By: Moderatore on Venerdì 28 Gennaio 2011 11:50
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Potenza dell'informazione globalizzata. È bastata una breve dichiarazione rilanciata in tutto il mondo dalle agenzie per scatenare a Piazza Affari gli acquisti sui titoli della Saras, la società della famiglia Moratti, tra i leader in Europa nel settore della raffinazione. Le azioni hanno cominciato a guadagnare a metà mattinata, fino a essere sospese per eccesso di rialzo dopo aver superato un guadagno del 10%, in seguito alle dichiarazioni rilasciate a Dubai da Igor Barsukov, il responsabile per lo sviluppo delle attività petrolchimiche di Gazprom Neft, la divisione petrolifera del colosso dell'energia russa. Stando a quanto riportato, Barsukov ha detto che Gazprom Neft "sta considerando" l'acquisto di 4-5 raffinerie in Europa e ha sottolineato come Saras "sia nella lista" dei possibili obiettivi. Barsukov ha poi precisato che Gazprom Neft ha progettato di investire fino a 130 miliardi di rubli (4,4 miliardi di dollari) entro il 2020 per aumentare la capacità produttiva e migliorare tecnologicamente tre raffinerie in Russia.
Tanto è bastato per far piovere una valanga di ordini in acquisto che ha portato Saras a chiudere la seduta in rialzo dell'8,3%, ai massimi degli ultimi nove mesi. A oggi il valore di Borsa di Saras è di 1,7 miliardi di euro. Collocate a 6 euro nel 2006, le azioni Saras in questi anni sono scese fino a toccare il minimo storico a quota 1,33 nell'agosto scorso. A pesare sul titolo sono le difficili condizioni di mercato, con i margini della raffinazione in calo a causa della
minore domanda di gasolio da parte dell'industria e dall'autotrasporto.
Ecco perché Saras avrebbe bisogno come il pane di una accordo ad alto livello con un produttore che garantisca grandi quantità di greggio da raffinare. Ed è questo, al massimo, il punto di contatto tra Gazprom e Saras. Come ha poi specificato lo stesso gruppo russo in una nota in tarda serata: "I contatti preliminari che Gazprom Neft sta tenendo con la raffineria italiana riguardano solo la possibilità di fornire petrolio da raffinare a Saras", ha spiegato un portavoce, precisando che la società russa "non sta considerando l'acquisizione di una quota nella raffineria Saras".
Come, del resto, aveva già fatto nel primo pomeriggio anche il gruppo dei Moratti, specificando che "con Gazprom Neft esistono esclusivamente contatti preliminari per la valutazione di forme di collaborazione industriale".