Finpart: non investo più in Italia - massimo

 

  By: Sandro Cecconi on Venerdì 13 Settembre 2002 02:59

Puntuale: Aumento di Capitale Fiat per 8/md €; quale sarà il prossimo e quale entità avrà? Sandro

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 11 Settembre 2002 02:50

ahahahahahahaha. Perdono! Sandro Modificato da - Sandro Cecconi on 9/11/2002 1:23:23

 

  By: banshee on Mercoledì 11 Settembre 2002 02:03

Per Eschilo ti perdono volentieri! Anzi, è una citazione bellissima, ed oltremodo chiara. Le difficoltà di Zibordi credo siano legate a scompensi emotivi relativi alla ricorrenza. Ma "efferabile" no! Non ti perdonerò mai! Non lo dovevi fare! Come hai potuto? Come può Giove Tonante trattenersi dal fulminarti all'istante?

 

  By: Sandro Cecconi on Mercoledì 11 Settembre 2002 01:16

Mi dispiace molto e mi cospargo il capo di cenere, confesso a voi tutti che la semantica del mio linguaggio è estremamente povera e che conosco a malapena la lingua italiana che, molte volte, lascio volentieri per esprimermi in dialetto o idioma. Chiedo ancora perdono per questo mio efferabile ed esecrabile crimine. Sarò mai perdonato? Sandro Modificato da - Sandro Cecconi on 9/10/2002 23:18:22

 

  By: GZ on Martedì 10 Settembre 2002 22:32

Eschilo: "L'eccesso, maturando, produce il prezzo dell'errore e alla mietitura non offre che lacrime". --------------------- cosa intendeva Eschilo ? si può almeno metterlo in tedesco per chiarezza ?

 

  By: Novartis on Martedì 10 Settembre 2002 22:30

----------------------------- Le nuove azioni saranno 100 milioni. Ora il capitale è diviso in circa 230 milioni di azioni. Non sono poche... --------------------------------- Mi avventuro; erano 230 milioni, ora diventano 330 milioni. Facchini ora non ha più il 28 e rotti %, pari prima dell'aumento a circa 65 milioni di azioni. A fronte del nuovo socio ha il 27% delle azioni ad 1 euro, ma "siccome accà nisciun è fesso" quante ne può già aver rastrellate dal minimo a 0,5 circa per far salire il titolo a 0,78 circa? , se non altro per mediare il valore del titolo di un azienda nel quale evidentemente credono altrimenti non avrebbero messo sul piatto quei cento milioni. Allora è presumibile che questo nuovo socio prima o poi le metta sul tavolo avendo ad occhio già più del 30%. Sicuramente è un'esposizione confusa, spero si capisca il concetto. Saluti Giovanni

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 10 Settembre 2002 22:21

Caro Massimo, gli altri hanno dato delle spiegazioni molto logiche e condivisibili sotto ogni aspetto. Mia intenzione non era e non è quella di convincerti di qualcosa, ma solo portare le motivazioni sostanziali che intervengono a far prendere queste decisioni. D'altronde come diceva Eschilo: "L'eccesso, maturando, produce il prezzo dell'errore e alla mietitura non offre che lacrime". A presto. Sandro

 

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 15:30

Non c'è dubbio, Masfuli! Io non celebro l'aumento di capitale in sè. Lo celebro in relazione alla situazione contingente della Finpart. E ripeto, non ci sono utili da diluire, ma perdite. E riguardo gli utili futuri, è molto probabile che non ci sarebbero mai stati senza questo rafforzamento patrimoniale.

 

  By: xxxxxx on Martedì 10 Settembre 2002 14:58

Le nuove azioni saranno 100 milioni. Ora il capitale è diviso in circa 230 milioni di azioni. Non sono poche...

