Ragionamenti del nano da giardino

 

  By: bearthatad on Sabato 30 Luglio 2011 11:29

Mi era sfuggito questo articolo che gronda buon senso. Siccome è talmente ovvio quanto è scritto, e siccome quel che si decide a Francoforte lo decidono i tedeschi (con la supina approvazione degli altri, e con la naturale esclusione degli inglesi dalla follia collettiva), si può ben dire che per l'ennesima volta la Germania sta trascinando il continente alla rovina. Con metodi diversi dal passato ma con lo stesso prevedibile risultato. Chissà che a tragedia compiuta non si decida di mettere la Germania definitivamente sotto tutela internazionale.

Debitori sull’orlo della rovina costretti a prestare denaro a chi sta per fallire? - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 30 Luglio 2011 06:54

Il cuore del problema oggi è diventato la moneta e il debito, il fatto che ci si indebita e ci si indebita con degli stranieri per creare moneta. Basterebbe invece stamparne la stessa quantità esatta che oggi si prende a prestito, ma la cosa è diventata impossibile perchè non abbiamo più la nostra moneta e non abbiamo più una banca nazionale autonoma sostituita dalla Banca Centrale Europea. Ma una banconota da 100 euro e un BOT da 100 euro sono in realtà la stessa cosa, sono entrambi emessi dallo stato italiano e hanno valore solo perchè lo stato italiano promette che pagherà. La differenza però è che un BOT o BTP costa un interesse annuale mentre una banconota emessa non costa. Bisogna smettere di finanziare lo stato emettendo BOT, CCT e BTP e finanziarlo stampando moneta in quantità equivalente. Non crea inflazione se la quantità è la stessa ed eviti di venire schiacciato dagli interessi ------------- Politici e banchieri di Ida Magli 14.07.2011 Il sabato 9 luglio 2011 è una data che gli Italiani non debbono dimenticare. E’ il giorno, infatti, in cui il Ministro Tremonti, senza dare nessuna giustificazione del fatto che non paga l’affitto della casa dove abita, ha risposto ai giornalisti che gli domandavano se avesse intenzione di dimettersi, con una frase lapidaria: “Non mi dimetto perché sono io che garantisco l’Italia davanti all’Europa: se cado io, cade l’Italia e se cade l’Italia cade l’euro. E’ una catena.” In nessun periodo della storia d’Occidente un uomo politico, quale che fosse la sua importanza, ha mai potuto fare una simile affermazione. Né un conquistatore come Napoleone, né uno Zar come Pietro il Grande né un Re come Luigi XIV, né un Imperatore come Filippo di Spagna, perché essi rappresentavano l’immagine politica, non la dimensione concreta degli Stati, la forza dei popoli che vi vivono. Quelle di Tremonti, invece, per quanto terribili, non sono parole vane. La situazione è proprio quella che lui ha riassunto nell’affermazione: se cado io cade l’Italia e cade l’euro. In altri termini, l’Europa va in rovina perché il potere è nelle mani di una decina di banchieri, e sono essi a quantificarne la forza, giocandola in Borsa. Giocatori che soltanto la penna di Dostojewski sarebbe in grado di descrivere, questi banchieri hanno messo sul tavolo da gioco le Nazioni e non si alzeranno fino a quando non le avranno