiente le consentono, e non è nemmeno lontanamente in grado di implementare nelle proprie scelte i diritti delle generazioni future (tanto per portare ^l’ultimo esempio)#http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200512articoli/823girata.asp ^ Perché? Perché la sua percezione del futuro è legata esclusivamente al proprio utile personale, nel quale viene incluso talvolta l’utile dei propri figli e ancor più raramente quello del proprio gruppo. Questa corsa allo sfruttamento massimale ha una radice economica: il modello inflazionistico scelto dai gruppi dirigenti (che ne ottengono vantaggi parassitari) spinge al consumo e all’indebitamento stati e singoli, stritolando qualsiasi tentativo di razionalizzare le scelte e di programmare un futuro più lontano della punta del proprio naso, in una globale tragedia dei commons. Il biblico “crescete e moltiplicatevi” ne è la versione religiosa. La massimizzazione della fitness ne è la versione evoluzionistica. Guardo con tenera simpatia lo sforzo di chi si rende conto e cerca di proteggersi comprando oro, ma ovviamente sarà anch’egli violentemente sballottato dalla prossima “riorganizzazione aziendale” (cambiamenti climatici? guerra mondiale? esaurimento del petrolio? scomparsa del dollaro? vedremo) In bocca al lupo anche agli stolti che ci annoiano con i loro balli sul titanic, illusi dal fatto di riuscire talvolta a raccogliere le briciole che cadono dal piatto dei potenti.

 

  By: pix on Martedì 13 Dicembre 2005 12:41

A Modena ci sono interventi di edilizia popolare (PEEP) che fanno impallidire come vivibilità le zone residenziali per benestanti realizzate negli anni 60 in pieno boom economico. Non la seguo. --------- Per me amministrazioni di sx e difesa dell'ambiente non vanno necessariamente a braccetto, di sfasci ne hanno fatti e ne fanno anche loro come e più di noi. Sono in sintonia con Norton quando dice quello che ha detto: <...e poi bisogna vedere la qualità , perchè un bosco di pioppi(o pini) piantato come la scacchiera degli scacchi ,destinati al taglio dopo qualche anno sta alla natura come le mucche in batteria stanno alle mucche al pascolo...> Aggiungo che anche uno sviluppo delle località di montagna basato solo sulle seconde case, sugli hard discount (?) e sulle piste da sci di discesa con relativi impianti, è secondo mè da attuarsi con misura e criterio; a volte mi è capitato di andare in montagna con la sensazione di essere solo andato in un altro quartiere della mia città, mi sembrava di essere in metropolitana.. Altrove esistono posti dove per esempio la circolazione delle automobili è limitata nei periodi di maggiore afflusso, da noi invece si studia su come sbancare nuove aree a 2000 metri per farci posteggi per camper o residence abitati 10 giorni l'anno. Pix