ADR-Gemina: Capitalismo Italiano in Azione

 

  By: Moderatore on Lunedì 21 Giugno 2004 16:13

^BORSA Le holding sono sottovalutate. Ma con i riassetti in corso... Vincere al gioco dello sconto#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=APRE14^ Da Ifi a Ifil e Italmobiliare, che cosa si aspetta il mercato Al mercato piace lo spezzatino. L’appetito speculativo degli investitori in Piazza Affari oggi è concentrato sulle holding, dove le grandi famiglie industriali italiane conservano centinaia di partecipazioni diverse. Pezzi di finanza non sempre strategici che oggi, in qualche caso, potrebbero cambiare padrone. Facendo crescere il valore dei forzieri d’origine, premiati dalla Borsa per l’apprezzabile riordino del business. Ad aprire le danze sono state Ifi privilegio e Ifil , dopo la scomparsa di Umberto Agnelli, sull'onda di voci a proposito di possibili Opa amichevoli e maxidividendi. L'interesse si è poi spostato su Gemina , Marzotto e Italmobiliare . E altre sorprese potrebbero arrivare sulla scia delle strategie di Immsi e Alerion , i forzieri «emergenti» di Piazza Affari. Il primo fa capo a Roberto Colaninno, il secondo a un gruppo di imprenditori. Ma andiamo con ordine. Dopo che la francese Accor ha acquistato dalla famiglia Agnelli le quote detenute da Ifil ed Exor (Ifi) in Club Med, il mercato ha cominciato a fiutare l'ipotesi di uno «smantellamento» di tutte le partecipazioni non strategiche di Ifil e di Ifi. «La nostra scommessa - spiega Mauro Vicini , direttore di Websim - è che Ifil (sub holding di famiglia azionista di maggioranza di Fiat, n.d.r. ) dismetta entro tempi ragionevoli almeno il 50 per cento dei suoi investimenti, esclusa Fiat, portando di fatto a un annullamento dello sconto sul Nav che ora viaggia sopra il 20 per cento». Ifi, invece (holding di controllo di Ifil, n.d.r .) potrebbe dismettere Exor e poi distribuire un cospicuo maxidividendo ai propri soci. «Non escludiamo però che prima di accelerare sul fronte delle dismissioni, la famiglia Agnelli decida di lanciare un’Opa su Ifi privilegiate a prezzi che potrebbero essere di gran lunga superiori a quelli attuali». Il mercato ha già reagito a questo appeal speculativo: in un mese Ifi Privilegio ha messo a segno una performance del 22,24 per cento e Ifil del 13 per cento. Ma la corsa potrebbe non essere finita. Per la valorizzazione di Gemina (famiglia Romiti), che nell’ultimo mese ha guadagnato in Borsa il 3%, molto dipenderà dall’esito finale di negoziati in corso riguardanti il possibile nuovo assetto di Rcs Media Group, la società che controlla il Corriere della Sera . Anche Italmobiliare, il forziere del gruppo Pesenti, con partecipazioni che vanno da Italcementi a Banca Intesa, ciclicamente torna ad accendere l'interesse degli investitori sull'ipotesi di cessione di investimenti non strategici e la focalizzazione su poche ma significative partecipazioni. Come spiega Emanuele Oggioni analista di Zarattini Sa , società specializzato nell’Alternative Investments: «Il P/Nav è pari a circa 0,57, ossia lo sconto sul valore netto degli asset è del 43%. La somma della capitalizzazione dei titoli ordinari e di risparmio oggi vale in Borsa circa 1,3 miliardi di euro, ossia meno delle plusvalenze nette sugli investimenti incassabili dalla holding». Una improvvisa presa di coscienza della valore reale del portafoglio da parte del mercato potrebbe valere una corsa del titolo. E tra le note del primo trimestre si legge che la società non ha sottoscritto l'aumento di capitale di Burgo. «È quindi probabile - continua Oggioni - che tale quota sia in via di dismissione. Una maggiore disponibilità di cassa che potrebbe essere indirizzata verso business meno ciclici e che favorirebbe l'emergere del valore delle altre attività». Lo sconto sul Nav è ancora elevato, ma negli ultimi tre mesi Italmobiliare ha già messo a segno un rialzo del 10%. L’altra via aperta davanti alle holding per creare valore, è quella di integrarsi con le attività a valle. È questa la strada che potrebbe presto seguire Marzotto. Il mercato sta scommettendo su una integrazione tra la holding della famiglia omonima e la controllata operativa Hugo Boss. Su questa ipotesi, che permetterebbe a Marzotto di sfruttare a pieno il flusso di profitti della società di abbigliamento tedesca, nel giro di pochi giorni ha messo a segno una performance superiore al 10%. Patrizio Pazzaglia , analista di Bank Insinger de Beaufort, segnala infine Alerion e Immsi. La prima si sta trasformando nel salotto di finanzieri «emergenti» come Marcello Gavio (azionista di maggioranza di Autostrada Torino-Milano), Alfio Marchini e Luigi Agarini. In questo caso il valore sta nella concentrazione degli investimenti in attività industriali dotate di una forte sinergia (Reno de Medici ed Enertad ). Immsi, invece, da società immobiliare pura si sta trasformando in una holding con investimenti nel settore trasporti. «Con l'acquisizione di Piaggio e Rodriguez - conclude Pazzaglia - Immsi è completamente focalizzata in attività industriali. Nonostante ciò la società quota con uno sconto sul Nav di quasi il 20%. Una sottovalutazione eccessiva, considerata la visibilità del portafoglio».