giocate tutte, essendo loro ad avere in mano il banco. Il dramma, dunque, è tutto qui. Firmando il trattato di Maastricht i politici hanno trasferito il proprio potere nelle mani dei banchieri. Oggi debbono riprenderselo, non possono fare altro che riprenderselo. Il che significa avere il coraggio di creare, senza indugio e senza discussioni, una nuova banca nazionale e stampare in proprio la moneta necessaria al bilancio dello Stato. I titoli dello Stato li compreranno esclusivamente i suoi cittadini (come avviene in Cina, in Russia e ovunque ci siano governi degni di questo nome) e non saranno collocati nella borsa mondiale alla mercé di chiunque voglia impadronirsene. Sono già pronti molti studi e molti progetti, elaborati da economisti italiani e stranieri di grande competenza, per la rinascita della moneta nazionale, e sono anche molti i politici, presenti in diversi Partiti, dal Pdl alla Lega, a Io amo l’Italia all’Italia dei Valori (con un’interpellanza parlamentare dell’on. Di Pietro sulla questione della sovranità monetaria) che sarebbero favorevoli a questa decisione e aspettano soltanto che qualcuno prenda la parola per primo. Si tratta di una decisione che comporterà moltissimi sacrifici, ma alla quale non c’è scelta perché uno Stato che intraprende la strada dei prestiti a interesse con la Banca centrale europea, non sarà mai in grado di restituirli e alla fine crollerà. Abbiamo la Grecia sotto gli occhi: dopo un orribile tira e molla, indegno di un qualsiasi concetto di civiltà, per concederle dei prestiti ad altissimo interesse, oggi la Bce dichiara che il fallimento della Grecia è inevitabile. Non è forse stato imposto pochi giorni fa all’Italia, di cui a sua volta si dice che stia per fallire, di contribuire per il 17% al totale dei miliardi prestati alla Grecia? Debitori sull’orlo della rovina costretti a prestare denaro a chi sta per fallire? C’è in Italia qualche politico che abbia conservato il minimo di buon senso necessario per rendersi conto della “follia” (se è follia e non rapina preordinata) di simili comportamenti? E’ indispensabile abbandonare ladri e folli al loro destino. Nessuno si illuda che esistano alternative alla decisione di produrre in proprio la moneta. Il meccanismo che sta portando alla rovina gli Stati europei non è dovuto a un qualche imprevedibile incidente ma è intrinseco alla creazione dell’euro, cosa che è stata detta e ripetuta innumerevoli volte da economisti e monetaristi di ogni tendenza politica. Non può sussistere una moneta che non fa capo a uno Stato e che non risponde alle necessità di questo Stato, in quanto la moneta di per sé è stata inventata proprio per essere uno “strumento” e non un “fine”. In Europa, invece, gli Stati sono stati costretti a mettersi al servizio dell’euro, piegandosi a poco a poco a costruire un mercato adatto all’euro, limitando le possibilità di scambio delle merci, coltivando carote su misura, uccidendo mucche, distruggendo arance… Per gli storici di domani l’Europa dell’Unione costituirà l’esempio più evidente di una società che delira. Siamo però ancora in tempo a cercare di non morirne. Ida Magli Roma, 12 Luglio 2011

