Altro che plusvalenze per le IFIL - lu.luke

 

  By: lu.luke on Martedì 11 Dicembre 2001 17:37

Io dico che anche Quarterback quando si parla degli Agnelli è molto trattenuto, come tutti del resto. Faccio una domanda: se la storiaccia IPO Juve, aumento di capitale FIAT l'avesse inventata gente come colaninno o Tronchetti Provera? Tutti a starnazzare insulti, immagino. Inve l'hanno fatto loro, i paladini della c.i.g. soprattutto i padroni di tutto il potere mediatico (la Stampa è la loro, La Repubblica ha un direttore di quell'estrazione e il Corriere è pure loro tramite l'amico Romiti). In linea di principio a me non frega nulla, se non nella misura inm cui pensino di scipparmi un altro meritatissimo scudetto, ma la domanda è: dove sono certamente fuori dai giochi ora gli Agnelli? Risposta: da Mediobanca. E come va Mediobanca ora? Benissimo, direi, nonostante la campagna denigratoria contro Maranghi. Meditate gente...

 

  By: quarterback on Martedì 11 Dicembre 2001 17:21

Concordo in buona sostanza con quanto dicono Giovanni e Luke.Con un emendamento.La fiat Agnelli l' ha già venduta e la put non è che una clausola di stile che quest' amabile famiglia aristocratica ha voluto riservarsi anche per tener fede ad una promessa fatta ai capi della sinistra nella scorsa legislatura :non temete quando la venderò i vostri operai saranno gli ultimi a saperlo.D'altronde Cofferati ( detto "il cinese" per le meravigliose plusvalenze sull'operazione olivetti grazie alle scatole cinesi con la compagnia di bandiera "rossa" Unipol) ha ormai cose più importanti di cui occuparsi.Dall' anno scorso gli azionisti di maggioranza della cgil sono i pensionati , degli operai se ne interessi qualcun' altro. Gli Agnelli sono del resto l' unica vera famiglia regnante rimasta al potere in europa.L' eleganza delle lore mosse è ineffabile.Un megalomane della brianza si fa tre televisioni ,un partito politico ,si becca mille avvisi di garanzia ,vince le elezioni e loro ti piazzano un loro ciambellano di corte a fare il primo ministro ombra . Ma torniamo alla grande ristrutturazione.Il licenziamento di Testore l'hanno deciso gli americani .Gli agnelli non hanno mai licenziato nessuno : ti spostano a fare danni in una provincia dell' impero dove per lo più paga qualcun' altro ( Romiti -hdp).Credono così fermamente nel settore auto che ora vi stanno vendendo anche le azioni gm che hanno avuto in cambio di quelle fiat. A questo punto per rivedre una parte dei soldi che gli avrete imprestato dovrete vendere le azioni Gm ed il cerchio si chiude .Per la proprietà transitiva la fiat agli yankee cattivi che licenziano le avrete vendute voi ,brutti stronzi e L' ultimo imperatore della dinastia ,"Giovanni senz' auto" riposerà in pace.

