Turani su Mediobanca-hdp-fondiaria - gzibordi
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By: GZ on Giovedì 10 Gennaio 2002 11:05
chissa perchè gli analisti non scrivono
chiaro come i giornalisti economici
migliori (vedi turani)
ad ogni modo nonostante il tono sensazionalistico questa sembra la storia più interessante in italia al momento
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La Montedison, che è ancora proprietaria della Fondiaria (ma che ormai è controllata dagli Agnelli), lancia una sorta di ultimatum a Ligresti: lei non può comprare Fondiaria, ma se entro un mese ci porta un altro compratore, va bene. In caso contrario, la Fondiaria se la compra la Toro (che è la compagnia assicuratrice degli Agnelli). Dopo di che si farà la fusione Toro-Fondiaria e sarà nato il secondo gruppo assicurativo italiano. Tuoni e fulmini, ovviamente. Minacce di ricorso alla magistratura, e via di questo passo.
Nei prossimi giorni è probabile che la battaglia diventi davvero incandescente. E questo perché non si tratta solo della Fondiaria. In realtà, gli Agnelli puntano a mettere Ligresti in scacco e quindi a aprire una trattativa con lui. L'obiettivo è abbastanza chiaro: rompere l'asse preferenziale che lega Ligresti all'attuale management di Mediobanca, cioè Vincenzo Maranghi. Ligresti, infatti, insieme a Pesenti, è uno degli ultimi soci fedeli a Maranghi. Se anche Ligresti dovesse andarsene, l'attuale amministratore delegato di Mediobanca rimarrebbe davvero solo, e quindi sarebbe costretto a venire a patti con Torino.
E a Torino, peraltro, hanno già scritto questi patti. I punti più importanti sono due: fuori i Romiti (padre e figlio) da Hdp e dalla Rcs-Corriere della Sera, e ridefinizione di chi comanda in Mediobanca. Non a caso, ieri, qualche giornale parlava di riunioni fra i due Romiti (che con Fondiaria nulla hanno a che fare) e Maranghi. La battaglia è in parte comune. Tutti e tre si rendono conto che se Ligresti, azionista sia di Mediobanca che di Hdp, abbandona il campo o, peggio, passa al campo avverso, in piazzetta Cuccia suonano le campane a morto.
Insomma, se nel mirino oggi c'è Ligresti, al quale gli Agnelli si apprestano a soffiare la Fondiaria, in realtà con lui hanno materia per trattare (la Montedison, cioè gli Agnelli, ha ad esempio il diritto di tenersi la caparra di 500 miliardi anche se Ligresti dovesse perdere la Fondiaria). E la stessa situazione c'è con Maranghi. Per Torino non è urgentissimo mandare a casa l'amministratore delegato di Mediobanca. Anzi, con lui ci sono molti argomenti su cui discutere.
Il primo dei quali riguarda appunto la permanenza dei Romiti in Hdp e l'assetto azionario della medesima. Poiché lo stesso Maranghi da tempo sta facendo pressioni sui Romiti perché cedano la loro partecipazione (9 per cento) in Hdp, l'assedio che Torino si appresta a organizzare intorno a piazzetta Cuccia potrebbe indurlo a accelerare i tempi della liquidazione della famiglia Romiti. Gesto che a Torino sarebbe certo molto apprezzato. Insomma, se è vero che in queste ore i due Romiti e Maranghi si sono incontrati per decidere che cosa fare di fronte a questo nuovo assalto, è anche probabile che scoprano presto di avere interessi diversi.
E se questo, l'Hdp, è il primo punto, il secondo riguarda certamente l'assetto proprietario di Mediobanca e della sua partecipazione più importante, cioè le Generali, l'unica vera grande compagnia internazionale che ci sia in Italia.
Insomma, l'offensiva lanciata dagli Agnelli su Fondiaria è una sorta di missile a più stadi. Il primo stadio riguarda esattamente Fondiaria. Ma altre sezioni "intelligenti" del missile stanno già volando verso Hdp (bersagli segnati: Romiti padre e figlio), e verso Mediobanca e, forse, anche Generali.
Se il blitz del luglio scorso sulla Montedison sembrava cosa grossa, è quasi niente al confronto con l'offensiva attuale. Questa volta si va direttamente al cuore di quello che una volta era il centro del potere economico italiano, e cioè al cuore di Mediobanca. E le risposte che gli assediati possono mettere in campo non sono molte. Al massimo possono trovare un cavaliere bianco (straniero), che si compri la Fondiaria al posto di Ligresti. Ma, ammesso che trovino un tale personaggio, la resa dei conti sarebbe solo rinviata di qualche mese