 

  By: Trucco on Mercoledì 09 Marzo 2011 09:37

chiedo scusa, qualcuno sa se dalle intercettazioni di tutte queste figliole che sono state ad Arcore ce ne sia una che parlando con un genitore o un'amica abbia detto che ha avuto un rapporto sessuale con Berlusconi?

 

  By: lmwillys on Martedì 08 Marzo 2011 11:28

'Un elettore del PD stanco della deriva neo moralista da stato etico del suo partito' che pena, che soggetto vinto sottomesso prostrato morto dentro dico questo perché non penso si esprima così per profondo interiore disprezzo della morale e dell'etica, spiace pensare che sia uno che si adegui al mondo rinunciando al guardarsi allo specchio ogni mattina

 

  By: SpiderMars on Martedì 08 Marzo 2011 11:09

La visione della Società Italiana di un corrotto del Gossip che si erge a censore non può che essere parziale e molto provinciale perchè da che mondo è mondo la donna è consapevole di essere seduta sulla propria fortuna e che decida lei stessa di come utilizzarla, poi che la famiglia sia in uno stato che non ha uguali al Mondo è quanto meno risibile frutto della mente di uno che ha scritto la sceneggiatura di" Mutande Pazze ".

 

  By: Moderatore on Martedì 08 Marzo 2011 10:43

----------------------------- La grande novità storica sono le mamme istigatrici e complici. Non le lupe di Arcore, ma queste mamme-maitresse che investono e lucrano sul sesso delle figlie, mamme che rompono la gabbia, all´apparenza inespugnabile, dell´identità italiana, della mamma chioccia, del "son tutte belle le mamme del mondo", della sacra famiglia, vetrina dei valori della tradizione: il matrimonio possibilmente d´amore, la maternità, la dignità. Mi faceva sorridere mia madre quando a mia sorella che si truccava gli occhi diceva: «Che cosa sono tutti questi buttanesimi?». Iris Berardi Ma chissà come avremmo reagito noi fratelli, padri e fidanzati dinanzi alla madre di Elisa che contabilizza con ingordigia: «Seimila euro, hai capito, sono dodici milioni delle vecchie lire!». È una mamma che predispone strategie quando la figlia le racconta che «lui mi vedrebbe bene a lavorare in Pubblitalia». È una mamma realista e pratica: «Se poi va male, pazienza, tanto va bene anche cosi». E forse Elisa un poco lo subisce, ma certamente alla sua mamma Berlusconi non basta mai: «Vi ha detto quando vi potrà rivedere?». Non c´è nulla di speciale nelle lupe di Arcore, nelle escort, nelle professioniste del sesso e meno che mai nelle loro baruffe, negli insulti e nelle rivalità con le gote accese - «si ammazzerebbero tra loro» confessa Iris Berardi - che sono un classico della farsa scollacciata, un topos dei teatri di periferia dove picchiandosi, tirandosi per i capelli e contendendosi i danari del caprone, le Filumena Marturano hanno sempre fatto sghignazzare i Lele Mora e gli Emilio Fede di turno. Noemi Letizia con la madre Anna Palumbo nel locale The Club di Milano Caricatura-Silvio-Berlusconi-e-Nicole-Minetti- Ma sono al contrario specialissime le madri di Elisa, di Sara, di Noemi e di molte altre, sono mamme-mezzane che dinanzi alla prostrazione psico-fisica, che sempre accompagna i più rozzi e pesanti sapori della vita («sono in condizione pietose») , senza pudore minimizzano («e che sarà mai») ed esaltano solo il valore del compenso «seimila euro, hai detto niente». Qui ci sono mamme che somigliano alle "parrine", quelle che lenivano i corpi abusati nel cambio della quindicina, le acide ma benevole streghe che preparavano gli impacchi e dosavano e alternavano le tisane e il riposo allo snervamento, e intanto legavano i rotoloni di soldi con lo spago. E i padri, che una volta erano il braccio armato dell´educazione, ora, come i fratelli, sembrano assistenti ruffiani. E c´è il signor Faggioli che istruisce la sua Barbara nell´arte d´amare: «Tu in questo momento devi fargli vedere che gli sei vicino». Ed è papà che invita Barbara Guerra a dire a Berlusconi che «mio padre, per il grande rispetto che ha nei suoi confronti» è pronto a mettere una cimice nella sede dei finiani: «digli che io ci ho le chiavi». Ruby al ballo di Vienna Anche i fidanzati, che un tempo erano gelosi, oggi sono azionisti di minoranza degli amplessi altrui, come Ale che pretende che la sua Imma si guadagni ‘i vestiti´, cioè i soldi: «...io penso che non mi dà niente». «No? Perché no, scusa? Mi in *** ! Oh!». «Eh amore, ma che ne so. Io non faccio niente con lui...». «Eh, ma sei scema?». barbara faggioli x Vendute dalle madri, dai padri, dai fratelli e dai fidanzati le lupe di Arcore non sono le vittime ma l´avanguardia di un ^degrado familiare che non esiste in nessuna parte del mondo civilizzato ed è addirittura inaudito in Italia, che è la terra della mamma Madonna, della natalità, la patria del presepe.....#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-23416.htm^