E' il passo necessario per vendere - Gzibordi  

  By: GZ on Martedì 11 Dicembre 2001 15:53

come dice breakingviews qua questa ristrutturazione è il passo necessario per esercitare la put e vendere a GMotors entro un anno o due non mi sembra negativa è l'unica cosa che potevano fare il titolo non è un buy se non quando viene depresso per un poco, ma la logica seguita è giusta, stanno riducendo il deboto di 2 miliardi di euro perchè li strangolava e devono vendere a GM con meno debito in collo --------------------------------------- Fiat Auto is a business in secular decline. One dollar invested in Italy’s biggest industrial company at the end of 1986 is worth just 46 cents today. Even accounting for dividends, investors – chief among them the Agnelli family – are carrying a loss. While many big car companies had their troubles, none of them can claim such torpor. At what point do the Agnellis accept the car company’s fortunes are not reversible? To some degree, they already have. When negotiating the sale of 20% of the division that makes Alfa Romeo sportscars and Lancia sedans to General Motors, Fiat also made sure it could sell the rest of the business to GM sometime from 2004. To clinch that deal, Fiat even took a stake in GM’s share capital, which it is now preparing to unload. But the put option GM granted to Fiat is not conventional. Indeed, the price of the put can only be determined through a process Fiat can trigger two times from 2004 to 2009 and which involves no fewer than four investments banks – one each for the buyer and seller and two to offer independent fairness opinions. While this formula allows the Agnelli family and Fiat investors to cut Fiat Auto loose, it does not lock in value. All of this is critical to understanding the latest restructuring of the Fiat group – its deepest since the recession of the early 1990s. The company is raising E1bn in a rights issue – about the limit the Agnelli family can stomach – unloading its E2.5bn stake in General Motors, shedding 6,000 jobs and pressing ahead with E2bn of disposals. The changes are designed to bring the company back to a point where operating earnings actually exceed interest expense. The plan may is designed to achieve this by the time Fiat has its first opportunity to `put’ Fiat Auto to GM. The rights offer and refinancing of debt through the exchangeable ought to knock at least E180m off interest expense starting in 2002. During the course of the year, E2bn of proceeds from asset sales should reduce interest expense by E70m in the first year and double that in subsequent years. That means interest expense falls to less than E800m by 2003. Take off another E100m from the exercise of the exchangeable and roll in the impact of a cyclical upturn in the economy by 2003 on operating profits, and Fiat just may be in fighting trim by the time it sits back at the table with GM.

Altro che plusvalenze per le IFIL - lu.luke  

  By: lu.luke on Martedì 11 Dicembre 2001 15:33

<Ifi e Ifil hanno già annunciato la loro partecipazione all'aumento di capitale. Un'operazione che obbligherà la famiglia Agnelli a sborsare circa 300 milioni di euro in contanti> Qui il nostro Randello dimostra di non avere particolare dimestichezza con il passatempo preferito dagli italiani: IL CALCIO! Dove pensate che la famiglia Agnelli (Ifi ed Ifil) recupereranno i 300 miliardi di cui sopra? Semplice come la loro storia: DA NOI, precisamente dagli IPOisti della Juventus, il cui 37% di capitale - interamente dell'IFI - collocato su una base di circa 800 miliardi, varrà - lira più lira meno - 300 miliardi!!!!!!!! Altro che plusvalenze per i possessori di azioni Ifi priv.! Con la ripulitura dei conti, si porta dar corso all'opzione put della Fiat in corso con GM e finalmente far confluire il destino della famiglia verso assets più redditizi e, come spesso loro conviene, monopolisti nell'ambito nazionale (nei limiti consentiti dall'opzione europeista, ma ancra varrà per l'Italia?). E dunque: Italenergia, joint venture realizzata con la partecipazione della EDF secondo gli schemi tanto cari alla dinastia sabauda - tu, francese metti i soldi, io ti lascio il salvacondotto per poter acquistare). Una spruzzata di editoria, magari con partecipazioni nell'HT quando potranno essere acquisite a prezzi da saldo e molto divertissement (Sèstriere e calcio of course, magari con gli arbitracci di ci parlava Quarterback... ops, erano arbitraggi, lapsus freudiano). Poi non dite che non lo avevo detto... Argomento: lo squallore di casa Agnelli... Autore Messaggio lu.luke Inviato - 10 December 2001 10:40 -------------------------------------------------------------------------------- Alla continua ricerca di denaro da succhiare agli italiani, si segnala: L'IPO Juve a prezzi stratosferici (con relative plusvalenze per il Sig. Giraudo, A.D. della società, soltanto qualche manciata di miliardi - ovviamente per stock option fuori mercato). La conversione delle azioni Ifi Priv. in prossimità di quell'IPO - viste le plusvalenze che potevano arrivare ai relativi possessori sotto forma di azioni. Le ulteriori conversioni previste (sul capitale Fiat), fregano assai poco ai potenti sabaudi che hanno già mollato la società a GM... La Borsettaitaliana si inchina, prona, e sospende i titoli interessati per tutto il tempo che serva alla realizzazione di certi affari fuori mercato. Si immaginano gli applausi dagli altri 14 paesi dell'UE che se potessero ci sbatterebbero nell'Unione Araba insieme a Libia ed Algeria. Altro che Oddball...