ADR-Gemina Capitalismo Italiano al Megli - Gzibordi  

  By: GZ on Sabato 28 Luglio 2001 23:44

Adr S.p.A. : copio e incollo una bellissima analisi del solito socquot@socquot.com (the best in Italia) ----------------------------------- La delibera dell'assemblea del 25 u.s. costituisce un altro episodio eclatante ( ns archivio " Seat Pagine Gialle S.p.A. : punto e … basta ! " ) di quel tipo di capitalismo che molti affermano superato, ma che, invece, è largamente praticato anche da Società del cosiddetto " salotto buono ". Con l'assistenza di Mediobanca fu costituita la cordata ( Gemina 42%; Impregilo - controllata da Gemina -11%; Falck 31%; Sensi 16% ) che si aggiudicò la maggioranza di Adr nella " privatizzazione " attuata dall'IRI. Successivamente, la Leonardo S.p.A. controllata dalla Holding Leonardo SA ( stesso azionariato ed ovviamente Società di diritto lussemburghese ) lanciò una Opa sull'Adr; ne acquisì oltre il 95% e la incorporò assumendone la Ragione Sociale. Per finanziare queste operazioni, Gemina ed altri partners ricorsero all'indebitamento. Per Gemina l'investimento complessivo è stato di Euro 387 mil. Nella " pancia " di Adr è contabilizzata una " Riserva da sovrapprezzo azioni " pari ad Euro 2.251.631.452. Ecco allora che Holding Leonardo SA propone, vota, ed approva nell'assemblea del 25 u.s. la distribuzione di parte della " Riserva Straordinaria " per l'importo di Euro 1.584.241.957 a titolo di dividendo straordinario ( tanto per capirci c.ca di Lire miliardi 3.067 ); Holding Leonardo ne incasserà oltre il 96,6% ( quota di capitale dell'Adr posseduta ). L'importo di questi soldi " prelevati " dalla Società acquistata, servirà a " coprire " l'indebitamento con cui la Holding Leonardo SA ha " coperto " l'OPA; a rimborsare, verosimilmente, anche, i soci finanziatori. Questi ultimi, così, potranno a loro volta pagare le banche per le anticipazioni ricevute. In buona sostanza Gemina, Falck ( oggi Montedison ) e Sensi sono diventati padroni - tramite la Holding Leonardo SA - di una importante Società al costo di " zero lire " ( o Euro che dir si voglia ) o quasi. E' da precisare che la " Riserva sovrapprezzo azioni " è una " appostazione " del " Conto Patrimoniale " alla quale, come è ovvio, non corrispondono " soldi in banca ". Ne consegue che per pagare il dividendo straordinario il Consiglio di Amministrazione ha comunicato che : " ha avviato trattative con primari Istituti finanziari per l'erogazione di un finanziamento a lungo termine e ritiene, quindi, di essere in condizione di dare esecuzione, con tempestività, entro la fine del mese di agosto 2001, alla delibera di distribuzione riserve ". Gemina e C. hanno comperato Adr, facendo debiti. Gemina e C. prelevano da Adr soldi che Adr non ha, ma che si procura indebitandosi. Gemina e C. hanno travasato su Adr i propri debiti. ---------------------------------------- Edited by - gzibordi on 7/28/2001 21:45:50