Qual'è la probabilità che fossero per il partito ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 29 Dicembre 2005 01:37

Sondaggio: Allora: i giudici Greco & C. hanno trovato 50 milioni di euro in nero a Consorte, il quale come manager Unipol aveva un reddito da 300 mila euro. Si tratta del responsabile del braccio finanzario delle cooperative rosse, uno che ad esempio è stato intercettato mentre era tutti i giorni al ^telefono con Fassino per discutere di BNL e Antonveneta#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5768&reply_id=57321^. Ora gli trovano 50 milioni di euro in nero all'estero e lui dice "guadagnati in borsa" Qual'è la probabilità che questi 100 miliardi di vecchie lire ottenuti con l'insider trading assieme a Gnutti e Fiorani su BNL : a) Consorte li avesse intascati per tenerseli e farsi la villa b) Consorte li avesse presi per versarli al partito per cui ha lavorato 30 anni in Emilia come manager del sistema delle cooperative rosse, un sistema dove da Unipol alla CMB alle Ipercoop tutti i manager sono da sempre rigorosamente tesserati militanti del partito e finora non hanno mai preso soldi per sè ma sempre per il partito ?

Con il mercato finanziario si opera meglio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Dicembre 2005 21:46

Hanno trovato 50 milioni di euro in nero a uno che come manager Unipol aveva un reddito da 300 mila. Consorte e il suo avvocato hanno detto che hanno usato lo scudo fiscale di Tremonti (il che è legale) e che sono soldi guadagnati come consulente privato per Gnutti e giocando in borsa assieme a lui (che sarebbe legale se non viene provato l'insider trading) E' il capo del braccio finanzario delle cooperative rosse, uno che tutti i giorni è al ^telefono con Fassino per discutere di BNL e Antonveneta#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5768&reply_id=57321^ e gli trovano 50 milioni di euro "guadagnati in borsa" A Fiorani, un funzionario diventato amministratore delegato della Popolare Lodi (ente controllato dai politici), uno che tutti i giorni è al telefono con la moglie del governatore Fazio hanno scoperto ville a Montecarlo e in Sardegna. Negli anni '80 i manager pubblici e legati alla politica intascavano tangenti in bustazze piene di banconote lasciate sul divano da rappresentanti delle aziende fornitrici. Oggi con il mercato finanziario sviluppato possono usare l'insider trading di borsa che è più elegante ------------------------------------------- Consorte: 'Condono fiscale sui 50 milioni ricevuti' Milano, 28 dicembre 2005 - Giovanni Consorte, il presidente di Unipol indagato per aggiotaggio nell'ambito dell'inchiesta su Antonveneta, aveva usufruito del condono fiscale in relazione ai 50 milioni di euro incassati attraverso movimentazioni di denaro che i pm milanesi considerano illecite. E' stato lo stesso numero uno della compagnia assicurativa legata alle cooperative rosse a dirlo ai magistrati nell'interrogatorio durato 4 ore al quale è stato sottoposto ieri in procura. Consorte a questo punto non può essere indagato per frode fiscale. La puntualizzazione del manager è arrivata per rispondere al procuratore aggiunto facente funzione Francesco Greco il quale gli aveva fatto osservare che per quei denari non era stata emessa alcuna fattura e che si trattava di un incasso "in nero". Consorte, come era emerso nei giorni scorsi, aveva già utilizzato lo scudo fiscale per far rientrare in Italia 5 milioni di euro depositati su conti cifrati nel Principato di Monaco. Nel momento in cui nel corso del faccia a faccia con i magistrati saltava fuori per ammissione dello stesso indagato il condono per coprire l'evasione fiscale da 50 milioni di euro, uno degli investigatori non riusciva a trattenere la battuta definendo il re della finanza rossa "supporter di Berlusconi". Consorte infatti risulta aver utilizzato due strumenti messi a disposizione per iniziativa del governo di centro-destra. Fonti della procura di Milano smentiscono, intanto, che Giovanni Consorte possa essere indagato al momento di insider trading. Secondo queste fonti non ci sono assolutamente gli elementi per farlo. "Non ci sono altre accuse perché non ce ne possono essere - fa osservare l'avvocato Giovanni Maria Dedola che difende Consorte insieme al professor Filippo Sgubbi - nelle operazioni che hanno portato il nostro assistito a guadagnare i soldi in questione non esistono parti lese, nel senso che sia Emilio Gnutti sia Consorte hanno realizzato guadagni". Gli inquirenti non sarebbero stati convinti dalla versione fornita da Consorte, soprattutto in relazione alle consulenze "da privato cittadino" chiamate in causa per giustificare il passaggio dell' enorme somma. Gli inquirenti, stando a quanto si apprende, avrebbero fatto rilevare che le consulenze comunque venivano fatte per una società, la Hopa di Gnutti, in rapporto d'affari con Unipol. A questo punto a Consorte sarebbe stato chiesto se in conseguenza di ciò avesse diviso i soldi con i suoi collaboratori all'interno della compagnia assicurativa. "Assolutamente no" sarebbe stata la risposta del manager che aumentava così i dubbi dei magistrati. I pm che risentiranno Consorte dopo aver interrogato ai primi di gennaio il suo vice Ivano Sacchetti intendono capire che cosa vi sia dietro la "partita di giro" tra Gnutti e Consorte. Dal momento, si fa osservare in procura, che Consorte guadagna quanto Gnutti perde in relazione a quelle operazioni sul mercato dei blocchi dove il prezzo viene fatto tra chi vende e chi compra senza passare dal mercato