Finpart: riassunto finale - banshee  

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 14:46

E a quanto pare, pure le mie perplessità sulla sostenibilità di un debito che aveva raggiunto proporzioni pari a più di 4 volte i mezzi propri erano fondate. Kurtainitis ha perfettamente ragione! Facchini ha sbagliato prima, non adesso. Oggi come oggi non poteva fare altro, con un debito a quel livello, interessi sul debito superiori al MOL, e margini operativi che non crescevano secondo le previsioni. Previsioni troppo ottimistiche, come avevo suggerito: bastava una congiuntura sfavorevole, com'è appunto quella attuale, e andavano a farsi benedire. E con quel debito si finiva a gambe all'aria. E se devi dismettere qualcosa, è bene farlo senza avere l'acqua alla gola. Se l'interessato all'acquisto sa che hai bisogno di soldi come del pane, è chiaro che ti offrirà due lire, e cercherà di farti cuocere nel tuo brodo. E adesso appare chiaro che ero nel giusto anche nel ritenere che la proroga dei warrants era dettata solo dal bisogno di soldi che la società aveva, e non da complesse elucubrazioni cerebro-finanziarie. Anche Masfuli ha ragione: un aumento di capitale è sempre diluitivo. Ma in questo caso si diluiscono le perdite, non gli utili, che Finpart non ha mai avuto, se non a livello operativo. E si rafforza la struttura patrimoniale della società, salvandola dalla liquidazione coatta. Un po' di diluizione è il minimo, e sempre meglio dell'azzeramento. I nuovi entranti non sono matti. Pagano 1 euro come premio per sedersi nella stanza dei bottoni. E perchè probabilmente il valore della società, dopo quest'iniezione assolutamente necessaria di capitali freschi, in prospettiva è maggiore degli attuali prezzi di mercato. In fondo, Finpart, possiede marchi di valore, con buoni margini e fatturato in buon aumento. Adesso che ha pure una certa tranquillità finanziaria, raggiunta col costo migliore possibile (rispetto a svendita di assets o prestiti a condizioni capestro), magari una creazione di valore sarà finalmente possibile. Buffett non diluisce la Berkshire perchè se lo può permettere, avendo tanta liquidità quanta ne vuole. Mentre l'unica cosa liquida che aveva Facchini erano le lacrime che gli venivano agli occhi ogni volta che pensava alla posizione finanziaria della società che gestiva. E poi Buffett ha sempre detto pure che le uniche società che ha visto fallire sono quelle che si allargano troppo. Esattamente quello che ha fatto Facchini, senza tener conto di altro che non fossero previsioni di crescita. Adesso spero solo che migliori finalmente la comunicazione finanziaria di questa società, allo stato assolutamente insufficiente, mistificante e mortificante per il mercato ed i piccoli azionisti. Riguardo l'OPA, qualcuno mi deve spiegare che bisogno aveva Facchini di lanciare un'OPA su una società che già controllava. Per non dividere con nessuno i debiti enormi che tale società aveva? O c'era qualcun altro interessato a rilevarla? In questo caso, è ancora possibile. I prezzi sul mercato sono quanto mai appetitosi. Solo che dopo l'aumento di capitale dovrà sorbirselo lui da solo.

 

  By: Kurtinaitis on Martedì 10 Settembre 2002 14:31

OK, sta bene, se i nuovi soci entrano nella stanza dei bottoni allora il prezzo può essere considerato basso. Pongo allora una domanda. Può nascere un patto di sindacato tra Facchini e i nuovi soci stante il fatto che Facchini è già al 29% della società? Cioè, l'azione di concerto non li farebbe incorrere nell'obbligo di opa? oppure varrebbe l'esimente della quota oltre il 30% raggiunta a seguito di un aumento di capitale?