DARAI I TUOI SOLDI AGLI AGNELLI - randello  

  By: Missing10 on Martedì 11 Dicembre 2001 13:32

Stock: FIAT

Lacrime e sangue/ Fiat ristruttura: aumento di capitale, bond convertibile, chiusura di 12 impianti. Operazione da 12 mld € Un miliardo di euro sarà chiesto al mercato per affrontare la crisi. La Fiat ha deciso di abbattere l'indebitamento utilizzando anche l'aumento di capitale. Ma è solo una della tante mosse decise dal cda fiume della scorsa giornata. In totale sarà una ristrutturazione da 6 miliardi di euro fatta di molti tagli: 18 stabilimenti chiusi, due in Italia, accantonamenti per 800 milioni di euro e il lancio di un prestito obbligazionario convertibile. Il bond da 2,2 miliardi di euro sarà convertibile in azioni General Motors. Ifi e Ifil hanno già annunciato la loro partecipazione all'aumento di capitale. Un'operazione che obbligherà la famiglia Agnelli a sborsare circa 300 milioni di euro in contanti. Nonostante il debito (che ha raggiunto i 7,5 miliardi di euro) Moody's ha confermato i rating Baa2 sul lungo termine e Prime-2 sul breve. La conferma - spiega l'agenzia di valutazione finanziaria Usa - fa seguito alla iniziative operative e finanziarie annunciate da Fiat che "rafforzeranno il bilancio della società e potrebbero migliorare la sua posizione competitiva sul lungo termine". LA RISTRUTTURAZIONE PUNTO PER PUNTO CAMBIO AL VERTICE: L'amministratore delegato di Fiat Auto, Roberto Testore, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato. Al suo posto è stato nominato Giancarlo Boschetti, numero uno di Iveco. A lui faranno capo le nuove quattro unità di business: FiatLancia, Alfa Romeo, Sviluppi Internazionali e Servizi, ognuna delle quali diventerà una vera e propria azienda responsabile dei risultati economici e finanziari e perciò dotata di strutture di sviluppo del prodotto, della produzione, del marketing e della commercializzazione. CHIUSURA DEGLI IMPIANTI: Chiuderà, come già annunciato, Rivalta e al suo posto sarà trasferita l'Avio oggi al Lingotto. Gli stabilimenti auto e camion dell'Argentina saranno azzerati salvo un presidio che servirà al Brasile. Iveco chiuderà tre impianti all'estero. La Case New Holland che aveva già in programma di scendere da 60 a 39 stabilimenti incrementerà la potatura con altri tre impianti di cui uno in Europa e due fuori. Tutto questo accadrà tra il 2002 e il 2004 con una concentrazione nei prossimi due anni. In termini di posti di lavoro si parla di 6 mila unità tutte all'estero. In Italia resta valido quanto già previsto. CESSIONI: Oltre alla Magneti Marelli, dalla quale arriveranno liquidi per 1 miliardo di euro, saranno messi sul mercato numerose società non rientranti nel core business. Tra queste la Fiat Engineering (Milano: ENG.MI - notizie) , Hdp (Milano: HPI.MI - notizie) , Teksid e altro. ACCANTONAMENTO: Circa 800 milioni di euro saranno accantonati già nell'esercizio in corso. Ciò vuol dire che il risultato operativo 2001 sarà ancora attivo per 300/350 milioni di euro contro una previsione della primavera scorsa di 1,1 miliardi di euro. AUMENTO DI CAPITALE: Un miliardo di euro è la richiesta che la Fiat si prepara a fare al mercato con l'aumento di capitale. Verrà attuata mediante un'offerta in opzione ai soci di nuove azioni ordinarie con warrant (tre nuove azioni ogni 25 possedute di qualsiasi categoria al prezzo di 15,5 euro). A ogni nuova azione ordinaria è abbinato un warrant quinquennale per sottoscrivere una nuova azione ogni 4 warrant a 30/35 euro. L'operazione partirà a gennaio. PRESTITO: Prestito obbligazionario quinquennale garantito da Fiat per 2,2 miliardi di dollari convertibile in 32 milioni di azioni General Motors. L'operazione non cambia i rapporti con GM ma potrebbe diluire fino ad azzerare in teoria la partecipazione di Fiat nel capitale del colosso Usa. Fiat usa insomma la sua partecipazione in GM come garanzia del prestito senza per questo modificare i rapporti con il socio d'Oltreoceano. FORUM: SONO LE MOSSE GIUSTE? DARAI I TUOI SOLDI AGLI AGNELLI?