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 28 Dicembre 2005 20:06

EH..Queste toghe rosse, vogliono sempre sapere da dove vengono i soldi... ma il Berlusca alla fine lo ha poi spiegato da dove venivano i soldi delle famose 22 finanziarie?

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: AB58 on Venerdì 23 Dicembre 2005 20:44

Ma guarda che ghiotta occasione per parlar male del baffetto. Correva l'2000 quando il Nostromo e soci (Scalfari e Pansa in testa, il compatto gruppone dell'Intellighenzia a rimorchio)promossero un avanzato disegno di legge per tutelare, bontà loro, i cittadini sudditi dall'invadenza dell'informazione incontrollata sul web. In sostanza la gestione non di un blog ma di un sito qualsiasi era subordinata all'appartenenza all'ordine dei giornalisti. Pensate un pò se fosse passato, ce lo vedete il ns. buon Dott. Zibordi come Cincinnato?

Il nuovo mondo della globalizzazione finanziaria e le tasse - gz  

  By: GZ on Venerdì 23 Dicembre 2005 11:04

L'altro lato della medaglia è che negli ultimi 20 anni con la liberalizzazione totale dei movimenti di capitale e la globalizzazione le Società invece pagano sempre meno tasse. La base imponibile costituita dagli utili delle società si è ridotta e i governi spendendo sempre di più si sono concentrati sul cittadino privato "nazionale" che non approfitta della globalizzazione dei mercati Alle ultime aste del tesoro americano ad esempio circa un terzo degli acquisti sono a nome di società offshore domiciliate nei Caraibi. Parliamo di decine i miliardi di dollari e nessuno sa chi siano esattamente, se sotto ci siano arabi, russi, cinesi, hedge funds, gestioni per conto di multinazionali, sussidiarie di banche europee stile la Lodi, sai solo che i conti offshore oggi comprano un terzo dei buoni del tesoro USA.... Ci sono società americane non finanziarie, che producono macchine o altri aggeggi industriali, non fondi di investimento, che sono incorporate in Bermuda. Leggi di Silvio Scaglia che ha venduto la sua partecipazione in Fastweb e vedi che la quota è intestata a una società in Lussemburgo. Leggi le cronache di Gnutti, Ricucci, Consorte, Fiorani & C e siamo sempre tra Svizzera e Lussemburgo. Poi ci sono i casi limite come la Russia dove esistono ora circa 100 miliardari del livello di Berlusconi grazie al gas naturale e petrolio, ma non risultano dalle tasse (e quando Forbes ha provato a fare un censimento dei loro patrimoni un anno fa il suo editore russo è stato assassinato). Dopodichè offrono un posto pagatissimo al vertice di una delle loro società energetiche a Gerard Schroeder per avere una copertura, il politico tedesco che per dieci anni ha fatto aumentare le tasse al punto in cui il lavoro autonomo oggi in Germania è quasi totalmente in nero. Nessuno lavora in regola come elettricista o giardiniere o idraulico in Germania, c'è ora tanto lavoro