 

  By: massimo on Martedì 10 Settembre 2002 14:15

facchini non ha sbagliato nulla come manager perchè ogni suo investimento ha prodotto un ritorno maggiore degli interessi sul debito e a queste condizioni se faceva il doppio dei debiti era ancora meglio. I nuovi soci sono anora più furbi perchè per comprare 58 milioni di titoli ed entrare quindi in CDA avrebbero dovuto sborsare un prezzo enorme sia perchè avrebbero dovuto trattare con la società un prezzo superiore ed inoltre avranno il premio di maggioranza che è molto superiore al prezzo pagato che la minoranza non avrà, ma avrà solo la diluizione, mentre facchini rafforza il patto di sindacato perchè ci entrareanno persone di suo gradimento che possono anche aver fimrato impegni in privato che posoono uscir fuori in futuro una volta finite le operazioni. Con tutte queste ombre neppure velate sono inaffidabili.

 

  By: Kurtinaitis on Martedì 10 Settembre 2002 13:59

Che c'è diluizione nel senso classico sono d'accordo. Ma qui la novità rispetto ad un classico aumento di capitale con sconto sul prezzo di mercato mi pare che sia che il vecchio azionista può compensarne gli effetti comprando sul mercato azioni in misura proporzionale alla diluizione a prezzo più conveniente del 30%-35% rispetto a quello che pagano i nuovi entranti. Se per il vecchio azionista l'aumento è un danno grave, allora i nuovi soci che pagano 1 euro per titolo senza avere il controllo societario sono dei matti. Comunque secondo me il fatto è che non c'erano alternative, non vedo quale strada si poteva seguire per riequilibrare la posizione finanziaria, stante che le dismissioni non procedevano e nuovi collocamenti obbligazionari erano impossibili visto il declassamento del rating societario. Cioè se Facchini ha fatto degli errori penso che li abbia fatti prima, facendo crescere il debito a quei livelli, e non ora con questo aumento di capitale che sarà anche una toppa ma mancavano serie alternative. Ovviamente sono tutte mie opinioni, (tranne quella sul mol, che è una cappellata, come giustamente rilevato da masfuli è calcolato prima dei proventi e oneri finanziari) buona giornata a tutti

 

  By: massimo on Martedì 10 Settembre 2002 13:40

Kurtinatitis, con tutto il rispetto, se non credi a me sappie che BUffett in oltre 4 decadi di acquisizioni hha sempre paganto con cassa liquida, non ha mai dato in cambio le azioni della berkshire, salvo rarissimi casi in cui lo hanno costretto per cedere la società e solo in piccolissime quote e non ha mai pagato un manager con opzioni, tutto ciò perchè dare in cambuio azioni significa aumentarne la quantità, dare in cambio opzioni significa sempre aumentarne la quantità e finale della storia ogni soldo lo devi dividere con le nuove azioni e poichè il bello delle azioni è la rivalutazione composta dell'aumento del loro valore, questa è la peggior mazzata che potevano dare al titolo per un investitore, anche se avessere pagato 2 euro i titoli l'aumento di cassa non avrebbe mai compensato il danno della liluizione perchè i soldi non producono altri soldi finchè non sono investitit, mentre le azioni in più sottraggono i soldi prodotti dalla società sia come utitli che come aumento di valore di tutte le sue componenti.

 

  By: xxxxxx on Martedì 10 Settembre 2002 13:14

A quanto pare le mie perplessità sulla gestione di Finpart erano fondate. Il MOL non puo andare in rosso a causa degli interessi sul debito poichè non ne sono inclusi. Un aumento del numero delle azioni in circolazione (a prescindere dal prezzo di emissione) è sempre diluitivo. In questo caso chi non aderisce all'aumento di capitale si ritrova, per ogni azione posseduta, con circa due terzi del fatturato, del MOL, ecc. Il PN invece risulterebbe in aumento (visto il sovrapprezzo di emissione), ma considerando la velocità con cui Finpart lo distrugge... L'obiezione di Massimo però riguardava il comportamento di Facchini. A quanto pare non sembra molto interessato alla creazione di valore per gli azionisti (anche di minoranza). A dichiarazioni sempre tranquillizzanti per il piccolo investitore si contrappone una situazione finanziaria in peggioramento, dismissioni che non vanno avanti e comportamenti poco trasparenti. Ribadisco la mia opinione: stare alla larga da Finpart finchè non dimostra di essere redditizia.