nero quanto in Italia e per sfuggire a quelle sui capital gain i tedeschi sono i maggiori utilizzatori dei domicili in Lussemburgo. Questo a causa dei continui aumenti delle tasse di Schroeder & C che hanno governato per quindici anni sul tema della "giustizia sociale" tramite le tasse In Italia ci sono ora i manifesti in giro per la campagna elettorale con l'Evasione Fiscale/giustizia sociale come tema favorito della sinistra e intanto impari che il suo leader con redditi da politico riesce a pagare ottomila euro al mese solo per la barca Il mondo si divide tra : i) chi paga sempre più tasse perchè è inchiodato al suo lavoro o rientra nelle norme standard, come una volta e ii) chi opera all'estero tramite società nel mondo della globalizzazione finanziaria e aggira in modo legale le normative fiscali nazionali, assieme quelli nel giro della politica che si immunizzano dalle tasse che promuovono sui loro concittadini

 

  By: pastrocchio on Giovedì 22 Dicembre 2005 22:04

rientro dopo ore di file di traffico natalize causate dal fatto che la stessa strada del 1960 ora accoglie il 1000% in pù di auto rientro e trovo nella posta l'accredito di un dividendo azionario usa premettendo che la società usa è stata già tassata, mi hanno tolto 25% tasse usa 12.5% tasse italia (l'accordo contro la doppia imposizione è sui bond non sui dividendi) la banca mi toglie un altro 0.02 euro per commissioni insomma ammesso che la società usa abbia guadagnato 100 e pagate tasse irpeg x 30, con le ulteriori tasse si arriva al 43.75 netto (37.5% di 70) insomma gli stati mi hanno preso il 56.25% lo stato italiano si è accontentato di poco (8.75% del netto usa) ma in cambio non mi da molto è ovvio che con tali premesse le multinazionali preferiscono stare dove ci sono meno tasse e strade larghe a sufficienza (tipo estremo oriente) piuttosto che qui il mondo moderno è solo questo, un prezzo: te italia quanto mi pigli di tasse? 55%? caro! per quel prezzo che pago? come sono le strade? i treni? i cittadini sono istruiti? quanto ci vuole x una causa civile? italia? siete troppo cari per la qualità offerta.

 

  By: cisha on Venerdì 16 Dicembre 2005 19:22

Se fossimo in America a quest'ora la SEC avrebbe fatto la sua parte e la BPI sarebbe sprofondata DA TEMPO nel precipizio come è accaduto alla REFCO per molto meno.

 

  By: cisha on Giovedì 15 Dicembre 2005 13:58

Bravo Norton....le braghe ti tela sono un po' scomode...;di questi tempi ci vorrebbero quelle di piombo.

 

  By: Moderator on Giovedì 15 Dicembre 2005 12:30

la Qabbalah (la parola sa tanto di arabo )o la mistica esoterica ebraica ,espressa nello Zohar ,dice che "Oltre ogni contemplazione umana (dei grafici) esiste Dio quale è in sé, ovvero un efflusso dinamico di forza inconoscibile(che ti lascia spesso come Dio ti ha creato ,al massimo con una foglia di fico, le mutande non esistevano ancora)"